Passa ai contenuti principali

La Spezia in un giorno

Post dedicato a tutti coloro che sostano nella mia città per un solo giorno, soprattutto a coloro che arrivano con la nave da crociera.

La Spezia è una piccola città visitabile senza sforzo a piedi, specialmente dal terminal crociere.

Come potete vedere da questa pianta non è molto difficile girare tutta la città nel giro di un giorno.
La città sta subendo una lenta trasformazione, da città industriale e quasi dormitorio quale era negli anni 80, sta cercando la via del turismo dopo la progressiva smilitarizzazione. 
La Spezia è sorta intorno all'Arsenale a partire dalla metà dell'ottocento, prima era un piccolo borgo non dissimile dagli altri paesi della provincia come per esempio Lerici,  tutto concentrato attorno al castello di San Giorgio. Oggi è rimasto poco di quel piccolo borgo, per lo più distrutto dalle bombe della seconda guerra mondiale, e le piccole vestigia della città antiche sono sotto gli occhi di tutti ma ormai gli spezzini non le vedono più.

Partendo dalla passeggiata Morin (ovvero dal terminal crociere) si può vedere tutto senza ricorrere a bus, taxi o altro.

La passeggiata a mare e i giardini pubblici meritano una visita. I giardini pubblici della città sono ricchi di varie specie botaniche, costituiscono certamente un aspetto di grande importanza per il tessuto urbano e sociale della Spezia.
Al termine della passeggiata troverete il nuovissimo ponte Thaon di Revel, a mio avviso la parte più bella della nuova città. Spendete 10 minuti per percorrerlo, arrivati al centro avrete la città in mano. Davanti a voi il castello San Giorgio, a destra il porto mercantile e a sinistra il porto militare. Alle vostre spalle tutto il golfo nel suo splendore. 
Se è ora di pranzo o di cena fermatevi pure a mangiare dai pescatori, la coda è sempre un po' lunga ma merita. Oppure se è estate sulla passeggiata trovate uno stand dove si cucinano i muscoli (non chiamatele mai cozze quando siete qui) e la focaccia, piatto tipico e semplice e con pochi euro mangerete davvero bene.


Poi a voi la scelta. Volete vedere i musei oppure gironzolare per il centro? I musei che meritano una visita sono il Museo Navale che si trova vicino alla porta principale dell'Arsenale e poi il Museo Archeologico del Castello San Giorgio. Questi sono i nostri musei più importanti perché custodiscono la storia della città, da una parte la vocazione marinara e militare, dall'altra la storia trimillenaria della provincia. Al Castello San Giorgio ci si arriva a piedi percorrendo Via del Prione, più comunemente Via Prione, che potrete imboccare dopo i giardini. Percorrendola troverete indicazioni per raggiungere al primo dei due ascensori che vi faciliteranno l'ascesa al castello. 
Al museo del Castello San Giorgio troverete le antiche statue steli della Lunigiana e una collezione di reperti della vicina Luna, la città romana a pochi km da qui. E dalle terrazze del castello potrete ammirare un panorama mozzafiato della città e dell'intero golfo.



Se vi interessa vedere la città allora percorrete Via Prione e Corso Cavour le due vie centrali. Non siamo ancora una città pienamente turistica, quindi troverete negozi normali, qualcuno si sta attrezzando con souvenir, ma non si nota poi così tanto. Potete mangiare a prezzi modici nella pizzeria LA PIA. Si trova in una piccola traversa di Via Prione e in città la conoscono tutti, non esitate a chiedere, chiunque saprà indicarvi la via. La Pia è lì da più di 100 anni e in origine serviva un pezzo di farinata e un bicchiere di vino agli operai che uscivano dall'arsenale dopo il lavoro. L'arsenale si è svuotato, ma la Pia è sempre lì. Ovviamente oggi serve sia Pizza al taglio che farinata, e un assaggio merita davvero! Come dolce vi offre il castagnaccio. Ricordatevi che la Liguria era una terra povera e poveri sono i suoi piatti tipici.

