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Visualizzazione dei post da aprile, 2017

Modigliani a Genova

Tra tutte le mostre della primavera che volevo vedere per ora sono riuscita a vedere solo questa, Modigliani, che è a Genova al palazzo Ducale. Sono un pochino delusa. Di solito le mostre mi fanno innamorare di un artista che conosco poco, come per esempio quando andai a Milano a vedere Picasso. Le ultime mostre non mi hanno mai delusa. In questa ci sono poche opere, una trentina tra quadri e disegni. Tutti molto belli, ma anche poco conosciuti. Quello che mi ha più delusa è stato che ognuno doveva avere la sua audioguida quindi all'interno si procede un po' come automi, coinvolti dalla voce che si ha nelle orecchie e con gli occhi persi nel dipinto, ma questo sguardo è perso, poco coinvolto, teso a cercare quello che le parole dicono. Si perde un po' la magia e la passione che caratterizza una vista al museo. Il percorso poi era un po' farraginoso, i numerini della audioguida nascosti, il percorso era tortuoso e poco chiaro e i custodi solo interessati a guardare

L'acquario di Genova

Devo dire la verità? Non so nemmeno quante volte sono andata all'acquario di Genova. So per certo di esserci andata molte volte, ma quante esse siano non lo so di preciso. Dal 1992 in poi credo di esserci stata fra le 5 e le 10 volte. Quello che so per certo è che è stata la seconda volta per Rachele. Per Vittoria probabilmente la quarta. Questa volta ha inisitito Rachele per andarci. Probabilmente molti suoi compagni ci sono stati nel corso di quest'anno e voleva andarci anche lei. Devo ammettere che ero abbastanza perplessa, il costo è molto alto. Il biglietto per gli adulti costa 25 euro e per i bambini 17,50. però alla fine sono soldi ben spesi. Ho visto molti acquari in tutta europa e credo che questo sia il migliore. Dicono che il migliore sia quello di Lisbona, ci sono stata nel 1998 e non mi sembrava molto meglio di quello di Genova. Poi ogni sito dice la sua, a volte Genova non compare neanche altre volte è secondo solo a quello di Dubai nella classifica mondiale.

Quando l'amore nasce in libreria

nei momenti di stanchezza e nei momenti lavorativi più intensi ho bisogno di evadere, ho bisogno di qualcosa di leggero per non scontrarmi contro un muro e in pratica smettere di leggere. Sto cercando libri facili, romance, young adult e new adult proprio per questo, ma la mia ricerca proprio non porta buoni risultati. Anche questo libro mi ha annoiata, è una trama trita e ritrita. Lei che eredita una vecchia libreria in malora ma riesce a salvarla e trova l'amore. Ormai non so quanti libri del genete ho letto e questo vi assicuro è il più brutto. Sul web ci sono solo recensioni entusiaste, io non capisco proprio il perchè, è un libro senza spessore, con una storia davvero deludente, con molti personaggi che interagiscono fra di loro ma solo in maniera superficiale. Incomincio a pensare che le recensioni smielose del web siano tali solo perchè le autrici ricevono i libri gratis dalle case editrici e quindi debbano per forza esaltare il prodotto che ricevono in dono. Io i libri l

Riflessioni

Ci sono stati momenti della mia vita in cui non ho creduto in niente.  Altri in cui ho creduto nelle favole e nei mondi fantastici. Ci sono stati momenti in cui ho desiderato ardentemente credere ma non riuscivo. Ci sono momenti in cui ho avuto bisogno di Dio è solo in lui ho trovato consolazione. Ci sono stati momenti in cui ho creduto molto e pregato. Ci sono stati momenti in cui i miei interrogativi mettevano in dubbio l'impalcatura delle mie credenze. Ci sono stati momenti in cui queste impalcature sono crollate.  Momenti in cui ho guardato queste macerie inerme interrogandomi sulla loro funzione. Oggi penso che sia impossibile negare la presenza di Dio. Perché penso a tutto questo? Recalcati con la sua teoria del complesso di Telemaco mi sta facendo riflettere moltissimo. Anche troppo. Mettere in moto il cervello, favorire l'introspezione, mi fa pensare a un milione di cose specialmente a questa. A Dio, al concetto di divinità, alle credenze, a m

