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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

E.... estate

Qualcuno aveva detto che nel 2018 non ci sarebbe stata estate. Sicuramente si è sbagliato, perché luglio ci ha regalato dei giorni caldissimi. Giorni in cui alla Palmaria non c’era un filo di vento e si scoppiava di caldo. E in questi giorni il caldo si è fatto ancora più intenso. Casa mia è ancora fresca, il giorno scappiamo all’isola e non sentiamo poi questo caldo intenso, ma comunque c’è. La mia pressione è ai minimi storici e molte volte ho rischiato di svenire, persino per strada. Difficilmente riesco a tenerla sopra ai 100/60 nonostante caffè e liquirizia. Non so come farei se avessi un lavoro che mi costringesse in ufficio anche in luglio ed agosto... probabilmente mi adatterei, anche perché non ho mai lavorato in vita mia d’estate e non so proprio come reagirei. Alla fine la nostra estate si è risolta. Pensavamo che non si sarebbero state vacanze per noi, invece abbiamo ricevuto l’invito a casa di amici, pochi giorni, dall’altra parte dell’italia, ma pur sempre un piccolo

Raffaello, la trasfigurazione

In questi giorni ho ripreso in mano i libri di storia dell'arte, chiusi da troppo tempo, ed è stato davvero troppo facile per me dimenticare l'italiano, l'italiano per gli stranieri, la storia della moda, e tutto quello che ho fatto negli ultimi 3 anni. Mentre è stato così facile ritrovare tutto quello che facevo una volta. Guardare le immagini nei libri mi ha scatenato moltissime emozioni, tra cui ho cercato di ricordare quando ho visto queste opere. Ho ricordato la mia visita ai musei vaticani il dicembre scorso, quella stanza buia, e inattesa la grandissima tela della trasfigurazione. Le altre sale piene di gente, quella insolitamente vuota. Un colpo al cuore. Non mi aspettavo tale bellezza. Nessuna immagine che le renda giustizia. E quando sfoglio il libro mi rendo conto che ormai ho visto quasi tutto e ne vado fiera, un sogno di ragazza realizzato. Avevo dimenticato come queste piccole cose mi riempissero il cuore di gioia. Non vedo l'ora di torn

Conto alla rovescia

Manca meno di un mese alla fine delle mie ferie. Il 27 di agosto ricomincio. All'IPSIA il preside convinto di andarsene voleva chiudere i giochi entro il primo e ha fissato tutti gli esami nell'ultima settimana di Agosto. Alla fine lui rimane e io vado. Nell'ultima settimana di Agosto andrò a svuotare il cassetto, consegnerò l'IPad e saluetrò chi è rimasto, perchè ce ne andremo in tanti e poi a partire dal Primo inizia la nuova avventura. LA scuola è più lontana, e proprio in questi giorni il mio motorino ha deciso di fare le bizze e funzionare male. Ora che mi serve davvero... Quindi ho un mese per rimetterlo in sesto, almeno settembre vorrei andare in motorino, e non usare subito l'autobus... non ho un bel rapporto con i mezzi pubblici. Quando penso al " divorzio " con l'IPSIA sale un po' la malinconia. Non è come quando sei precario e scegli un'altra scuola alle nomine, qui la sensazione è diversa. Lo scorso anno mi hanno fatto pressioni

Viaggi e altri viaggi, Antonio Tabucchi

Antonio Tabucchi resterà sempre legato alla mia cara collega Enrica che va in pensione quest'anno. E' stata lei a farmi scoprire questo autore mentre preparavamo le lezioni di Italiano e da allora ho iniziato a leggere i suoi libri, colmi di indicazioni per altre letture che non mi hanno mai delusa. Questao è un libro molto bello, contiene dei saggi che sono stati pubblicati altrove e parlano di viaggi in modo molto diverso tra di loro. Sono previ racconti, molto intensi, con molti risvolti e citazioni. Non escludo di rileggerlo nuovamente per cogliere qualcosa di nuovo, un consiglio per qualcosa da vedere. L'ho letto al mare e mi ha fatta viaggiare per davvero.

