Ogni mamma tende ad esaltare il proprio figlio. Mio figlio fa questo e anche quello... e di conseguenza le mamme si misurano... ma non esiste un modello di valutazione equo per cui immagino sempre i figli degli altri perfetti e le mie piene di difetti. Però poi per ognuno c'è la resa dei conti e ti accorgi del contrario.... e piano piano assapori quanto sia speciale tua figlia...anche se la maestra ti dice che fa un sacco di errori di ortografia.... chissà da chi ha preso? ;)
Però scrive bene, fa pensieri complessi e di contenuto... anche se non partecipa come il suo livello richiederebbe. Noi insegnanti non siamo mai contenti. .. diciamo chiacchiera troppo oppure è muto la via di mezzo non esiste. ... ma almeno non sbadiglia mai... lei c'è è solo timida.... e che gli diamo 8 anziché 10 perché è timida e riservata?
Il fascino della venere di Milo di esemplifica, a mio avviso, in quest'opera di Dalì. Dalì riproduce la Venere inserendo dei cassetti nella testa, nei seni, nella pancia e su un ginocchio. Aggiunge ai cassetti un pomello di pelliccia che ci invita ad accarezzarlo per rinvigorire la sessualità repressa dalla diffusa morale cristiana. I cassetti sarebbero i nostri segreti più intimi che solo oggi la psicoanalisi è in grado di aprire. Ma secondo Breton i significati sarebbero altri e per i dadaisti non significa semplicemente niente, anzi qualcuno suppone che ci sia lo zampino di Duchamp in questa opera di Dalì...
Io le mamme che esaltano i figli non le sopporto proprio, ognuno ha i suoi difetti e va bene così, tanto il momento della resa dei conti arriva sempre...
RispondiEliminaEsatto!!!!!
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