Passa ai contenuti principali

I miei autori preferiti

Il momento più difficile della mia attività dii lettrice è quello di scegliere il prossimo libro da leggere. Sono piena di liste, listarelle, appunti sparsi qui e là ma ogni volta mi trovo veramente in difficoltà perchè non so mai cosa scegliere.
Specialmente in questo ultimo mese ho fatto molta fatica a trovare libri adatti che sostenessero il mio morale, la vita mi sta regalando un bruttissimo momento ed è difficile mantenere il ritmo. Infatti secondo goodreads sono già indietro di un libro rispetto alla media che dovrei tenere per arrivare di nuovo a 100 come nel 2016.
Così in un momento di incertezza mi sono messa a pensare a quelli che sono i miei autori preferiti (non sono qui strettamente riportati in ordine di preferenza).
  1. GEORGE ORWELL, purtroppo ho letto tutti i suoi libri e me ne rammarico. Forse ho ancora una raccolta di saggi che mi sono tenuta lì per momenti diffcili.
  2. ERNEST HEMINGWAY, ho letto solo metà della sua bibliografia per potermela godere più a lungo possibile, mi concedo solo un libro all'anno in modo da farmelo durare.
  3. Francis Scott Fitzgerald, dato che è un amore recente ho ancora qualcosa da leggere, forse mi mancano solo due romanzi.
  4. Italo Calvino, non avrei mai pensato di inserirlo nella lista dei miei autori preferiti, ma nel 2016 l'ho affrontato e letto in un modo nuovo e l'ho amato. 
  5. Philip Roth, l'ho amato dalla prima pagina di Indigniazione e lo leggo con il contagocce anche se ha una bibliografia abbastanza ampia 
  6. Ian McEwan, grazie al cielo è ancora vivo e attivo, quindi potrò godermi i suoi libri per un po'
  7. Umberto Eco, Sto leggendo i saggi, perchè i romanzi li ho letti tutti, tranne il Pendolo di Facault perchè non mi sento ancora pronta per affrontare seriamente questo romanzo. Lo lascio a tempi migliori.
  8. Gabriel Garcia MArquez, li ho letti tutti, me sciagurata, non ho saputo darmi un freno.
  9. Kent HAruf, ma anche qui non mi sono saputa tenere e ho solo Crepuscolo, e so per certo che prima o poi lo leggerò in un momento di grande depressione.
  10. Jonathan Coe, ho letto tutti i suoi libri, ma gli ultimi mi hanno delusa, tanto che ho deciso di non leggerne più (vediamo se quando ne uscitrà un altro riuscirò a trattenermi).
  11. Kuki GAllman, ho letto tutto e non so se mai scriverà ancora
  12. Gertrude Stein, ho letto tutto quello che mi è stato possibile reperire, ammetto che non è semplice, il mio grande sogno è possedere e leggere C'era una volta gli americani.
  13. Doris Lessing, la leggo poco per volta, nonostante abbia scritto moltissimo, ma non vorrei finire troppo presto.
  14. Joyce CArol Oates, mi piace molto, ma è poco tradotta, per cui la leggo con il contagocce.
  15. Paola Calvetti, un nuovo amore, sbocciato da poco.
  16. Giuseppina Torregrossa, anche lei da leggere con il contagocce, non si sa mai
  17. Jeoffrey Eugenides, ha scritto solo 3 libri, tutti letti, e attendo speranzosa in qualcosa di nuovo
  18. Carlo Cassola, amore recente, ma una vasta produzione difficile da reperire
  19. Mario Rigoni Stern, anche qui si usa il contagocce, non sia mai che i libri finiscano troppo in fretta
  20. Patrick Modiano, anche qui centellino i romanzi e molti non sono neanche stati tradotti.
Mentre riflettevo me ne sono venuti in mente almeno altri 10, ma ne scriverò poi. Devo ricordarmi di loro quando sono in crisi, in impasse, un loro libro potrebbe tirami su di morale.

