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Visualizzazione dei post da 2015

... e La Reading Challange 2015?

Questi sono i libri che ho letto che potevano partecipare:  Libro diventato un film: I l giardino dei Finzi-Contini, Bassani Libro pubblicato nel 2015: Sophie Kinsella, Dov'è finta Audrey? Un libro divertente: Funny Girl, Nick Hornby Un libro di una scrittrice: Paola Calvetti, Olivia, ovvero la lista dei sogni possibili Un libro con il titolo composto di una sola parola: Richard Mason, Noi Un libro di racconti:  Jonathan Coe, Disaccordi imperfetti Un libro Ambientato in un altro paese: A lice Clayton, Mr Sbatticuore Un Saggio: Kanhnweiler, la via al cubismo Un libro di un autore che ami: Roth, Zucherman Scatenato Un libro raccomandato da un amico: Murakami, 1q84 Un libro basato su una storia vera:  mamme nel deserto Un libro scelto per la copertina:  La porta, Magda Szabo Un libro di Memorie: Agatha Cristhie - Viaggiare è il mio peccato un libro con cattive recensioni: G amberale, per 10 minuti un libro con un triangolo amoroso: Espiazione, Ian McEwan un li

Picasso, Prima Comunione

Stamattina in cerca di ispirazione per il post del Mercoledì ho sfogliato la mia WebGallery e mi sono chiesta: " Se fossi davvero una collezionista, questa mattina che dipinto acquisteresti?" e ponendomi questa domanda ho fatto caso che ci sono pochissime opere di Picasso, uno dei miei artisti preferiti. Quindi oggi vi Presento "Prima Comunione" di Picasso. Ebbene sì Picasso sapeva disegnare. Ebbene si questo è un Picasso. Un giovane Picasso che ritrae sua sorella Lola nel giorno della prima comunione. Siamo nel 1896, Picasso ha 15 anni. E' lui stesso a confessarci questo: "A quattro anni dipingevo come Raffaello, poi ho impiegato una vita per imparare a dipingere come un bambino". E' la mia citazione preferita. Racchiude in poche parole l'essenza del 900, la fuga dalla realtà, la crudele realtà, per rifugiarsi idealisticamente nel periodo dell'innocenza, l'infanzia. Anche oggi non ci proponiamo di rimanere bambini tutta la

Nanà, Zola

Nella mia vita precedente, quando ero una felicissima insegnante di Storia dell'Arte, avevo deciso di leggere quest'opera di Zolà per meglio comprendere il tempo degli impressionisti e per discuterne in classe. Nel mentre la mia vita è radicalmente cambiata e questo libro mi è risultato più pesante del necessario. Eppure leggendolo mi sono immaginata quadri prender vita, di Manet, Monet e Degas. Quello che loro hanno trasmesso attraverso il colore Zolà lo rende attraverso le parole. Il colore prende vita, non è difficile immaginare co,e i personaggi sono vestiti, come si atteggiano, dove si trovano, perché tutto è reso dal pennello degli impressionisti.

Le letture del 2015, riflessione

Lo scorso anno ero felicissima per aver raggiunto la cifra di 62 libri letti. Quest'anno sono arrivata a 80, ma penso che per il 31 finirò almeno un altro libro. Lo scorso anno mi pareva davvero di aver raggiunto un obbiettivo che difficilmente avrei superato e invece? Invece ampiamente superato. Andare oltre 80 mi sembra davvero impossibile anche se so che i migliori blogger letterari superano i 100. Mi è sempre piaciuto leggere, leggo con passione e mi piacerebbe proprio farlo anche per lavoro. Volevo lavorare per una casa editrice, in una libreria, ma poi sono finita  a fare l'insegnante. Essere pagati per leggere deve essere fantastico.

Il martirio di Santo Stefano, Pietro da Cortona

Oggi si festeggia Santo Stefano, il primo martire, lapidato dall'ira della folla. La sua storia è narrata negli Atti degli Apostoli e qui rappresentata da Pietro da Cortona che tralascia la violenza della lapidazione per mettere in risalto il momento in cui Stefano pronuncia le sue preghiere: Signore Gesù, accogli il mio spirito”, “Signore non imputare loro questo peccato”. Vicino a Lui il giovane Saulo, poi Paolo. In alto compare la trinità e un angelo porge a Stefano la palma del martirio.

Giotto, il presepe di Greccio

Quest'anno volevo augurarvi Buon Natale con un affresco di Giotto, Il presepe di Greccio.  Mai come quest'anno i simboli del nostro Natale sono stati messi in discussione dal clima di paura instaurato dagli attentati di Parigi. Una paura infondata che ha generato un atteggiamento "politicamente corretto" esasperato, che ci fa cancellare il Natale per qualcosa di infondato. Ogni giorno sono in mezzo a persone di altre culture, ma che abitano stabilmente in Italia, che si sono affezionate alle nostre tradizioni e hanno piacere di condividerle. A scuola Cristiani e Mussulmani hanno fatto un presepe insieme senza nessun problema, come momento di gioia e condivisione, al di là della propria fede religiosa. E forse è questo il messaggio del nuovo Francesco, tolleranza, gioia condivisione. Ditemi se il vero Natale non è questo?

