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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

Termine del lockdown

 Piano piano ci avviamo verso la riapertura. Il 3 giugno l’Italia dovrebbe riaprire ed entro il 15 giugno tutto dovrebbe essere riaperto. Infatti io tornerò al lavoro proprio il 15 giugno. E quel giorno smetterò di contare i giorni, non prima. Rimarrà il distanziamento sociale. Cosa mi rimarrà di questo periodo? Non lo so. Tendo a cancellare le difficoltà quindi non ricorderò niente. Ricorderò il silenzio, le strade vuote e le file ai negozi. Ricorderò la difficoltà a reperire le cose. Ricorderò la solitudine. La solitudine è stata la cosa che mi ha ferito più nel profondo. Molti hanno trovato nel lockdown la felicità di una famiglia ritrovata, ma noi siamo molto uniti sempre, non avevamo bisogno del lockdown per ritrovarci. Quindi ricorderò questa immensa solitudine che ho provato e naturalmente la mia tendinite, anche se non credo che si esaurirà con il lockdown, questa me la porterò dietro per parecchio tempo.

Il poeta che canta le mie emozioni

Qual è il poeta che da quando ho 14 anni mi accompagna cantando le mie emozioni? J-Ax. Oggi ho 41 anni suonati eppure da tutti questi anni lui è colui che con le sue parole interpreta il mio mood canzone dopo canzone. Mi chiedo come sia possibile parlare alla mia anima per così tanto tempo. Ricordo anche il concerto nel lontano 1997, io che allora ero una dj radiofonica, una speaker, la mia intervista... nella mia carriera ho intervistato loro e Space one. Che tempi. I miei sentimenti di questa quarantena sono proprio in questa nuova canzone di J-Ax, una voglia assurda. La mia frase preferita? La vita è fatta d’istanti, ma uniti. Una frase bellissima estremamente ermetica ma carica di mille significati. La cosa bella è che J-Ax piace anche a mia figlia. L’industria della musica è fallita ma Io ho un futuro perché ora so fare pizze Margherita la libreria di Netflix l’ho finita Ora voglio fare Binge Watching alla vita gli influencer mo nessuno se li fila fare le dirette mi s

Freedom

In questi tre mesi mi sono sentita sola. Le chiacchiere e le risate degli amici sono sempre state il mio balsamo, un modo per dimenticare la mia realtà e tutte le angosce. Per tre mesi queste cose non ci sono state, le angosce hanno preso il sopravvento. Le angosce mi hanno schiacciata nell’angolo della depressione portandomi a livelli mai provati. Da tutto questo dovevo uscire. Stasera per la prima volta siamo andati a mangiare fuori, come facevamo una volta. Tavoli divisi ovvio, voce un po’ più alta per sentirci mentre parlavamo a qualche metro di distanza.Cena all’aperto anche se l’aria era stata rinfrescata da un temporale notturno. Inizialmente un po’ di paura, inizialmente un po’ di vergogna, non sappiamo cosa sia realmente permesso fare. Tutte queste regole che ti sfuggono fra le mani e non sai più cosa puoi fare o no.  Però i bambini hanno voglia di correre, di chiacchierare. Una strana luce negli occhi di tutti, la luce della felicità. Tutti i locali con la gente ai

Il filo infinito

Il filo infinito è il racconto di un viaggio attraverso le abbazie benedettine d'Italia e d'Europa. L'idea dominante è porre le tradizioni benedettine come vera radice dell'Europa unita. Il viaggio di Rumiz cerca di avvalorare questa idea esplorando le abbazie e cerca e trova risposte alla disgregazione della società di oggi. Fa riflettere, specialmente ora in questa congiuntura storica, in un mondo devastato dalla panedemia.

L’Italia delle contraddizioni

Oggi ero sola, avevamo finito le cose da mangiare e noi tre siamo uscite per fare un po’ di spesa, io e le mie bambine di 13 e 9 anni. Al supermercato non volevano farmi entrare perché eravamo in tre, in epoca di covid non è possibile entrare così al supermercato. Ma io dove lasciavo le bambine? A casa sole? Peccato che i minori possono stare soli in casa a partire dai 14 anni, così recita il codice penale articolo 59. Pertanto secondo il codice penale non posso lasciare a casa le bambine ma per una regolamentazione del supermercato non posso portare le bambine con me. Cosa devo fare io? Saltare la cena perché sono da sola? La legge mi obbliga a una cena a domicilio?  Nessuno ha saputo rispondermi. Contraddizioni tutte italiane. Come una volta entrata nel supermercato non ho potuto comprare il chinotto che di solito beviamo perché dalle 18 non possono più vendere contenitori di vetro, per l’ordinanza contro la movida. Quindi non sono nemmeno libera di comprare nel supermercato s

