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Visualizzazione dei post da novembre, 2020

Yellow - day two

E siamo sempre a contare, conta la zona gialla, poi arancione e poi di nuovo gialla ma alla fine una cosa rimane sempre uguale, la scuola è sempre chiusa. Forse l’ultimo giorno fu il 4 novembre, fra poco sarà un mese e non ho proprio nessuna sicurezza di tornare. Il 9 dicembre potrebbe essere un buon giorno, circa 10 giorni per interrogare tutti, fare verifiche a raffica e passare le vacanze di Natale a correggere, perché altro non si potrà fare, niente cene, niente feste, niente. Però mi pare che l’orientamento sia di riaprire il 7 gennaio. Gli addetti ai lavori cosa si aspettano? Che comunque le vacanze di Natale saranno occasione di contagio, che comunque la gente non rispetterà le regole ( per esempio la mia vicina di casa non rispetta mai il coprifuoco e rincasa ogni sera ben dopo le 22), e il 7 gennaio non ci saranno più le condizioni per riaprire le scuole e noi staremo ancora a casa. Non ho fiducia in questi tempi difficili. Mi aspetto un intero anno in Smart working.  Utilissi

Libertà

  Novembre ci ha regalato giorni bellissimi e tiepidi. In un’altra situazione sono convinta che li avremmo passati alla fattoria invece novembre è stato caratterizzato da chiusure e dalla zona arancione e quindi l’impossibilità di uscire dal comune di residenza.  Oggi siamo in zona gialla, possiamo finalmente lasciare il comune e spostarci anche di regione in regione a patto che questa sia gialla. Ma ahimè la Toscana è rossa, ciò ci impedisce di andare alla fattoria. Quindi oggi siamo andati al mare. Abbiamo pranzato in spiaggia al tepore del sole e poi abbiamo fatto una  piccola passeggiata per gustarci meglio il tramonto. Ora ci godiamo queste settimane di semilibertà perché a quanto pare le nuove restrizioni arriveranno il 18 dicembre. Quest’anno è il primo anno che non ho ansie per cene e cenoni di Natale, capodanno ecc. so che tanto dovremmo stare ognuno a casa sua. Da una parte è meraviglioso perché ho sempre odiato le feste e il dover andare da una parte all’altra, dall’altra mi

turn yellow

  la permanenza della Liguria in zona arancione è stata bereve e indolore. Quasi non ci siamo accorti della differenza. Ormai da settembre siamo abituati ai divieti e siamo diventati anche abbastanza bravi a farcene una ragione e inventare qualcosa per stare bene. Il mio comune poi da veramente tante opportunità che ci è mancato si vedere il mare a Portovenere o alle 5 terre, ma possiamo comunque vederlo da lontano anche da Spezia. Da domani possiamo finalmente muoverci liberamente dal nostro comune e avere a disposizione per le passeggiate del weekend oltre alle colline anche qualche cima più alta e ristorarci in qualche ristorante senza dover portare con se tutto il necessario. Finalmente si potrà prendere il caffè al bar e non fuori al freddo e chi lavora avrà di nuovo la possibilità di pranzare seduto in un locale e non nascosto da qualche parte. La scuola non riaprirà e io rimarrò nella solita condizione. Rispetto al primo lockdown ho imparato ad organizzarmi il lavoro e ottimizza

Karen Blixen , Capricci del Destino

 In questo periodo ho voglia solo di letteratura del nord perchè mi affascina. Nell'immaginario Karen Blixen è legata all'Africa, ma era danese e dopo la sua parentesi Keniota torna in Danimarca dove scrive. Questo è il suo ultimo libro pubblicato in vita che contiene il famosissimo raccondo Pranzo di babette. E' un libro di racconti ambientati in posti diversi, non sempre nel nord, dove immaginario e reale si mescolano, dove agire quotidiano e magia creano un connubio. Questa è una caratteristica della letteratura del Nord che tanto mi piace e che in questo periodo tanto difficile mi aiuta.