Criseide

Crise chiede ad Agamennone di liberare sua figlia Criseide in cambio di ricchi doni, scena dipinta su un Cratere a figure rosse custodito al MARTA di Taranto. Criseide è una giovane fanciulla, bella e delicata, che il brutto e guerrafondaio Agamennone vuole per sé come bottino di guerra, incurante che il padre di lei è sacerdote di Apollo. Con Apollo non si scherza, e il dio adirato infligge una pestilenza agli Achei. Achille quando lo scopre si adira e si scaglia contro Agamenonne.

Degas, Carrozza alle corse

Degas rappresenta un momento delle corse che si tenevano fuori Parigi. Il taglio fotografico che lascia parte della carrozza fuori dalla tela ci restituisce casualità, come se fosse una foto scattata distrattamente, senza nessun soggetto in particolare, ma che ci descrive nel dettaglio la vita quotidiana della Parigi del tempo.

Il Museo Immaginato

Ho letto questo libro in pochissimo tempo, non è un manuale di storia dell'arte e non si propone neanche di aggiungere qualcosa di nuovo o proporre nuove letture, è semplicemente una visita ad un museo immaginato. Un museo che non esiste, ma che contiene opere di inestimabile valore. E Daverio ci accompagna fra le sale del suo museo immaginato spiegandoci perché ha scelto di posizionare in quel luogo quell'opera. Daverio suggerisce di vedere i musei poco per volta, a piccoli pezzi, per non perdere la magia delle opere. Dopo un certo numero di opere viste non si capisce più nulla, si fa indigestione. Ed è proprio vero, anch'io nelle mie visite apprezzo con gioia un numero limitato di opere, poi mi annoio, dimentico. Degli Uffizi a Maggio ricordo solo i fondi oro e Botticelli, il resto sfuma nell'oblio, devo tornare ad assaporare altre cose. Come di Brera ricordo certe opere e altre non ricordo neanche di averle viste. Così al Museo del 900. Un Museo va vissu

Banana Yoshimoto, Kitchen

Da quando ho l'ebook voglio leggere qualcosa di Banana Yoshimoto ma sinceramente non sapevo da dove iniziare. Così ho fatto una piccola ricerca e ho capito che dovevo iniziare da questo. Solo che non mi ha convinta. Anzi mi è piaciuta proprio poco. E a dir la verità ho capito che la letteratura giapponese non fa per me. L'aria trasognata, le frasi concise e asciutte e diciamo anche l'ordine... Sono queste le cose che proprio non mi piacciono dei Giapponesi.

Gerolamo Induno, triste presentimento

Esistono dipinti poco conosciuti che ci fanno capire il successo di altre opere sicuramente più popolari. Se osserviamo bene lo sfondo noteremo un busto di Garibaldi e poco più sopra una riproduzione del notissimo bacio di Hayez. Nel 1862 il bacio di Hayez doveva essere già famoso e già riprodotto in serie de lo troviamo appeso come decorazione in questa povera stanza. Oppure è un semplice omaggio dell'Induno al grande Hayez. Il dipinto colpisce per l'estremo realismo della scena, un giusto parallelo dell'opera letteraria del Verga. È vero che l'Italia non riesce ad imporsi sul mercato internazionale come nel rinascimento ma ciò non toglie che dovremmo comunque conoscere il nostro patrimonio culturale ottocentesco.

Nudi e Crudi, Alan Bennet

Riguardando i post passati mi rendo conto che molti dei libri che ho letto non mi sono piaciuti.  Bene anche questo è uno di quelli. Ho preso questo libro perché di solito i libri che legge Simona Minime  mi piacciono sempre e presa da panico "oddio ora che leggo" ho preso questo. La storia è carina, il libro scivola via in un men che non si dica, ma mi ha lasciata totalmente indifferente. Non colgo questo tipo di comicità. Questo humor inglese che fa riflettere sulla mediocrità degli esseri umani. O per lo meno mi lascia spazientita, non mi fa riflettere come forse invece capita ad altri. "La gente...può fare a meno di tante cose; il problema è che non riesce a non andare a comprarle" Questa frase poi mi ha lasciato un segno profondo. Mi ha fatto riflettere sulla mia mania di conservare, di tramandare e la gioia che provo quando mi ritrovo certe cose... la riflessione qui si fa dura e complicata, e forse non voglio dire che questo libro mi è piaciu

