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Visualizzazione dei post da aprile, 2015

Klimt, ritratto di Sonja Knips

Siamo abituati ad associare a Klimt l'oro mentre qui non nr abbiamo ancora traccia. È il 1898 e Klimt dipinge il ritratto di Sonja, una donna inquieta, consapevole della sua posizione, ma non ancora pienamente emancipata. Lei è in procinto di alzarsi ma si sofferma un momento, il momento utile per farsi ritrarre. L'atmosfera straniante è data anche dall'insolito formato della tela, quadrato , e dalla posizione decentrata di Sonja. 

Ian & Nikky

Ci sono martine in cui già ti svegli male, ma poi la giornata volge anche al peggio quando cazzeggi su facebook e trovi anche la notizia delle nozze del tuo idolo Ian  Somerhalder... Giusto un velo di tristezza... Però che carino tutto bello vestito di bianco con quel cravattino azzurro! Ormai non ho più l'età per strapparmi i capelli ad una notizia simile, semmai quella di fare loro un augurio sincero, di una vita felice insieme. Infondo io sono fan di Damon a cui lui presta solo fisico e voce, che non è altro che un'idea, non una persona concreta. Per quanto ne so Damon ama tantissimo Elena a cui donerà come atto di estremo amore la cura e la lascerà libera di andare.... e lui quindi tornerà nella settima stagione libero.... è questo quello che mi importa. Non so se andrà proprio così ma è così che io me lo sono immaginata. Perché diciamocelo Elena non aveva quasi più senso!!!

Iniziamo la giornata?

La mia sveglia è suonata da 2 ore e mezza ma non sono ancora riuscita ad iniziare la giornata. Ho sonno. Sono stanca e sono solo le 9. Mi chiedo fra 12 ore come sarò. Mi sono già cambiata tre volte. Non mi piace nulla di quello che ho. Vorrei buttare tutto e comprare qualcosa di nuovo, ma non è il momento. Veramente non saprei neanche cosa comprare, da dove iniziare. In ogni cosa sono stanca prima di cominciare. Vorrei... ma poi sono troppo stanca per farlo. Mi chiedo ogni giorno il perché. A volte sono troppo stanca anche solo per mangiare. Sono solo stanca. Da quando mi alzo a quando la giornata finisce. Sono stanca di ogni cosa. Come faccio ad uscirne?

Vicino a me

Ieri ho percepito chiaramente la vostra presenza accanto a me. Un turbinio di emozioni mi hanno fatto capire che voi eravate lì. A dire il vero voi siete sempre lì ad aspettarci. Solo che fino a ieri non vi avevo mai sentiti così forti e presenti. È inutile che giro il mondo. È inutile che vagheggio l'Africa. Quella è la mia casa. È da lì che vengo ed è lì che vado.

Un vuoto dentro

Oggi per la prima volta nella mia vita ho realizzato cosa voglia dire per me aver perso mia nonna. Fino ad oggi sono sapevo rispondere  non sapevo bene quantificare la perdita. Ho avuto 10 anni per capirlo, ma solo oggi mi è apparso chiaro e cristallino. Prima troppo dolore e troppe lacrime non mi lasciavano vedere cosa mi manca di lei. Io la ascoltavo, ma non abbastanza. Lei sapeva fare tante cose. Ma non ho voluto imparare quasi niente. Lei conosceva tante cose sulla famiglia che in un modo o nell'altro non mi ha mai voluto dire o mi ha detto a metà, o forse io non l'ho mai ascoltata abbastanza. Lei, semplicemente,  mi rendeva migliore. Se fosse stata con me in questi dieci anni l'avrei veramente ascoltata come mai avevo fatto prima. Se ci fosse stata io sarei migliore oggi. La nonna era il mio meglio. Però io so che mi guarda. Potrei dire che ne ho quasi le prove. Oggi io l'ho sentita veramente vicina a me. Un sussurro perso nel vento. Una brezza che mi a

