Un giorno Vittoria mi ha detto che aveva per compito da studiare la regola della M. Nel tragitto trascuola e casa mi sono spaccata il cervello per ricordare la regola della M. Ma nulla, non mi ricordavo...
Arrivata a casa apro il quaderno e la trovo: "davanti a P e B ci vuol sempre la M".
In un tempo lontano, forse, l'avevo imparata anch'io, ma sono certa di averla rimossa perche' credevo si scrivesse CaNpana, caNbio e via discorrendo ;)
E' maginifco pensare come molte volte il cervello occulti la regola e convalidi la prassi!
Grazie al cielo nel 1972 non ero ancora nata.Ma oggi nel 2019 questo ritaglio della Stampa che ho trovato su Facebook mi fa indignare. Come si può accettare uno slogan pubblicitario tale? Maschilista, sessista, che riduce la donna ad oggetto? Addirittura C O L P E V O L E della sua forma fisica? Ma che mondo è quello in cui una persona, non solo una donna deve sentirsi COLPEVOLE della sua forma fisica? Quanti danni avrà causato a suo tempo questo slogan? Quante donne si saranno sentite in difetto, manchevoli e colpevoli di una copla che non esisteva? Ho solo domande e nessuna risposta.
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