L'Accademia dei Vampiri, Richelle Mead

Più volte avevo manifestato la mia voglia di leggere un libro sui vampiri, sapevo che come Twilight non ne avrei mai più trovati, ma alla fine ho trovato una saga che mi coinvolge davvero tanto. Questo primissimo libro mi è piaciuto veramente tanto e sono più che intenzionata a leggerli tutti e 6, e anche molto rammaricata del fatto che o spin-off della serie intitolato blood-lines (altri 4 libri)  non siano pubblicati in Italiano. Su goodreads mi è parso di capire che esiste anche la storia vista dal punto di vista di Dimitri, il protagonista maschile della storia, ma ho seri dubbi che sia edito in Italia. Questi vampiri, chiamati Moroi, sono ancora diversi da quelli che già conosco. Sono vivi. Vampiri vivi che nascono, muoiono e non sono eterni, ma si cibano di sangue e alcuni di loro sono "guaritori". Questi Vampiri devono essere difesi da Damphir, ovvero figli di umani e vampiri, o Damphir e vampiri che non hanno la possibilità di riprodursi fra di loro. Esistono an

Boldini, ritratto di Emiliana Concha de Ossa

Questo ritratto fa parte di una serie di ritratti di signore americane del sud eseguiti a pastello.  Lo sguardo è vivace e curioso, l'abito impalpabile è reso con la sovrapposizione di grigi e di Bianchi e per nulla si confonde con lo sfondo anch'esso bianco.

Città di Carta, John Green

Ho avuto il cartellone del film davanti alla finestra per più di una settimana e una sera si è praticamente aperto da solo mentre cercavo qualcosa di leggero da leggere. Una mia amica sostiene che una persona possa scrivere un solo libro bello nella vita, un solo capolavoro. Io aggiungo che questo vale per i mediocri e non per gli scrittori veri, ci sono certi autori che scrivono sempre belle storie, ci sono poi altri che effettivamente ne scivolo una sola. Mi sono innamorata di Colpa delle stelle, letto tutto di un fiato, bellissimo. Così come al solito presa dalla mia mania li ho presi tutti. Avevo già letto Teorema Catherine, ma non era all'altezza di Colpa delle Stelle, se si può questo è ancora peggio. Non mi è piaciuto un granché lo ammetto. E non so neanche da dove iniziare ad esprimere il mio disappunto. Semplicemente non mi è piaciuto. Tutto si riduce alla ricerca e poi? E poi boh... L'unica cosa interessante sono i versi di Whitman.

Desmond Morris, La scimmia Artistica

 Ultimamente sono affascinata dall'antropologia e divoro testi divulgativi. Questo è stato illuminante per certi versi, ma non condivido pienamente tutte le sue posizioni come quella sull'impressionismo: se avessimo avuto un buon oculista nel 1870 a Parigi non ci sarebbe stato l'impressionismo. Credo che sia un punto di vista alquanto riduttivo. Però è affascinante e stimolante avere altri punti di vista, anzi devo ammettere che molte parti sono state davvero illuminanti e non ho potuto fare a meno di sottolineare e riflettere molto mentre leggevo.

Felicità

Questi sono giorni pazzi. Giorni di rimpianti che in poche ore diventano giorni di felicità. Mi basta così poco per essere felice.  Ma basta altrettanto poco per gettarmi nello sconforto. Il rimpianto che sparisce con un sorriso. Un sorriso che genera felicità. La felicità che dissipa i ricordi. Spero solo che si continui così perché ne ho un disperato bisogno.

Emozioni

 Cinque anni fa quando iniziai a insegnare storia della moda ero veramente spaventata. Non sapevo da dove iniziare. Ero talmente inesperta... Avevo tanti dubbi... Ma furono i due anni migliori della mia carriera. Era il mio mondo e io non lo sapevo. In questa miserevole fase c, che mi deprime a livelli indescrivibili, domani potrò per un giorno tornare ad insegnare questa meravigliosa materia. La mia preferita. Stasera non ho paura. Domani potrò andare a braccio, tranquillamente, e fare una splendida lezione.  Potrò incuriosirle con qualcosa di nuovo. Potrò sbalordire con i miei voli pindarici. Lo so che non capiranno subito, ma poi mi ringrazieranno. Potrei iniziare con Eleonora di Toledo del Bronzino che mi è tanto cara e proseguire con una carrellata di ritratti femminili e maschili descrivendo i loro abiti, la loro storia, la loro psicologia. Come cambiano i tempi.... E io mi sento così sprecata... In Italia però funziona così... La gente che vale viene relegata

James Abbot McNeil Whisteler

È un vero peccato che gli Americani a Parigi non trovino molto spazio nei libri di storia dell'arte. Ma io rispolvero questo dipinto per le mie donne in bianco.  Sinfonia in bianco è una tela di dimensioni imponenti che mostra una giovane donna vestita di bianco che si staglia contro un fondale bianco. Ma sai differenzia da esso in modo magistrale.  Il dipinto è metafora della purezza.

