È incredibile cone certi giorni vengano cancellati dal mio personale calendario.
Passano e io li ho cancellati.
Faccio finta che non esistano.
Poi me ne accorgo e mi sento male.
Mi si aggroviglia lo stomaco. Ho un dolore al petto.
E quali sono questi giorni? I giorni in cui voi siete morti. Non c'è modo per cui io possa ricordarnelo. Lo cancello. Non posso cancellare la vostra morte ma il ricordo si. Come se non fosse mai accaduto e voi foste da qualche parte ad attendere una mia visita.
Nonno mi pare un eternità. ... eppure sono solo 3 anni.
Il fascino della venere di Milo di esemplifica, a mio avviso, in quest'opera di Dalì. Dalì riproduce la Venere inserendo dei cassetti nella testa, nei seni, nella pancia e su un ginocchio. Aggiunge ai cassetti un pomello di pelliccia che ci invita ad accarezzarlo per rinvigorire la sessualità repressa dalla diffusa morale cristiana. I cassetti sarebbero i nostri segreti più intimi che solo oggi la psicoanalisi è in grado di aprire. Ma secondo Breton i significati sarebbero altri e per i dadaisti non significa semplicemente niente, anzi qualcuno suppone che ci sia lo zampino di Duchamp in questa opera di Dalì...
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