Io non l'ho ancora imparato

  Certe volte mi trovo a far discorsi con persone ostinate e con una visione del mondo opposta alla mia. Invece di capire che devo tacere, cambiare discorso, mi ostino ad ascoltare forse nella speranza di far cambiare loro punto di vista, ma invano. In questo periodo le persone hanno le loro convinzioni, si difendono dal mondo esterno trincerandosi in quel che credono senza dar possibilità all'interlocutore di parlare, di spiegare loro che il complotto non esite, è il mondo che va in questo modo come sempre è accaduto. La fake news, il complottismo, e cose del genere hanno avvelenato la mente delle persone ed è difficile trovare persone che ancora la pensano normalmente, che sanno distinguere la paura dal vero. Per questo motivo devo imparare a tacere, tacere diplomaticamente e portare il discorso a livelli più leggeri perchè di alcune cose non si può più parlare liberamente. Oggigiorno non è più possibile fare una conversazione libera e priva di pregiudizi, verrai subito attaccato

I giorni del dolore

Non puoi capire la devastazione di una morte al tempo del covid finchè non la vivi. L'impossibilità di stare accanto al tuo caro.  L'impossibilità di stringere la mano per l'ultima volta, l'impossibilità di vederlo per l'ultima volta. L'impossibilità di comporre la salma. L'impossibilità di vegliare la salma. Puoi essere cristiano di qualsivoglia religione ma il rispetto per i defunti è da sempre tratto distintivo dell'uomo. La preparazione della salma, il lamento funebre, il corredo. Tutte cose presenti in ogni cultura da quando l'uomo popola la terra. Oltre al distanziamento sociale, alla povertà di contatti reali, anche l'impossibilità di raccogliersi attorno ai propri morti. Dicevano che il Covid era come un'influenza, ma a mio avviso sta cercando di portarci via la nostra umanità. Ogni giorno che passa è questo che provo.  Io la tengo stretta, ma non per tutti è così.  

Nonna, riposa in pace

Oggi ci ha lasciati la nonna Cetta, la nonna di mio marito, la bisnonna delle mie bambine. È la morte più brutta che dobbiamo digerire, 96 anni, ricoverata in RSA, ha contratto il Covid e ora non c’è più . Avete presente quelle terribili storie che si sentono alla tv di anziani abbandonati con poco personale all’interno delle RSA? Bene a noi è successo questo. Non la potevamo vedere da febbraio, non la potremmo più vedere, perché la normativa non lo concede. Non so neanche cosa dire e pensare, continuo a dirmi se è successo realmente oppure siamo stati catapultati in una di quelle storie - Covid che raccontano alla tv. Poi ci penso e purtroppo è la realtà, è capitato anche a noi. Riposa in pace nonna, almeno questo non ti sara impedito.

Stella

    E' una lettura davvero inquietante. A metà libro ho iniziato a capire e intuire la vera natura dei personaggi e le dinamiche tra di loro. In realtà non ci sono colpi di scena e le dinamiche sono ben chiarie fin dalla prima riga se tu lettore che non le vuoi leggere fra le righe, sei tu che fai finta di non vederle, che le bypassi, però poi devi ammettere che le cose stanno così e cadi nello sconcerto. Il libro parla di istinti di sopravvivenza che prevalgono sulla moralità. Non adatto ai tempi che corrono ma che fa riflettere. Dimenticavo è un libro sulla Shoah.

Day 12 Ridateci la scuola

In cuor mio spero di poter tornare a scuola il 4 dicembre. Lo scorso anno la DaD era sembrata più efficiente, quest’anno la DDI mi pare un buco nell’acqua, un modo per creare abissi fra gli alunni. Abissi sociali, abissi di solitudine e abissi culturali. Abissi che qualcuno può colmare grazie alle disponibilità della famiglia ma quando queste mancano ci si trova solo del vuoto. Vorrei tornare a scuola perché in presenza qualche abisso possiamo colmarlo noi professori, senza scuola molti ragazzi perdono occasioni, opportunità. Ma mi pare che questo non sia proprio possibile,  che non ci sia la volontà. Non chiedo di tornare a scuola a pieno regime, basterebbe anche un 50% in presenza... il poter andare a scuola anche un paio di giorni a settimana.  Non so da quanti giorni sono a casa, ma spero di rientrare al lavoro al più presto possibile.  