Umberto Eco, Numero Zero

Ho comprato questo romanzo appena è uscito, ovviamente di carta, e poi non ho avuto modo di leggerlo perché la sera a letto preferisco leggere sul kobo mentre quest'estate al mare ho preferito la carta. Questo nuovo romanzo di Umberto Eco mi è piaciuto tanto, tanto davvero, anche se non so fin dove si spinge l'invenzione poetica e dove arriva la verità. Come in tutti i suoi romanzi c'è del verosimile, tanto ben costruito da insinuarti dei dubbi. Sarà vero, sarà invenzione... non lo sai mai fino alla fine. lo stile è asciutto e scorrevole e si legge agevolmente in poco tempo. Certo non è un mattone come altri suoi romanzi, ma è intrigante tanto quanto. la materia prima di questo romanzo, come gli altri del resto, è la storia, ma non la storia medievale (come nel Nome della Rosa e Baudolino che ho amato dalla prima all'ultima riga), ma dalla storia più vicina risalendo fino al dopoguerra e costruendo una versione alternativa degli eventi, con Mussolini che non s

Smarrimenti

Oggi ho capito che ho un lavoro. Fino a martedì scorso facevo una cosa che mi piaceva, per cui mi divertivo e guarda unpo'mi pagavano anche. Oggi invece lavoro. Ho la terribile impressione di aver fatto una scelta sbagliata.  Spero che il vento cambi.

Cosa ha portato di nuovo...

Mai avrei immaginato anche solo una settimana fa come sarebbero andare le cose. Mai avrei immaginato che l'autunno avrebbe preso questa piega. Solo tre mesi fa mi ci sarebbe voluto uno sforzo immaginativo immane per immaginarmi a questo punto. Invece l'autunno è stato in discesa. Tutto ha preso il verso giusto. Io mi trovo decisamente  incredula di fronte a tutto ciò che stringo tra le mani. Erano anni che tutto non filava più per il verso giusto. Mi manca solo una cosa per essere davvero felice. Ma più ci penso e più mi rendo conto che sarebbe chiedere troppo. Infondo va bene anche così,  infondo ho già tutto ciò che voglio, tutto ciò che mi serve.

Eva Cantarella, Dammi mille baci

Mi sono decisamente innamorata della scrittura asciutta e semplice della Cantarella.  Questo è il secondo libro divulgativo sui romani che leggo in breve tempo e devo dire che più ne leggo e più rimango affascinata dai Romani. Li ho sempre adorati, ma più li conosco e più li apprezzo. Erano uomini rudi, questo è vero, però la loro cultura e il loro modo di vivere mi affascina sempre, ovviamente delle classi alte, non del popolo. Il bello di questi testi divulgativi sta nella loro capacità di farti riflettere, di aprirti la mente, di portarti dal passato al presente in un battito di ciglia.

Inquietudini...

Avete presente quando un sogno si avvera? Quando tutto quello che volevi lo hai ottenuto? Beh... mi è successo. Ho una casa grandissima. Ho la cucina americana. Ho la famiglia che volevo. Ho il lavoro che volevo. Ho il lavoro dove volevo. Eppure... Eppure... Non riesco a gioirne pienamente. Neanche un po'.

Jamie McGuire, Un'incredibile follia

Questo è l'ultimo capitolo della trilogia Happenstance. Ero curiosa di sapere come andava a finire anche se non lo nego, il finale appariva abbastanza scontato. Sicuramente la lettura è stata più piacevole rispetto al secondo volume , ma inferiore rispetto al primo . Sinceramente inizio a detestare le trilogie, e le storie che si dipanano per volumi e volumi. Si tratta di storie semplici che potrebbero benissimo essere racchiuse in un unico volume. Specialmente questi, tre libri, ma con un numero così esiguo di pagine che potrebbero semplicemente essere un solo libro. Magari lo erano, ma per creare asppettaive, pubblico e ovviamente guadagni si è creata una trilogia. Se da una parte certe scelte commerciali mi fanno accapponare la pelle quando si parla di libri, dall'altra non posso dire che non mi sia piaciuto. Ho bisogno di storielle leggere la sera prima di dormire. Chissà se quando avrò di nuovo la tv  avrò tempo per questo tipo di libri. è questa la domanda che

I falliti

Inseganre è una missione.  Non un ripiego. Nasci insegnante, non lo diventi. Ho incontrato troppi sul mio cammino che credono che l'insegnamento sia solo una professione, molti lo credono un ripiego, un lavoro da donna. Io ho sempre creduto in questa missione,  sento di essere nata per questo. Sento che è il mio destino oltre che un semplice lavoro. E proprio non mi capacito quando trovo persone che esercitano la mia professione come un lavoro, senza entusiasmo e senza trasporto.

After 4

Ho letto anche il quarto capitolo della serie After e sinceramente sono stufa. Il mio interesse è andato scemando lo ammetto. Molto bello il primo, bello il secondo, noioso il terzo, bruttino il quarto e il quinto lo leggerò solo perché è l'ultimo. Devo essere sincera? Ho gradito solo l'ultima pagina. E ora mi tocca aspettare il 10 dicembre per sapere come va a finire, se non si chiama marketing questo... Sono decisamente fuori età per questo tipo di libri, lo so. Per questo alla lunga mi stufano. Ma alla sera, quando sono sfinita, dopo una brutta giornata da adulti, rifugiarsi in queste cose mi rilassa, mi fa sentire ancora giovane. Per me questi libri hanno lo stesso valore dei giornali femminili.  C'è chi si rilassa sfogliano un giornale e io mi rilasso con queste storie. Poi da avida lettrice quale sono mi bastano due sere per leggerli tutti e dopo poco mi rendo conto dei limiti linguistici che hanno questi libri. Il quarto poi ha una povertà di lessico d