Quando ci penso

Cerco di non pensare al Primo Settembre. Ma ho sbirciato i programmi della mia collega, spero di ereditare le sue classi. 6 classi di Turismo e 3 di Grafica.  I suoi programmi sono molto semplici, semplice storia dell'arte.  Io ho in mente cose epiche. Specialmente per il turismo. Dovrò limitarmi. Dovrò fare come facevo una volta, prendere un quaderno e segnarmi una scaletta ogni volta per non perdermi a raccontare tutte le cose che so e che mi piacciono.  Il pensiero di tornare in classe mi destabilizza, mi rende così felice.  Non posso descrivere i tre anni che si sono appena conclusi, tutto quello che ho dovuto tenere dentro, tutta l'amarezza, tutta la delusione. Ho cercato di godere delle briciole, di gioire di quello che mi lasciavano, di vedere comunque il bicchiere mezzo pieno, ma morivo nel profondo. Quello non era il mio lavoro, quella non era la mia vita, quello che facevo non mi faceva vivere ma sopravvivere. Ho persino voglia di andare in gita

Il rifugio delle ginestre

Mi erano piaciuti copertina e titolo e avevo voglia di cambiare un po'. La storia in se poi non è neanche poi così male. Ma è la solita storia d'amore che presto dimenticherò, una delle tante. C'è un po' di magia, magia delle tradizioni femminili, tradizioni del centro e del sud, ma un po' accenate e vaghe. Hanno detto che il risultato finale di questo libro è " convenzionale ", mi sembra una parola adatta per definire questo libro. sì, è un libro convenzionale , che non lascia il segno. Perchè leggo libri convenzionali ? Perchè se non esistessero non riuscirei a capire quali sono i libri belli, quelli bellissimi, quelli che davvero meritano e quelli di cui ho bisogno. Leggendo molto si ha bisogno di propvare, provare e provare... finchè non si incontra il libro che casulamente ci fa volare.

La nuova scuola

Stamattina mi sono presentata alla nuova scuola. L’istituto tecnico più grande della città, in una zona residenziale, proprio dove abita la mia mamma, giusto 10 minuti a piedi da casa sua, a 20 minuti di autobus dalla mia. Non lavorerò più in centro, non vedrò più il mare dalle finestre. Adoravo queste cose l’anno scorso, però quanto ho sofferto! Questa scuola è dislocata, le finestre danno su un parcheggio, si vedono container, autostrada e porto mercantile. Quando si esce non c’e Un negozio e nemmeno un bar. Però qui avrò 18 ore in classe. Sono finalmente uscita dal potenziamento. Oggi ne ho avuto la conferma. Torno ad essere una professoressa a pieno titolo con classi, studenti, un programma da svolgere, saggi da preparare e interrogazioni. Quando ci penso mi viene da piangere. Mi scendono le lacrime al pensiero di usare una Lim, di ricercare immagini, di fare ppt. Nei prossimi giorni inizierò a guardarmi il programma svolto e farmi un’idea, soprattutto per i grafici. Speravo

Le Navi dei vichinghi

Ho trovato questo libro nel kobo, casualmente e l'ho letto con voracità inaudita. Inutile dire che il temain questo momento mi è particolarmente caro, ma Orm il rosso mi è diventato subito caro al pari dei miei beniamini Ragnar, Rollo e Bjorn anche se leggevo le sue gesta invece che vederlo sullo schermo. Non so come sia finito nel kobo, ma è stato provvidenziale trovarlo proprio quando ero al mare. Orm mi ha fatto compagnia sotto l'ombrellone e non vedo l'ora di leggere il seguito. Questo libro è uscito nel 1944, è un po' datato, ma la scrittura è agile e divertente, un vero piacere.