Turista a casa mia: tra Bonassola e Levanto

  ( scorcio che si può vedere percorrendo le ex gallerie della ferrovia fra Bonassola e Levanto )  Sono consapevole di vivere in uno dei posti più belli del mondo, uno dei posti da visitare almeno una volta nella vita. Purtroppo negli ultimi anni la mia provincia è territorio di turismo di massa, spesso mordi e fuggi, mentre credo che sia un territorio che meriti una visita un po' più approfondita perchè oltre alle blasonate 5 Terre, abbiamo altri luoghi incantevoli e meno frequentati. Negli ultimi anni abbiamo un po' disertato la riviera di Levante per il troppo affollamento, godendoci le cinque terre nei mesi di Gennaio e di Febbraio, quando ci sono pochissimi turisti in giro. Oggi abbiamo invece deciso all'ultimo momento di fare i turisti in casa nostra, visto che per vari motivi non abbiamo potuto passare il pontre della liberazione fuori casa. Abbiamo scelto di percorrere le ex gallerie del treno che si trovano fra Bonassola e Levanto, una meraviglia nas

Egon Schiele, L'abbraccio ( Gli amanti )

Quest'opera di Schiele non rientra pienamente nella categoria dei "baci", non è un bacio appassionato, nè un bacio di addio, nè un bacio di possesso... il bacio c'è è indubbio, quello di lui nell'orecchio di lei, termninato l'atto sessuale lei  si ritrae ma allo stesso tempo cerca conforto in lui. Lui si aggrappa disperatamente a lei conscio del culmine della prima guerra mondiale, infatti più che un letto ci pare un sudario.

Amedeo, je t'aime

Avevo visto per la prima  volta questo libro alla fiera del libro di Torino ma non lo avevo voluto comprare subito. L'ho preso poi con il bonus docenti dello scorso anno ed è rimasto nello scaffale dei libri da leggere per molto tempo, poi ho deciso di leggerlo per prepararmi alla mostra di Genova. Il protagonista non è Amedeo Modigliani, come si potrebbe dedurre dalla copertina, ma Jeanne, la sua compagna. Tanto si è scritto e fantasticato e anche lucrato sulla fiuta di Amedeo, artista maledetto per eccellenza. Se cercate informazioni sulla sua arte e sul suo pensiero questo non è il libro giusto, questo è un romanzo d'amore il cui centro sono i pensieri di Jeanne così innamorata di Amedeo da sopportare ogni cosa tranne la sua morte.

Forza Kuki

Ho appena appreso dalla TV del ferimento di una delle mie scrittrici preferite: Kuki Gallmann. La mia apprensione è grandissima, non voglio piangere un altro scrittore che ammiro. Kuki è stata ferita durante una ricognizione nel suo ranch da un gruppo non ancora identificato. Forse pastori, forse un gruppo organizzato. La situazione in Kenya non è delle migliori, c'è la siccità e i pastori sono alla ricerca di Pascoli a scapito della fauna selvatica che Kuki si è adoperata a proteggere da sempre, in particolare nelle sue terre si proteggono elefanti e rinoceronti neri. Ho letto tutti i libri della Gallmann e ora li sta leggendo anche Vittoria. Sono libri forti che parlano di Africa, di un Kenya che amo. Una splendida terra capace di donare tanto ma che richiede un prezzo molto alto. E Kuki, più di Karen Blixen, ne sa qualcosa. Forza Kuki, io ti penso!

19. A book about food

Questa sezione potrebbe includere qualsiasi cosa. Un libro di ricette, che peraltro non compro mai perchè preferisco le riviste di cucina, oppure direttamente internet. Un libro che possa farvi riflettere sul cibo in modo consapevole, da cui io rifuggo, anzi mi allontano a gambe levate. Ci sono molti libri scritti da Chef che ora sono molto noti, ma vorrei evitare il genere... Un libro che parli di cibo, ma non me ne sono mai capitati fra le mani tranne I biscotti di Baudelaire , libro scritto da Alice Toklas, compagna di Gertrude Stein, anche se mi aveva un po' delusa, in quanto mi aspettavo di trovarci scritto chissà che cosa. Libri che parlano di cibo sono anche quelli di Giuseppina Torregrossa, io ho letto Panza e Prisienza e LA miscela segreta di casa Olivares , entrambi li ho molto apprezzati e mi sento di consigliarli. Mi ricordo solo ora che nel mio scaffale dei libri da leggere ho Il conto delle minne, e mi sa che io leggerò proprio questo, prima o poi, magari