Orgoglio e Pregiudizio - il film

Come di consueto, dopo aver letto il libro ho visto il film.  Tra i tanti ho scelto quello con Keira Knightely e devo dire che in questo caso il film supera il libro e di tanto. Il libro mi ha decisamente annoiata, ho fatto tanta fatica a leggerlo e quasi mi sono dovuta legare alla sedia (di Alfieriana memoria) per finirlo.  Il film invece è scorso via, anzi l'ho apprezzato davvero tanto, e le piccole differenze rispetto al libro non mi hanno neanche infastidita come al solito. L'unica cosa che non mi è piaciuta tantissimo è la scelta degli attori, Darcy e Bingley sono davvero bruttini! Mentre Elizabeth è perfetta. Leggendo, non avevo capito che la differenza sociale tra Elizabeth e Darcy era così marcata, lei e la sua famiglia appaiono come poveracci... altro che nobiltà di campagna che mi ero immaginata. Quello che ho apprezzato è la mancanza di baci, solo sguardi, parole e sottintesi. Esattamente come nel libro.

Manet, Nanà

"...mentre la giovane donna [...] si copriva il volto di cipria,evitando accuratamente di metterne sugli zigomi.Ma, quando   il principe disse che,se fosse andata a cantare a Londra,tutta l'Inghilterra si sarebbe precipitata ad applaudirla,ebbe un sorriso cortese e si voltò un momento,con la guancia sinistra bianchissima,in mezzo a una nuvola di cipria.Poi ridiventò immediatamente molto seria : era giunto il momento del rossetto.Col volto vicinissimo allo specchio,immergeva il dito in un vasetto,si applicava il rossetto sotto gli occhi,lo spalmava con delicatezza,fino alle tempie.I signori tacevano rispettosamente." ( "Nana ",1880,Emile Zola) Giusto per riprendere il discorso lasciato in sospeso qui  e anche qui .

Orgoglio e Pregiudizio

Alla fine ho deciso di leggere questo libro, l'archetipo di tutte le storie d'amore. Sono rimasta delusa. Non posso nasconderlo. Ho riconosciuto nell'intreccio tutti i vari romanzi  che si sono ispirati a questo libro, da Briget Jones fino ad After, ma il libro mi ha preso giusto delle ultime pagine, da quando Lydia scappa da casa. Se devo essere sincera mi aspettavo in una defezione di Darcy, mi aspettavo un amore impossibile, invece c'è un bel happy end. E ora mi guarderò qualche versione cinematografica. Prima la miniserie del 1995 con Colin Firth (inutile immaginarsi Darcy con altra faccia... inutile davvero) e poi il film del  2005.

La chiamano guerra

La scorsa settimana mi è capitata una cosa brutta. Eravamo in centro e da lontano la Viki ha visto un grosso alano nero. Davanti a noi c'era un piccolo cane. L'alano si è avventato sul cagnolino, il padrone non ha neanche tentato di fermarlo. Ha lasciato il guinzaglio. Nel momento che il guinzaglio è caduto Vittoria ha iniziato ad urlare disperata. Il grosso cane con le fauci aperte sembrava dirigersi verso di noi. Lei ha iniziato ad urlare ed è stato difficile per me trattenerla, proteggerla, scappare. Ha tremato per quasi un ora. Adesso con Parigi negli occhi penso se un giorno dentro ad un museo, al supermercato o per casa ci trovassimo faccia a faccia con un terrorista armato di fucile. Il terrore sarebbe identico. Amplificato per un milione. E davanti alla canna del fucile cosa fare? Scappare? Come? Non è guerra convenzionale. La guerra convenzionale ce l'ha raccontata De Andrè: Sparagli Piero, sparagli ora e dopo un colpo sparagli ancora fino a che tu non lo vedr

Un mondo migliore

Esiste un mondo migliore? Un mondo migliore di questo? Ho vissuto un'infanzia protetta, dove non mancava niente, un mondo edulcorato e pacifico. Oggi invece mi sento impotente. Non riesco a dare alle mie figlie quella felicità che io avevo. La crisi economica,  l'incertezza del lavoro e ora la Guerra. Perché questa è Guerra. Una guerra che non conosci, che non ti aspetti. Non sai chi è,  non sai come e dove potresti essere colpito. Vai ad un concerto, ad una partita oppure al museo e muori. Vivi e sei un bersaglio. Non si hanno obbiettivi militari, politici, convenzionali. L'obbiettivo sei tu. Tu che vivi. L'obbiettivo è farti paura. L'obbiettivo è non farti vivere. Sia togliendoti la via, sia insinunando in te il terrore. La paura di uscire di casa. La paura di muoverti e vivere. Perché l'Occidente basa la sua economia sulla vita e sulla libertà personale e fare così, terrorizzare tutti, è l'unico modo per distruggerci. Dobbiamo avere la forza di rea