Alla scoperta della propria città

La mia città, La Spezia, è una piccola città di provincia dove si è soliti dire: è brutta e non c’è niente da fare. Invece io credo che sia una città tutta da scoprire, che nasconde gelosamente i suoi tesori. Non abbiamo uno sfavillante e antico centro storico, è vero, ma per quale motivo? La Spezia è stata bombardata pesantemente durante la seconda guerra mondiale e abbiamo perso molti degli edifici medievali e seicenteschi e come sapete la speculazione edilizia degli anni 50/70 non ha donato edifici belli, ma brutture, di cui noi siamo pieni. Per questo motivo la città va scoperta, va conosciuta, imparata ad apprezzare per ciò che ne è rimasto. Troppi cittadini non conoscono la sua storia, per questo è considerata brutta e inutile. Basta alzare gli occhi, fare un percorso alternativo e ci si trova immersi nel liberty.  Alzando gli occhi alle colline si trovano percorsi alternativi intorno alla cinta difensiva ottocentesca, con mura e batterie a difesa dell’Arsenale Militare. Un perco

The Mandalorian

Questo periodo porta a vedere più tv del solito, non si esce più a cena, non si vedono gli amici e rimane la tv. Ai film preferisco le serie.sarà la narrazione più lunga, sarà la suspence che c’è fra un episodio e l’altro proprio non lo so, ma io le preferisco. The Mandalorian l’abbiamo vista tutti insieme, bruciata la prima stagione in sole tre sere, del resto sono 8 episodi da circa 30 minuti, si fa prestissimo.  La cosa più bella della serie è che si innesta sul racconto generale di star wars così da riempire i vuotinarrativi che si creano nella saga, tutto fa parte di un lunghissimo e intrecciato racconto. Una volta vedevo solo una serie o due, poi venne il lockdown e persi il conto....  

Privacy

  S Sinceramente mi aspettavo altro da questo libretto. Avevo letto Qualcosa a proposito che aveva carpito la mia attenzione e mi era parso interessante, poi invece parla di tutt'altro o per lo meno di un argomento che mi interessa davvero pochissimo, ovvero di come trattano diversamente i fatti tuoi negli Stati Uniti e in Europa. Non ci soffermiamo mai a pensare come siamo diversi noi europei e soprattutto noi Italiani rispetto agli Americani, al peso diverso che diamo alle cose, per noi tutto il mondo la pensa come noi. Niente di più sbagliato. IN questo piccolo saggio potrete avere un piccolo assaggio di questo.

Giorni 8 e 9:bandiera bianca

Ieri ho passato 11 ore su Meet tra lezioni e consigli di classe. Oggi non sono in grado di alzarmi dal letto. Alzo bandiera bianca. Riaprite le scuole, la didattica a distanza ci ucciderà, non possiamo passare la vita al computer e farci chiamare fannulloni che stanno a casa a fare niente.  

Day 7 pensieri sparsi sulla DaD e sulle sue conseguenze

  Non lo nascondo, ho sempre sostenuto la DAD, ci ho creduto e ho fatto di tutto per farla di qualità. Oggi ho capito che è tutto inutile. Ogni mio sforzo è vano, se non agli occhi del dirigente che vede che mi guadagno il mio stipendio e non sto a casa a fare nulla. Classi di Classroom perfettamente organizzate, ogni lezione tenuta in classe replicata con materiali, schemi, audio e video perché nessuno rimanga indietro se quel giorno è andato a fare un tampone o se comunque sta male. Un sacco di tempo perso e lo capisci quando da un microfono aperto senti un dialogo fra mamma e figlia e la mamma che dice alla figlia: non ascoltare quella, non perdere tempo, ripassa inglese che poi ti interroga. Giuro mi è caduto il mondo addosso. Ho replicato, nessuno ha avuto il coraggio di replicare.  Dopo questo mi chiedo: perché butto via il mio tempo? Tanto la risposta della famiglia è : cosa ascolti a fare la spiegazione....non serve. Mi verrebbe voglia di lasciar perdere, chiudere la scuola e r

Tempi memorabili

 I libri che parlano di storie di adolescenti che diventano adulti sono stati da sempre i miei preferiti. Se poi sono scritti in maniera pulita ed asciutta come Cassola sa fare ancora meglio. Insomma un libro Young Adult ma con alto valore letterario? Permettetemi questa affermazione. Ogni tanto ai nostri figli dovremmo essere in grado di proprinare un libro serio fra le loro scelte adolescenziali, i temi sono gli stessi, la forma letteraria cambia e fa la differenza.

