I testi della letteratura giapponese mi lasciano sempre interdetta. Non so se mi sono piaciuti oppure no. LA scritture è asciutta e generalmente è quello che amo trovare nei testi occidentali. Ma in questi testi è anche asciutto l'aspetto sentimentale. Non ci sono eccessi, tutto è misurato. Forse questa grandissima misura è la cosa che mi lascia perplessa. Questo libro l'ho letto con grande piacere, anche se mancano slanci passionali, anche se tutto è misurato, trattenuto.
Canova rappresenta in Marmo la favola di Amore e Pische tratta dalle Metamorfosi di Apuleio: Amore ama la fanciulla Psiche ma pone come condizione che ella non cerchi mai di vedere il suo volto visto che si presenta da lei solo di notte. Psiche spinta dalla curiosità e istigata dalle sorelle gelose manca al patto e cerca di scoprire chi sia il suo amante e il dio s’invola. Psiche, per ricongiungersi ad Amore dovrà superare una serie di ‘prove iniziatiche’, l'ultima consiste nel recarsi negli inferi e chiedere a Proserpina un po' della sua bellezza.
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