Victoria

Da Quando ho saputo che VAmpire Diaries avrebbe chiuso i battenti sono alla disperata ricerca di nuovi telefilm da vedere. Ho trovato Downton Abbey e lo abbiamo visto tutto in pochissime settimane, ho trovato The Crown e ce lo siamo spolpati nel giro di pochissimo. Poi ho trovato Victoria. E' una miniserie, solo 8 misere puntate. Ma bellissime. Lo abbiamo finito prima ancora di accorgercene. Inutile dirlo, io e Vittoria siamo appassionate di re e regine proprio come lo fu la mia cara nonna. Ma il nostro sguardo è più ampio, a noi piacciono tutte, sia quelle moderne (abbiamo un debole per Elisabetta) che quelle antiche. Queen Victoria poi... visto che lei ne porta il nome... non poteva non appassionarci. Una ragazzina cresciuta in una campana di vetro che però è stata così forte e decisa che ha saputo influenzare così tanto un'epoca tanto da prenderne il nome: età Vittoriana. La serie è molto bella. Il principe Albert è veramente degno di nota, bellissimo da v

Una cosa da ricordare

Il 25 Aprile sono sola e non so cosa fare, sono a piedi e ho con me le bambine, non posso fare nulla di tradizionale.  Ho pensato quindi di andare a Genova a vedere La mostra di Modigliani, almeno quella! Conosco molto bene Genova, ci ho vissuto per ben 6 anni, mentre andare a Milano sola proprio non me la sento. Così mentre guardavo i treni e gli orari le bambine mi hanno chiesto di andare anche all'acquario. Ci siamo andate tantissimo volte ma a loro piace sempre. Ho guardato il costo dell'ingresso e ho detto a Rachele che era troppo alto, 25 euro io, 17 loro. Sommati al treno, al pranzo e a Modigliani diventano una cifra piuttosto alta. Ci fermiamo ad un autogrill, prendo un caffè e un gratta e vinci. Rachele gratta ma non capisce bene lil gioco, Vittoria conta e capisce che qualcosa abbiamo vinto. Incredula capisco che abbiamo vinto ben 300 euro. 300 euro!!! Non mi era mai capitato! In questa cosa voglio vedere un segno. Un segno dei miei nonni che da lassù

2770 anni ad urbe condita

Ieri era il compleanno della città eterna, cifra tonda per una città dalla bellezza insuperabile, scrigno di ogni bellezza che il tempo ha lasciato. Da quel lontano giorno quando le tribù dei colli decisero di unirsi in un'unica città ne è passata di acqua nel Tevere, cibo e nutrimento di questa grande città che è riuscita poi nel corso dei secoli a conquistare il mondo intero, il mondo allora conosciuto. Nei tempi di forte incertezza è terapeutico festeggiare le proprie grandezze, un po' ci protegge da tutto il brutto che ci circonda. Auguri Roma.

Ancora una volta

Svegliarsi al mattino con la notizia di un nuovo attentato gela il sangue di prima mattina, così tanto che nemmeno le coperte e il terpore della notte possono salvarti. Preferisci non parlarne, ma qualcuno prima o poi ti dice "hai sentito di Parigi?". Ormai succede così tante volte che l'unica risposta che riesci a darti è "la prossima volta tocca a noi". E poi capisci che un po' tutti hanno paura dei luoghi affollati, qualcuno inizia ad aver paura durante la Messa. Molti preferiscono passare ponti e vacanze in luoghi un po' dimenticati, posti un po' nascosto ma bellissimi della nostra Italia cercando una sicurezza che le grandi capitali non riescono a darci. Pensando in questo modo hanno vinto loro, noi tutti abbiamo paura. E chi non ha paura in questo momento? P.s. Il poliziotto ucciso aveva la mia età, che strazio