Nei dintorni della stazione potrete trovare molti palazzi Liberty perfettamente conservati. Ma di questo ne parlerò nei prossimi post!

Commenti

Post popolari in questo blog

Venere di Milo a cassetti

Il fascino della venere di Milo di esemplifica, a mio avviso, in quest'opera di Dalì. Dalì riproduce la Venere inserendo dei cassetti nella testa, nei seni, nella pancia e su un ginocchio. Aggiunge ai cassetti un pomello di pelliccia che ci invita ad accarezzarlo per rinvigorire la sessualità repressa dalla diffusa morale cristiana. I cassetti sarebbero i nostri segreti più intimi che solo oggi la psicoanalisi è in grado di aprire. Ma secondo Breton i significati sarebbero altri e per i dadaisti non significa semplicemente niente, anzi qualcuno suppone che ci sia lo zampino di Duchamp in questa opera di Dalì...

Toulouse Lautrec “Moulin Rouge. La Goulue”

Aggiungo, oggi,  alla mia collezione una litografia di Toulouse Lautrec. “Moulin Rouge. La Goulue” è una litografia a quattro colori realizzata conseguentemente alla vittoria dell'artista in una gara indetta dall'impresario del famoso Moulin Rouge, Charles Zidler, per la realizzazione di un cartellone pubblicitario che rappresentasse il locale ed i suoi ballerini. ono protagonisti i due ballerini del locale più importanti all'epoca: in primo piano Valentin le Desossè ed in secondo la Goulue nel pieno della sua esibizione mentre balla lo chahut, una danza molto in voga nella Parigi di fine Ottocento; sullo sfondo è schierato un indistinto pubblico. I colori dei tre piani conferiscono profondità alla scena che di per sé è piatta, senza prospettiva, come le stampe giapponesi a cui si ispira. In questa Affiche si respira l'aria della Parigi della Bella Epoque, la voglia sfrenata di divertimento, quel sapersi godere l vita che oggi abbiamo perso. E' lo specch

Skopas, Menade Danzante

Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro

No rain, no flowers

Per anni ho sperato tornasse la mia vita di "prima" fatta di viaggi intercontinentali, spiagge bianche, resort cinque stelle. Mi sono sbattuta perchè la vita che avevo tornasse. Una vita fatta di divertimenti, spostamenti, amici che si era persa tutta nel tragico agosto 2012. Ero così caparbia nel cercare di riportare tutto come era prima che sono andata anche in depressione perchè non riuscivo a tornare a quel tempo, alla mia età dell'oro. Poi ci si è messo pure il Covid e quel poco che avevo guadagnato con fatica, quello che faceva parte della mia età dell'oro è andata perduta. Il covid, il distanziamento sociale, i lutti mi hanno fatto accettare definitivamente che quello che avevo non tornerà più e non posso assolutamente sbattermi per una normalità che non è più davvero possibile. Le cose crollano e non posso continuare a voler portare in vita una cosa che davvero non potrà più essere. No, non mi do per vinta. Non abbandono ciò che sono i miei sogni. Ho capito ch

Ia Orana Maria, Gauguin

Gauguin è uno dei miei pittori preferiti, lo sento da sempre uno spirito affine, condivido con lui l'irrequietezza che lo ha portato ai confini del mondo alla ricerca di un vivere primitivo a totale contatto con la natura per spogliarsi delle convenzioni occidentali, cosa che purtroppo non ha mai trovato, nemmeno a Tahiti, nemmeno nelle isole Marchesi.

bacio alla Finestra, Munch

“Il bacio con la finestra” è un dipinto di Munch del 1892 conservato al National Museet for kunst di Oslo. Una coppia di amanti clandestini si baciano vicino a una finestra, nascosti al mondo esterno da una tenda. Al di fuori, pochi passanti e qualche vetrina illuminata. La pittura è carica di tinte macabre e realizzata con pennellate spesse. Le tinte fredde richiamano le atmosfere nordiche. Il dipinto fa parte di un gruppo di opere sul tema del ciclo della vita, della morte e dell’amore.

