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Visualizzazione dei post da maggio, 2014

Dimenticare

Non so se a qualcuno capiti così sovente come a me.... ma spesso dimentico alcune cose. Ultimamente ho così tanto da fare che non ho un pomeriggio libero. Oggi ne ho uno. E ho una terribile paura di aver dimenticato qualcosa.

Una schifezza è tale per sempre

A volte compravo libri che non valevano la carta su cui erano stampati e mi arrabbiavo per aver speso tutti quei soldi inutilmente. Soldi, carta, spazio. Sì,  anche se il libro faceva schifo non potevo liberarmene. Ho un rapporto morboso con i libri. Avevo bisogno di possederli, toccarli e naturalmente vederli. Leggerli per prima, inebriarmi del loro odore. Poi è arrivato l'ebook. I libri si scambiano a cuor leggero anche a km di distanza,  senza troppi problemi. Non occupano spazio. Ti capita di aver letto una sciocchezza ma sei tranquillo, vanno e vengono. Non rimangono.

Stanchezza infinita

Non ricordo un giorno in cui sono uscita così stanca da scuola come oggi. Sono stravolta... e mi mancava di fare un viaggio con due immigrati probabilmente appena usciti dal carcere che viaggiano con una bella birra in mano. Come faccio a saper che sono stati appena scarcerati? Beh dopo che in carcere ci hai lavorato lo capisci immediatamente. Questo fine anno si sta rivelando particolarmente stancante e ho paura di ammalarmi di nuovo. Non nascondo che la paura è veramente tanta. Ieri poi la caduta dal motorino è stata fatale... ho ancora molti dolori... e meno male che ero ferma e sono caduta pian piano....

Non capisco

Non capisco la estrema e dura lotta contro il digitale a scuola. Non capisco perché ci sia così tanta resistenza ad abbandonare la carta tra i miei colleghi. Non capisco proprio il perché. Io stessa avevo spergiurato che non avrai mai abbandonato la carta ma dopo l'acquisto del mio cellulare che è una via di mezzo fra un tablet e un telefono e poi il kobo mi sono ricreduta. Potrebbe essere una svolta. Peccato che i miei colleghi siano troppo vecchi per capirlo.

È incredibile come...

È incredibile cone certi giorni vengano cancellati dal mio personale calendario. Passano e io li ho cancellati. Faccio finta che non esistano. Poi me ne accorgo e mi sento male. Mi si aggroviglia lo stomaco. Ho un dolore al petto. E quali sono questi giorni? I giorni in cui voi siete morti. Non c'è modo per cui io possa ricordarnelo. Lo cancello. Non posso cancellare la vostra morte ma il ricordo si. Come se non fosse mai accaduto e voi foste da qualche parte ad attendere una mia visita. Nonno mi pare un eternità. ... eppure sono solo 3 anni.

Quello che penso ogni giorno

Parlare, pensare, smontare e decidere

Ho parlato con tutti. Ho chiesto consiglio a chiunque. Ne ho parlato a lungo con tutti. Ne ho parlato a lungo con me stessa soprattutto. Ho perso il controllo. Ho perso il sonno. Ho guadagnato chili. Ho smontato tutto in piccole parti. Ho vagliato possibilità. Ma non posso dire di aver ancora deciso qualcosa con certezza. Oppure sì. Tutta la faccenda è un continuo logorio. Qualcuno un giorno disse che il male è come un boomerang, torna indietro. Me lo auguro con tutto il cuore perché se ne merita tanto, e ancora di più. E più del suo più. Certi mestieri non possono più essere considerati semplici lavori, occorre una vera vocazione. Ma più mi guardo intorno e più mi rendo conto che nessuno ha più vocazione per nulla.

Pro e contro

Per decidere dovrei fare una lista dei pro e dei contro ma su tutti so che ne vince uno. Perdere. Sì perché scappare per noi significa perdere. Continuo a pensare che fra tutte le ragioni primeggi quella e io non voglio perdere. Anzi noi non vogliamo perdere. Ma cosa significa perdere? È questo il concetto su cui dobbiamo lavorare.

75/35

Scometto che il giorno in cui il mio misura pressione conoscerà il braccio di un iperteso andrà in crash abituato ai miei livelli. Oggi altro record negativo: 75/35. Conosco persone a cui la minima va ben oltre della mia massima abituale. Sono proprio uno straccio....