Vacanze in montagna

Tecnicamente il mio paese si trova in montagna. Non in alta montagna, ma pur sempre in montagna. Da quando è mancato il nonno raramente ci siamo mossi da casa, abbiamo esplorato i boschi e i campi del paese ma non ci siamo mai più mossi da qui. Oggi complice la pioggia e la mancanza di una cosa indispensabile, abbiamo preso la macchina e ci siamo  spinti nei paesi vicini, dalla Lunigiana verso la Garfagnana, fin sotto le Apuane, alle rive dei laghi.  Era dal 2010 che non andavamo in Garfagnana, e non ricordo più da quanto non mi spingevo fino al lago. Era così tanto tempo che non facevano quella strada che per me era del tutto nuova. L’ultima volta che l’ho percorsa potevo aver giusto poco più di 20 anni, e quante cose erano poco chiare nella mi mente, anche le cose che studiavo mi apparivano così nebulose... solo oggi capisco, è un po’ mi viene da sorridere. Ci siamo fermati poco sul lago di Gramolazzo, anche se il paesaggio era così bello  e rilassante. Magari ci torneremo un po

Vacanze al mio paese

Abbiamo deciso di passare qualche giorno al mio paese, il mare ormai mi aveva stufato e siamo venuti quassù fra le montagne a goderci il paesaggio, perché quassù fa più caldo che in città . Quest’anno siamo venuti poco, abbiamo sempre da fare, gli amici ci tengono impegnati con mille attività è un po’ anche il lavoro, bisogna dirlo. Però adesso ho voluto fermarmi. Ho bisogno di stare un po’  qui, nella mia casa, nel mio paese. Vorrei che questa casa fosse più bella e ordinata, fosse messa meglio e meno magazzino, ma mi accontento. Verranno tempi migliori, arriverà il tempo in cui  tutte le tessere del puzzle combaceranno. Per alcuni mesi ho perso la fiducia nel futuro, ma credo che sia arrivato il momento di rimboccarmi le maniche e e ritrovarla. Se la perdo del tutto la mia famiglia intera potrebbe andare a rotoli, non solo io e questo proprio non lo voglio.  I momenti difficili poi finiranno. Poi il sole tornerà. Per ora va bene questo, i viaggi intercontinentali torneranno.

24 ore di felicità

Era tanto tempo che non mi capitava di essere felice per 24 ore di seguito pertanto voglio ricordarmene con un post. Voglio ricordarmi per un po’ l’odore del nuovo olio brillantinoso che tanto mi piace, la mia pelle abbronzata, le gonne corte, i miei amici. I momenti passati insieme alle persone che conosco, alle risate e alle battute. Al mio trasferimento e alla fine del maledetto potenziamento. Finalmente si torna in cattedra, finalmente torno ad insegnare. A settembre torno ad insegnare la mia materia. Basta italiano agli stranieri, basta supplenze, basta ore in aula insegnanti a leggere. Finalmente torno ad essere un’insegnante. Torno ad essere quello che Renzi mi aveva impedito di essere. O almeno spero!  Torno a Ragioneria come ai vecchi tempi, non mi sembra ancora vero. Ho una voglia immensa di riprendere i libri in mano, di programmare e di progettare. Inizierei la scuola domani. Eppure ho iniziato solo ieri le ferie, ma mi sento già abbastanza riposata, pronta per ric

Ebrei Erranti

Questo libello mi aveva incuriosita e l'ho voluto leggere e ho fatto prestissimo. LA prosa chiara e ammalliante di Roth non mi ha lasciata respirare, mi ha rapita e non ho potuto lasciare il libro fintatnto che non l'avevo finito, commplice il fatto che non supera le cento pagine. E' uno di quei libri che vanno letti nella vita e che non vanno lasciati indietro. E' un piccolo affresco di un mondo che non c'è più, si capisce subito che è stato scritto prima di Hitler e prima della seconda guerra mondiale, infatti è del 1927, nonostante siano state aggiunte alcune note dopo le leggi razziali e prima della morte di Roth avvenuta comunque nel 1939. Si potrebbero dire mille e mille cose su questo libro, ma vorrei lasciare una piccola idea solo sulla descrizione che più mi ha colpita, quella del Rabbino Taumaturgo. MI ha colpita perchè sembra che parli di Gesù. Infondo Gesù era Ebreo, Infondo Gesù poteva benissimo essere un Rabbino. Avrei voluto che

Si cresce!!!