Niente da perdere se non l'amore

In questi giorni sono molto stressata, vuoi il cambio di stagione, vuoi la primavera, quello che so è che arrivo a sera distrutta e ho bisogno di qualcosa di divertente, che mi emozioni e che mi concili il sonno. Quindi mi sono data ai romance young adult, maper uno bello che mi piace ne leggo poi una sequela di noiosi, scritti male, ecc. Lo stile di questo romance non è uno dei più brillanti, si poteva fare a meno di 30 pagine di aggettivi se non di più.La storia è passabile, forse lui è troppo giovane, un paio di anni di più sarebbero stati adeguati. Lui è un rifiuto sociale, un figlio di puttana nel vero senso della parola, cresciuo in seno alla criminalità, anche se spesso il suo profilo cade nello stereotipo del criminale. Però Jamie non vuole essere quello per cui è nato, il ladro di auto, solo che continua a ricascarci. Ovviamente la fine è aperta, si intuisce da metà libro che ne deve seguire almeno un altro, se non anche una decina, quindi quando arrivi all'ultima pa

Dio è morto

Non ho mai letto volentieri testi di didattica e di genitorialità, li ho sempre trovati inutili, fino all'anno scorso, quando al corso del ruolo mi hanno fatto conoscere due autori che ho imparato ad apprezzare come Vittorino Andreoli, che spesso è in TV a spiegare il disagio giovanile; e Massimo Recalcati che ha una produzione abbastanza variegata ma mi ha davvero preso la questione del suo complesso di Telemaco. Ora sto approfondendo e stamattina mi sono trovata a leggere il suo libro sull'argomento. Ho trovato tutto molto interessante specialmente quando illustra che Dio è morto, nel senso che la prima cosa tradizionale di cui abbiamo fatto a meno è stato Dio. Io non pratico, però sto cercando di dare un'educazione cattolica alle bambine. Credere in Dio è molto importante, nel Dio Cristiano intendo. La religione Cristiana è portatrice di alti valori e spesso fornisce una buona risposta ad interrogativi molto alti. La religione è oppio. Non risposte. Oppio. Spesso ne

Rosso Parigi

  Mi sono sempre paiaciuti i romazi storici, poi quelli che partono da un dipinto in particolare ancora di più, come la ragazza con l'orecchino di perla, per intenderci. Qui siamo nel 1863 e si narra la nascita di un grande quadro, L'Olympia di Manet. Il romanzo è ben scritto e se si ha presente la produzione di Manet è molto bello leggerlo, la protagonista è Victorine, amante e modella del grande maestro, che racconta in prima persona la nascita di questa grandissima opera d'arte che la ritrae. Non so dire con precisione quale sia la realtà e quale sia il romanzo, ma mi è piaciuto moltissimo. A parer mio il flusso di coscienza di Victorine è molto attualizzato, una diciasettenne nel 1863 non poteva pensare quelle cose e in quel modo. O forse le donne del 1863 erano più emancipate di quanto possiamo immaginare?  Sono presenti molti dettagli erotici degni di un bordello più che di una modella professionista, ma forse allora la linea di demarcazione fra una prost

18. A book you've read before that never fails to make you smile

Non leggo mai un libro due volte, se non in casi eccezionali, come Il Vecchio e il Mare di Ernest Hemingway. Quindi non mi rimetterò a leggere libri che mi sono piaciuti, li troverei estremamente noiosi perchè li ricorderei per filo e per segno e mi annoierei a morte. Quando decidi di leggere lo stesso libro ancora una volta c'è sempre una forte motivazione dietro, e in questo momento proprio non ne ho. Cosa potrei rileggere? Non lo so. Un libro che mi fa sorridere poi... i libri che mi fanno pensare sono quelli che rileggerei subito, non quelli che mi fanno sorridere. Penso di saltare a piè pari questa sezione.

Un libro con una creatura mitologica

Generalmente riservo ai due mesi estivi le letture più pesanti perchè mentre lavoro non riesco a concentrarmi bene come dovrei. Ma lungi da me leggere libri con creature mitologiche. Eppure mi è capitato fra le mani un libro di Tabucchi dove lui narra di sogni fatti da tanti personaggi, fra cui Dedalo che sogna di liberare il Minotauro. Non è Il minotauro una creatura mitologica? E allora So gni di sogni è il libro che ho letto per questa categoria. E se gli angeli si possono definire "creature mitologiche" allora vale anche la saga di Fallen che sto cercando di leggere, ma non credo che il fantasy moderno potrà essere inserito nella mitologia. Anche se il dizionario ci offre questa definizione di mitologia : L'insieme delle elaborazioni relative all'ambito fantastico e religioso di una determinata tradizione culturale: la m. greca, romana, indiana; assol., la mitologia classica, cioè quella greco-romana; talvolta, in quanto motivo assunto dalla letteratura.