Sensazioni

Dalle mie quattro mura e dalla mia famiglia percepisco tranquillità, siamo tutti sereni. I vincoli da decreto non li percepisco quasi, mi sembra esere tornata alla normalità. Una normalità che però non è normalità, si sono insinuate nuove abitudini, come la solitudine . La mia vita precedente si è sgretolata fino a sparire, ancora una volta una nuova vita è tutta da ricostruire, anche se ormai sono stanca di ricominciare. Devo sempre ricominciare e ogni volta perdo qualcosa che inevtabilmente rimpiango.

Rinunciare

In questi mesi ho rinunciato pian piano a molte cose, inizialmente faceva male, adesso meno. Il brutto è il difficile è cominciare, poi pian piano fare a meno diventa la normalità. Mi piaceva fare shopping, ora ho perso l’abitudine. Non ho nemmeno voglia di fare la fila davanti ai negozi, piuttosto che mettere mascherina e guanti faccio a meno. Mi piaceva camminare, ma non ne ho più l’occasione e chiusa dietro alla mascherina faccio fatica a respirare quindi ne faccio a meno. Mi piaceva stare in mezzo alla gente, ora la gente ha paura di stare insieme. Scelgo la solitudine. Non è rimasto niente di ciò che mi piaceva, tranne la lettura. Spero che non mi tolgano anche quella.

Paolo Giordano - Nel Contagio

Tra le regole del mio leggere c'è: NON leggere i libri del momento. NON leggere i libri confezionati per vendere. NON leggere più di un paio di libri di ogni autore, spesso non ne vale la pena. Non che io abbia molte altre regole, probabilmente non arrivo a 5 perchè l'altra è " NON lasciare un libro a metà neanche se fa schifo, fallo solo se ti passa la voglia di leggere " e altre non me ne vengono in mente, ma questo questo libro ne ha infrante tre e in teoria non avrei dovuto leggerlo. Ma ci sono giorni in cui ed ecco la 5 che mi viene or ora in mente " Sei una copertina chiama è tutto ammesso ". Qui la copertina chiamò ed io ubbidii. però ho perso del tempo, l'ho letto e non mi è rimasto niente. Niente che mi abbia colpita. Paolo Giordano forse auspicava un cambiamento nell'uomo costretto alla segregazione per il contagio. Non credo che ciò sia avvenuto o che realmente possa accadere.

Finalmente il mare

Oggi sono andata al mio mare e l’ho trovato stupefacente. Dopo 92 giorni che non ci andavo ho trovato colori mai visti, trasparenze inconsuete, una calma e una tranquillità che mai nella mia vita avevo visto, colpa del Covid ovvio. In tutta la mia vita non avevo mai visto la chiesa di San Pietro vuota, mai sono stata sola in quel luogo fino ad oggi. È stato surreale, ma allo stesso tempo emozionante. Vedere l’isola da lontano e il mare di quel colore mi ha fatto salire le lacrime. Ebbene sì, inebriata da tanta bellezza, ho pianto. L’odore del mare era fortissimo, forse mai l’ho sentito così forte e penetrante. Ci siamo fermati nella spiaggia sotto a quella che fu la mia “capanna al mare”, sdraiata direttamente sui sassi, silenzio, acqua cristallina e l’odore del gelsomino. Dal tre giugno arriveranno tutti da altre regioni e l’incanto si romperà, almeno ho avuto il privilegio di assistere a questo spettacolo.

La ricerca della mia dimensione

Si è detto che questa quarantena avrebbe cambiato le persone. Io sono cambiata. Vedo con più lucidità le mie dinamiche interiori. So quello che mi accade, so cosa mi getta nella disperazione. So quello che scatena i miei vuoti di memoria. So cosa mi scatena il mal di testa. Ora che lo so vorrei evitare tutto ciò. Può essere avventato, può essere incomprensibile, ma non mi interessa, io so che non devo rendere conto a nessuno delle mie decisioni, che sono solo mie. Devo imparare a non dare agli altri il potere di distruggermi. In questo momento vado in paranoia per niente, vedo cose e capisco solo quello che voglio io e che nella realtà non esiste, quindi è giunto per me il momento di levarmi da situazioni che mi mandano in paranoia. Poi chissà un giorno guarirò da tutto questo. Però in questo momento so di essere frantumata in mille piccole parti, se una di queste parti viene provocata esplode la mia parte oscura portandomi veramente sul fondo di situazioni devastanti. Io vogli

