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Visualizzazione dei post da aprile, 2019

Finchè morte non sopraggiunga

Questo libro è comparso nelle librerie in contemporanea alla morte di Amos Oz, anche se è stato pubblicato ad Ottobre 2018,  e sono stata attratta dalla copertina, dal colore e dall'immagine. Di solito quando vengo attratta così fortemente da una copertina poi rimango delusa dal suo contenuto. E così è stato. Il libro contiene due racconti lunghi  «Amore tardivo» che si svolge nella Tel Aviv degli anni settanta, mentre «Fino alla morte» è ambientato nel 1096 all'alba della prima crociata. Il primo racconto mi è anche interessato, parla di un vecchio conferenziere che si sposta da un  kibbutz all'altro sostenmendo la minaccia bolscevica, ma ormai è vecchio e malato e lui stesso accetta il suo accantonamento. Il secondo invece mi è parso un pochino più macchinoso e difficile, la ricerca ossessiva dell'ebreo che fa andare tutto a rotoli si conclude in niente di fatto e mi ha fatto apparire la storia sospesa e senza senso. forse era proprio questo il senso, mamentre legge

Springbreak tra Umbria e Lazio, part I

Durante questo ponte di primavera sono stata tra Umbria e Lazio per un piccolo viaggio tra natura, camminate e archeologia e naturalmente relax. Nel mese di Marzo sono stata malata e avevo bisogno di qualcosa che mi ridasse lo sprint per arrivare a giugno, anche se manca molto poco a dire la verità, ma avevo bisogno di vedere cose nuove. Così ho cercato di spendere il meno possibile per i pernottamenti e ho organizato questo break di 4 giorni nel centro Italia. Il primo giorno ci siamo fermati alle Cascata delle Marmore , era da quando ero in terza elementare che sognavo di andarci. Faceva parte di quei luoghi fantastici e immaginari che trovavo nel mio sussidiario e che desideravo visitare. La realtà delle Cascate è stata come me le aspettavo, non hanno deluso le mie aspettative. Anche se devo dire che la magia del luogo era un po' offuscata dalla troppa gente. Era il 25 aprile e c'era tantissima gente così non ho potuto vedere il momento in cui sono state aperte e l'

MAgris - Tempo curvo a Krems

Uscito, preso. E devo dire che mi è piaciuto tantissimo anche se io non gradisco i racconti. In questo libro ce ne sono 5, sono rapidi e la scrittura è davvero evocativa ma allo stesso tempo asciutta, ogni parola è al suo posto, nulla è in più, esattamente come piace a me. In questo periodo, dopo un libro terribile, mi stanno capitando tra le mani, finalmente, libri notevoli, esattamente come li vorrei io. Lo consiglio, è agevole, si legge tutto d'un fiato e bastano un paio d'ore.

Barnes, L'unica storia

Avevo voglia di un libro bello, e sono andata quasi sul sicuro. Avevo tempo, ero abbastanza riiposata ed ero sicura che non avrei perso nemmeno una parola, perchè questo libro non lo meritava. Paul rivive la sua storia d'amore con Susan, l'unica storia, l'unica che sia stata degna di essere chiamata con questo nome, nonostante è ovvio, ci siano state altre donne, ma l'amore l'ha vissuto solo con Susan, un amore tragico. I fatti sono affrontati in ordine di bellezza o forse di sentimento, dai più belli ed emozionanti ai più tetri e dolorosi. Un libro intenso e affascinante e soprattutto travolgente, che passa dalla prima alla seconda alla terza persona senza preavviso, come all'oggi, allo ieri, al discorso diretto o al flusso di coscienza senza nessun particolare problema, sta al lettore riscostruire la storia a posteriori, se ne sente la necessità. Inutile dire che adoro i libri che sono fatti così.

Buona PAsquetta e riflessioni...