Fucking sunny day part II

Finalmente oggi siamo andati al mare. Con questo solo e questo caldo è un vero reato non andare in spiaggia a prendere il sole e naturalmente fare il bagno. Oggi 10 Maggio ho ufficialmente aperto la stagione dei bagni con un ottimo tuffo in un acqua turchese che faceva paura da quanto era bella... anche se è ancora un po freddina. Ma lanciarsi in acqua non ha prezzo. Il mare è il migliore antidepressivo del mondo. Lava via tutto e ti mette in armonia con l'universo intero. Fanculo la prova costume. Oggi mi sento veramente bene. Mi manca solo un libro.... sul telefono in spiaggia non si legge un granché bene: ma oggi mi riposo.

Fuking sunny day

Oggi è una bellissima giornata di sole. È un reato passarla al chiuso, in una scuola, piuttosto che starsene sdraiati su una spiaggia a dormire cullati dal rumore delle onde che si infrangono sull'arenile. Specialmente se non riesci come me a tenere gli occhi aperti alle 13:37. Ho bisogno di riposo. Ho veramente bisogno di riposo.

Venerdì

E alla fine è arrivato anche il venerdì. Sono messa proprio male. Avrei bisogno di riposo già adesso che mi sono appena svegliata invece ho davanti una straziante giornata di lavoro. La notte è stata funestata dagli incubi... colpa della peperonata? Ma era talmente buona.... non credevo di essere in grado di fare una cosa del genere con le mie mani. Quando sogno che qualcuno muore rimango comunque turbata.... anche se si dice che così si allunga la vita a chi è stato sognato. Beh almeno c'è il sole e si preannuncia una calda giornata.

Il mio pane

Se c'è una cosa che.mi riempie di gioa quella è panificare. Mi piace fare il pane, vederlo lievitare, vederlo cuocere e naturalmente mangiarlo. Un pane ben fatto mi riempie di gioia vera, e mi fa venire il sorriso dopo un giorno un po' incasinato. Il mio pane mi fa sentire una casalinga perfetta. Una mamma speciale. Meno male che c'è il pane: piccola gioia nelle mie cupe giornate.

La pazza sarei io?

La pazza sarei io? Io che ho speso almeno 4 ore a chiederti una cosa precisa e stamattina affermi che io non la voglio? Ma allora capisci quando ti parlo? Io credo di no. Non ascolti. Pensi solo a come annientarmi. Parli di inclusione e poi tu sei la prima a escludere. Parli di amore e tu sei la prima a covare odio. Parli di amicizia e tu sei la prima a macchinare contro gli altri. Bell'esempio che dai.... Ma non sei altro che un sepolcro imbiancato.

Rewind

Certe volte mi piacerebbe avere il tasto rewind anche nella vita. Non mi piace come sono andate le cose? Rewind e tutto torna indietro, il tempo si ripete e tutto va a posto. Rewind, senno di poi, palla di cristallo... chiamatela come volete ma a me servirebbe davvero.

È il tempo...

È il tempo delle season finale dei telefilm... È il tempo delle relazioni..... È il tempo degli esami... È il tempo della stanchezza infinita... È il tempo delle delusioni.... È il tempo dell'assenza... E poi spiegatemi come fate a parlare di Dio e fratellanza se voi siete i primi a non osservare questi precetti e vivete di sotterfugi, omissioni e oppressioni.

Come cambiano le cose. ...

Una settimana fa potevo dire di essere così tanto rilassata dalle acque di saturnia da affermare di non ricordarmi nemmeno più chi ero. Oggi invece sono così stressata da non sapere davvero più chi sono. Fra domenica e lunedì ho vagato nella notte in casa alla ricerca del bagno. Quando ci ripenso rido perché mi sento davvero una cretina, ma ero così tanto stanca che avevo bisogno del bagno ma non riuscivo a svegliarmi. Stamattina non riuscivo ad alzarmi. È iniziato il periodo no dell'anno fra impegni, consigli di classe, scrutini, decisioni difficili ed esami. Non voglio proprio pensare come ne uscirò. L'anno scorso ne sono uscita in ospedale.