Un sogno tra i fiocchi di neve - Corina Bomann

I precedenti titoli di questa scrittrice mi erano piaciuti abbastanza, tanto che ho deciso di leggere anche questo che purtroppo mi ha delusa parecchio. L'ho letto velocemente e mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca. Nel booktrailer qui sotto c'è tutto quello che c'è da sapere perché credetemi io non ho più nulla da aggiungere. Visto che c'ero ho sbirciato anche il booktrailer della Signora dei Gelsomini e già so che non lo leggerò, l'idea di fondo è sempre la stessa e a me non piace leggere lo stesso libro due volte. In questo caso ne ho già letti tre e ci metto una pietra sopra. Non fa per me. Questo libro, essendo ambientato a Natale, vale per la Reading Challenge 2015.

Visitare le Cinque Terre e non solo: Porto Venere

Non esistono solo le Cinque Terre, nei ritorni di La Spezia esistono moltissimi paesi e posti con attrattive simili ai paesi delle Cinque Terre, ma quasi sconosciuti al turismo di massa mordi e fuggi che in questi giorni invade i cinque paesi di Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. Merita una visita anche PortoVenere: Suggestiva località in provincia di La Spezia, non ha niente di meno delle Cinque Terre. Si raggiunge in auto, in autobus oppure con il traghetto. Io consiglio di raggiungerla in traghetto anche se il prezzo non è economico come il biglietto dell'autobus, ma raggiungere Porto Venere via mare è sicuramente un'esperienza accattivante, spesso possono essere avvistate coppie di delfini che vengono a nuotare direttamente nel golfo di La Spezia. Porto Venere è bella in ogni sua parte. I panorami di cui potete godere dal castello o dalla chiesa di San Pietro sono unici e mozzafiato. A mio modesto avviso è uno dei luoghi più belli al mondo.

#ioleggoperchè

Perché leggo? A bruciapelo non so rispondervi. Se ci penso, vi rispondo così: chi non legge vive una vita sola e io voglio vivere milioni di vite oltre la mia. Oggi sono Greta Wells e viaggio  in mondi paralleli, domani sono una levatrice e poi una sudafricana nel bel mezzo di un safari con i potenti della terra. Domani mi occuperò di ordigni nucleari, e poi cucinerò per Gertrude e Picasso. Aprirò una galleria con i miei quadri preferiti, farò il giro del mondo. Avrò 10, 100, 1000 vite diverse e improbabili perché nessuna storia è vecchia se non l'hai ancora sentita. Leggere è la cosa che più mi piace fare, una delle cose più belle della mia vita. Leggere non è un obbligo, ma la mia linfa vitale, la pista di lancio dei miei sogni.

Considerazioni

Ho voglia di essere conformista. Di essere felicemente simile a tante altre famiglie. Spesso mi hanno fatto notare come molti stessero peggio di noi. Anzi spesso è stato questo il pensiero che mi ha salvato dalla disperazione. Poi il cambiamento.  La consapevolezza di star male, di essere sfigata per tutto quello che mi è successo. Sono consapevole  che ci siano persone a cui è andata peggio e che si sono rialzati meglio, e viceversa,  ma anche il nostro è stato un dramma. Oggi è uno di quei giorni in cui vedo la luce in fondo al tunnel, uno di quei giorni in cui mi dico che il vento sta cambiando. Uno di quei giorni in cui mi dico che tutto tornerà come prima.

Make a Wish

Vorrei trovare la lampada di Aladino e avere i miei 3 desideri. Cosa chiederei? 1. Finire la casa al più presto 2. Avere la vita che avevo prima (l'anno più bello della mia vita è stato il 2011 anche se ho perso mio nonno, e vorrei essere felice come allora, viaggiare come allora, e tutto come in quell'anno) 3. Imparare bene il maledetto inglese Non so come fare a realizzare queste poche cose, realizzabili anche senza Aladino e la sua lampada, ma con piccoli e giornalieri sforzi. Una volta ero una maga nel sognare e poi realizzare i miei sogni, adesso non ci riesco più.  Devo poter ricominciare a vivere così.

