Passa ai contenuti principali

La Dimensione dei sogni


Giusto ieri sera mi compiacevo degli idoli di Vittoria: la Regina Vittoria e la Regina Elisabetta II. Donne forti, donne di potere, donne capaci di governare un vasto paese, ma anche donne viziate che hanno sempre avuto tutto a loro disposizione anche se nella loro estrema ricchezza hanno dovuto fare delle rinunce che noi comuni mortali non possiamo davvero comprendere. Certamente donne da cui trarre ispirazione, non certo fantocci urlanti, mezze nude, piene di silicone, come gli idoli delle sue amiche. 
Vederla leggere un romanzo storico proprio su Queen Victoria mi gonfia il petto di ammirazione ma mi chiedo se poi sia la giusta direzione dei sogni. Oggi è giusto sognare abiti di crinolina, tempi andati in cui l'opulenza era possibile e necessaria, quando nella realtà niente di questo è realizzabile? È giusto sognare una storia d'amore Vittoriana quando sappiamo benissimo che oggi è tutto nelle mani della donna e i maschi di una volta non esistono proprio più ? I sogni di questo tipo non creano un'aspettativa troppo grande verso un futuro che non offre assolutamente niente? 
Potessi, offrirei ponti d'oro e manna che piove dal cielo, ma guardando al presente arido che mi hanno lasciato i miei genitori rispetto all'infanzia dell'abbondanza che penso aver avuto, non ho grandi speranze verso il futuro. È anche vero che la generazione dei miei nonni e dei miei genitori si è mangiata tutto e a noi non ha lasciato un bel niente e a noi tocca mettere insieme le briciole per garantire un futuro ai nostri figli, ma queste briciole vorrei che rimanessero lucciole e non diventassero lanterne come per molti che si improvvisano web star che in un attimo si ritrovano alla ribalta, guadagnano tantissimo per poi finire altrettanto presto nel dimenticatoio e nel nulla. I sogni di oggi diventano prestissimo illusioni e troppo spesso delusioni. Ancora più facilmente noi genitori siamo pronti a mettere un grande materasso per attutire la caduta, per non fargli sentire mai il dolore. Sbagliamo. Ma è l'unica cosa che possiamo offrire. Possiamo dare solo protezione immediata, perché il futuro non possiamo garantirlo, non siamo in grado neanche di immaginarlo, spaventa noi. Manca a noi il terreno sotto i piedi, perché noi ci aspettavamo grandi cose dal nostro futuro e invece non abbiamo avuto che delusioni, e allora siamo in grado solo di proteggere.
Per questo ho paura di qualsiasi mito, niente mi sembra abbastanza adeguato, ogni cosa ha il suo risvolto negativo per un verso o per l'altro. Niente mi sembra abbasta adeguato al futuro che la aspetta.  Per quanto ogni giorno mi adoperi per un mondo migliore non riesco proprio ad immaginare che il mio personale sogno di benessere si avveri, tanto meno il loro. Il mondo d'oggi mi sembra dominato da fannulloni e da approfittatori, dove la gente onesta e per bene soccombe sempre sotto il peso della sfortuna.

Commenti

Post popolari in questo blog

Risposta a una lettera di Helga

Capita che casulamente mi imbatta in un libro che mi piace. Qualchevolta. Finalmente ho trovato un libro che mi è piaciuto tantissimo, che mi ha preso come pochi, che mi ha regalato un paio d'ore fantastiche, si perchè quand mi imbatto in qualcosa di piacevole e interessante i libri mi scappano via tra le mani, così... velocemente. Questa è una lunga lettera a Helga, amore perduto di Bjarni. Bjarni ci racconta, ad un passo dalla morte, tutti i suoi rimpianti, i suoi dolori, il suo amore. MA anche la devozione per sua moglie e per la sua terra. Uno spettacolare viaggio in Islanda, l'Islanda brulla e fredda, ma anche magica. Terra quasi disabitata ma con grandi tradizioni magiche e pastorali. Bello, bello davvero, e l'ho sempre saputo, dal momento in cui l'ho incontrato in libreria. Questo libro, può tornare utile per la reading Challenge 2019: MI pacerebbe che se ne facesse un film , si presta molto. E' un libro di letteraura nordica , anche se non è proprio a...