La tesina per l’esame di terza media

Sull’autenticità dei compiti dati a casa c’è sempre da dubitare, il più delle volte non sono farina del loro sacco. C’è sempre un copia e incolla in agguato, o un genitore pronto a fare lui stesso la ricerca. Così sta accadendo per la tesina di terza media. Stamattina sono stata contattata da una mamma di un’amica di mia figlia che mi ha chiestoSe potevo farla direttamente io. Come se in questo momento avessi tempo da perdere e soprattutto come se volessi prendere in giro i miei colleghi.... ma può un prof confezionare un prodotto per un’esame? Io no, professionalmente sono integerrima. Persino mia figlia se la sta facendo da sola! Io sono per l’autonomia dello studente, figurarsi se mi metto a fare io le tesine... non ho mai aiutato nei compiti le bambine, fanno tutto da sole. Non hanno capito? Non rispiego mai nulla, dico loro “ Domani vai dalla maestra / prof e te lo fai spiegare, la mamma a casa fa la mamma, la prof la fa a scuola“. E infatti Vittoria mi rinfaccia sempre: “ ho

Benefici della quarantena

In questa quarantena non ho riordinato casa. Non mi è presa la mania della pulizia. In compenso ho letto 32 libri. Uno ogni due giorni e mezzo, nemmeno in estate mi era mai capitato. I libri mi sono stati di grandissimo conforto. Ma il più grande beneficio per tutti è stato l’apprendimento delle lingue. La tv si può vedere solo in lingua straniera e quindi tutti abbiamo imparato un po’ più di inglese e prima ho scoperto che le bambine guardavano la tv in spagnolo! Rachele a volta prova anche il tedesco, stava facendo il corso, ma anche quello è stato interrotto... Insomma la lingua originale della tv è stata di grande aiutoIn questi giorni, chissà se ci tornerà utile un domani... se mai ricominceremo a viaggiare. Io, invece, ho iniziato  a leggere in inglese e ho scoperto che posso leggere un libro tranquillamente, magari qualche parola mi scappa ma sul kobo  ci sono i vocabolari ed è tutto più semplice. Non credo che andrò mai più a lezione, a meno che non sia solo di conversaz

Il suono della montagna

I testi della letteratura giapponese mi lasciano sempre interdetta. Non so se mi sono piaciuti oppure no. LA scritture è asciutta e generalmente è quello che amo trovare nei testi occidentali. Ma in questi testi è anche asciutto l'aspetto sentimentale. Non ci sono eccessi, tutto è misurato. Forse questa grandissima misura è la cosa che mi lascia perplessa. Questo libro l'ho letto con grande piacere, anche se mancano slanci passionali, anche se tutto è misurato, trattenuto.

Day 88

Alla fine mi sono convinta che non ho voglia di uscire e non ho nemmeno voglia di vedere le persone. Mi sono esposta esplicitando i miei sentimenti e non sono stati ricambiati. Forse era troppo presto, forse ho sbagliato momento, forse credevo veri amici che in realtà non lo sono. Preferisco quindi stare in casa, e rispettare il mio io. Io non ho voglia di sobbarcarmi anche le paure degli altri, non ho voglia di ipocondrismi e complottisimi, quindi preferisco farmi da parte, stare sola. Tanto ormai rimanere chiusi in casa è diventata un’abitudine. Ho solo paura che a negarmi per paura di essere ferita di nuovo rimarrò completamente sola. Ma chi ti ferisce non ti è amico, quindi meglio soli. La quarantena cambia, mi ha fatto riflettere. Nel momento in cui perderò la mia impulsività sarà perfetto.

87 Shopping

Apro l’armadio e proprio non c’è nulla che mi vada di mettere. Vorrei fare finalmente shopping ma... il negozio che più mi piace ha sempre una lunga coda fuori,  non me la sento di fare così tanta coda per un vestito, quando finalmente non c’è più coda al supermercato. Da Zara stasera non c’era nessuno. Sono entrata ma che delusione! C’è la stessa roba di quando ha chiuso, ovvero roba invernale quando fuori ci sono già oltre 25 gradi.... non c’erano neanche pantaloni corti per Rachele che non ne ha più. Ho preso due magliette e una gonnellina per lei proprio perché ha poco che le stia giusto e poi sono uscita. Per me sarà un dramma andare a fare la maturità, non ho niente da mettermi, che disagio.

