Lo spannolinamento di Vittoria era stato rapidissmo, una settimana circa e via tutto. Per Rachele e' stata durissima e non posso dire di aver finito con i pannolini dopo piu' di un mese. Ho iniziato il 4 luglio e non so quanta pipi' ho raccolto per terra, poi qui a Porto Venere non ne parliamo... Lei stessa affermava che la pipi si fa per terra... Poi ha avuto una gastrenterite abbastanza importante e questo ci ha bloccate per qualche giorno, ovviamente non riusciva a tenere la diarrea... E quindi ha rivoluto il pannolino. Passata questa, stavo desistendo... E invece? Sono due giorni che fa la cacca nel gabinetto e la pipi di solito pure, tranne quando gioca nella casetta in giardino con sua sorella e cercare il gabinetto gli risulta una perdita di tempo. Mi ha stupita un sacco lunediche siamo rimaste quasi tutto il giorno al fresco del centro commerciale e lei mi ha chiesto ogni volta di andare al gabinetto.
Ormai penso di potercela fare, prossima tappa: il pannolino di notte.
Il fascino della venere di Milo di esemplifica, a mio avviso, in quest'opera di Dalì. Dalì riproduce la Venere inserendo dei cassetti nella testa, nei seni, nella pancia e su un ginocchio. Aggiunge ai cassetti un pomello di pelliccia che ci invita ad accarezzarlo per rinvigorire la sessualità repressa dalla diffusa morale cristiana. I cassetti sarebbero i nostri segreti più intimi che solo oggi la psicoanalisi è in grado di aprire. Ma secondo Breton i significati sarebbero altri e per i dadaisti non significa semplicemente niente, anzi qualcuno suppone che ci sia lo zampino di Duchamp in questa opera di Dalì...
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