Dai 6 - solitudine

  In questi giorni tutti manifestano la propria solitudine.  Mia mamma, lei si sente sola, sempre chiusa in casa. Mio fratello, non sopporta le restrizioni. Rachele ha nostalgia dei suoi amici, delle uscite di gruppo e si sente molto sola. Manifesta questa sua solitudine con fiumi di parole, ma io non so proprio cosa fare, non è il periodo per nuove amicizie. Io starei anche bene lontana da tutti, ho una stanza tutta per me e questo mi dona pace. Però le loro inquietudini mi lasciano il segno. Tengo duro, finirà prima o poi e si tornerà alla normalità. Io sto bene da sola perché in questo periodo viene fuori il peggio di ogni persona, spesso sono ingenua nei rapporti con gli altri e mi aspetto sempre sincerità e buon senso, ma spesso ricevo il contrario, troppo spesso incontro persone malvagie pronte ad approfittarsi di me e io mi rendo conto troppo tardi di aver sbagliato, proprio perché sono stata educata alla solitudine e non alla socialità per cui sono sempre troppo ingenua nei rap

Day 5 - sognare non costa nulla

Quando le notizie sul Covid si fanno serie penso a quello che sarà il mondo dopo la pandemia. Ne usciremo nel 2022, dicono. Sembra un tempo lontanissimo. Chi fa queste proiezioni si basa sulle curve della spagnola, sembrerebbero le stesse: una prima ondata a marzo- aprile, una seconda ancora peggiore a novembre - febbraio, una terza ed ultima ondata l’autunno successivo con la curva più alta della prima ondata ma più bassa della seconda. Quindi siamo solo all’inizio della seconda ondata, ma le cose potrebbero andare davvero in modo diverso. Ma quando ne usciremo, nel 2022, cosa faremo? L’ho scritto più volte: voglio vedere l’aurora boreale. Voglio andare in Norvegia, spingermi sempre più a nord, più di quanto sia già andata. Sono arrivata a Bergen, voglio arrivare oltre. Poi?  Beh voglio viaggiare. Tanto. Voglio andare in Inghilterra, vedere il monastero di  Lindisfarne. Vorrei finalmente fermarmi a Stonehenge, l’ho vista dall’’autostrada... Voglio andare a Londra. Vorrei tornare in Af

day 4

  La pace e la tranquillità si raggiungono solo con l’isolamento. Via i social, via i giornali e soprattutto la tv, tolte queste cose il mondo apparirà normale e meno pauroso. Almeno così mi è parso più e più volte da marzo ad oggi. Più volte da marzo mi sono sentita affogare nella paura, paura di ogni cosa. Paura di ammalarmi, paura di non riuscire a vivere, paura di non tornare mai alla normalità. Quando tutto mi sembrava irraggiungibile e sembrava soffocarmi ho gradualmente chiuso. Chiudendo ho ritrovato la pace. C’è troppa gente spaventata che ha bisogno di ritrovare la pace interiore la fuori. C’è troppa gente che ha bisogno di ritrovare la tranquillità per affrontare in modo corretto questo periodo. In questo momento preferisco stare a casa. Esercitare il mio senso civico. Magari fare un giretto vicino a casa, se abito in centro città non posso di certo nascondermi fra i boschi, ma passeggio nelle vie del centro e onestamente devo dire che le persone sono drasticamente calate...