Per ricapitolare le mie scelte artistiche della settimana scorsa volevo un'altra opera attribuita al MAestro di HArtford, la Cena in Emmaus, ma non sono riuscita a trovare un'immagine da pubblicare, così ho messo questa natura morta. Del resto tutti oggi siamo a festeggiare e mangiare e non certo a pensare all'Angelo festeggiato oggi. Maestro di Hartford è il nome fittizio attribuito ad un artista attivo a Roma all'inizio del XVII secolo e noto per le sue nature morte. Nel recente passato è stato identificato da alcuni con il giovane Caravaggio. Oggi è considerato uno dei primi, forse già alla fine del XVI secolo, ad ispirarsi al maestro lombardo. Il nome attribuitogli deriva dal fatto che il suo dipinto più conosciuto ( Natura morta di fiori e frutta ) è conservato presso il Wadsworth Atheneum di Hartford (Connecticut). Negli 8 giorni passati ho pubblicato alcune scene della passione di Cristo. Potevo scegliere fra moltisse storie e moltissimi dipinti, o

PAolo Veronese, Ressurezione di Cristo

  Cristo si libra in cielo avvolto on un alone di Luce con lo sguardo rivolto verso l'alto Il gesto delle braccia riprende la Crocifissione. I soldati si ritraggono impauriti e impotenti, mentre sul fondo è raffigurata la scena successiva: le donne che si recano al sepolcro e negono acccolte dall'angelo che annunciaa loro che Cristo è risorto. Buona Pasqua a tutti.

Deposizione nel sepolcro, Caravaggio

  La Deposizione  è diversa dal Compianto. Il compianto è una scena statica, la deposizione invece, al contrario è dinamica. Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo si occupano della sepultura di Cristo, ma Caravaggio rappresenta Giovanni, a sinistra, mentre sta calando il corpo di Cristo nel sepolcro, mentre Nicodemo, omaggio a Michelangelo,  sostiene le gambe e si rivolge verso lo spettatore. Maria MAddalena piange silenziosamente, e la madonna è chiusa nel suo dolore. La soluzione della lastra tombale che sembra uscire fuori dal quadro, anche se con minor impatto visivo, è collegabile alla Deposizione di Cristo di Simone Peterzano a S. Fedele; mentre il braccio pendulo del Cristo senza vita rammenta la Pietà michelangiolesca. IL braccio pendulo sarà sempre simbolo di passione.

Velasquez, Crocifissione

  Fra tutte le crocifissioni la scelta era ardua, non sapevo quale segliere. Inizialmente ne volevo una ricca di personaggi, poi ho trovato questa, inconsueta, di Velasquez, carico di valore emotivo, spirituale e simbolico tipico dell'epoca, fa parte di un gruppo di opere a tema religioso che il pittore dipinge dopo essere tornato dal soggiorno romano del 1629 per il monastero delle Benedettine di San Placido a Madrid. DAlle ferite il sange cola in abbondanza, tipico della tradizione spagnola,  e ritorna all'iconografia medievale dei quattro chiodi, mentre dal trecento in poi era in uso rappresentare un solo grosso chiodo che teneva entrambi i piedi. Il fondale scuro ricorda il buio che scende sulla terra dall'ora sesta all'ora nona del Venerdì Santo.

Pontormo, Cristo davanti a PIlato

Questo episodio era molto frequente in epoca medievale, ma successivamente venne rappresentato molto più rararmente. Cristo davanti a Pilato è un affresco staccato (300×292 cm) di Pontormo, databile al 1523-1525 circa e conservato nella Certosa del Galluzzo presso Firenze. Con le altre quattro lunette del ciclo delle Storie della Passione decorava il chiostro della Certosa; oggi sono tutte staccate e conservate in un ambiente chiuso del monastero. Nel 1523, per sfuggire a un focolaio di peste, Pontormo se ne andò da Firenze approdando, accompagnato dal solo allievo prediletto Bronzino, alla Certosa (circa 6 km dal centro cittadino), dove venne accolto dai monaci, lavorando per loro fino al 1527. Il primo compito che gli venne affidato fu quello di affrescare alcune lunette del chiostro con scene della Passione di Cristo, in tutto cinque. Al centro si vede Gesù, col capo umilmente chino e l'addome leggermente piegato in avanti, mentre ascolta con rassegnazione le accuse m

Ripudio di Pietro

Georges de La Tour, LAcrime di San Pietro. Lo ammetto, non volevo andare a presentare cose molto conosciute in questa settimana Santa così ho guardato tutti gli episodi e ho scelto anche qualcosa di inconsueto, come questo dipinto di Pietro, dominato da un'atmosera popolaresca, di elegia notturna, dove Pietro prima che il Gallo canti per tre volta afferma di non conoscere Gesù. Con il suo pianto Pietro saluta l'alba del giorno in cui morirà Gesù.

