Anche se ho la casa piena, anzi strapiena, di giochi ogni tanto sento il bisogno , quasi fisico, di regalare qualcosa alle mie bambine. Portarle nello stesso negozio di giocattoli dove mi portava mio papa' (devo ammettere con molta più regolarità di quello che faccio io) e mi faceva scegliere quello che volevo. Ricordo quando scelsi la mia Simona, tutte quelle bambole sul bancone e io che incrociai i suoi occhi... Fu amore a prima vista. E ieri quando ha messo tutte quelle bambole sul bancone per Rachele, lo stesso bancone, la stessa posizione, che tuffo al cuore. E Rachele che senza esitare prende la sua, e si porta il sacchetto più grande di lei fino a casa. E ieri Vittoria, di nuovo in quel negozio che sceglie la sua bambola. Chissà se stavolta ha trovato quella giusta a cui fare da mammina come io facevo con la Simona. Sicuramente questa e' la sua alter ego, ha scelto la bambola che viene punta dalle zanzare... E visto che ieri sera non ha avuto molto tempo per giocare... Stamattina alle 7 e30 era al pezzo per giocare.... E io che volevo dormire....
Ho partecipato molte volte alla raccolta delle patate, ma mai alla semina. In questo dipinto Millet racconta la semina delle patate. L'uomo che con la zappa prepara il dolci, la donna che lascia cadere le patate a terra, nella speranza che esse prolificano. Questo dipinto ha la stessa monumentalità di un quadro assai più famoso di Millet, l'Angelus. Anche qui troviamo una coppia di contadini, non intenta alla preghiera ma bensì al lavoro quotidiano.
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