Day 3, sempre arancioni

  La paura di cambiar colore è sempre tanta, ma a quanto pare rimaniamo arancioni, anche se le regioni intorno a noi diventano rosse. La mia cara fattoria ora è in zona rossa, la mia casa, il mio paese sempre più lontani, chissà quando potrò tornare... già quest’estate era stato difficile stare in paese, ci accusavano di portare il Covid, adesso loro sono in zona rossa, noi in arancione, le accuse hanno davvero poco senso in questi tempi. Se a marzo non conoscevo nessuno con il covid, adesso conosco tantissime persone, molte asintomatiche, alcuni no, alcuni con sintomi severi. Abbiamo anche il caso in famiglia: la nonna che era ricoverata in rsa, e non è una situazione facile, lei ci porta un sacco di preoccupazioni ogni giorno anche perché non abbiamo chiara la situazione. Da quando sono in Smart working io sono più tranquilla, a dire il vero ho tagliato le cose che mi facevano preoccupare, i rapporti ambigui che mi procuravano ansia. Preferisco stare a casa e dedicarmi a cose che io

Un Cavaliere e il suo re

      Generalmente dico sempre meglio il libro. Qui invece un plauso agli sceneggiatori della serie che supera di certo il libro. Il libro è noioso e non riesco nemmeno a riconoscere Uthred qui così esitante e indeciso per niente caparbio, invece l'Uthred della serie è così impulsivo e vincente... Insomma poi le battaglie alla tv sono decisamente più avvincenti che le battaglie descritte in più di 100 pagine. Non so se andrò avanti nella lettura dei libri, proprio in questi giorni ho visto che è uscito, in inglese, l'ultimo capitolo dei Re Sassoni e Cornwell lo ha dedicato ad Alex Dreymon e a tutto il Cast di The LAst Kingdom, chissà se l'Uthred della tv ha influenzato quello della carta alla fine, sono curiosa di questo. Ma la lettura di questo volume mi è costata così tanta fatica che non so proprio se questa piccola curiosità mi potrà spingere a leggere gli altri libri della serie.

Giorno 2 dalla zona arancione

  Quante volte ho contato? Credo di aver perso il conto da marzo ad oggi e vorrei anche non farlo più perché credo non abbia nemmeno senso, non credo tornerò a scuola ne fra 2 settimane, ne tantomeno il 4 dicembre. Probabilmente non prima del 7 gennaio.  Ci sono giorni in cui collegarmi mi piace anche, ci sono giorni in cui la didattica a distanza mi piace anche, ma ci sono mattine come oggi in cui trovo tutto davvero molto faticoso, quasi inutile. Oggi non riuscivo quasi ad alzarmi e tutto mi è sembrato davvero tanto pesante. Non sono riuscita a trovare la mia solita allegria. Parlando d’altro in un’altra vita avrei scritto thanks God its Thursday! Perché finalmente stasera ricomincia Grey’s Anatomy. Sono davvero impaziente. Sono mesi che aspetto una nuova stagione di una serie che seguo, questa è la prima. Thanks god, its Thursday.

Siamo in zona arancione - giorno 1

Vorrei passare i prossimi giorni di questo soft lockdown proprio qui, in una struttura simile, in una palafitta sul mare, con Wi-Fi, servizio in camera e piscina e scaletta sul mare ovviamente in Smart working, pronta a lavorare alacremente come sempre faccio dalle 8 alle 13 e a volte anche dalle 14 alle 17 e spesso anche oltre perché gli insegnanti fanno solo 18 ore... alla settimana (non al giorno 🤪). Almeno finito il mio lavoro mi concederei una nuotata, un po’ di sole, mi godrei il paesaggio. Invece sono in casa. In zona arancione si può uscire nel comune, e grazie al cielo abito in un comune che ospita 90 mila abitanti circa, ma non ne sento il bisogno. Saranno le giornate corte o il freddo, preferisco stare a casa fra il divano, la mia poltrona da campeggio, la cyclette e Netflix, se proprio ho nostalgia del mare ho sempre la mia jacuzzi in bagno, ance se l’acqua a mio avviso è sempre troppo fredda. Si avrei voglia di essere altrove lo ammetto.  Un altro lockdown... sapevo che s

Roger Martin du Gard - Confessione Africana

    Da moltissimi anni sto cercando di leggere almeno un libro di ogni scrittore che ha vinto il premio Nobel per la letteratura, ma non è assolutamente impresa facile, alcuni tra l'altro, non sono nemmeno disponibili in traduzione italiana.   Confessione Africana è una storia semplice ma costruita magistralmente sotto il profilo psicologico, due uomini in viaggio passano una notte insieme parlando del più e del meno e così parlando uno fa la confessione all'altro, confessa l'incesto con la propria sorella. Un segreto mai rivelato in una società perbenista e ingessata.  

