Ieri sono rimasta senza parole. Dopo i ripetuti attacchi ai beni culturali della Iraq ieri si è usato un Museo per fare un attentato.
Uno dei più importanti musei del mondo che conserva la più importante collezione di mosaici romani del mondo è stato usato come luogo di morte.
In coda a dei turisti i terroristi sono entrati nel museo sequestrando più di 200 persone e poi uccidendone 22. Una vergogna.
Il luogo dedicato alle muse, al sapere, alla cultura, usato per uccidere. Usato per incutere terrore. Usato in modo da non farci sentire liberi. Un paradosso per noi occidentali che ci sentiamo liberi attraverso il sapere.
Incutere terrore attraverso la nostra voglia di scoprire il mondo.
Più ci penso e più ho la pelle d'oca, più ci penso e più mi si stringe il cuore.
Spesso ho pensato a come si sentiva la gente durante la guerra dei trent'anni, oppure durante altri conflitti. Adesso lo so. Come mi sento io in questo momento. Tante guerre intorno a me, la paura di essere colpita, l'immobilità, la crisi economica. ...
In più per noi è peggio, sappiamo tutto in tempo reale, siamo sempre connessi, più vicini agli eventi lontani.
Ha ragione il papa, siamo in piena III guerra mondiale 3 non ce ne accorgiamo. La guerra è cambiata, è fatta di paura, di azioni isolate e non di bombardamenti.
Aggiungo, oggi, alla mia collezione una litografia di Toulouse Lautrec. “Moulin Rouge. La Goulue” è una litografia a quattro colori realizzata conseguentemente alla vittoria dell'artista in una gara indetta dall'impresario del famoso Moulin Rouge, Charles Zidler, per la realizzazione di un cartellone pubblicitario che rappresentasse il locale ed i suoi ballerini. ono protagonisti i due ballerini del locale più importanti all'epoca: in primo piano Valentin le Desossè ed in secondo la Goulue nel pieno della sua esibizione mentre balla lo chahut, una danza molto in voga nella Parigi di fine Ottocento; sullo sfondo è schierato un indistinto pubblico. I colori dei tre piani conferiscono profondità alla scena che di per sé è piatta, senza prospettiva, come le stampe giapponesi a cui si ispira. In questa Affiche si respira l'aria della Parigi della Bella Epoque, la voglia sfrenata di divertimento, quel sapersi godere l vita che oggi abbiamo perso. E' lo specch
Museo, testate giornalistiche, luoghi politici, supermercati ....non possiamo accettare nulla, non dobbiamo accettare nulla, ma perché ho la netta sensazione che stiamo solo a guardare? Signori delle alte poltrone, ci diamo una mossa?
RispondiEliminaÈ vero nessuno si muove.... aspettiamo solo un altro attentato...
EliminaPensavamo fosse tutto lontano da noi... e invece non è così!
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