Con estremo stupore la mia orchidea è sopravvissuta un anno intero, ha fatto un nuovo ramo e ha fatto una nuova e cospicua fioritura. Un vero miracolo per un pollice nero come me. E le orchidee sono le uniche piante che mi piacciono tanto che ne ho comprate di finte perché avevo perso la speranza, invece questa è così caparbia che ha rifiorito. L’ho interpretata come un simbolo di di speranza e cambiamento in questo periodo difficile. Di cambiamento interiore, ma anche di speranza. Questo 2020 potrebbe essere buono, di cambiamento, chissà.
Il fascino della venere di Milo di esemplifica, a mio avviso, in quest'opera di Dalì. Dalì riproduce la Venere inserendo dei cassetti nella testa, nei seni, nella pancia e su un ginocchio. Aggiunge ai cassetti un pomello di pelliccia che ci invita ad accarezzarlo per rinvigorire la sessualità repressa dalla diffusa morale cristiana. I cassetti sarebbero i nostri segreti più intimi che solo oggi la psicoanalisi è in grado di aprire. Ma secondo Breton i significati sarebbero altri e per i dadaisti non significa semplicemente niente, anzi qualcuno suppone che ci sia lo zampino di Duchamp in questa opera di Dalì...
Ecco, da poco hanno regalato anche a me delle piante di orchidea. Ormai da novembre, stanno perdendo i fiori adesso e col mio pollice nero sarei già soddisfatta così. Se poi rifiorissero, magari! Intanto un augurio per te, non solo per le orchidee! atapo
RispondiEliminaspero siano il cambiamento che ci vuole!
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