Una libera scelta educativa

Ho mandato entrambe le mie figlie alla scuola cattolica e non mi sono mai pentita di questa scelta, anche se in molti Momenti ho avuto delle difficoltà, anche tornando indietro iscriverei di nuovo entrambe lì. Perché? Perché l’ho frequentata anch’io e lì dentro ho i ricordi più belli della mia vita e nessuno me li può togliere. Ci sono state alcune incomprensioni, ma nei veri momenti di difficoltà le suore mi sono sempre state vicine e penso che anche le mie figlie abbiano ricordi importanti e soprattutto felici in quella scuola. Sarebbe per me traumatico se la scuola fosse costretta a chiudere, e non è una cosa del tutto impossibile, in questo momento di crisi anche loro lo sono e non hanno nessun supporto dallo stato. Capisco che sia una scuola paritaria e non statale, ma offre un servizio importante in città, con orari e flessibilità che non hanno proprio nessun paragone in città. Io ho scelto l’affettività che mi legava a questa scuola, ma soprattutto la qualità del servizio

L'amico perduto

Il libro narra dell'amicizia fra due bambini. Uno è il figlio del direttore di una piantagione mentre l'altro è il figlio di uno dei suoi servitori. I bambini sono nati nello stesso periodo e per tutta l'infanzia rimangono legati, finchè il bagaglio culturale di entrambi non ostacolerà il loro rapporto. Sullo sfondo la natura lussereggiante dell'Indonesia, di Giava. Un libro ottimo per passare del tempo in serenità, nulla di speciale.

Station 19 - season finale

Sono stata attentissima,  ma io non ho capito niente dei 4 episodi mancanti dì Grey’s Anatomy dalle ultime puntate di Station 19. Questa ultima puntata, la 3x16 doveva eSsere un crossover, ma io non sono riuscita a capire quali potevano essere i risvolti in Grey’s Anatomy. Ho imparato che prima va vista la puntata di Station 19 e poi Grey’s perché bene o male qualche collegamento c’è sempre e devo dire che lo apprezzo tantissimo, ma cogliere nelle ultime puntate cose non dette in Grey’s Anatomy non sono proprio riuscita a indovinarle. Ho capito che il collegamento doveva essere con De Luca e probabilmente sarà lui quello che salterà nella prossima season dì Grey’s Anatomy, perché insomma il “regalo” di Cristina deve essere spacchettato a dovere e se c’è Andrew questo non sarà possibile. Poi insomma lo so che i personaggi a cui sono affezionata vengono fatti fuori e Andrew è uno di questi. Spero che nessuno si accorga mai che Jo mi piace tantissimo. Station 19 mi piace da pazzi, ma

84 - Ed è subito sera

Quando smetterò di contare i giorni? Il giorno che rimetterò piede a scuola. Continuerai a scrivere ogni giorno? Iniziò ad essere a corto di argomenti ma mi sforzerò, lo farò solo perché un domani mi aiuterà a ricordare. Come stai oggi? Mi sento triste perché iniziò a sentirmi sola. Le persone di cui mi circondavo non condividono le mie idee e sento che si stanno allontanando. Non so se lasciarle andare e ricominciare nuovamente, ancora una volta. Sicuramente in questo periodo sta iniziando una fase molto difficile di un nostro percorso e mi piacerebbe avere persone accanto ma come scriveva Quasimodo: Ognuno sta sul cuor della terra, trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera. Questa è da sempre la mia poesia preferita perché il poeta ha racchiuso i tre momenti della vita dell'uomo: la solitudine, derivata dall'incomunicabilità; l'alternarsi della gioia e del dolore; il senso della precarietà della vita. Ed ora è proprio così che mi sento. Non ci sono paro

Riposo al tempo del covid

Anche in questo periodo il weekend è sacro è dedicato al riposo. Cosa è cambiato rispetto a prima? Mancano gli amici e la serata al ristorante. Ora Stiamo fra di noi 4, magari facciamo la pizza in casa, la domenica organizziamo una passeggiata in solitaria, niente di impegnativo perché i due mesi a casa pesano un po’ sulla muscolatura, almeno sulla mia. Sicuramente da venerdì alle 12 stacco con la scuola e non ci penso più fino al lunedì mattina alle 9:50. Quando torneremo alla normalità? Non lo so, perché fra tutte le cose che facevo prima, e che dal 18 potremo tornare a fare ma che non mi sento di fare è andare al ristorante. Forse quando sarà più caldo, magari potrei andare in quelli dove si mangia fuori all’aperto, ma adesso no, non mi sento. Poi mi capiterà l’occasione e magari ci andrò anche prima. Oggi per la strada avevo proprio voglia di un caffè, ma al pensiero che fosse in un bicchiere di plastica mi ha frenato, non sono riuscita a prenderlo. Oggi ha riaperto anche