Non sono d’accordo con chi dice che non abbiamo perso niente

Ho letto alcuni commenti sull’incendio di Notre Dame, alcuni sostengono che non abbiamo perso niente, Sgarbi sostiene che abbiamo perso solo “una cartolina”. É vero Notre Dame di Parigi non è mai citata come esempio di architettura gotica, come del resto il duomo di Milano. Entrambe sono esempi di sedimentazione, Cattedrali dove i cantieri si sono avvicendati per secoli e dove il restauro e il cantiere si sono confusi. Sono esempi di sedimentazione della memoria, di una memoria quasi millenaria. È vero non conterrà opere di valore artistico come San Francesco di Assisi, o di una qualsivoglia Chiesa italiana, ma é pur sempre opera dell’ingegno dell’uomo che si è sedimentato nel corso dei secoli. È comunque entrata a far parte dell’immaginario collettivo e anche del Medioevo immaginato che viviamo al giorno d’oggi, prodotto romantico dell’ottocento, ma pur sempre parte della nostra cultura. La cattedrale é un prodotto culturale e per questo ha valore. Che sia andato distrutto solo il

Caravaggio, Cattura di Cristo

Durante il soggiorno romano dell'artista, Ciriaco Mattei commissionò al Caravaggio il dipinto. Suo fratello, il cardinale Gerolamo Mattei ne avrebbe suggerito il soggetto con il Bacio di Giuda, l'iconografia e l'ambientazione. A sinistra un discepolo scappa terrorizzato; Giuda svolge il suo compito con una smorfia, mentre Gesù riceve il bacio traditore con un'angosciata rassegnazione e le sue mani sono strette in un intreccio interpretato come l'intenzione di non intervenire. Le guardie si accalcano e lo trattengono, forse la guardia con la lanterna è un autoritratto di Caravaggio. La frenesia dell'insieme, data dallo sbilanciamento delle figure e ravvisata dai guizzi di luce sulle corazze dei soldati, rende il fare concitato e dinamico della scena.

La peggiore immagine dopo il crollo delle torrri gemelle: l’incendio a Notre Dame di Parigi

In questo momento brucia. È questa è una terribile immagine, una delle più brutte che io abbia mai visto. Mille anni di storia in fumo, il tetto crollato, non oso pensare le perdite artistiche che stiamo subendo. Ho i brividi, non credo resterà qualcosa dopo questo terribile incendio. La storia che va in fumo e noi inermi. Le cose che credi si possano preservare per sempre, irrimediabilmente perse. Pensi ai luoghi di guerra, pensi alle bombe e poi uno stupido incendio si porta via uno dei simboli d'Europa in pochissime ore.

L'ultima cena - Ghirlandaio

L'affresco,  dipinto da Ghirlandaio, venne commissionato al pittore ormai all'apice della carriera dai frati domenicani di San Marco, per decorare il "Refettorio piccolo", dove mangiavano in genere le persone ospitate nel convento, non i frati. MArco e Luca descrivono l'amiente dell'ultima cena come un ambiente ricco e ricercato: una grande stanza al primo piano con tappeti, cuscini e divani.  Come da tipica iconografia del tempo, che Leonardo infrangerà,  gli apostoli  sono tutti disposti su un unico lato della tavola e Giuda, il traditore, è isolato sul lato opposto ma al centro, vicino a Gesù. Gesù è al centro e Giovanni poggia la testa sul suo petto. Sono particolarmente affezionata a questa ultima Cena perchè era il dipinto da descrivere al mio esame d'ingresso alla scuola di specializzazione, peccato che oggigiorno non si abbia tempo per trattare il Ghirlandaio, anche se a volte trattando il Convento di San MArco in toto si riesce peroloment

L'ingresso a Gerusalemme - Duccio di Buoninsegna

L'entrata di Gesù a Gerusalemme è una tavola che compone le storie di Cristo nella grande tavola composita della  Maestà che Duccio dipinse per il duomo di Siena e rappresenta Gesù che in groppa ad un asino arriva a Gerusalemme in occasione della sua ultima pasqua.  Gesù entrò nella città santa di Gerusalemmeaccompagnato da una folla festante che agitava rami di palma, stendendo per terra fronde e mantelli, e lo acclamava gridando Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore . In questa settimana Santa, ho deciso di dedicare ogni giorno ad un dipinto riguardande la passione di Cristo, per rimediare alla poca voglia che ho in genere di parlare di Arte, anche se non è proprio facile trovare qualcosa di adatto ogni giorno, sono certa che mi verranno in mente un sacco di dipinti a settimana conclusa.