Una splendida giornata

Cosa mi rende davvero felice?  Una giornata alla fattoria con gli amici. La carne sulla brace. Una tavolata allegra. Parlare di cose assurde. Gente che ride. Cibo condiviso. Una passeggiata nel bosco. Arrampicarsi sugli alberi. Scoprire capanne. Foto in posti e in pose come dieci e venti e trent'anni prima. Il mio paese. La mia terra. I mei antenati. Scoprire che i risvoltini sono davvero inutili, specialmente se passeggi nel bosco, ho le caviglie graffiate dai rovi e bucate dalle ortiche. Fare i 10000 passi quotidiani nel bosco piuttosto che in città. Devo pensare più spesso alla mia felicità piuttosto che alla formalità.

Il potere della scrittura

Ci sono stati anni in cui ho scritto tutto quello che mi accadeva, sulla carta, poi sul blog, ci sono stati anni in cui sono stata in silenzio forse perché non volevo ricordare il male che provavo. Oggi scrivo poco di me, pubblico post ogni giorno, ma parlano di cosa vaghe, non di quello che mi capita ogni giorno.  Non so se sia un bene o un male. Oggi ho riletto vecchi post tra 2011 e 2012 e ricordo bene quei momenti, rileggere delle bambine piccole mi ha aperto il cuore. Nel 2011 non vedevo l'ora che Rachele mi dicesse ti voglio bene , oggi me lo dice in continuazione. I nostri dialoghi sono un tripudio di parole dolci. Anche se in questi giorni è capace di capricci epici, sono tre giorni che batte i piedi perché vuole un Chiodo come quello di sua sorella. Sì, perché loro vogliono essere sempre uguali. Vogliono essere vestite nello stesso identico modo. Vittoria ormai è grande, fin troppo matura per la sua età. Sempre fashionista come quando aveva 4 anni, oggi è

Torment

  Ho letto Fallen diversi mesi fa, poi incoraggiata da alcune instagrammer ho deciso di intraprenderre la lettura di questa saga sugli angeli e non so proprio cosa dire. Fallen non mi era piaciuto per niente, ho trovato la struttura del romanzo davvero pessima, perdevo spesso il filo della narrazione. Qui ho ritrovato lo stesso difetto. La narrazione non è incalzante, le scene sono slegate tra di loro. Non è la protagonista, Luce, ad essere disorientata, tormentata, ma proprio il lettore. Imputo sempre lo stile narrativo alla caratterizzazione del personaggio perchè sono buona, perchè do sempre mille possibilità ad un libro, ma stavolta mi sa che mi sbaglio, sono libri proprio bruttarelli e scritti malino. Ci vedo lo stesso impianto di Twilight. Primo libro si innamorano. Secondo libro scoprono di essere diversi, si avvicina ad uno "normale", ma stavolta è lei a scappare. Forse sono cresciuta e sono troppo esigente per questo genere di libri, eppure sento il bis

Le cose che fanno male

Ci sono momenti della tua vita in cui vorresti erigere un muro, lasciare indietro tutto quello che è stato e guardare avanti, scrivere una nuova storia cercando di dimenticare ciò che è stato. Il muro che hai eretto è abbastanza alto da lasciar intravedere le cose belle ma da nascondere le cose brutte. Le nasconde così bene che tu le dimentichi e guardandoti indietro vedi solo il bello. Poi arriva il giorno in cui ti chiedono di aprire un varco nel muro, ti obbligano a guardare dentro, ti obbligano a ragionare su ciò che è stato. Tutto quello che volevi chiudere fuori dalla tua vita ritorna, vorresti mettere almeno un cancello, un argine, ma quello che fa più male è che devi concedere le chiavi a sconosciuti. Dovrebbe essere illegale chiedere ad una persona di aprire un varco nei suoi muri. Se una persona decide di alzare un muro è perché lo vuole, è perché non ha altro modo di sopravvivere.