Sono alla ricerca di qualcosa da vedere

AAA cercasi serie tv possibilmente ambientata tra I secolo a.C.  e  XIII d.C., possibilmente con spargimenti di sangue, protagonisti prestanti, possibilmente in onda su Netflix o su Amazon Prime. Serie tv già viste per intero e amate: Vikings, The last Kingdom, Knightfall, Marco Polo. AAA cercasi serie tv fantasy sul tipo The Witcher e Carnival Row. Bene accetti elfi e creature di ogni tipo. Ottime anche le serie di Vampiri come The vampire Diaries e The Originals (Legacies no, troppo adolescenziale). AAA cercasi medical drama sulla falsariga di Doctor House e Grey’s Anatomy e Station 19. Ma mi è piaciuto anche tantissimo Camelot lo ricordate? C’era Kim Raver... alias Teddy. Si ho  pensato a trono di Spade, ma io ho solo Netflix e Amazon Prime. Mi sono venuti in mente anche i Borgia e anche i Tudor ma non ci sono su queste piattaforme. Forse dovrei provare la Cattedrale del Mare, tanto i libri non li leggerò mai... mi interesserebbe anche The young pope, potrei provare i Medi

Sofia si veste sempre di nero

Algoritmi avevano previsto che questo libro mi sarebbe piaciuto. Gli algoritmi rimangono tali e spesso non hanno niente a che fare con i sentimenti delle persone perchè a me questo libro non è piaciuto per niente. Anzi, non mi piacciono i libri costruiti in questo modo, non mi piacciono le voci narranti diverse che si inseriscono e parlano con il loro punto di vista del protagonista e ne danno la loro versione. Questo modo di narrarare mi da proprio fastidio. Mi da fastidio avere chiara la scena solo a libro concluso. A me piacciono le storie con un chiaro inizio e una fine non quelle che si riprendono all'infinito. Ma è anche vero che se non leggi un libro brutto non saprai mai qual è un libro bello. Per me questo è un libro brutto.Sottolineo per me. Chi sono io per dirlo, poi.

Giornata no

Oggi non è stata giornata. 9 anni fa moriva il mio adorato nonno. Non vado al cimitero da novembre e fino a giugno non potrò andare da loro, si trovano in in altra regione. Il dolore dell’anniversario è tutto mio, non posso condividerlo con nessuno, mio fratello è in mezzo al  mare da più di 80 giorni e tornerà a terra solo a luglio.  Tutti questi giorni senza poter andare alla fattoria mi stanno uccidendo dentro. Giuro il 1 giugno sarò lì.

Sono molto arrabbiata

Oggi ho partecipato all’assemblea sindacale, la prima indetta in questa emergenza. Ne sono uscita arrabbiata e incredula. Si è pensato solo ai precari e per niente al personale docente implicato in questa fantomatica DaD. Sono stata precaria anch’io, per tanto tempo, ma ho aspettato che arrivasse il mio momento. Ho provato il concorso e l’ho fallito perché lavoravo, avevo una bambina piccola e forse già due e no era stato bandito nemmeno 1 posto per la mia classe è avevo provato italiano, ma non avevo avuto tempo di ripassare niente. Poi è arrivata la buona scuola e se mi leggete sapere come è andata. Solo che in questo momento ritenevo necessario discutere con chi ci rappresenta della tutela del lavoro in smartworking, ho chiesto visite mediche periodiche come chi per contratto lavora al pc e sapete cosa mi hanno risposto? Che sono una professionista e devo essere in grado di autoregolarmi. Benissimo da lunedì mi cronometro 18 ore di lavoro precise e mi calcolo tutte le ore di riun

La polemica del giorno

Giuro da domani cercherò di essere frivola, no domani no, diciamo dopodomani... in questi giorni troppe idee frullano nel mio cervello, idee e opinioni su quello che è giusto e su quello che è sbagliato. In questi giorni di quarantena, ben 79, ho preso coscienza e autocoscienza di me e tutto sommato mi sono sempre sottovalutata e invece in questi ultimi 79 giorni ho imparato ad apprezzare le mie opinioni, non sono niente male. Limata la mia impulsività non sono niente male come persona. Beh se non mi apprezzo a 41 anni suonati quando mai lo potrò fare? Quello che oggi mi fa venire la pelle d’oca è questo continuo cambiamento dell’opinione pubblica che di giorno in giorno si improvvisa virologo, infermiere, medico, insegnante e poi persino esperto di trattative con i rapitori e soprattutto psicologo e antropologo. A mio avviso questo è causato dall’estrema parcellizzazione del sapere, da persone che si occupano di cose ristrette per professione, e ciò fa emergere la massa ignorante

La memoria rende liberi: La vita interrotta di una bambina nella Shoah

Letta l'introduzione di Enrico Mentana non volevo nemmeno leggerlo. Lo volevo abbandonare. Ho letto già un libro di Liliana Segre, ma per bambini , e lo avevo trovato più bello e interessante. Nonostante lo sdegno iniziale ho proseguito la lettura, ma la forma data al raccontro proprio non mi è piaciuta. Evidentemente il taglio che ne ha voluto dare Enrico Mentana non è nelle mie linee di pensiero.

