Passa ai contenuti principali

Paura di essere felici

 

In questo momento mi sento debolmente felice e ho paura. Ho paura di essere felice, ho paura che tutto crolli.

Da settembre ad adesso sono stati mesi difficilissimi, tre perdite importanti, l’ultima la Zia Pina, mi ha lacerato dentro come nessuna. Non sono riuscita nemmeno a partecipare compostamente al funerale, mi sentivo svenire, mi mancava l’aria. A volte mi alzo la mattina co un angoscia tale che non mi so spiegare. La zia Pina era la sorella della nonna di mio marito, una persona solare, energica è attiva. Mancata a 92 anni, ma una persona cosi io non l’ho mai conosciuta. Le dicevo sempre che volevo invecchiare come lei, con la sua energia con la sua forza. Se ne è andata 4 mesi dopo sua sorella, persona con cui ha condiviso una vita intera, come se la sua mancanza avesse accelerato il processo di decadimento. Anche la sua  è una di quelle morti non Covid ma comunque correlate al Covid. La difficoltà di accedere a cure mediche, esami, anche semplici visite specialistiche per colpa delle restrizioni Covid accelera il decorso di certe malattie e si muore più facilmente. Farsi curare non è mai stato così difficile. 

Da settembre ad adesso c’è stata un’altalena di emozioni importante, alti e bassi, bassi anche molto profondi. Quando trovo un piccolo equilibrio ho sempre paura che ci sia qualcosa che mi faccia sprofondare nell’abisso.

La bella notizia in casa mia c’è, aspetto una nuova bambina. Sono già alla 22^ settimana di gravidanza e fra pochissimo sarò mamma di tre bambine. Non vi nascondo che desideravo da morire un bambino, ma si vede che sono una brava mamma di bambine ed ecco la terza in arrivo. Volevo così tanto un maschietto che non ho ancora un nome e per ora la chiamiamo sorellina. Vittoria ha 14 anni, Rachele 11, una differenza davvero notevole, sarà come avere una figlia unica, dopo due sorelle. Avere Vittoria così grande  è davvero d’aiuto. Sta facendo molte cose per me, sia dal punto di vista pratico sia dal punto di vista morale, nei momenti più bui ha sempre avuto le parole giuste. Rachele spesso è preoccupata di perdere lo scettro di piccola di casa, ma è molto affettuosa con la mia pancia, spesso ci parla, la coccola. Vittoria é più proiettata al dopo, alla gestione della sorellina, alle storie modello Chiara Ferragni che potrà fare con sua sorella. Rachele si gode l’adesso. Io? Dopo due gravidanze terribili, questa non mi accorgo nemmeno del tempo che passa e non mi accorgo neanche che fra pochissimo avrò una nuova bambina. Se non fosse per il diabete gestazionale che mi fa compagnia da ben  6 settimane sarebbe tutto perfetto. I primi mesi però sono stati un incubo, il bitest positivo per la trisomia, la villocentesi e l’attesa del risultato... credevo che tutto fosse perduto, se credevo di aver toccato il fondo nella mia vita, quelle settimane sono state il peggio del peggio, un fondo ancora più profondo. Ho saputo che tutto era a posto proprio il giorno prima della morte della Zia. Abbiamo detto alla Zia della sua nuova nipotina per telefono, era così contenta e dopo due giorni non c’era più. Quando ne parlavamo piangevamo tutti perché sapevamo che non si sarebbero mai conosciute.

In famiglia ormai si evita di parlare di cose brutte quando ci sono io, perché, saranno gli ormoni, ma le prendo davvero male ed è difficile andare avanti con un minimo sorriso. Oggi sono un po’ felice, però ho paura di esserlo, perché tutto può crollare.

Vorrei fare tante cose per la sorellina in arrivo, ma la zona arancione non mi permette di fare le cose che vorrei fare, ho tutto, però vorrei qualcosa di nuovo solo suo, dato che crescerà con cose di terza e quarta o addirittura quinta mano. Dato che non ho smesso di lavorare, visto che il lavoro era l’unica cosa che mi salvava dalla disperazione, ho poco tempo per preparare le cose, e il weekend è tutto chiuso. Spero che a fine mese tutto cambi. Credevo che questo fosse il periodo perfetto per una gravidanza, ma non avevo considerato fino in fondo cosa volesse davvero dire, ma ne parlerò un’altra volta.