Sensi di colpa

Posso passare davati ad una pila alta quanto me di roba da stirare senza provare nessun sentimento. Posso osservare la polvere che si sedimenta senza nessun senso di colpa. Ma proprio non ce la faccio a passare davanti al cesto della biancheria sporca che straborda e chiudere gli occhi e passare avanti. Stamattina almeno 28 mutande mi chiamavano... e poi almeno 56 calzini reclamavano un lavaggio... per non parlare delle 21 canottiere che fra altre mila cosa albergavano in quel cesto rigonfio all'invero simile. Oggi ho raccolto le forze e ho fatto 4 lavatrici. Le ho stese e le ho anche piegate. Proprio non ce la facevo a passare lì davanto senza provare sentimento alcuno. Proprio no. Ora ho 28 mutande da piegare, 56 calzini da appaiare e piegare. Sono extra stanca dopo una giornata di lavoro doppia prima come profe e poi come lavandaia. Ma non potevo proprio rimandare ancora....

Goodreads e i suoi consigli

In questi giorni sto leggendo "La miscela segreta di casa Olivares" di Giuseppina Torregrossa, un libro che mi è stato suggerito da Goodreads e devo dire che ci ha preso in pieno, mi piace veramente tanto, anche se ultimamente sono tanto stanca che ho rallentato i ritmi di lettura, ieri sera per esempio sono riuscita a leggere solo 2 pagine prima di addormentarmi invece della solita oretta. Un altro libro che mi era stato consigliato da Goodreads era quello di Paola Calvetti, altro libro che mi è piaciuto tantissimo, divorato in un paio di giorni. Devo dire che mi sono iscritta a questo social proprio con l'intento di trovare libri simili a quelli che mi sono piaciuti di più e per questo ci sta prendendo in pieno, peccato che i libri che mi interesserebbero davvero non sono ancora stati tradotti in italiano... e io non mi sento ancora pronta per leggere in inglese... Oggi ho fatto un po' di shopping librario seguendo i consigli di Goodreads e ho preso: Jane C

Graziano Udovisi, Foibe, l'ultimo testimone

Questo libello mi è stato prestato da un mio collega, discendente di un infoibato. Non si sente quasi mai parlare di Foibe, da nessuno, io personalmente mi sto accostando al problema per la prima volta. Questa testimonianza è molto diversa da quelle dei prigionieri di guerra, di ogni guerra, e da quelle degli ebrei vittime dell'olocausto. E' piena di rabbia e di odio, la rabbia e il risentimento emergono in ogni parola. Il racconto dell'infoibamento è tragico, avevo la pelle d'oca. Il testo è schietto e privo di ogni abbellimento, uno scarno resoconto che rende la misura della tragedia ignorata per anni dall'opinione pubblica. E ancora oggi reperire informazioni sull'accaduto è davvero difficile, vige ancora il negazionismo sull'accaduto, un negazionismo temperato in quanto si è istituito un giorno della memoria, ma è sempre meglio non parlarne.

Klimt, Giuditta II

Il tema di Giuditta è indagato due volte da Klimt, questa è la seconda tela con lo stesso tema.  Questa tela porta il doppio nome,sia quello di Giuditta, eroina biblica che di Salomè, colei che conquista la testa del Battista come premio per la sua danza.  Comunque la si chiami, la si intensifichi, le femmes fatales erano uno dei temi più sfruttati dalla cultura fin de siècle nonché la principale ossessione simbolista che vedeva la donna sotto due opposti aspetti: angelico e diabolico; madre e Medea, vergine e Salomè. La figura femminile, da sempre spunto per il pittore, in questo caso pone in evidenza il viso, il busto e le mani, conferendo all'occhio all'occhio dell'osservatore caratteristiche plastiche e sinuose che vanno a scontrarsi con la staticità dei capelli neri della donna. in secondo piano si possono osservare le tipiche linee spiraleggianti che si mescolano a cerchi colorati concentrici fino ad arrivare a motivi geometrici come triangoli o rettangoli c