Piove

Oggi saranno contenti i sostenitori del "tutti a casa", piove e  sembra novembre, così a nessuno sarà saltato in mente di uscire e far arrabbiare i "leoni da tastiera" che forse oggi sono troppo occupati a dare contro a Silvia appena giunta dal Kenya, liberata dopo mesi di prigionia. Ormai non sopporto più coloro che devono sparare a zero su ogni argomento senza neanche conoscere quello di cui sta parlando. Sto finendo la mia tolleranza, se mai ne ho avuta. Ma la colpa è mia che continuo a frequentare i social e leggere qualunque cosa su internet. In questa quarantena almeno ho imparato a non rispondere, a non dire la mia. Ho imparato a non farmi coinvolegere in discussioni, tanto poi hanno sempre ragione loro.Non è assolutamente facile, ma ora riesco a controllarmi e questa è una grande vittoria per me, sempre troppo impulsiva. Certo non è proprio mio carattere stare ad ascoltare impassibile certi discorsi, ma ho imparato. Poi un po' mi sfogo scrivendo qui o

Da Domani altre concessioni

Da domani noi liguri avremo altre libertà.  C’è chi sta criticando aspramente il nostro presidente di regione, ma io sono con lui per due motivi: durante il lockdown molta gente si è fatta i suoi affari e con mille scuse ha continuato ad uscire. Per esempio Al supermercato vicino a casa mia da quando si può passeggiare non ci sono più code, cosa vuole dire? Che spesso la gente andava a comprare due cose piuttosto che stare in Casa. Quindi smettiamo di fare i moralisti quando siete stati i primi a trasgredire. Sono felice che apra perchè tanta gente vive di commercio e ora è a casa senza stipendio, perché solo 1 domanda su 9 di cassa integrazione è stata vagliata. Conosco tante persone che non hanno più di che mangiare e non vedono l’ora di poter lavorare. Capisco che le aperture fanno paura a molti, ma chi ha paura è libero di rimanere in casa propria e non uscire, in giro ci sono molte persone ma è anche vero che almeno l’80% indossa la mascherina. Secondo me tutto è relativo, do

Alla ricerca della libertà

L’ultima settimana è stata un po’ pesante. Ormai i giorni di chiusura sono davvero tanti e si fanno sentire, soprattutto sulle bambine. Oggi siamo andati alla ricerca di un po’ di libertà nei limiti di quanto permesso dal decreto e siamo stati fuori casa il più possibile dopo non so quanti giorni ho rivisto Rachele correre. Vi sembrerà una cosa strana, ma era tantissimo che non lo faceva. L’ho vista correre e ridere. Ha il viso colorato dal sole. Cose normalissime per una bambina di 9 anni, ma che da mesi non erano possibili. Viviamo in un appartamento al centro della città, comodo per una vita pre-Covid ma in questi mesi ci ha davvero messo a dura prova, soprattutto perché non siamo mai potuti andare alla fattoria, ne da nessuna altra parte.  Il piacere di queste piccole cose è davvero immenso. Riappropriarsi giorno per giorno di questi piccoli gesti è una grande vittoria. Stasera è stanca e felice. Spero riesca a riposare tranquillamente. Ma io sono preoccupata quando penso all’

Knightfall

Ho finito anche questa. Le puntate erano poche, due stagioni, 18 episodi. L’ho amata tantissimo, mi è piaciuta tantissimo, ci sono tute le cose che adoro: bei uomini, tanto sangue, combattimenti, tradimenti, ambientazione medievale, costumi curati. Unica pecca? Perché hanno distorto la storia? Perché per esempio hanno fatto uccidere Bonifacio VIII a Parigi? Tutti sanno che non è così. La riuscita di un buon romanzo storico è la verosimiglianza ma i creatori di questa storyline lo hanno dimenticato. Quindi hanno piegato la vita dei personaggi storici come Bonifacio VIII e Filippo il bello alla Storyline, non rispettando la storia, quella realmente accaduta. A molti ha dato fastidio. Ci sarà una terza serie? Boh per ora la serie non risulta ne rinnovata ne cancellata. Altra critica che posso muovere è che i creatori della storyline sono andati troppo in fretta nel narrare gli eventi, come spesso accade a History, per cui gli argomenti da trattare quasi sembrano esauriti e quindi