Commenti

  1. Ma che notiziona! Congratulazioni e auguri! Avevi tenuto tutto nascosto... Ecco perchè il tuo umore era così altalenante tendente al negativo... Certo è un momento difficile,ma un bebè nuovo è sempre un bellissimo regalo e le due più grandi ti daranno una mano. Un grande abbraccio. Atapo

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Venere di Milo a cassetti

Il fascino della venere di Milo di esemplifica, a mio avviso, in quest'opera di Dalì. Dalì riproduce la Venere inserendo dei cassetti nella testa, nei seni, nella pancia e su un ginocchio. Aggiunge ai cassetti un pomello di pelliccia che ci invita ad accarezzarlo per rinvigorire la sessualità repressa dalla diffusa morale cristiana. I cassetti sarebbero i nostri segreti più intimi che solo oggi la psicoanalisi è in grado di aprire. Ma secondo Breton i significati sarebbero altri e per i dadaisti non significa semplicemente niente, anzi qualcuno suppone che ci sia lo zampino di Duchamp in questa opera di Dalì...

Toulouse Lautrec “Moulin Rouge. La Goulue”

Aggiungo, oggi,  alla mia collezione una litografia di Toulouse Lautrec. “Moulin Rouge. La Goulue” è una litografia a quattro colori realizzata conseguentemente alla vittoria dell'artista in una gara indetta dall'impresario del famoso Moulin Rouge, Charles Zidler, per la realizzazione di un cartellone pubblicitario che rappresentasse il locale ed i suoi ballerini. ono protagonisti i due ballerini del locale più importanti all'epoca: in primo piano Valentin le Desossè ed in secondo la Goulue nel pieno della sua esibizione mentre balla lo chahut, una danza molto in voga nella Parigi di fine Ottocento; sullo sfondo è schierato un indistinto pubblico. I colori dei tre piani conferiscono profondità alla scena che di per sé è piatta, senza prospettiva, come le stampe giapponesi a cui si ispira. In questa Affiche si respira l'aria della Parigi della Bella Epoque, la voglia sfrenata di divertimento, quel sapersi godere l vita che oggi abbiamo perso. E' lo specch

Skopas, Menade Danzante

Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro

Antonio frilli, nudo disteso sull'amaca

Antonio Frilli, Nudo disteso sull'amaca (1890) Collezione Lord Lloyd-Webber Spesso la scultura neoclassica è snobbata, considerata fredda e di poco valore, ma a dire il vero a me piace e anche molto. Reputo questa fanciulla addormentata sull'amaca davvero notevole. Adoro quando il marmo si fa stoffa, si fa carne, si fa qualsiasi cosa tranne duro e gelido marmo. Probabilmente Antonio Frilli raccolse più successi all'estero che in patria, ieri come oggi, visto che non esiste quasi sul web se non in pagine di lingua inglese. A riprova di questo un aneddoto: questa scultura fu portata dal fratello dell'autore a St. Luis nel Missuri dove vinse diversi premi.

bacio alla Finestra, Munch

“Il bacio con la finestra” è un dipinto di Munch del 1892 conservato al National Museet for kunst di Oslo. Una coppia di amanti clandestini si baciano vicino a una finestra, nascosti al mondo esterno da una tenda. Al di fuori, pochi passanti e qualche vetrina illuminata. La pittura è carica di tinte macabre e realizzata con pennellate spesse. Le tinte fredde richiamano le atmosfere nordiche. Il dipinto fa parte di un gruppo di opere sul tema del ciclo della vita, della morte e dell’amore.