  Quando ero piccola la nonna si occupava della mia biancheria da letto, provvedeva all'acquisto di lenzuola e coperte e ahimè optava sempre per fantasie floreali che davano sul rosa, mentre io avrei voluto anche nel letto i miei personaggi preferiti. Avrei voluto le lenzuola con le barbie ma lei era inamovibile, diceva che costavano troppo e mi sarei presto stufata. Così ho avuto le mie lenzuola di topolino solo dopo i 15 anni, quando la nonna non si occupava più di queste cose in casa nostra e avevo avuto l'opportunità di prenderle con la raccolta punti del latte.  Da grande non ho mai potuto mettere nel mio letto matrimoniale le lenzuola di Hello Kitty o simili, come volevo da bambina, ma mi sono sbizzarrita nelle fantasie, più sono audaci e più mi piacciono. Non so quanti copripiumino ho e quando vado all'Ikea mi devo trattenere quando passo tra la biancheria da letto, comprerei tutto. Alle bambine ho sempre comprato, ovviamente, lenzuola di Hello Kitty, Frozen e

Tutti i nomi del mondo, Eraldo affinati

E' stata una lettura difficile, sono stata tentata troppe volte di lasciare lì. E' un lungo dialogo suddiviso in capitoli ognuno nominato con una lettera dell'alfabeto e sotto riportati una manciata di nomi tipici di tutto il mondo. Ho faticato molto a leggerlo perchè la voce principale segue un lungo filo della memoria che porta ad un viaggio interiore molto complicato, alla conoscenza di sé attraverso l'esperienza deglia ltri, che dopotutto sarebbe anche bello, perchè è interessante quando un insegnante trova se stesso nel suo lavoro, ma la seconda voce, che funziona un po' da grillo parlante, un po' da disturbo, rende la lettura davvero difficile, anche perchè questa seconda voce parla in romanesco e io da donna del nord ho fatto un po' fatica. Ho trovato tante situazioni che in questi tre anni ho incontrato anch'io come insegnante di Italiano agli stranieri, situazioni da cui mi vorrei distogliere, che vorrei dimenticare e trovarle nero su bianco

Le vacanze

Per queste vacanze estive nessuna partenza all'orizzonte. Ho tentato di cercare qualcosa, ma getto la spugna. Quello che mi piacerebbe davvero fare è troppo costoso e comunque non c'è nessuna partecipazione da parte di mio marito che non trova assolutamente allettanti le mie idee quindi la nostra intera estate la passeremo qui. Del resto vengono da tutto il mondo per vedere questo magnifico posto, spesso si affollando le barche di vip, vip poi di che... visto che io non ne ho mai sentito parlare. Quest'anno il mare è particolarmente bello, di un verde smeraldo come mai è stato. Spesso ci sono trasparenze da mar dei Caraibi, e il paesaggio è superbo, quello si vede anche dalla foto. Chiunque vorrebbe passare tre mesi qui, ne sono assolutamente convinta. Non so come sia vivere in una vera città, io abito in un posto di vacanze, in un posto schiacciato tra montagne e mare, dove è tutto a portata di mano, dove sei sempre in vacanza. Non potrei vivere in un posto dove la vaca