la fine dei permessi di maternità

Eh ci siamo... ho deciso a malincuore di tornare a lavorare. Stavolta non sarei mai rientrata e sarei rimasta con la mia piccolina sempre,  ma non si può. Dopodomani farà 6 mesi e io giovedì ricomincerò. Perchè giovedì e non lunedì? Perchè ho bisogno di ricominciare con calma, di una settimana ipercorta, di tastare la scuola prima di buttarmi a capofitto nella mia vita di prima. Ah "Vita di Prima"... quella ormai è andata, chiusa. Ora ho una nuova vita fatta di oggi, di tre bambine, di pochi sguardi indietro e tanti in avanti. Un nuovo cassetto di sogni, una salita da percorrere, perchè ho capito che la mia vita è così. Ho tanti sogni, ma devo iniziare a scegliere cosa conta davvero perchè gli anni davanti sì sono ancora molti, ma non sono propriamente infiniti. Del "prima" oltre che la casa mi rimane il lavoro su cui sono davvero indecisa. Vorrei cambiare perchè la mia attuale scuola è troppo lontana da casa e io voglio una vita a piedi, ma è quello l'indirizzo...

Un libro con il nome di una stagione nel titolo

Anche per questa sezione ho già scelto un libro ed è Primavera di Bellezza di Beppe Fenoglio. Potrei averlo letto come no durante la preparazione all'esame di letteratura contemporanea, ma non mi importa. Mesi fa ho ascoltato in audiobook i 23 giorni della città di Alba che avevo letto a 18 anni durante la 5 superiore ed ero rimasta estasiata, allora andavo pazza per la seconda guerra mondiale, era un ricordo vivo, con il nonno che non mancava mai di raccontarmi "dei tempi di guerra". Poi sono cresciuta e insomma ho cambiato interessi e mi sono rivolta ad un passato che era veramente passato, al medioevo.

I Puffi

Quando ero piccola guardavo molti cartoni animati, fra questi, i puffi. Mi piacevano, ma non mi ha mai appassionato la loro storia in sè, però mi piaceva averli e giocarci in casa oltre a guardare i cartoni animati. Avevo molti personaggi: Grande Puffo, Puffetta,  Forzuto e anche Baby Puffo che tenevo in una bacheca appesa al muro e poi tiravo giù quando mi servivano per giocare. Mi ricordo che a volte le barbie potevano trovare il villaggio dei puffi, alla faccia di Gargamella, che non ci riusciva mai. Ovviamente avevo anche lui e Birba. In questi ultimi due weekend passati a passeggiare nei miei boschi ho cercato con attenzione qualche Amanite Muscaria da fotografare, ma niente, non sono riuscita a trovarla. Eccola qua, in una foro trovata su google, non è facilissima da trovare nei boschi, l'ho visto pochissime volte, forse una o due, molto più semplice imbattersi in un porcino. Mentre ne parlavo con le mie bambine, Rachele mi ha fatto riflettere su una cosa a cui in 38...

Henri de Toulouse-Lautrec, A letto, il bacio

  Toulouse Lautrec era solito dipingere direttamente nel bordello e  il soggetto del dipinto sono due prostitute lesbiche ritratte in un momento d'intimità, mentre si scambiano un bacio a letto, con molto trasporto.

La gabbia

  Sto passando un momento complicato dominato da forti emozioni contrastanti. Estremo dolore ed estrema gioia mescolate insieme. Ieri ho capito che cosa mi sta portando via questa situazione Covid: le molte limitazioni mi deprimono oltre misura, mi portano nel baratro della depressione. Ieri con molte autodichiarazioni, documenti provanti l’estrema necessità di spostarti, ho valicato i confini regionali e mi sono mossa fino a Firenze per 30 minuti di passeggiata in centro. Questa fuga mi ha donato una pace interiore enorme. Il campanile di Giotto, la cupola del Brunelleschi, Santa Maria novella, palazzo vecchio. Tutti visti di scorcio e da lontano, ma che mi hanno fatto stare bene. Oggi, mi sento contenta e in pace con me stessa come non accadeva da mesi. Probabilmente ero troppo abituata a spostarmi, vedere la bellezza del nostro paese, a respirare aria diversa e ora è questo che in realtà manca. I rapporti con le persone si mantengono anche a distanza, ma il rapporto con la belle...