Turn orange

  Lo sapevo che si erano sbagliati, lo sapevo che nel giro di poco saremmo passati da giallo ad Arancione. E domani sarà l’ultimo giorno in cui potremmo circolare liberamente oltre i confini del nostro comune di residenza, gustare una colazione al bar oppure un pranzo al ristorante.  Per le prossime due settimane andiamo verso questo soft lockdown, ancora con i negozi aperti e con qualche attività ancora consentita. Ma sono molto pessimista per il futuro, vedo nero. Non mi va di uscire di casa, non mi va di parlare con nessuno. Vorrei stare in solitudine. Vorrei limitare ogni contatto, di ogni tipo, sono davvero stufa di ogni persona. Speravo nel cambiamento ma il lockdown precedente ha tirato fuori il peggio. Da questo mi aspetto ancora peggio, è finito il tempo degli eroi e delle canzoni dal balcone. C’è solo immensa solitudine.

Week end

  Se mi guardo indietro mi sembra di aver passato tutto il week end a pulire, riordinare e riorganizzare casa. Effettivamente ho passato molte ore a fare questo, ma ho passato anche qualche ora piacevole sulla spiaggia e oggi al ristorante sulla terrazza all’aperto a magiare al sole in maniche corte, cose bellissime, cose estive, cose degne di quella che chiamano estate di San Martino.  Da settimane cerco di vivere intensamente questi momenti perché ho troppa paura che possano terminare. Naturalmente continuano a dirci che siamo in bilico con la zona arancione, quindi cerco di fare quello che poi potrebbe mancarmi, un pranzo al ristorante, una mattina sulla spiaggia, una passeggiata in centro. Nuvole nere oscurano il nostro orizzonte, la nonna di mio marito è ricoverata in una rsa e le notizie non sono buone, potete immaginare come si viva male la situazione. Hanno parlato di questa rsa anche ai tg nazionali e in famiglia poterne parlare obiettivamente senza opinioni politiche e precon

Buon compleanno nonna

  Cara nonna oggi sarebbe stato il tuo 86^ compleanno, ma sono già 15 anni che non ci sei più. Oggi sarebbe stato un traguardo più che normale, quanti ci arrivano comodamente. Spesso immagino che tu sia ancora con me, immagino le nostre chiacchierate. Io che ti racconto i miei viaggi. Io che ti racconto quello che studio e quello che so. Io e te che guardiamo i documentari e discutiamo perché magari adesso io quelle cose le ho viste davvero e non solo alla tv. In libreria mi soffermo su di un titolo che ti sarebbe potuto piacere. Troppo spesso ti immagino con le mie figlie che non hai conosciuto, mentre dici loro che sono meglio di me, e hai ragione. Ti immagino mentre insegni loro le cose e mentre mi sgridi perché io non ho imparato niente, nemmeno a tenere una casa. Spesso mi chiedo le cose che non ti ho chiesto, tutte quelle cose che ti facevano soffrire in silenzio e nessuno si è mai preoccupato di chiederti. Forse un po’ ora le capisco ma non so se sono quelle perché è un dialogo

La morte della pizia

    ogni libro che mi arriva tra le mani non vi arriva mai casualmente, da sempre mi riprometto di tracciare l'arrivo di ogni singolo libro e non lo faccio mai. Anche perchè molto spesso leggo i libri ad anni di distanza e non mi ricordo più perchè li ho presi.   Questo libro parla di verità e delle sue interpretazioni, di destino e di come gli uomini possono mutarlo a loro piacimento convincendosi di interpretare il futuro.   La felicità sta nel vivere il presente senza conoscere il futuro.  

Strega comanda color.... giallo!