#prayforParis

Spesso alla sera mi addormentato molto presto, molto presto spengo la tv e me ne vado a letto con un libro. Ho perso l'abitudine della tv. Questa mattina mi sembrava un ottima mattina. La mia stanza azzurra piena di luce, l'orchidea incorniciata dalla nicchia gialla. Una splendida giornata autunale. Le colline tutt'intorno decorate con un filo di nebbia. Un caffè caldo. È ora di connettersi con il mondo... Il cuore manca di un battito. Ancora ina volta si è ucciso in nome di Dio. Ancora Parigi. Il sole sembra brillare di meno. Nubi all'orizzonte. Non è questo il mondo in cui voglio vivere.

disturbo della quiete pubblica, Richard Yates

Anche questo libro non mi è piaciuto troppo. Si è fatto leggere, anche velocemente, ma non ha lasciato un segno positivo. Credevo che una volta tanto Goodreads avesse sbagliato a consigliarmi, ma solo ora mi sono resa conto che questo è uno dei libri che ho preso sotto consiglio di Fernanda Pivano.  La storia di John Wilder, il protagonista, è davvero disastrosa. L'aspetto che più mi ha interessata e anche stordita se si può scrivere così, è l'identificazione della vita  di John con il protagonista del film che Pamela vuole a tutti i costi girare. La sceneggiatura è ispirata all'esperienza di John, ma poi la sceneggiatura prende il sopravvento e la vita di John si sovrappone alla sceneggiatura stessa, portando la vita di  John verso quell'esito, a cui lui cerca di sottrarsi ma non può. John è un fallito, rifugge dai suoi successi in ogni modo, come se volesse rifugiarsi nella sua malattia mentale. Perché non mi è piaciuto?  Non mi piace lo stile di Ya

Cosa è cambiato

Oggi è stato il mio primo giorno di servizio in ruolo. Credevo che niente fosse cambiato e invece... tutto è cambiato. Mi sento diversa. Ora è questo il mio lavoro. Non cambio più. Ma allo stesso tempo mi sento appagata. Continuo a guardare le due mail che ho ricevuto con aria trasognata per rendermi conto davvero che sono di ruolo. Nei corridoi oggi chiaramente camminavo a mezz'aria tanto ero felice. Non mi sento di criticare il governo. Anzi. Il ruolo mi era dovuto, certo, ma quando ho iniziato sapevo che sarei andata incontro ad un lungo precariato. Sono passati 9 anni, ma li ho già dimenticati. Proprio perché sapevo quello che mi attendeva ho cercato di portare avanti la mia vita anche senza stabilità lavorativa. Mi sono comunque sposata, ho costruito una famiglia. Non ho lasciato nulla indietro e ora ho anche un lavoro stabile. Nella mail che ho ricevuto da Renzi c'è l'invito a festeggiare... tutti mi stanno chiedendo di farlo. Capisco che ci sia voglia di condi

Uso singolare dell'itagliano

Imparare è come remare controcorrente: se smetti torni indietro. Alcuni esempi: L'iquido = Liquido L'atitudine = Latitudine L'anattività = La Natività L'arte magneristica = L'arte manieristica A volte correggere le verifiche può essere sorprendente.

Henri Gervex, LA toilette

Ho scelto un altro dipinto di Gervex per le mie donne in bianco. Questo quadro si intitola LA Toilette e ritrae nuovamente Madame Valtesse de la Bigne. In questo dipinto, Gervex si concentra sulle azioni quotidiane  della giovane cortigiana,  mentre sta guardando il suo riflesso in un piccolo specchio su di una cassettiera. Il suo vestito messo da parte a sinistra, il cappello gettato su un tavolino nel retro creano un ambiente disordinato; l'atmosfera parla di un incontro sessuale - un momento reso più intenso dalla sguardo pensieroso della giovane donna. la scena dipinta da Gervaux può essere ricondotta al romanzo di Zola,  Nanà , ritroviamo lo stesso arredamento alla moda descritto da Zola,  in cui drappeggi morbidi e ricchi tappeti rivelano il tipo di ambiente in cui Nana deve aver vissuto. A destra, una piccola serie di pannelli di vetro colorato, appeso di fronte a una grande finestra da cui la luce che illumina la scena entra nella stanza, aumenta ulteriormente

Dopo 9 anni....

Mi sono abilitata a Maggio del 2006 piena di speranze e sogni. Anno scolastico dopo anno scolastico i miei sogni si sono dissolti, le mie speranze affievolite. 9 lunghi anni di attesa, supplenze annuali, sempre meno ore... poche certezze, nessuna speranza. Oggi, 10 Novembre 2015, 9 anni e mezzo dopo l'abilitazione, a 9 anni esatti dal mio primo incarico annuale ecco giungere il sospirato RUOLO. Non è arrivato in modo tradizionale, ci saranno brutte sorprese, ma finalmente anch'io ho il mio posto fisso, la mia indipendenza economica, ferie pagate, non dovrò più fare la fila, elemosinare le ore, dividerle con qualcun'altra. Avrò altri problemi, ma non dovrò più chiedere la disoccupazione, aspettare lo stipendio con ansia perché non arriva, non firmerò più contratti, non dovrò più elemosinare niente. Sono contenta. Oggi sono diventata grande. Finalmente.

