Sono una pessima casalinga. Ogni volta che entro in casa e mi si poggia lo sguardo su di essa, mi piglia male. Mi sento una pessima madre, pessima moglie, pessima donna, pessima qualsiasi cosa. Poi il giorno che per un qualsiasi motivo non vado a lavorare mi rendo conto che posso fare bene un solo mestiere alla volta. O faccio la mamma, o faccio la profe, oppure la casalinga. Tutte le cose insieme non ce la faccio. Non sono wonder woman, non sono poi così tanto multitasking come certe riescono ad essere.... Sono io, una sola, e non ho neanche tanto il fisico per reggere tutto quanto.... In questi momenti vorrei rinegoziare tutta la mia vita....
Il fascino della venere di Milo di esemplifica, a mio avviso, in quest'opera di Dalì. Dalì riproduce la Venere inserendo dei cassetti nella testa, nei seni, nella pancia e su un ginocchio. Aggiunge ai cassetti un pomello di pelliccia che ci invita ad accarezzarlo per rinvigorire la sessualità repressa dalla diffusa morale cristiana. I cassetti sarebbero i nostri segreti più intimi che solo oggi la psicoanalisi è in grado di aprire. Ma secondo Breton i significati sarebbero altri e per i dadaisti non significa semplicemente niente, anzi qualcuno suppone che ci sia lo zampino di Duchamp in questa opera di Dalì...
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