Amiche mie

C'è stato un momento in cui ho avuto difficoltà a reperire libri da leggere per cui ho pescato nel marasma di cose che avevo qualcosa di corto che potesse andare, ma non sempre poche pagine significa velocità nel finire il libro. Questo libro ha poche pagine ma mi ha tenuto incatenata un sacco di tempo perchè per me è stata una lettura noiosa. Intanto il tema: mamme fuori dalla scuola. Sembrava di leggere qualcosa che quotidianamente vivo. Le protagoniste hanno suppergiù la mia età, figli della mia età e stessi miei dannati problemi. Nessun effetto catartico, ma grande effetto noia. LA storia è vista da tre punti di vista diversi e solo alla fine riesci ad avere l'idea generale, due palle infinite. Insomma ho fatto una gran fatica a leggere questo libro e quando l'ho finito ho tirato un sospiro di sollievo.

Domani il premio Strega

Domani sera verrà assegnato il premio strega. Ho seguito le nomination mentre seglievo qualcosa da leggere e dei 41 libri proposti ne ho letti 2. Uno è anni Luce di Andre Pomella che mi è piaciuto tantissimo, ma non è fra i finalisti, e l'altro è Resto qui di Balzano che invece è fra i 5 rimasti in gara e che contendono il premio domani sera. Avevo messo in conto di leggere anche la Corsara, il libro su Natalia Ginzburg ma non l'ho fatto. Ho deciso che leggerò anche gli altri, tranne Il Gioco di Carlo D'amicis, la trama non mi piace. Ieri ho finito di leggere un libro di cui si parla molto, quello di Paolo Giordano, purtroppo non mi è piaciuto. Tratta temi troppo vicini a me e quando accade questo la lettura mi stanca parecchio. Ho bisogno di leggere qualcosa di lontano e fantastico, non qualcosa che sia così dannatamente vicino alla mia esperienza personale. Per questo motivo per il 2019 porterò il mio target di lettura da 100 libri a 52, sta diventando troppo faticoso

Il libro dei viaggi nel tempo

Ho cercato questo libro con affanno per tutti i negozi che vendono libri in città (non chiamiamole librerie, per me non sono degne di questo nome, sono semplicemente negozi che vendono libri... con commesse che vendono libri ma che potrebbero venzere zucchine oppure piatti nel giro della stessa giornata) Per poi arrendermi a comprarlo su amazon e riceverlo a casa il giorno dopo alle 14 e iniziarlo immediatamente a leggerlo e finirlo circa 4 mesi dopo perchè non è un libro da leggere tutto d'un fiato, ma un libro da godersi pian piano, strutturato come un catalogo di vacanze non nello spazio ma nel tempo, quindi è molto bello leggere un viaggio per volta, assaporarlo e pensarci su, pensare di poterlo fare davvero. Leggere più viaggi di seguito fa perdere un po' la magia, ma alla fine l'ho fatto perchè volevo finirlo e mi sono persa un po' la bellezza del libro. Certi viaggi mi hanno fatta sognare davvero. Per un attimo ho creduto fosse davvero possibile recarsi a Pomp

Primo:essere felici

Il mio primo dovere è essere felice. Me lo dico ogni giorno eppure è la cosa più difficile da mettere in pratica in questo periodo. Se prima coltivare e realizzare sogni mi appariva così facile adesso invece mi appare così difficile, non so neanche da dove iniziare. Mi sembra di stare a guardare la vita, non riesco neanche a darmi degli obbiettivi che tutto mi scorre. Non riesco a leggere, non riesco a trovare niente di veramente interessante, avrei solo bisogno di supporto che non trovo, vedo tutti così maledettamente distanti. Non riesco a focalizzare le priorità è gli interessi. Nessuno dei miei sforzi mi sembra mai abbastanza. Tutto mi sembra vano. È la notte vengo scossa da tantissimi sogni, sempre molto inquietanti, i miei fantasmi, che scaccio con prepotenza di giorno, di notte tornano, senza chiedere il permesso. Finirà. Continuano a dirmi. Io provo a essere felice, provo a fare le cose che desidero è soprattutto a circondarmi di persone positive.