Le piccole virtù

Per me questo è il libro più bello di Natalia. Mi sono trovata tantissime volte a pensare "è come se lo avessi pensato io". Mi sono trovata sempre troppo in linea con il suo pensiero e appena l'ho finito, mi è venuta voglia di leggerlo ancora una volta. Le piccole virtù presenta abbozzi, riflessioni e constatazioni della realtà che circondava la Ginzburg e mi sono riconosciuta in tantissime frasi, situazioni, mi sono rivista nelle sue frasi e ho deciso che lei è la mia scrittrice preferita, più di ogni altra.

Alla fine scelgo di stare a casa

In questi giorni non sono uscita.  Sono rimasta in casa perché comunque ho cose da fare, ho da lavorare e comunque dopo un paio di mesi rinchiusi in casa si sono create nuove abitudini che è difficile lasciare senza una vera attrattiva.  Oggi c’era un cielo blu e caldo, una giornata perfetta per andare al mare... ma che mi sa quest’anno non vedrò ... se non dal molo. Lo scorso anno ho buttato via molti vestiti, volevo comprarmi tutto nuovo quest’anno e invece? Niente. Negozi chiusi. Armadio tutto nero e voglia di vestirmi con qualche colore e soprattutto con qualcosa di nuovo. Per questo non ho voglia di uscire. Vorrei fare un giro da Zara ma non si può .  Chissà quando si protra di nuovo entrare e uscire dai negozi liberamente... Intanto a casa ho un sacco di cose che devo fare... leggere, Netflix, ma anche solo un bell’idromassaggio. Oggi non  sarei mai uscita dalla vasca...

Pensare solo al calcio

In 73 giorni non ne ho mai fatto parola, ma è arrivato il tempo. Possibile che il problema più grande degli italiani sia il campionato di calcio? Possibile che fra i mille problemi che ha l’italia Si parli sempre e solo di calcio? Per me la soluzione più ovvia sarebbe quella di lasciar perdere, ricominciare a settembre. In uno stato in cui non si riesce a garantire l’apertura delle fabbriche e delle scuole dobbiamo sempre e solo pensare a come rimettere in moto il calcio? Siamo all’assurdo. Sicuramente lo stadio è stato uno di quei posti dove il virus è stato meglio veicolato e noi non vediamo l’ora di riaprirli? Non sono stati garantiti i tamponi ai malati ma li garantiamo ai calciatori? C’è qualcosa che non va. Grazie al cielo mio marito si interessa pochissimo di calcio, e in casa non ne parliamo mai, a noi interessa lo sport praticato non quello guardato. Però mi da molto fastidio che si diano così tante priorità e soprattutto così tanta voce ad uno sport piuttosto che alla sc

Fase 2, sarà un successo?

Non so quanto sia bene frequentare i social, mettono un’ansia incredibile. Intanto circolano foto scattate ad hoc per far immaginare assembramenti ovunque, mentre poi sono solo distorsioni prospettiche che annullano le reali distanze. Però sotto queste foto false i leoni da tastiera danno il meglio di sé maledicendo il genere umano, seminando il panico.  Che dire poi della cura del plasma che è ostacolato dalle case farmaceutiche? Non so in questi giorni via whatsapp quanti di questi messaggi mi sono arrivati con tanto di recapito telefonico del medico che (fantomatico) che denunciava il complotto. Ma non basta Trump che propone di iniettare disinfettante? No, mi devo sorbire complottisimi ovunque.  Il complottismo più bello è quello che dice che stanno togliendo tutte le libertà per ridurci in schiavitù e per questo dovremmo opporci al vaccino in massa. Più cerco di stare lontana da queste cose , più mi arrivano. Io mi limito a stare a casa, rispettare le regole, e spero di c

Eleanor Oliphant sta benissimo

Volevo leggere questo libro da tantissimo. Poi lo leggevano tutti e avevo paura che mi deludesse, proprio perchè era un libro di successo. Però i vari algoritmi me lo consigliavano sempre e alla fine ho ceduto. Non ne parla più nessuno e quindi l'ho letto. In realtà mi aspettavo qualcosa di davvero diverso, ma l'ho davvero apprezzato. Sia per la tematica, sia per il modo in cui essa è trattata. Anzi il modo in cui Eleanor esce dalle sue "nevrosi" mi ha colpita notevolmente. Non è un libro di selfhelp, ma attraverso una storia, la storia di Eleanor si vuol dare un messaggio positivo. E' una storia che fa bene. E' una bella storia da leggere.