  Ieri sentivamo inevitabile la stretta del nuovo dpcm.  In qualche modo sapevo che oggi sarebbe stato l’ultimo giorno. L’ultimo giorno di scuola, l’ultimo giorno in cui potevo camminare per la strada, l’ultimo giorno di bar, pasticcerie e ristoranti. Stamattina mi sono alzata con l’umore di un condannato a morte che si appresta a vivere il suo ultimo giorno. A scuola mi sono arrabbiata molto perché non tutti danno lo stesso valore che io do alla scuola e all’istruzione. Per me la scuola, lo studio, il sapere sono cose davvero importanti e fondamentali, il vero motore della vita, invece ai ragazzi interessa poco, agli istituti tecnici non c’è quella voglia di sapere, quella voglia di scoprire e insomma mi spesso questo mi lascia l’amaro in bocca e oggi mentre mettevo passione nello spiegare come ogni volta e notavo il loro crescente disinteresse sono rimasta mortificata. Sono tornata a casa a piedi perché pensavo che una passeggiata così lunga non sarebbe stata più possibile. Una passe

Andri Snær Magnason - Il tempo e l'acqua

Ho un debole per le edizioni Iporborea e spesso compro questi libri dallo strano formato e dalla copertina ruvida solo perchè sono attratta dal loro packaging. In questo ultimo periodo ho imparato ad apprezzare anche la letteratura nordica perchè è fatta di digressioni. L'argomento principale del libro può essere uno ma poi nel libro si può trovare di tutto e di più, di ogni argomento e questo mi piace davvero tanto. Questo principalmente dovrebbe essere un libro sul cambiamento climatico, peccato che io vi abbia trovato tutt'altro. Potete leggere mile recensioni nel web e tutte vi porranno l'accento sul cambiamento climatico, sullo scioglimento dei ghiacciai e soprattutto  sulla consapevolezza dei più sul cambiamento climatico. Io ci ho letto altro.  Anzi la parte sul cambiamento climatico mi è apparsa anche debole, si è perso in una filippica enorme sulla necessità di cambiare perchè la terra brucia (come dice Greta) però poi dice che il singolo non può fare nulla, sono l

Vivi ogni giorno come fosse l’ultimo prima del lockdown

Vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo prima del lockdown è il primo pensiero ogni mattina, il saluto a Rachele prima che esca. Viviamo in questa incertezza, oggi possiamo uscire, domani forse sì, forse no. Nonostante questo rimaniamo a casa il più possibile, non si sa mai. Non è che abbiamo grandi cose da fare, DDI al 75%, quindi io e Vittoria siamo quasi sempre a casa, palestre chiuse, non è che ci rimanga molto da fare, anche perché girare senza meta in teoria non è nemmeno permesso. Shopping? Mah non ci serve nemmeno. Pigiami ne abbiamo, un paio di cambi nuovi li abbiamo presi, le scarpe nuove? Il prossimo anno, non credo che le userei quest’anno, usiamo quello che abbiamo. Quest’anno il preside ha regolamentato lo Smart working con regole serie, e finalmente posso parlare dii Smart working anch’io e non di Smart slavery come a marzo. Sono ancora un po’ lenta nell’esecuzione delle procedure, ma mi sveltirò... se non torniamo in presenza si creerà una voragine nella preparazione de

Rest in peace, Sean

  La mamma mi diceva sempre che era molto più affascinante da vecchio piuttosto che da giovane, io a prescindere lo ammiravo tantissimo, anche se solo ora mi rendo  conto di aver visto pochissimi suoi film, ma quanto mi è piaciuto come papà di aindiana Jones? Tantissimo. Giusto quest’estate siamo andati sulle sue orme a a Venezia dopo che in lockdown ci siamo visti tutti i film di Indiana Jones. Ma come dimenticarlo nei panni di Guglielmo da Baskerville? Il nome della rosa è uno dei miei romanzi preferiti ma ho ammirato anche il film. Potrei citare anche altre sue interpretazioni magistrali, ricordi legati ai suoi film e alle sue performance ma questi bastano, sono abbastanza esemplificativi. Insomma questo 2020 davvero si deve far notare fino all’ultimo portandosi via più persone possibili. Che la terra ti sia lieve caro Sean.