10 anni

Cara nonna, 10 anni fa tu mi dissi che non importava se morivi, non ti avrebbe pianto nessuno se non il nonno. E io mi ero messa a piangere subito, per dirti che non era vero, io ti avrei pianto ogni singolo giorno della mia vita. Ma tu non mi hai creduto. Tu non hai combattuto. Sono passati 10 anni da quel giorno e io piango ancora ogni volta che ti penso. Non posso pensarti senza piangere, e allora faccio di tutto per non pensarti. Perché non posso piangere come il primo giorno dopo 10 anni.  In questi ultimi 10 anni ho fatto così tante cose e non sai quanto ti avrei voluta vicina. Ti avrei voluta il giorno del mio matrimonio, ti avrei voluto raccontare del mio viaggio di nozze in Kenya fra gli animali che guardavamo insieme tutti i giorni su quark, ti avrei voluta alla mia abilitazione e anche al mio primo giorno di lavoro. Ti avrei voluto far vedere la mia casa e per te sarei stata una brava donna di casa, avrei trovato la forza di essere ordinata come tu volevi. Avrei fatto

Una levatrice a New York

Questo è uno dei tanti libri che mi chiamano dagli scaffali delle librerie e a cui non riesco proprio a resistere. Non so se sia un buon libro oppure no. A tratti mi ha affascinata parecchio, ad altri proprio per niente. Ci sono descrizioni forse troppo crude, e ancora una volta trovo che la traduzione del titolo sia inadeguata. Mi aspettavo la storia di una levatrice, di una donna che aiuta a nascere... ma le descrizioni dei parti sono proprio poche e quelle che ci sono sono davvero tremende e crude. Quando le cose vanno bene non si spende mai a raccontare nel dettaglio. L'attività maggiore della protagonista è comunque l'aborto, praticato largamente, senza anestesia. E devo dire che certe descrizioni mi hanno impressionata parecchio. Quindi il titolo originale "My Notorius Life by Madame X" ancora una volta mi appare più appropriato, ma è anche vero che se il libro si fosse intitolato così non lo avrei proprio notato fra gli scaffali. Ma è anche vero che il t

Stirare?

10 anni fa novella sposa stiravo ogni cosa.  Oggi boh... credo solo le T-Shirt e le camicie perché proprio non le posso vedere stropicciate, poi il resto passo. Non lo stiro più, anche se le lenzuola non stirate mi fanno proprio schifo, ma non ho tempo, non riesco a fare tutto. Devo dire che però cerco di stendere il meglio possibile, cerco di non lasciare la roba in lavatrice troppo a lungo per evitare che si pieghi e poi... ve lo confesso, ultimamente scelgo capi che non richiedono molte cure in questo senso. Cose che non necessitano la stiratura come leggina, maglie di lana e simili...  Sono veramente una pessima casalinga, in ogni frangente...

Libri di contenuto

Sono affetta da una malattia da almeno vent'anni. Si chiama "piacere della lettura" e l'ho contratta a 16 anni, spesso questa malattia si incontra prima, spesso in età avanzata. Prima dei 16 anni ho letto con riluttanza, poi non sono più riuscita a fermarmi. In alcuni momenti della mia vita sono leggermente migliorata, leggendo pochissimi libri, mentre da due anni sono di nuovo in fase acuta, 60 libri all'anno, spesso 3 o 4 per volta. In vent'anni di malattia ho letto di tutto, senza mai soffermarmi sulla qualità. Ho sempre pensato al mio piacere personale, al mio interesse, mai al contenuto. Ma in questi giorni mi è stato detto che alla fine della terza elementare bisogna "leggere libri di contenuto". Non ho esperienza. Mi sono ammalata tardi e ho contagiato le mie figlie il prima possibile, ma non ho esperienza nella letteratura per l'infanzia. Allora ero sana. Io ho da subito iniziato con cose pesanti. Ho contagiato loro con la passion

Buoni propositi

Devo provare. Devo tornare ad essere una sognatrice. Devo fare in modo che la mia volontà superi ogni ostacolo. Devo far divenire realtà i miei sogni... come una volta.

