Giuro da domani cercherò di essere frivola, no domani no, diciamo dopodomani...
in questi giorni troppe idee frullano nel mio cervello, idee e opinioni su quello che è giusto e su quello che è sbagliato. In questi giorni di quarantena, ben 79, ho preso coscienza e autocoscienza di me e tutto sommato mi sono sempre sottovalutata e invece in questi ultimi 79 giorni ho imparato ad apprezzare le mie opinioni, non sono niente male. Limata la mia impulsività non sono niente male come persona. Beh se non mi apprezzo a 41 anni suonati quando mai lo potrò fare?
Quello che oggi mi fa venire la pelle d’oca è questo continuo cambiamento dell’opinione pubblica che di giorno in giorno si improvvisa virologo, infermiere, medico, insegnante e poi persino esperto di trattative con i rapitori e soprattutto psicologo e antropologo. A mio avviso questo è causato dall’estrema parcellizzazione del sapere, da persone che si occupano di cose ristrette per professione, e ciò fa emergere la massa ignorante che si crede al contrario esperta di ogni cosa e ovviamente in diritto di dire la sua perché siamo in democrazia. Se esistessero ancora persone autorevoli in più campi capaci di monopolizzare la scena allora la massa sarebbe zittita. Invece no, tutti dicono la loro e spesso le opinioni della massa sono ricolme e traboccanti di odio. Basta vedere quella povera ragazza tornata dal Kenya. Le poverina ha fatto di tutto per sopravvivere, quello che è sbagliato è a monte: molte ONG vanno allo sbaraglio, non garantiscono la sicurezza dei loro operanti, spesso sono solo travestimenti per lucrare sull’Africa. É sbagliato il sistema, non è sbagliata lei. Solo che la stragrande maggioranza delle persone vede lei in calzoni corti e canottiera prima di partire come operante e poi la foto di lei in vestito tradizionale somalo che scende dall’aereo. Il leone da tastiera si è fermato all’immagine che vede senza sapere nulla della situazione politica Africana, di cosa sia una ONG e soprattutto non sa cosa vuol dire essere in mano a dei rapitori e probabilmente non è interessato nemmeno ad approfondire perché domani ci sarà una nuova vittima da insultare.
Ovviamente si fermeranno alla superficialità di qualche affermazione solo per vomitare odio. E i giornali invece che informare in modo corretto alimentano il fuoco dell’odio e della polemica.
Ma tranquilli domani una partita di calcio distoglierà l’opinione pubblica da veri problemi.
Il calcio stordisce le masse, ecco perché il governo si fa in quattro per ridare il calcio agli italiani mentre la cassa integrazione non arriva e non ci si muove per velocizzare il processo. L’italiano può aver la pancia vuota, ma la partita di pallone non può mancare.
in questi giorni troppe idee frullano nel mio cervello, idee e opinioni su quello che è giusto e su quello che è sbagliato. In questi giorni di quarantena, ben 79, ho preso coscienza e autocoscienza di me e tutto sommato mi sono sempre sottovalutata e invece in questi ultimi 79 giorni ho imparato ad apprezzare le mie opinioni, non sono niente male. Limata la mia impulsività non sono niente male come persona. Beh se non mi apprezzo a 41 anni suonati quando mai lo potrò fare?
Quello che oggi mi fa venire la pelle d’oca è questo continuo cambiamento dell’opinione pubblica che di giorno in giorno si improvvisa virologo, infermiere, medico, insegnante e poi persino esperto di trattative con i rapitori e soprattutto psicologo e antropologo. A mio avviso questo è causato dall’estrema parcellizzazione del sapere, da persone che si occupano di cose ristrette per professione, e ciò fa emergere la massa ignorante che si crede al contrario esperta di ogni cosa e ovviamente in diritto di dire la sua perché siamo in democrazia. Se esistessero ancora persone autorevoli in più campi capaci di monopolizzare la scena allora la massa sarebbe zittita. Invece no, tutti dicono la loro e spesso le opinioni della massa sono ricolme e traboccanti di odio. Basta vedere quella povera ragazza tornata dal Kenya. Le poverina ha fatto di tutto per sopravvivere, quello che è sbagliato è a monte: molte ONG vanno allo sbaraglio, non garantiscono la sicurezza dei loro operanti, spesso sono solo travestimenti per lucrare sull’Africa. É sbagliato il sistema, non è sbagliata lei. Solo che la stragrande maggioranza delle persone vede lei in calzoni corti e canottiera prima di partire come operante e poi la foto di lei in vestito tradizionale somalo che scende dall’aereo. Il leone da tastiera si è fermato all’immagine che vede senza sapere nulla della situazione politica Africana, di cosa sia una ONG e soprattutto non sa cosa vuol dire essere in mano a dei rapitori e probabilmente non è interessato nemmeno ad approfondire perché domani ci sarà una nuova vittima da insultare.
Ovviamente si fermeranno alla superficialità di qualche affermazione solo per vomitare odio. E i giornali invece che informare in modo corretto alimentano il fuoco dell’odio e della polemica.
Ma tranquilli domani una partita di calcio distoglierà l’opinione pubblica da veri problemi.
Il calcio stordisce le masse, ecco perché il governo si fa in quattro per ridare il calcio agli italiani mentre la cassa integrazione non arriva e non ci si muove per velocizzare il processo. L’italiano può aver la pancia vuota, ma la partita di pallone non può mancare.
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