Preghiera per Cernobyl, Svetlana Aleksievic

Appena hanno annuciato il vincitore del premio Nobel 2015 sono andata a cercare un libro della vincitrice. Mio malgrado non era reperibile in città nessuna copia cartacea e anche ordinandola via internet non sarebbe arrivata prima di 15 giorni. Ma santo subito ebook mi ha permesso di leggere immediatamente i libri dell'Aleksievic. Ho scelto Preghiera per Cernobyl, ma non è un testo facile. Sono testimonianze, piccole testimonianze di quello che è successo nel 1986 a Cenobyl. Io ne ho un vago ricordo. Allora avevo 7 anni e ricordo che non potevo toccare l'erba e io e mio fratello bevevamo latte in polvere. Oggi ho scoperto che la nube radioattiva è arrivata in Italia proprio il giorno in cui compii 7 anni. Il libro inizia con la testimonianza della moglie di uno dei pompieri intervenuti sull'incendio della centrale. E' stato pesante. Troppo pesante. MA nonostante questo BELLISSIMO! Ogni testimonianza è pesante. Questo libro mi ha aperto gli

Il Grande Giorno

Domani alle 16 riceverò la mia proposta. Immaginavo da almeno 10 anni questo giorno, ma lo immaginavo diverso. Non a Novembre, ma ad Agosto, non una mail ma il postino che mi porta un telegramma. Quanto ho aspettato questo momento. Ultimamente sembra che la mia vita abbia preso il verso giusto, una piega migliore, eppure rimango ancora spaventata dagli eventi positivi. Non so cosa aspettarmi, non so godermi l'attimo perché ho paura delle negatività che potrebbero essere dietro l'angolo. Ho visto realizzati dei sogni in questi giorni, vedo le tessere del puzzle comporsi in un bell'arcobaleno e invece di essere felice rimango interdetta. Provo sublimi sensazioni. Nel senso che mi si apre davanti un mondo meraviglioso, ne sono affascinata, eppure ho paura. Dopo tutto quello che mi è successo è normale provare paura. Credo sia normale non riuscire a credere nel futuro. Mi fa paura anche la stabilità.  La mia condizione di precaria mi poteva far sognare, mi f

Tanti auguri nonna

Non posso telefonarti. Non posso venirti a trovare. Non posso più parlarti da 10 anni. Oggi sarebbero stati 81. Potevi ancora esserci tutto sommato e non saresti neanche stata troppo vecchia come bisnonna. Anzi. E quando penso a questo non mi do pace te ne sei andata troppo presto. La famiglia intanto è decisamente aumentata, siamo così tanti che forse saremmo dovuti andare per forza al ristorante. Ma non sarebbe mancata la foto di rito, ne sono certa. Tutta la famiglia insieme. Tutti e 15, 6 nipoti e 2 bisnipotine che sarebbero stata la tua gioia. Troppe volte vi immagino insieme, mi manchi proprio tanto, e mai che  questa mancanza si assopisca. È una ferita aperta che non si rimargina proprio, un po' perché non voglio, un po' perché è impossibile. Lo so che mi sei vicina, che mi proteggi da lassù, ma vorrei ancora averti qui per un sacco di questioni. Se tu fossi ancora qui io sarei semplicemente migliore. Tu eri la parte migliore di me. Ovunque sei, Auguri non

Conta le stelle, se puoi

Anche questa volta non so come sono arrivata a questo libro. Probabilmente attraverso Goodreads, il mio spacciatore di consigli librari, ma se così fosse stavolta ha sbagliato in pieno, perché questo libro proprio non mi è piaciuto. Perché non mi è piaciuto? Primo: Lo stile. Le continue ripetizioni che ovviamente vogliono sottolineare e rimarcare l'oralità delle vicende narrate rendono veramente noioso il testo. E anche tutto quel piemontese che io non comprendo mi ha reso veramente difficile la lettura. Secondo: non mi piacciono le storie verosimili che non siano veramente verosimili. Ovvero a mio avviso non basta " far prendere uno sciopon a quel Mussolino lì " nel 1924 non basta ad evitare la seconda guerra mondiale, non basta a evitare che la famiglia passi per il camino. Io adoro la storia, e adoro i romanzi storici, ma adoro quando sono così ben costruiti che non si capisce dove sia il vero e dove sia la finzione, dove bisogna davvero conoscere bene la