Monaco in riva al mare

Ho sempre adorato quest'opera, per il mare, per il paesaggio, per il suo recondito significato. L’opera, del 1808-1809, mostra un paesaggio simbolico in cui la rappresentazione della natura non è più fine a stessa, ma si carica di significati complessi; l’artista, in questo quadro, immerge la figura del monaco in un paesaggio dominato dal blu del cielo e del mare. L’uomo immerso nella natura, solo e sospeso tra desiderio e angoscia di fronte all’infinito: è proprio questo che il filosofo tedesco Immanuel Kant definisce nella critica del giudizio come il sentimento del sublime.

Sogni

Stamattina ho fatto un sogno davvero strano. Ho sognato che mi trovavo davanti a tre porte, su ognuna di esse un cartello diverso indicava: inferno, purgatorio, paradiso. Potevo varcare ogni porta e stare in quel luogo un giorno intero. Solo che passate 24 ore avrei ripreso la mia vita in quel giorno, ma nell'anno precedente. Così per prima cosa ho varcato la porta dell'inferno. Sono rimasta a vagare in una specie di bordello per 24 ore. L'inferno del mio sogno era poco dantesco, era un luogo di perdizione più che di punizione. Uscita da lì mi sono ritrovata nel 2014. E così ho varcato la porta del purgatorio, mentre mio marito e le bambine hanno scelto il paradiso. Uscita dal purgatorio mi sono trovata nel 2013.  Non stavo in me dalla gioia... ancora 24 ore e mi sarei trovata nel 2012, tre anni terribili già vissuti, da rivivere interamente con la consapevolezza di quello che sarebbe accaduto... e tre errori da non ripetere. Ero così felice di essere potuta tornare

agevolazioni linguistiche per turisti

La pagina facebook dello Spezzino Vero è sicuramente un punto fermo per la conoscenza della mia città. Con Ironia, lo Spezzino Vero, ci descrive in ogni nostro più recondito mistero. E offre anche servizi, come questo piccolo frasario Inglese/Spezzino. Belin è la risposta giusta ad ogni evenienza. Credetemi. Può voler dire semplicemente sì, ma anche racchiudere in una sola parola tutte le espressioni di assenso che conoscete, aggiungendo alcune parole poi diventa un intercalare perfetto per ogni occasione.

Che bella che è la primavera!

Inutile dire che adoro la primavera ed è da ottobre che la sto aspettando. Adoro le giornate con il cielo terso. ...Le gemme sui rami che pian piano si trasformano in fiori e in foglie. ... Le giornate che si allungano. ... il sole che riscalda sempre di più. ... la brezza che soffia fresca. ... il pensiero che fra poco si tornerà in spiaggia. ... le giornate passate al parco a giocare. ... la voglia di stare fuori casa.

Ressurrezione, Piero della Francesca

Per AugurarVi Buona Pasqua Ho scelto questo Affresco di Piero della Francesca che si trova a San Sepolcro, datata 1465. La composizione è piramidale ed il vertice è costituito da Cristo risorto che brandisce un asta con il vessillo dei Crociati. Sotto di lui  il suo sepolcro con ai piedi 4 soldati che dormono. Il secondo soldato a partire da sinistra, senza l'elmo,  probabilmente è un autoritratto di Piero della Francesca. Alla nostra sinistra abbiamo la descrizione di un paesaggio morente, alberi spogli, panorama desertico mentre alla nostra destra abbiamo un paesaggio vivente  a testimoniare la resurrezione di Gesù, ma anche chiara allusione ai cicli vitali, rinforzato dal contrasto generato dal sonno dei soldati e dalla veglia dello stesso Gesù.