Il new look di Dior

  Gli anni 40 sono anni difficili per tutti, la seconda guerra mondiale imperversa in europa e sono anni di rinunce, povertà, morte. Nel 1947 iniziano le avvisaglie della rinascita, Dior propone la sua nuova donna, che poi non è così nuova, è una donna tradizionale, vita stretta, fianchi ampi, elegantissima dopo anni in cui le donne dovevano arrangiarsi con quello che avevano, risvoltando vecchie giacche e sperando che la guerra finisse in fretta, Dior riprone una donna seducente dopo gli anni duri della guerra, La gonna si allunga per l'ultima volta. 

Il libro che vorrei stasera

Ho finalmente finito di leggere Quando l'amore nasce in libreria e stasera devo scegliere un nuovo libro. Quando devo scegliere qualcosa vado in paranoia. La scelta è ampia e non so mai cosa scegliere. Stasera vorrei un libro breve, intenso, una storia d'amore al cardiopalmo. Un libronleggero e veloce che mi accompagni per giusto due sere. 200/300 pagine al massimo. Poi iniziano le vacanze e forse avrò uno stato mentale giusto per leggere qualcosa di diverso. Vorrei anche un fantasy, qualcosa che mi faccia davvero evadere come a suo tempo fecero Twilight, Vampire Accademy e After. Vorrei un libro capace di emozionarmi come l'Alchimista. Vorrei un libro che mi rapisca. Vorrei un libro che mi porti direttamente ad altri mondi e di conseguenza mi rilassi. Vorrei un libro capace di farmi sognare. Stasera lo troverò? Non lo so lo cerco sempre e di rado lo trovo.

La vita intensa

Ho deciso di indagare a fondo la letteratura italiana del 900 come non facevo da anni, scoprendo chicche ormai dimenticate tutte da assaporare. Il primo candidato è Massimo Bontepelli, autore semisconosciuto, rimosso dalla memoria popolare, autore di diversi testi, nato in quel di Como un secolo prima di me. Il padre era un ingegnere ferroviario che ha regalato a MAssimo un'infanzia e un'adolescenza da nomade attraverso la costruzione delle ferrovie in Italia. Laureato in lettere Massimo fu un collega "precario" che provò per due volte il concorso per insegnanti e lo fallì entrambe le volte. Sembra una storia di oggi, invece è passato più di un secolo. La sua produzione è abbondante e io ho scelto di leggere la vita intensa, una specie di romanzo, o meglio, un romanzo sperimentale, composto da 12 raccondi che vogliono essere a loro volta dei romanzi d'avventura. Inutile dire che questi racconti sono esilaranti. Ben scritti, con una prosa asciutta e priva di orp

Unicorni & co.

Guardando la foto che ho postato ieri simile a questa mi sono sentita felice. Ho creato come un mondo magico e rassicurante popolato di unicorni dove tutto è facile e non ci sono problemi. Dove immagino si possa vivere in totale libertà senza condizionamenti, dove si è in pace con se stessi. Il mondo in questi giorni mi fa proprio schifo. Non saprei neanche da dove iniziare  a descrivere la bruttezza del tempo che viviamo. Sono molto pessimista in questo periodo, non riesco a vedere il mondo in rosa. Mi consolo in queste immagini fantastiche e solo adesso capisco quanto sia importante un mondo fantastico, ti consola, ti offre rifugio. In questo momento non ho bisogno di un romance, ma di una bella saga fantasy che mi presenti un mondo perfetto, una vita perfetta, dove il bene vince sul male.

17. Un libro pubblicato nel 2017

  E' da poco uscito il nuovo libro di Ian McEwan, Nel guscio . Mi sembra un ottimo suggerimento per la categoria. Potrei fermarmi qui. Almeno per quanto mi riguarda. Questo credo che sarà un libro che leggerò sicuramente. Però ho anche preso V ampiro in pigiama, di Mathias Malzieu ed è uno di quei libri incima alla tbr, che sarà veramente prossimo alla lettura. Pensandoci ho preso anche Le nostre anime di Notte di Kent Haruf . E qui davvero mi fermo, è proprio vero che compro almeno il quadruplo dei libri che riesco effettivamente a leggere...