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

La Sirena di La Spezia

Da qualche giorno anche la mia città ha la sua Sirena. La Sirena è una statua in bronzo donata alla Spezia dal Maestro russo Aidyn Zeinalov posizionata tra la passegiata Morin e il nuovo ponte Thaon di Revel, prprio davanti ai traghetti per le Isole e le Cinque Terre. LA scultura è molto bella, esposta in molti luoghi di pregio arriva sul nostro molo ad impreziosirlo e sono sicura che ben presto sarà un luogo adattissimo per i selfie di tutti i turisti che solitamente affollano la città. E' una sirena particolare perchè non ha la coda o sembianze da pesce, ma indossa costume da bagno, cuffia e pinne. Sembrerebbe pronta per farsi un bagno, magari si potesse! Ma le acque antistanti non sono proprio salubri! Anche se l'estate scorsa ho visto più di una persona tuffarsi proprio da quella posizione. Io e lei diventeremo amiche, lo so. Ci vederemo ogni giorno.

la fine dei permessi di maternità

Eh ci siamo... ho deciso a malincuore di tornare a lavorare. Stavolta non sarei mai rientrata e sarei rimasta con la mia piccolina sempre,  ma non si può. Dopodomani farà 6 mesi e io giovedì ricomincerò. Perchè giovedì e non lunedì? Perchè ho bisogno di ricominciare con calma, di una settimana ipercorta, di tastare la scuola prima di buttarmi a capofitto nella mia vita di prima. Ah "Vita di Prima"... quella ormai è andata, chiusa. Ora ho una nuova vita fatta di oggi, di tre bambine, di pochi sguardi indietro e tanti in avanti. Un nuovo cassetto di sogni, una salita da percorrere, perchè ho capito che la mia vita è così. Ho tanti sogni, ma devo iniziare a scegliere cosa conta davvero perchè gli anni davanti sì sono ancora molti, ma non sono propriamente infiniti. Del "prima" oltre che la casa mi rimane il lavoro su cui sono davvero indecisa. Vorrei cambiare perchè la mia attuale scuola è troppo lontana da casa e io voglio una vita a piedi, ma è quello l'indirizzo...

Risposta a una lettera di Helga

Capita che casulamente mi imbatta in un libro che mi piace. Qualchevolta. Finalmente ho trovato un libro che mi è piaciuto tantissimo, che mi ha preso come pochi, che mi ha regalato un paio d'ore fantastiche, si perchè quand mi imbatto in qualcosa di piacevole e interessante i libri mi scappano via tra le mani, così... velocemente. Questa è una lunga lettera a Helga, amore perduto di Bjarni. Bjarni ci racconta, ad un passo dalla morte, tutti i suoi rimpianti, i suoi dolori, il suo amore. MA anche la devozione per sua moglie e per la sua terra. Uno spettacolare viaggio in Islanda, l'Islanda brulla e fredda, ma anche magica. Terra quasi disabitata ma con grandi tradizioni magiche e pastorali. Bello, bello davvero, e l'ho sempre saputo, dal momento in cui l'ho incontrato in libreria. Questo libro, può tornare utile per la reading Challenge 2019: MI pacerebbe che se ne facesse un film , si presta molto. E' un libro di letteraura nordica , anche se non è proprio a...

Un libro con il nome di una stagione nel titolo

Anche per questa sezione ho già scelto un libro ed è Primavera di Bellezza di Beppe Fenoglio. Potrei averlo letto come no durante la preparazione all'esame di letteratura contemporanea, ma non mi importa. Mesi fa ho ascoltato in audiobook i 23 giorni della città di Alba che avevo letto a 18 anni durante la 5 superiore ed ero rimasta estasiata, allora andavo pazza per la seconda guerra mondiale, era un ricordo vivo, con il nonno che non mancava mai di raccontarmi "dei tempi di guerra". Poi sono cresciuta e insomma ho cambiato interessi e mi sono rivolta ad un passato che era veramente passato, al medioevo.

La festa dei nonni

Oggi è la festa dei nonni. Io non ne ho più da 6 anni. Sul mio Comó c'è una foto dei miei nonni abbracciati e sorridenti, un po' giovani ma già nonni, come mi piace ricordarli. Ogni sera li guardo e chiedo loro la forza per andare avanti. Ci sono giorni in cui la nonna mi ha guardata storta perché non sono una buona casalinga, perché non mi impegno in cucina e tantomeno nelle faccende, perché sono disordinata. Ma ultimamente il suo sorriso è largo e comprensivo, perché  continuo ad essere una cattiva casalinga e sempre lo sarò, ma nel momento del bisogno mi sono dimostrata una donna forte, capace di prendermi tutta la famiglia sulle spalle e non mi sono tirata indietro. Non sono scappata, ho affrontato le avversità a testa alta e non mi sono lasciata deprimere. Insomma mi sono rivelata la donna che con fatica e determinazione lei ha cresciuto. Un giorno, prima di morire mi aveva detto detto che non le dispiaceva morire perché tanto non l'avrebbe pianta nessuno se...