Le vite impossibili di Greta Wells

Questo era il 5° libro del precedente gruppo di lettura che non erpo riuscita a leggere nei tempi, ma ho voluto comunque leggerlo perchè mi stuzzicava e non poco. Così l'ho letto lo stesso. L'idea di fondo è bellissima. Greta ha 3 esistenze parallele una nel 1918, una nel 1941 e la sua nel 1985. Durante delle sedute di elettroshok lei si trova a viaggiare tra un mondo e l'altro, risvegliandosi in una o nell'altra Greta ad ogni seduta. Greta trova più o meno le stesse persone in ogni esistenza. Sin dall'inizio ho sperato che scegliesse di rimanere nel 1941. A parte la guerra, la sua esistenza sarebbe stata perfetta, aveva tutto quello che aveva sognato. Invece no. Rimane nel 1918, intrappolata direi, però a mio avviso quella è l'esistenza che lei veramente sognava. Lì i suoi desideri più profondi erano attesi. Almeno secondo me.

La deposizione di Antelami

Fra tutte le opere con il tema della Deposizione, ho scelto questo altorilievo di Antelami datato 1178 e prodotto per il Duomo di Parma. Al centro la croce, il Cristo appeso ancora per una mano, mentre Giuseppe di Arimatea gli cinge la vita in una sorta di abbraccio e Maria si porta al volto la mano ferita ed esanime di Gesù.  Lo stesso braccio è sorretto anche dall'arcangelo Gabriele mentre specularmente troviamo l'Arcangelo Raffaele che china la testa della personificazione della Sinagoga. Sulla scala, intento a sciogliere Gesù dalla croce, troviamo Nicodemo. Alla Destra di Gesù troviamo la Personificazione della Chiesa Vincente (speculare alla personificazione della Sinagoga), subito dopo di essa, Maria Vergine, dietro di lei San Giovanni e poi le Tre Marie. Alla Sinistra di gesù dopo la Sinagoga troviamo un centurione con spada e scudo e di seguito altri 5 militi. In primo piano abbiamo i tre soldati che si dividono la veste di Gesù. In alto, fra due ghirlande, la pe

Le tradizioni del Giovedì Santo

Come da tradizione della bisnonna oggi si prepara la cuddura. In famiglia, li chiamiamo cavallucci, non cuddura, perché la Bisnonna dà a questa pasta la forma di un cavallo nascondendo l'uovo nella pancia. Mentre noi poi abbiamo inventato forme diverse, ma spesso ci limitiamo ai tradizionali cestini con l'uovo dentro. Io vado pazza per questi dolci, li ho sempre adorati, ma la bisnonna, ferrea nella tradizione, li confeziona solo oggi. Inutile dirvi che i nostri non arrivano nemmeno a Pasqua, ce li mangiamo tutti prima, mentre la bisnonna vorrebbe che fossero consumati la mattina di Pasqua. Inutile dire che lo scorso anno ho provato io stessa a farli da sola, per mangiarli a colazione, ma con scarsi risultati. Oggi osserverò con cura la bisnonna per carpire ogni suo segreto, ogni suo gesto, e poi cercherò di emularla. Ma non è sempre facile apprendere questi segreti, mia nonna diceva sempre, in questi casi, che è questione di manico...

Corcos, ritratto di signora con due adolescenti

Corcos è uno degli italiani a Parigi, colui che da voce alla Belle Epoque, un gioventù decadente e pronta a decadere. Loro non sono sulla spiaggia, ma su una terrazza con un basso parapetto, di bianco vestiti e intenti a leggere e forse a discutere di quello che stanno leggendo. L'atmosfera è pacata, poche nubi all'orizzonte, nessun contrasto, solo lo sguardo fisso di lei, su di noi che la stiamo osservando.