Passa ai contenuti principali

Brugnato:Tra Outlet, buona cucina e Cinque Terre

Mi capita Spesso Di Sentire che qui a LA Spezia non c'è più spazio per dormire, le camere sono tutte piene, come alle Cinque Terre del resto, quindi vi consiglio vivamente di azzardare a prenotare in Val Di Vara, ma solo se avete l'auto. La città è facilmente raggiungibile grazie ad una serie di Gallerie e in 10 minuti sarete in città, non azzardatevi a raggiungere le Cinque Terre in auto, potrebbe rivelarsi un'impresa disperata anche se il vostro navigatore vi dice che si può fare. 

Brugnato è il paese più grande, più lontano da Spezia, ma servito dall'autostrada e con un outlet di tutto rispetto che sta crescendo e non è male. E se non vi va di Venire a Spezia ( 10 minuti di autostrada, 20/25 di statale) potete sempre andare in auto a Levanto e fare le Cinque Terre da lì anche se Levanto è piccola e sussistono problemi di parcheggio e comunque il tempo di percorrenza è il solito che arrivare a Spezia.

MA Parliamo di Brugnato.
Bruganto è un grande Paese dove non faticherete a trovare una sistemazione, si trova in collina e la notte è decisamente fresco rispetto alla città. Lontano dal mare, ma anche dal disordine e dai rumori (e dalla vita) della città è indicato per chi cerca tranquillità dopo una giornata di mare, e offre tutti i privilegi della campagna. E' un paese ricco di storia con tanto di Cattedrale e offre molte cose da Vedere anche rimanendo in loco.
Noi andiamo principalmente per motivi di shopping, ed è spesso punto di ritrovo per escursioni in campagna, in paesini più in alto. Ci sono Caseifici e macelli di qualità. Ma ieri dopo la gita all'outlet ci siamo fermati a mangiare una pizza alla trattoria dell'autista che si trova proprio in corrispondenza dell'autogrill e udite udite potete raggiungere anche dall'autogrill stesso visto che c'è un tornello pedonale (Autogrill che si trova sul tratto A12 Brugnato EST). Dal nome potete intuire che la clientela è prevalentemente maschile, e sono camionisti, ma sapete bene che dove si fermano i camionisti si mangia bene e si spende poco. Così è stato. Il locale è un po' casalingo, senza pretese, ma vi assicuro che ne vale veramente la pena, si mangia bene e si spende il giusto. 

Uscendo dal locale ho potuto notare che una sosta all'autogrill Brugnato EST può essere davvero fruttuosa per chi sta compiendo un lungo viaggio per lo stivale, senza uscire dall'auto strada il viaggiatore può sgranchirsi le gambe con una passeggiata visto che l'outlet dista meno di un km dal famoso tornello pedonale, farsi un giro per i negozi, poi farsi un bel pranzo alla trattoria dell'autista e poi ripartire rinvigorito per la meta (anche se a questo punto io consiglierei di uscire al casello successivo per farsi un bagno a Levanto o a Bonassola).



***Questo post si basa sulla mia personale esperienza e nessuno mi ha pagato per scrivere, ma se qualcuno volesse farlo può sempre contattarmi ;) ***

Commenti

Post popolari in questo blog

Skopas, Menade Danzante

Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro

Una Gradita sorpresa

Questa settimana ho fatto il test di inglese per il corso e mi sono trovata con grandissima sorpresa e in modo del tutto inaspettato al livello C1, esattamente il livello a cui ambivo di arrivare in due anni di studio! Invece ci sono arrivata da sola e inconsapevolmente! Non so come descrivere la mia gioia, anche se sono arrivata da un livello così alto, frequenterò il corso B2, anche perchè diverse cose le ho "tirate ad orecchio", non perchè le sapevo, ma giusto perchè secondo me si diceva così. Quindi preferisco passare un anno al corso inferiore e studiare bene la grammatica e sentirmi sicura. Come sono arrivata al C1? Ma con Meredith Grey! Devo dire grazie alla tv se sono migliorata così tanto da sola, se sono arrivata così tanto avanti! Un pò di consapevolezza l'avevo maturata, lo ammetto... soprattutto ascoltando la musica mi ero accorta che capivo quel che dicevano al primo ascolto e infatti la musica inglese aveva perso i suo fascino, da qualche estate preferi

No rain, no flowers

Per anni ho sperato tornasse la mia vita di "prima" fatta di viaggi intercontinentali, spiagge bianche, resort cinque stelle. Mi sono sbattuta perchè la vita che avevo tornasse. Una vita fatta di divertimenti, spostamenti, amici che si era persa tutta nel tragico agosto 2012. Ero così caparbia nel cercare di riportare tutto come era prima che sono andata anche in depressione perchè non riuscivo a tornare a quel tempo, alla mia età dell'oro. Poi ci si è messo pure il Covid e quel poco che avevo guadagnato con fatica, quello che faceva parte della mia età dell'oro è andata perduta. Il covid, il distanziamento sociale, i lutti mi hanno fatto accettare definitivamente che quello che avevo non tornerà più e non posso assolutamente sbattermi per una normalità che non è più davvero possibile. Le cose crollano e non posso continuare a voler portare in vita una cosa che davvero non potrà più essere. No, non mi do per vinta. Non abbandono ciò che sono i miei sogni. Ho capito ch

Toulouse Lautrec “Moulin Rouge. La Goulue”