I Puffi

Quando ero piccola guardavo molti cartoni animati, fra questi, i puffi. Mi piacevano, ma non mi ha mai appassionato la loro storia in sè, però mi piaceva averli e giocarci in casa oltre a guardare i cartoni animati. Avevo molti personaggi: Grande Puffo, Puffetta,  Forzuto e anche Baby Puffo che tenevo in una bacheca appesa al muro e poi tiravo giù quando mi servivano per giocare. Mi ricordo che a volte le barbie potevano trovare il villaggio dei puffi, alla faccia di Gargamella, che non ci riusciva mai. Ovviamente avevo anche lui e Birba. In questi ultimi due weekend passati a passeggiare nei miei boschi ho cercato con attenzione qualche Amanite Muscaria da fotografare, ma niente, non sono riuscita a trovarla. Eccola qua, in una foro trovata su google, non è facilissima da trovare nei boschi, l'ho visto pochissime volte, forse una o due, molto più semplice imbattersi in un porcino. Mentre ne parlavo con le mie bambine, Rachele mi ha fatto riflettere su una cosa a cui in 38...

Henri de Toulouse-Lautrec, A letto, il bacio

  Toulouse Lautrec era solito dipingere direttamente nel bordello e  il soggetto del dipinto sono due prostitute lesbiche ritratte in un momento d'intimità, mentre si scambiano un bacio a letto, con molto trasporto.

La gabbia

  Sto passando un momento complicato dominato da forti emozioni contrastanti. Estremo dolore ed estrema gioia mescolate insieme. Ieri ho capito che cosa mi sta portando via questa situazione Covid: le molte limitazioni mi deprimono oltre misura, mi portano nel baratro della depressione. Ieri con molte autodichiarazioni, documenti provanti l’estrema necessità di spostarti, ho valicato i confini regionali e mi sono mossa fino a Firenze per 30 minuti di passeggiata in centro. Questa fuga mi ha donato una pace interiore enorme. Il campanile di Giotto, la cupola del Brunelleschi, Santa Maria novella, palazzo vecchio. Tutti visti di scorcio e da lontano, ma che mi hanno fatto stare bene. Oggi, mi sento contenta e in pace con me stessa come non accadeva da mesi. Probabilmente ero troppo abituata a spostarmi, vedere la bellezza del nostro paese, a respirare aria diversa e ora è questo che in realtà manca. I rapporti con le persone si mantengono anche a distanza, ma il rapporto con la belle...

Maria Luisa d'Austria

Maria Luisa Leopoldina Francesca Teresa Giuseppa Lucia d'Asburgo-Lorena, nota semplicemente come Maria Luisa d'Austria o Maria Luigia di Parma (Vienna, 12 dicembre 1791 – Parma, 17 dicembre 1847), fu imperatrice dei francesi dal 1810 al 1814 come consorte diNapoleone I, e duchessa regnante di Parma, Piacenza e Guastalla dal 1814 al 1847 per volere del congresso di Vienna. Figlia dell'imperatore austriaco Francesco I, nel 1810 fu data in sposa a Napoleone Bonaparte per suggellare la pace di Vienna tra la Francia e l'Austria, in seguito alla sconfitta subita da quest'ultima nella battaglia di Wagram (1809). Giunta malvolentieri alla corte imperiale delle Tuileries, Maria Luisa iniziò presto ad apprezzare la sua nuova posizione, sebbene i francesi non l'amassero. Lei stessa non riusciva a trovarsi a suo agio nel paese che, meno di vent'anni prima, aveva decapitato un'altra arciduchessa austriaca, la sua prozia Maria Antonietta.

Giorgio Soavi, Com'è una ragazza

ultimamente mi trovo abbastanza imbarazzata a scrivere cosa penso del libro che ho appena letto. Vorrei semplicemente scrivere : Non mi è piaciuto, non posso esprimermi. Non so cosa scrivere. Il libro è composto da un racconto lungo iniziale e poi un romanzo breve a seguire. Il racconto lungo è tanto tanto passabile, ma la storia che segue... non l'ho proprio compresa. Non sono riusciata a capire i nessi. La narrazione è costituita da una serie di dialoghi sulla vita di persone che non sono riuscita a focalizzare. La cosa inquietante è che questo testo non appare nelle biografie di Soavi che ho letto. Anche la copertina fa impressione. Forse dovevo prendere Un banco di nebbia quella mattina prima di andare al Liceo. In questi momenti rimpiango un po' i colloqui con il mio prof di letteratura contemporanea, erano così costruttivi, lui mi avrebbe sicuramente segnato la via della comprensione... quanto ero acerba quando ho avuto il privilegio di essere sua studentessa e po...