Sapiens: Da Animali a Dei, Breve storia dell'umanità

Avevo vistoo questo libro in libreria già da qualche tempo ma non lo avevo comprato spaventata dalla mole di pagine. Sì, ho un problema con i libri con più di 300 pagine, mi spaventano e non riesco a leggerli, ma quest'anno ho deciso di lasciar da parte questa paura e non giudicare un libro dalle sue pagine. Un giorno entrando in libreria ho approfitatto dello sconto Bompiani del 25% e l'ho preso. L'ho iniziato a leggere subito e non l'ho potuto davvero posare. La prosa è incalzante e l'argomento davvero interessante e nonostante la mole non riuscivo proprio a smettere di leggere, così in pochi giorni l'ho terminato. Scrivere qualcosa a proposito di quanto contenuto in questo libro è difficile, sono giorni che ci ripenso. Porta alla luce moltissime questioni sia sul creazionismo ma anche sulla teoria dell'evoluzione su cui mi sono fermata a riflettere per giorni interi. Ho sottolineato molte parti e persino messo dei post-it con degli appunti. Condivido

Riflessione scaturita dalla comparazione dei libri di testo

Per un insegnante il libro di testo è fondamentale. In questo periodo siamo chiamati a valutare se cambiarli o meno. Io ho il mio preferito da anni e lo trovo adatto a me e a quello che chiedo, ma ogni tanto arriva qualcosa di nuovo e lo guardo con curiosità. In questi giorni mi è arrivato un testo che è stato definito enciclopedico, e di fatto lo è. Non va bene per il mio indirizzo, ma è bello da sfogliare e consultare. Guardandolo ho pensato che alle superiori avrei voluto avere un libro così. Pieno di schemi, ricostruzioni grafiche ma anche di foto. Forse se avessi avuto così tante foto dei templi greci non mi sarei mai appassionata alla storia dell’arte. Sul mio libro c’erano solo le piante  e poche foto, credevo che la Grecia fosse piena di templi completi, bianchi lucenti di marmo, soprattutto quasi del tutto interi. La mia immaginazione galoppava in questo fantastico mondo, altro che unicorni! Per me c’erano i templi nella loro magnificenza. Peccato poi scoprire che di mo

Fiabe Danesi

Mi piacciono molto le edizioni Iperborea, mi piacciono i loro formati lunghi e stretti e le loro copertine ruvide. Mi piacciono i miti delle terre nordiche e ho approcciato a quella letteratura leggendo il folklore. Queste fiabe evocano un po' l'ambientazione del Signore degli anelli, del resto Tolkien era professore di filologia norrena, e per certi versi si ritrovano alcuni echi. Sono favole diverse da quelle disneyane, lonatane dall'happy ending tutto americano, sono favole un po' violente, oserei dire per adulti, ma piene di fascino. Io ho tanto amato quella in cui il premio era la magica tovaglia che ti preparava tutti i pasti... ma quali tesori... ma quali ricchezze... loro lo sapevano già, alla felicità occorre solo una tovaglia che distesa sul tavolo è in grado di presentarti tutte le leccornie che desideri... altro che principe azzurro! Mi servirebbe davvero quella tovaglia! Quanto tempo risparmiato tra spesa, preparazione del cibo ecc...

La maestra con la TBC

Stamattina ho appreso la notizia della maestra con la TBC che ha contagiato molte persone. Povera collega, non voglio pensare alla pena che ha per la disgrazia che le è successa. Già starà male, già sarà incredula per aver contratto una malattia così fuori dal cumune, poi ci si mettono anche alcuni genitori che di sicuro la incolperanno per aver messo a rischio la vita de loro figli. Ma la colpa non è della maestra, ma dello stato. Noi insegnanti non siamo MAI sottoposti a visite mediche. Tutti i miei amici hanno regolari controlli medici sul posto di lavoro, noi insegnanti no. Perchè? Eppure anche noi abbiamo malattie professionali che andrebbero riconosciute, eppure anche noi spesso ci ammaliamo. Molti hanno disturbi cronici alla gola e alle corde vocali, ma possiamo vantare cause di servizio? E quando siamo noi a prendere l'influenza dagli alunni? DAl punto di vista sanitario gli insegnanti non sono per niente tutelati e questo caso dimostra quanto sia pericolosa l'assen

