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Profumo di Nobel



Fra poco ci sarà l'assegnazione del premio nobel per la letteratura, si dice Giovedì 9 ottobre alle 13.

Ogni anno aspetto con ansia questo moneto. A chi vorrei fosse dato il prestigioso premio? Ma certamente a due dei miei autori preferiti: Philp Roth e Umberto Eco. Ma è altamente improbabile che uno dei miei due idoli vinca il premio.

Il nome che circola più insistentemente è quello di Haruki Murakami. Ho sul Kobo alcuni suoi romanzi, ma non ho ancora avuto modo di leggerne nessuno.

Tra i favoriti c'è anche il nome dello scrittore keniano Kenyan Ngugi wa Thiong'o, di cui non ho mai avuto il piacere di leggere nulla, ma metterò immediatamente nella mia wishlist indipendentemente dalla vincita del nobel. Sono molto interessata alla letteratura Africana, meglio se non in Inglese. Lui ha esordito in Inglese ma ha scritto anche in swahili.

Nei circoli letterati svedesi si parla del somalo Nuruddin Farah e della bielorussa Svetlana Alexievitch, ma anche per loro non posso dire nulla, non ho ancora avuto il piacere di incontrarli e mi riprometto di farlo al più presto.

Si parla anche di Joyce Carole Oates, non ho ancora letto niente di suo, ma questo nome non mi è nuovo, ma non riesco a ricordare dove l'ho incontrato (la mia mente ultimamente è un po' lenta, è nell'elenco di Fernanda Pivano, eco dov'è... forse nel mio percorso di letteratura americana nel mio kobo c'è già qualcosa di suo).  Ma i vari bookmakers danno per scontato che quest'anno vinca un uomo dopo l'assegnazione del nobel 2013 ad Alice Murno.


Tra i quotati che non conosco mi intriga anche Assia Djebar. Poco nota in Italia, è probabilmente è la più importante autrice araba vivente. Algerina, nata nel 1936, scrive in francese. Da sempre attenta paladina del femminismo nei paesi islamici. Fra i suoi libri in catalogo in Italia: Donne d'Algeri nei loro appartamenti, Nel cuore della notte algerina, Lontano da Medina, tutti editi da Giunti. A dire la verità sono proprio poco attenta ai libri editi da questa casa editrice, e un po' me ne rammarico, anche se ultimamente informandomi sto conoscendo anche altre valide case editrici senza fossilizzarmi solo su Einaudi e Mondadori.

Cosa posso dire? Vinca il migliore anche se vorrei che fosse Roth, lo adoro davvero.

Commenti

  1. Murakami tutta la vita! Se domani lo assegnano a Murakami, io e un mio collega stappiamo una bottiglia. Ce lo siamo detti. (a dire il vero ce lo siamo dettil'anno scorso e quello precedente ancora. temo che non sia ancora la volta buona)

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  2. non è la volta di Murakami e nemmeno quella di Roth... sono sconvolta... nessuno dei papabili e soprattutto nessuno dei quotati ha vinto... Patrick Modiano... giuro mai sentito... gli altri erano troppo facili e scontati del resto...

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