Una Challange diversa

Sono sempre alla ricerca di nuovi spunti di lettura, forse sono più a cercare che a leggere alla fine, e mentre cercavo mi sono imbattuta in questa specialissima Challenge di Taleway.com che indica 52 paesi e per ognuno di questi un libro che lo rappresenti. Qui trovate l'articolo originale con tutte le copertine dei libri e le trame, ovviamente in Inglese e una seconda scelta nel caso aveste letto il libro che vi stanno consigliando . Alcuni di questi libri non sono disponibili in traduzione italiana, ovviamente. Altri li ho già letti, lo confesso, però la moltitudine dei libri presentati possono essere interessanti, anzi molto interessanti. Ho cercato tutti i 52 libri citati, rimanendo a secco per l'Antartico mio malgrado, l'argomento era davvero interessante. Per l'Australia, ma più che altro non ho avuto voglia di approfondire la ricerca. Nulla per le Bahamas. Per la Repubblica domenicana i due autori che indicano sono tradotti in Italiano ma non  in particolare

La tesina per l’esame di terza media

Sull’autenticità dei compiti dati a casa c’è sempre da dubitare, il più delle volte non sono farina del loro sacco. C’è sempre un copia e incolla in agguato, o un genitore pronto a fare lui stesso la ricerca. Così sta accadendo per la tesina di terza media. Stamattina sono stata contattata da una mamma di un’amica di mia figlia che mi ha chiestoSe potevo farla direttamente io. Come se in questo momento avessi tempo da perdere e soprattutto come se volessi prendere in giro i miei colleghi.... ma può un prof confezionare un prodotto per un’esame? Io no, professionalmente sono integerrima. Persino mia figlia se la sta facendo da sola! Io sono per l’autonomia dello studente, figurarsi se mi metto a fare io le tesine... non ho mai aiutato nei compiti le bambine, fanno tutto da sole. Non hanno capito? Non rispiego mai nulla, dico loro “ Domani vai dalla maestra / prof e te lo fai spiegare, la mamma a casa fa la mamma, la prof la fa a scuola“. E infatti Vittoria mi rinfaccia sempre: “ ho

La Sirena di La Spezia

Da qualche giorno anche la mia città ha la sua Sirena. La Sirena è una statua in bronzo donata alla Spezia dal Maestro russo Aidyn Zeinalov posizionata tra la passegiata Morin e il nuovo ponte Thaon di Revel, prprio davanti ai traghetti per le Isole e le Cinque Terre. LA scultura è molto bella, esposta in molti luoghi di pregio arriva sul nostro molo ad impreziosirlo e sono sicura che ben presto sarà un luogo adattissimo per i selfie di tutti i turisti che solitamente affollano la città. E' una sirena particolare perchè non ha la coda o sembianze da pesce, ma indossa costume da bagno, cuffia e pinne. Sembrerebbe pronta per farsi un bagno, magari si potesse! Ma le acque antistanti non sono proprio salubri! Anche se l'estate scorsa ho visto più di una persona tuffarsi proprio da quella posizione. Io e lei diventeremo amiche, lo so. Ci vederemo ogni giorno.

Millet, coltivatori di patate

Ho partecipato molte volte alla raccolta delle patate, ma mai alla semina. In questo dipinto Millet racconta la semina delle patate. L'uomo che con la zappa prepara il dolci, la donna che lascia cadere le patate a terra, nella speranza che esse prolificano. Questo dipinto ha la stessa monumentalità di un quadro assai più famoso di Millet, l'Angelus. Anche qui troviamo una coppia di contadini, non intenta alla preghiera ma bensì al lavoro quotidiano.

Il new look di Dior

  Gli anni 40 sono anni difficili per tutti, la seconda guerra mondiale imperversa in europa e sono anni di rinunce, povertà, morte. Nel 1947 iniziano le avvisaglie della rinascita, Dior propone la sua nuova donna, che poi non è così nuova, è una donna tradizionale, vita stretta, fianchi ampi, elegantissima dopo anni in cui le donne dovevano arrangiarsi con quello che avevano, risvoltando vecchie giacche e sperando che la guerra finisse in fretta, Dior riprone una donna seducente dopo gli anni duri della guerra, La gonna si allunga per l'ultima volta.