Non so scrivere ricette

Ieri mi sono inventata un dolce buonissimo con le cose che avevo in casa. Mi mancava tutto ma io dovevo fare un dolce. Era necessario. Così ho usato quello che avevo ed è venuto stepitoso. Questo grazie alla mia nonna che mi ha insegnato una ricetta facilissima per un dolce di sicuro successo in ogni occasione. E così ogni volta uso la mia ricetta base per crearne di nuove e sorprendenti. Spesso dimentico quello che cucino perché ho sempre idee nuove e mi vengono sempre strani abbinamenti. Cucino sempre a caso. Non rispetto mai le dosi, non seguo mai le ricette, ci metto sempre del mio. Stasera dovevo scrivere una ricetta per Rachele e mi sono resa conto di non riuscire a mettere si carta come io faccio il pane. Eppure lo faccio ogni settimana. Ma la ricetta mi è così automatica che ho dovuto pensarci tanto, e comunque sono sicura di aver dimenticato qualcosa. Tutto quello che so fare è perché l'ho visto fare, perché mi sono fatta spiegare come farlo da chi lo sapeva fa

Conversazioni madre-figlia

"Che strana famiglia la nostra,  di solito ad ammalarsi sono i bambini, invece qui noi andiamo sempre a scuola e tu rimani a casa malata". "Mamma ma anche se sei malata hai trovato il tempo di cucinarmi i muffin al cioccolato, i pipistrelli con il vomito di strega e la torta di zucca?" Sono queste piccole cose che fanno di me una mamma orgogliosa della propria figlia.

Flu season

Lunedì con le mamme dell'asilo ci auguravamo un bel virus intestinale, di quelli che ti spiazzano, che ti tolgono l'appetito per mesi e ti dona qualche chilo in meno. Ma di quelli potenti come lo avevo preso in Tunisia nel 2009... Me lo sono augurato spesso sto virus ma senza risultato alcuno. Ora che ho un sacco di cose da fare a scuola, una verifica rimandata già diverse volte,  aule video impossibili da prenotare finalmente accaparrate ecc. Che mi becco? Un bel virus intestinale. Sono 24h che vomito tutto quello che mangio, non male eh? Proprio ora che ho l'idraulico in casa che sta finendo il bagno, ho il vomito. Proprio ora che dovrei mettere a posto un milione di cose, fare il trasloco a modo, sono qui nel letto esanime. E con il conato sempre pronto.... almeno non ho più la febbre. Non lamentiamoci troppo e vediamo se riesco a buttare giù almeno 2 kg.

La nuova tazza termica

Finalmente ho trovato una tazza termica portabile. Non un termos, una tazza termica. Il caffè delle macchinette è insopportabile, veramente cattivo, e spesso non ho occasione di andare al bar a prendermene uno prima delle lezioni, sono sempre di corsa! Così ecco l'idea. Il caffè me lo porto da casa, lungo come piace a me e lo bevo tra casa e scuola prima che diventi freddo.  Sì,  lo so.... guardo troppo Grey's Anatomy,  loro hanno sempre una tazza di caffè in mano, ma non è tutta colpa loro.... nelle fredde mattine autunnali e nelle gelide classi avere qualcosa di caldo da bere può cambiarti la giornata. ..

Le ricette segrete della cucina dell'amore

Avevo inserito questo libro nella mia TBR perché mi era stato consigliato come simile ai libri di Sarah Addison Allen. Niente di più falso, credetemi. Cosa non mi è piaciuto? Primo: qui abbondano gli aggettivi qualificativi e i complementi di specificazione che a mio gusto rendono illeggibile un testo, ma dato che avevo deciso di leggere un romance sapevo a cosa andavo incontro.  Secondo: la storia, sempre a mio gusto, è strutturata male, l'intreccio è scontato, i personaggi non sono caratterizzati a sufficienza i dialoghi non sono proprio il massimo ( e non lo penso solo io! Ho letto recensioni veramente dure in questo senso).  Terzo abbondano gli stereotipi Americani sugli Italiani. Sì perché si tratta solo di stereotipi non di conoscenza vera della cucina Italiana. Io sono Italiana e le cotolette le ho sempre viste fare con il pan grattato e mai con la farina di mais, per dirne una. Le ricette sono davvero improponibili e improbabili come la nonna Milanese. Mi piacciono i

Farewell to Expo

Alla fine noi non ci siamo andati. Non siamo stati tra i 21 milioni di visitatori. Avrei voluto vederlo, ma quando la scuola ha organizzato la gita con i ragazzi non sono riuscita ad andare. Quando invece ci sono andati alcuni amici ero in piena maturità, poi è venuto troppo caldo e ho preferito andarmene al mare. Quando poi abbiamo deciso di andare i prezzi degli hotel erano veramente alti e la cifra diventava veramente alta, quasi da vacanza al mare e per questo non sono andata. Poi tra settembre e ottobre non c'è stata occasione, anche per colpa della casa, i sei mesi sono passati e noi non abbiamo partecipato.  C'è chi dice che non ci siamo persi niente e c'è chi si è così tanto divertito che è tornato più volte. Sarà per la prossima volta mi dico, la nostra vita ha preso questa piega, prossimamente ricomiceremo anche a viaggiare.... una volta finito di comprare i mobili!