Maria Luisa d'Austria

Maria Luisa Leopoldina Francesca Teresa Giuseppa Lucia d'Asburgo-Lorena, nota semplicemente come Maria Luisa d'Austria o Maria Luigia di Parma (Vienna, 12 dicembre 1791 – Parma, 17 dicembre 1847), fu imperatrice dei francesi dal 1810 al 1814 come consorte diNapoleone I, e duchessa regnante di Parma, Piacenza e Guastalla dal 1814 al 1847 per volere del congresso di Vienna. Figlia dell'imperatore austriaco Francesco I, nel 1810 fu data in sposa a Napoleone Bonaparte per suggellare la pace di Vienna tra la Francia e l'Austria, in seguito alla sconfitta subita da quest'ultima nella battaglia di Wagram (1809). Giunta malvolentieri alla corte imperiale delle Tuileries, Maria Luisa iniziò presto ad apprezzare la sua nuova posizione, sebbene i francesi non l'amassero. Lei stessa non riusciva a trovarsi a suo agio nel paese che, meno di vent'anni prima, aveva decapitato un'altra arciduchessa austriaca, la sua prozia Maria Antonietta.

Giorgio Soavi, Com'è una ragazza

ultimamente mi trovo abbastanza imbarazzata a scrivere cosa penso del libro che ho appena letto. Vorrei semplicemente scrivere : Non mi è piaciuto, non posso esprimermi. Non so cosa scrivere. Il libro è composto da un racconto lungo iniziale e poi un romanzo breve a seguire. Il racconto lungo è tanto tanto passabile, ma la storia che segue... non l'ho proprio compresa. Non sono riusciata a capire i nessi. La narrazione è costituita da una serie di dialoghi sulla vita di persone che non sono riuscita a focalizzare. La cosa inquietante è che questo testo non appare nelle biografie di Soavi che ho letto. Anche la copertina fa impressione. Forse dovevo prendere Un banco di nebbia quella mattina prima di andare al Liceo. In questi momenti rimpiango un po' i colloqui con il mio prof di letteratura contemporanea, erano così costruttivi, lui mi avrebbe sicuramente segnato la via della comprensione... quanto ero acerba quando ho avuto il privilegio di essere sua studentessa e po...

La festa dei nonni

Oggi è la festa dei nonni. Io non ne ho più da 6 anni. Sul mio Comó c'è una foto dei miei nonni abbracciati e sorridenti, un po' giovani ma già nonni, come mi piace ricordarli. Ogni sera li guardo e chiedo loro la forza per andare avanti. Ci sono giorni in cui la nonna mi ha guardata storta perché non sono una buona casalinga, perché non mi impegno in cucina e tantomeno nelle faccende, perché sono disordinata. Ma ultimamente il suo sorriso è largo e comprensivo, perché  continuo ad essere una cattiva casalinga e sempre lo sarò, ma nel momento del bisogno mi sono dimostrata una donna forte, capace di prendermi tutta la famiglia sulle spalle e non mi sono tirata indietro. Non sono scappata, ho affrontato le avversità a testa alta e non mi sono lasciata deprimere. Insomma mi sono rivelata la donna che con fatica e determinazione lei ha cresciuto. Un giorno, prima di morire mi aveva detto detto che non le dispiaceva morire perché tanto non l'avrebbe pianta nessuno se...

i Leoni di Sicilia

Questo libro mni ha chiamata per mesi dagli scaffali delle librerie. Poi ha una copertina davvero accattivante, che una come me non può certo dimenticare. In generale il libro non ha deluso le aspettative, mi è piaciuto. Anche se devo dire la verità: ci sono stati alcuni passi in cui mi ha annoiata. Certe volte sprofondava nella banalità, era come se in certi passi mancasse qualcosa, altri invece li ho giudicati troppo sbrigativi, a mio avviso ci voleva un'attenzione in più nel raccontare  alcune scene, le scene si succedevano in modo brusco. Definire sbrigative alcune scene in un libro di 436 pagine non è da me, ma io ci sentivo vuoti narrativi che in qualche modo andavano colmati. Dicono che magari la saga dei Florio continuerà... non lo so, ma sicuramente leggerò anche un altro libro di Stefania Auci in futuro, mi interessava molto Florence, è diverso tempo che lo vedo in giro e vorrei proprio leggerlo.