Evasioni

Mi rendo conto che quando tutto il mondo gira nel verso contrario ho bisogno di evadere. Bombe sulla Siria, attentato a Oslo... cose a cui non vorrei mai e poi mai assistere eppure...  è da venerdì che cerco di non guardare la TV, di isolarmi, di credere che comunque esista un mondo migliore.  Lassù sui monti, dove non prende il cellulare, dove non c'è la TV è davvero più facile pensare che sia tutto migliore, che il male non esista. Non so quanto sia positivo negare il clima di guerra mondiale, eppure sono felice di sapere che esiste un posto dove posso stare tranquilla, un posto dove posso isolarmi e credere di essere ancora bambina, un posto che mi fa credere che tutto sia bello.

Relax

Quando la vita mi chiede troppo l'unico posto che mi rilassa è la mia fattoria, un luogo di pace, di serenità. Mi piace stare qua con le persone a cui tengo, mangiare, far casino, ridere, insomma vivere, essere felice. Allo stesso tempo mi piace stare sola a guardare l'infinito e ascoltare il canto degli uccelli. Ho sempre adorato adorato questo luogo, l'ho sempre considerato mio, è da qui che vengo ed è qui che voglio stare.

L'orto sul terrazzo

Questa primavera ho espresso il desiderio di avere un orto sul terrazzo. Io ho il pollice nerissimo e quindi non posso di certo fare da sola, loro invece amano fare il giardinaggio e questa è l'occasione per fare vedere cosa sanno fare. Alcuni giorni fa hanno piantato 5 piante di pomodoro, ieri sera queste sue zucchine. E adesso aspettiamo...  anche se l'esperienza li sta coinvolgendo e vorrebbero ampliare la superficie coltivabile creando terrazzamenti, vado a più piani per creare un orto verticale. Vediamo come andrà a finire... certo che sarebbe bellissimo mangiare verdura appena colta dal proprio terrazzo!

Niente resurrezioni, per favore

Questo è il terzo racconto lungo o romanzo breve della trilogia del ritorno di cui fanno parte L'amico ritrovato e Un'anima non vile. Come gli altri due è un testo molto duro sulla Shoah, Simon torna nella sua città in Germania e non riesce a perdonare coloro che si sono sporcati le mani con il sangue ebreo. Allo stesso tempo illustra i sentimenti dei tedeschi, che non sanno assolutamente giustificare l'Olocausto se non con luoghi comuni quali "non sapevamo", "eseguivo gli ordini, come potermi oppormi", ecc. Libello snello per riflessioni molto profonde.

Henri de Toulouse-Lautrec, A letto, il bacio

  Toulouse Lautrec era solito dipingere direttamente nel bordello e  il soggetto del dipinto sono due prostitute lesbiche ritratte in un momento d'intimità, mentre si scambiano un bacio a letto, con molto trasporto.

Parole di giorni lontani, Tullio De MAuro

  Questo è uno dei tanti libri che non so come sia arrivato fra le mie mani, anzi nel mio kobo, ma in qualche modo è arrivato e ne sono estremamente felice perchè è stata un'ottima lettura. Ogni capitolo racconta un episodio dell'infanzia dell'autore attraverso la conoscenza di una parola difficile, o comunque tutto l'episodio gira attorno ad una parola. Inutile dirlo, la prosa è perfetta, scorrevole e corretta e soprattutto piena di parole che usiamo di rado, così di rado che ho preso in mano il vocabolario diverse volte. E i libri dovrebbero essere tutti così! Dovrebbero tutti spronarci nella conoscenza di nuove parole, in modo da usarne sempre di più e non limitarci  a quelle 2000 parole che usiamo di frequente. Gli episodi che hanno lasciato il segno sono quelli in cui si racconta la guerra, siamo abituati a sentir parlare soldati, prigionieri, ebrei e partigiani, molto poco la gente comune che viveva sotto i bombardamenti.

1, 2, 3. .. primavera!

