In questo momento ho tanta rabbia dentro che mi pulsa nel cervello. Non riesco nemmeno a stare in piedi.
In questi giorni mi sono arrabbiata talmente tanto che non riesco a sfogarmi. Vorrei rompere qualcosa.
Vorrei fare qualcosa... invece la rabbia diventa dolore pulsante al cervello e quando si fa troppa diventa lacrima.
Perché tutto questo?
Perché?
Mi dispiace, ma io non riesco a sorridere al nemico.
Il fascino della venere di Milo di esemplifica, a mio avviso, in quest'opera di Dalì. Dalì riproduce la Venere inserendo dei cassetti nella testa, nei seni, nella pancia e su un ginocchio. Aggiunge ai cassetti un pomello di pelliccia che ci invita ad accarezzarlo per rinvigorire la sessualità repressa dalla diffusa morale cristiana. I cassetti sarebbero i nostri segreti più intimi che solo oggi la psicoanalisi è in grado di aprire. Ma secondo Breton i significati sarebbero altri e per i dadaisti non significa semplicemente niente, anzi qualcuno suppone che ci sia lo zampino di Duchamp in questa opera di Dalì...
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