Quickie, Margherita Fray

Mentre cercavo qualcosa da leggere mi sono mbattutta in questa novella gratuita presente nel sito del Kobo e l'ho immediatamente scaricata e letta dopo Teach me. Sono poche pagine, meno di 50 e l'ho letta in un soffio, ma secondo me funziona meglio di Teach me perchè ha una fase iniziale uno svolgimento e una fine coerente e ben argomentata.  Qui il punto di vista è ribaltato, è il prof che parla. Viene ripreso un piccolo episodio di Teach me e riscritto dal suo punto di vista. Aggiunge poco alla storia, ma il testo è qualitativamente molto più alto del precedente.

Un posto felice

Spesso vorrei andare in un posto diverso per sentirmi felice, ma quali sono i miei posti felici? Una volta il mio posto felice era la Capanna al mare, ma ora non c'è più la possibilità di andarci e da 5 anni andiamo sull'isola, proprio davanti alla capanna, ma l'isola è aperta solo dalla prima domenica di giugno all'ultima domenica di settembre, per il resto dell'anno è chiusa, non possiamo andarci, possiamo solo guardarla da lontano. L'altro mio posto felice è la mia fattoria, ma anche per quanto riguarda quella abbiamo un po' di problemi logistici. Da sola non ho la possibilità di andarci, d'inverno non possiamo usufruirne perchè mancano i riscaldamenti e ahimè bisognerebbe fare un sacco di lavori di manutenzione per rimetterla in sesto e renderla più ospitale per poterne usufruirne di più. Non nascondo che mi piacerebbe avere un posticino dove andare da sola quando mi sento triste e sconsolata, dove passare un po' di tempo a pensare in sol

Plinio il vecchio, Storia delle arti antiche

Mi sono sempre sentita un po' come si sentiva Leonardo da Vinci, non ho fatto il liceo e quando sono arrivata all'università passavo da cavalletti e carboncino, camici sporchi di creta ai libri e ho impiegato tanto a capire come si studiasse e cosa significasse davvero farlo. Quindi sono anni che cerco di recuperare il tempo passato, ma quello che si apprende al Liceo o lo apprendi li o lo rincorri per tutta la vita. Io sto rincorrendo tutto quello che da giovane ho perso, lo rincorro un po' alla rinfusa e anche distrattamente, ma prima o poi riuscirò nel mio percorso all'incontrario. Il testo di Plinio, inutile dirlo, l'ho trovato fondamentale e mi rammarico di esserci arrivata così tardi. E' pieno di curiosità, di belle descrizioni,  e mi ha fatto vedere le cose anche da un altro punto di vista. Dovremmo assolutamente tornare a leggere i classici, 2000 anni fa comprendevano meglio il mondo di quanto non lo facciamo noi oggi, magari non conoscevano certe

Prima o poi bisogna rientrare....

Oggi sono tornata a scuola, fra una cosa è l’altra sono rimasta a casa circa due settimane, per un’nfluenza sono davvero tanti, ma non riuscivo a guarire, e anche oggi il disagio è stato tanto, sono stanca, non riesco ancora a mangiare come si deve e sono dimagrita già 5 chili. Sicuramente questo per me è stato un periodo difficile e la difficoltà si è ripercossa sul mio fisico che ha ceduto, come già mi è capitato in passato. Ho bisogno disperato di riposo e relax, di un momento di pausa, di rigenerarmi, ma momenti come questo non se ne vedono all’orizzonte. Mi piacerebbe tanto una spiaggia e una palma. Mi piacerebbe una città da esplorare con musei mai visiti, ma anche solo un impianto termale. Tutte cose che non posso avere nell’immediato. Forse un giorno chissà . Se potessi partirei per Dubai, l’unico posto caldo che mi viene in mente visitabile ora che ho le ferie. Ma mi andrebbero benissimo anche le Canarie.  Chissà forse un giorno sarò in grado di dare abbondanti racc