Abbiamo trovato l'estate a Tenerife, ma da quando siamo tornati qui è scoppiata la primavera e oggi siamo arrivati a 25 gradi, temperature da mare! Così oggi pomeriggio ne abbiamo approfittato per provare la bicicletta in maniche corte, per scaricare un po' la tensione della scuola. Quando c'è il bel tempo, quando non hai bisogno di ingolfarti con mille maglie e giubbotti, vivi decisamente meglio. Vorrei che fosse ogni giorno come oggi. Sarei decisamente più felice. L'ora legale ci ha regalato queste giornate più lunghe e vivere alla luce è decisamente meglio.

15. Un libro che abbia il sottotitolo

  A memoria l'unico libro che mi viene in mente e che abbia un sottotitolo è MArcovaldo ovvero le stagioni in città di Italo Calvino. Altri proprio non me ne vengono in mente. Peccto che lo abbia letto già due volte e proprio una terza non ci stà. Anche Animali Fantastici e dove trovarli: la sceneggiatura di J. K. Rowling in pratica ha un sottotitolo, ma a me non piacciono i testi teatrali, figurarsi gli script dei film... pare invece che all'estero vadano tantissimo. Concedetemi la poca fantasia nella categoria, ma anche Nothing More e Nothing Less di Anna Todd hanno i loro bravi sottotitoli. Non sono per niente belli come libri, non reggono il contronto con After, però li sto leggendo, sul cellulare quando sono in attesa e non ho nient'altro. Quindi farò valere uno di questi, sono 4 e per ora ne ho letto uno e un po'.

Il discorso del re (cronostoria di una serata mamma-figlia)

Mia nonna era appassionata di monarchie e di documentari sugli animali. Allora non era facile reperire libri in questa città e appena riuscivamo a trovare qualcosa sui Savoia lo prendevamo, perché era questa la sua dinnastia preferita, anche se non disdegnava informazioni su qualsiasi casa regnante. Evidentemente queste predilezioni passano per il DNA. So per certo di aver ereditato l'amore per la storia da lei e so per certo che Vittoria è così interessata ai re e alle regine perché ha ereditato da lei questa passione. Vittoria, per ora, predilige i re britannici, specialmente la regina che aveva il suo nome : Vittoria. Per ora ci limitiamo a vedere cose in TV. Abbiamo visto con attenzione The Crown, tutti e 10 gli episodi. Abbiamo visto The Young Vittoria e stasera è toccato a Il discorso del re. Eravamo da sole, mamma e figlia, sedute sul divano; la mamma con un buon caffè lungo e decaffeinato, la figlia con una cioccolata calda e abbiamo visto il film con una

Z: The Beginning of Everything

Alla costante di nuove serie tv in cui perdermi e appassionarmi ho trovato questa intitolata Z: The Beginning of Everything , ispirata ad un libro che a suo tempo mi fece davvero impazzire e che contribuì a rendere la mia curiosità  per la Lost Generation una vera e propria passione. LA protagonista è Zelda Sayre, sposa di Francis Scott Fitzgerald e prima Flapper, icona e modello dei ruggenti anni 20. La serie è composta da una stagione, andata in onda su amazon Video. Il Pilot è stato rilasciato il 5 Novembre 2015 mentre gli altri 9 episodi sono stati rilasciati a partire dal 27 gennaio 2017. In Italia è disponibile dal 24 febbraio 2017. Ieri ho visto il Pilot e il primo episodio e mi sono davvero innamorata. E' una storia che conosco, una storia che ho esplorato da molteplici punti di vista  e ascoltato da tante voci, eppure non mi annoia mai in nessun formato (leggi qui ). Gli episodi durano solo una ventina di minuti e ho corso il rischio di spararmi tutta la serie in un

Se non ci fossero i desideri la vita sarebbe piatta

Se non avessimo la capacità di sognare e desiderare la nostra vita sarebbe piatta e senza senso.  Realizzare desideri e sogni piccoli e grandi è il mio modo di essere felice. Rachele desiderava da tempo un paio di All Star, magari le vede ai piedi degli amichetti a scuola, semplicemente le piacevano. Me le ha chieste ogni ora del giorno.  E alla fine ho ceduto, nonostante non avesse bisogno di un ennesimo paio di scarpe. Era così felice, finalmente ha realizzato il suo desiderio. Era così felice che ci voleva persino dormire (visto che sono nuove e non le ha ancora usate).