Aggiungo, oggi,  alla mia collezione una litografia di Toulouse Lautrec. “Moulin Rouge. La Goulue” è una litografia a quattro colori realizzata conseguentemente alla vittoria dell'artista in una gara indetta dall'impresario del famoso Moulin Rouge, Charles Zidler, per la realizzazione di un cartellone pubblicitario che rappresentasse il locale ed i suoi ballerini. ono protagonisti i due ballerini del locale più importanti all'epoca: in primo piano Valentin le Desossè ed in secondo la Goulue nel pieno della sua esibizione mentre balla lo chahut, una danza molto in voga nella Parigi di fine Ottocento; sullo sfondo è schierato un indistinto pubblico. I colori dei tre piani conferiscono profondità alla scena che di per sé è piatta, senza prospettiva, come le stampe giapponesi a cui si ispira. In questa Affiche si respira l'aria della Parigi della Bella Epoque, la voglia sfrenata di divertimento, quel sapersi godere l vita che oggi abbiamo perso. E' lo specch

Ia Orana Maria, Gauguin

Gauguin è uno dei miei pittori preferiti, lo sento da sempre uno spirito affine, condivido con lui l'irrequietezza che lo ha portato ai confini del mondo alla ricerca di un vivere primitivo a totale contatto con la natura per spogliarsi delle convenzioni occidentali, cosa che purtroppo non ha mai trovato, nemmeno a Tahiti, nemmeno nelle isole Marchesi.

La tesina per l’esame di terza media

Sull’autenticità dei compiti dati a casa c’è sempre da dubitare, il più delle volte non sono farina del loro sacco. C’è sempre un copia e incolla in agguato, o un genitore pronto a fare lui stesso la ricerca. Così sta accadendo per la tesina di terza media. Stamattina sono stata contattata da una mamma di un’amica di mia figlia che mi ha chiestoSe potevo farla direttamente io. Come se in questo momento avessi tempo da perdere e soprattutto come se volessi prendere in giro i miei colleghi.... ma può un prof confezionare un prodotto per un’esame? Io no, professionalmente sono integerrima. Persino mia figlia se la sta facendo da sola! Io sono per l’autonomia dello studente, figurarsi se mi metto a fare io le tesine... non ho mai aiutato nei compiti le bambine, fanno tutto da sole. Non hanno capito? Non rispiego mai nulla, dico loro “ Domani vai dalla maestra / prof e te lo fai spiegare, la mamma a casa fa la mamma, la prof la fa a scuola“. E infatti Vittoria mi rinfaccia sempre: “ ho

Ciao Paolo, grazie per aver inventato Fantozzi

La mattina apri Facebook per il solito cazzeggio, pe vedere cosa capita nel mondo dell'arte, per vedere gli anniversari, le nuove mostre, per sbirciare velocemente la vita di chi ti è più vicino ma per mille ragioni non vedi mai e ti trovi la notizia della morte del personaggio famoso. Spesso credi ad un fake, spesso non ti importa, stavolta ti si velano gli occhi di lacrime, non tanto per il personaggio in sé ma per la tua vita attaccata a quel personaggio. C'è tanta mia vita attaccata a Paolo Villaggio, tutta un'infanzia passata con i suoi film, un sacco di risate davanti alla tv ma anche al di fuori, pensate quanto ha dato la sua gergalità al linguaggio italiano. Pensati cosa vuol dire "Fantozziano". Mi spiace che qualcuno oggi scriva "tutti fan di Fantozzi oggi eh", e io rispondo: Si tutti fan di Fantozzi. Perchè Paolo Villaggio ha segnato un'epoca in modo forte, ha impresso un marchio nella cultura e noi quasi quarantenni lo riconosciamo com

Antonio frilli, nudo disteso sull'amaca

Antonio Frilli, Nudo disteso sull'amaca (1890) Collezione Lord Lloyd-Webber Spesso la scultura neoclassica è snobbata, considerata fredda e di poco valore, ma a dire il vero a me piace e anche molto. Reputo questa fanciulla addormentata sull'amaca davvero notevole. Adoro quando il marmo si fa stoffa, si fa carne, si fa qualsiasi cosa tranne duro e gelido marmo. Probabilmente Antonio Frilli raccolse più successi all'estero che in patria, ieri come oggi, visto che non esiste quasi sul web se non in pagine di lingua inglese. A riprova di questo un aneddoto: questa scultura fu portata dal fratello dell'autore a St. Luis nel Missuri dove vinse diversi premi.

Gertrude Stein

"Dove, suo malgrado, muore una rosa, l'anno dopo ne nasce una nuova.” Gertrude Stein Gertrude Stein nata il 3 febbraio 1874 alle ore 8 in un sobborgo (annesso a Pittsburgh nel 1907) di Allegheny (Pennsylvania) da Daniel Stein e Amelia Keyser, da una famiglia tedesca di origine ebraica ebbe tre fratelli (Michael, Simon e Leo) ed una sorella (Bertha), tutti maggiori. All'età di tre anni si trasferisce con la famiglia prima a Vienna e poi a Parigi. Due anni dopo la famiglia fa ritorno in USA e si trasferiscono ad Oakland in California dove Gertrude inizia gli studi. Nel 1893 si trasferisce con il fratello Leo a Cambridge, dove studia biologia e filosofia al Radcliffe College (la versione femminile della più famosa Harvard University), laureandosi nel 1897. Fecero seguito due anni alla Johns Hopkins Medical School (Baltimora) dove studiò psicologia e medicina (esperienza negativa per Gertrude che comunque le servì come base per il racconto Melanctha). Nel 1902 si trasfer

Millet, coltivatori di patate

Ho partecipato molte volte alla raccolta delle patate, ma mai alla semina. In questo dipinto Millet racconta la semina delle patate. L'uomo che con la zappa prepara il dolci, la donna che lascia cadere le patate a terra, nella speranza che esse prolificano. Questo dipinto ha la stessa monumentalità di un quadro assai più famoso di Millet, l'Angelus. Anche qui troviamo una coppia di contadini, non intenta alla preghiera ma bensì al lavoro quotidiano.