Il mio compleanno

Oggi compio 41 anni. Non volevo un compleanno triste. Non volevo feste su zoom, Meet o whatsapp. Ho partecipato a tante e mi sembravano tristi, il festeggiato con la torta e gli altri a guardare. Ho avuto molti messaggi e tante telefonate, come forse non era mai accaduto prima. Le persone speciali mi hanno fatto sentire lo stesso la loro vicinanza anche se non ho fatto una festa. Sono stata così felice come in pochi altri compleanni. Di solito i miei sentimenti in questo giorno sono sempre molto complicati, è difficile farmi felice in questo giorno, ma oggi lo sono stata.

Social: non ne posso più

Dopo 70 giorni una cosa è certa: non ne posso più dei social. Non ne posso più di improvvisati virologi, immunologi, giuristi, ecc. Non ne posso più di coloro che sfogano le loro turbe nelle chat, le loro paure, le loro fissazioni. Non ne posso più. Non posso più sentire ipocondriaci e agorafobici. Come se questo periodo non fosse già difficile per sé, devo pure sorbirmi gli scleri degli altri? Ma anche no. Per un po' non parteciperò più a queste attività, voglio stare tranquilla, infondo a me piace la mia solitudine fatta di Libri, serie e famiglia. E soprattutto domani nessun compleanno tristissimo via videochat, non li ho mai sopportati e non voglio davvero aggiungere alla serie dei miei compleanni tristi anche questo. Preferisco sia solitario e sincero. La sola cosa che vorrei per il mio compleanno non posso averla. Vorrei andare alla fattoria e al cimitero a trovare i nonni, ma purtroppo si trovano in un'altra regione e non posso andarci.

Esplorando i sentieri

Oggi abbiamo fatto 8,3 km. La giornata era bellissima, era caldissimo e camminare in salita con la mascherina è stato difficile. Era caldo e si sudava è il mio pensiero è andato veloce ad una maturità in presenza, al caldo, con mascherine, guanti e persino schermi protettivi. Non ci voglio pensare. In questi giorni ho camminato tanto perché ero arrivata ad un punto di non ritorno, gran mal di testa fino al vomito, insomma stavo male, avevo bisogno di svagarmi di staccare la spina dal lavoro, se sto in casa mi sento in colpa e mi metto a far qualcosa. Invece così mi sono liberata di tante cose e sto meglio. Infondo bisogna imparare a convivere con il virus, bisogna riprendere a vivere. Io sono di questo avviso. Tendenzialmente mi deprimo, quindi ho proprio bisogno di riprendermi qualcosa, non voglio perdere la mia salute mentale.

Il sapore della libertà

Dopo  due lunghissimi mesi siamo tornati a camminare. Indossate le nostre scarpe da trekking siamo andati alla scoperta dei sentieri cittadini. La città è cinta da colline e ci sono molte vite che portano sui colli e agilmente si può andare tra il verde direttamente  dal centro senza spostare la macchina. È così oggi abbiamo fatto 6 Km. Avevo promesso che non mi sarei mai più lamentata della distanza ne della fatica. Oggi non ho avuto tempo di lamentarmi, sono uscita con occhi nuovi e dovevo vedere ogni cosa, come se non l’avessi mai fatto. Quando ho rivisto il mare mi sono emozionata. Così immenso è splendido da mozzare il fiato. Quanto l’ho immaginato dalle mie finestre? Non lo so nemmeno io. Stasera sono finalmente stanca, ma di una stanchezza positiva. Spero di dormire bene, sono tante notti che non lo faccio più. Ci hanno dato libertà in questo primo Maggio in Liguria, ma non c’era poi così tanta gente in giro, si vede che la gente continua ad uscire per necessità, la nostr

Ogni cosa è illuminata

Ho il dubbio di non aver capito questo libro. A volte mi capita di arrivare in fondo e di non aver chiaro il messaggio, specialmente quando ci sono storie che si intrecciano, vanno e vengono. Spesso leggo la sera, spesso mi addormento e spesso perso il filo. Ho riletto alcune parti proprio perchè il senso di straniamento era forte. MA non è la prima volta che mi capita. Spesso mi concentro solo su di un apetto della storia, tanto da perderne di vista (apparentemente) il filo generale. Mi era capitato con il Piacere di D'Annunzio, e anche qui sospetto di essermi concentrata sull'asèetto linguistico e aver perso un po' il senso generale. So che ne hanno tratto un film e forse questo mi aiuterà. Forse. Nonostante questo mi è piaciuto un sacco.