Una Challange diversa

Sono sempre alla ricerca di nuovi spunti di lettura, forse sono più a cercare che a leggere alla fine, e mentre cercavo mi sono imbattuta in questa specialissima Challenge di Taleway.com che indica 52 paesi e per ognuno di questi un libro che lo rappresenti. Qui trovate l'articolo originale con tutte le copertine dei libri e le trame, ovviamente in Inglese e una seconda scelta nel caso aveste letto il libro che vi stanno consigliando . Alcuni di questi libri non sono disponibili in traduzione italiana, ovviamente. Altri li ho già letti, lo confesso, però la moltitudine dei libri presentati possono essere interessanti, anzi molto interessanti. Ho cercato tutti i 52 libri citati, rimanendo a secco per l'Antartico mio malgrado, l'argomento era davvero interessante. Per l'Australia, ma più che altro non ho avuto voglia di approfondire la ricerca. Nulla per le Bahamas. Per la Repubblica domenicana i due autori che indicano sono tradotti in Italiano ma non  in particolare

La tesina per l’esame di terza media

Sull’autenticità dei compiti dati a casa c’è sempre da dubitare, il più delle volte non sono farina del loro sacco. C’è sempre un copia e incolla in agguato, o un genitore pronto a fare lui stesso la ricerca. Così sta accadendo per la tesina di terza media. Stamattina sono stata contattata da una mamma di un’amica di mia figlia che mi ha chiestoSe potevo farla direttamente io. Come se in questo momento avessi tempo da perdere e soprattutto come se volessi prendere in giro i miei colleghi.... ma può un prof confezionare un prodotto per un’esame? Io no, professionalmente sono integerrima. Persino mia figlia se la sta facendo da sola! Io sono per l’autonomia dello studente, figurarsi se mi metto a fare io le tesine... non ho mai aiutato nei compiti le bambine, fanno tutto da sole. Non hanno capito? Non rispiego mai nulla, dico loro “ Domani vai dalla maestra / prof e te lo fai spiegare, la mamma a casa fa la mamma, la prof la fa a scuola“. E infatti Vittoria mi rinfaccia sempre: “ ho

Millet, coltivatori di patate

Ho partecipato molte volte alla raccolta delle patate, ma mai alla semina. In questo dipinto Millet racconta la semina delle patate. L'uomo che con la zappa prepara il dolci, la donna che lascia cadere le patate a terra, nella speranza che esse prolificano. Questo dipinto ha la stessa monumentalità di un quadro assai più famoso di Millet, l'Angelus. Anche qui troviamo una coppia di contadini, non intenta alla preghiera ma bensì al lavoro quotidiano.

sognando le vacanze che non farò

Complice una bellissima e caldissima primavera ho già un'abbronzatura invidiabile e una discreta quantità di giorni passati in spiaggia al caldo e al sole che da soli valgono quasi quelli dell'estate 2016 che quasi quasi partirei per un lungo viaggio senza rimorsi di perdere giornate di mare, ma quest'anno abbiamo deciso di rimanere qua visto che ci siamo già concessi una vacanza a Febbraio e due week-end lunghi in primavera. Se potessi dove andrei? Ora partirei per le Higlands. Dopo tutto questo sole mi ci vuole del sano riposo in campagna in un cottage su una scogliera, lunghe passeggiate in riva ad un mare in tempesta e sferzato dal vento. Gabbiani che urlano trasportati dal vento. Ho letto e visto troppo sull'età vittoriana per immaginarmi una vacanza diversa... Potessi stare via per due mesi interi dopo una rigenerazione di tipo Vittoriano, gradirei un po' di sballo metropolitano. Sempre sulle ali della fantasia preferirei una grande metropoli Americ