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Visualizzazione dei post da ottobre, 2017

Quel che so del Giappone

Tutto quel che so del Giappone può essere chiuso in questa fotografia. So che Freddie Mercury era innamorato del Giappone e delle Geishe tanto da scrivere delle canzoni in giapponese e da circondarsi di un sacco di oggetti giapponesi. Per anni questo è stato il mio Giappone, un paese visto attraverso gli occhi di Freddie Mercury.   Poi il mio Giappone è stato questo, quello visto con gli occhi degli impressionisti, postimpressionisti e di tutti gli artisti che si sono fatti influenzare dal Giapponismo. L'ho sempre chiamata "influenza Giapponese " senza troppo chiedermi il perchè e il percome, interessata da troppe cose, senza mai il tempo di soffermarmi a chiedermi perchè. Ho persino avuto un alunno Giapponese a cui ho chiesto di tutto, ma non mi sono mai soffermata sulla storia, sull'arte e sulla cultura. Lui mi raccontava sempre dei suoi viaggi in Giappone dai nonni e mi spiegava le differenze fra le due culture oggi, quello che era il Giappone oggi e come e

Voglio arrivare qui

Vorrei alzarmi una mattina ed essere a questo livello. Per ora ci riesco solo per poche ore. Ore fantastiche e bellissime che spero diventino sempre di più. Vorrei non occuparmi più della gente, vorrei non preoccuparmi più di quelo che pensano gli altri, di essere totalmente libera di vivere come voglio io senza dover rendere conto a nessuno. Non voglio fare cose assurde, voglio finalmente, per una volta, essere me stessa, come mai nella vita ho potuto. Vorrei solo che coloro che mi circondano se ne rendessero conto e finalmente facessero un passo indietro. Anch'io mi merito un briciolo di serenità, dopo tutto.

Doris Lessing Il senso della memoria

Questo è un piccolo libro che contiene due saggi e un racconto della scrittrice premio nobel Doris Lessing. Questo libro mi ha fatto riflettere su diversi aspetti, forse anche troppi, che non sto qui ad elencare perchè toglierei il piacere della scoperta a chi passa di qui ed accetta il consiglio. Si parla di memoria, di istruzione e di accessibilità, comprensione e semplificazione dei testi scritti. Ultimamente mi vanno solo cose impegnative, cose che mi mettano in moto il cervello, la complessità mi affascina, non ho più voglia di cose leggere, di storie facili. Il racconto che segue i due saggi è molto bello e commovente e anche molto attuale, più che un racconto, una favola per adulti.

Caffè e cioccolato

Proprio adesso ho letto un articolo dove dicono che bere 4 o 5 tazzine di caffè al giorno riducono la mortalità cardiovascolare di 10/18 anni. E anche il cioccolato fondente sopra l'80% ha gli stessi effetti perché sia il chicco di caffè che la fava del cacao sono ricchi di antiossidanti. Quindi secondo questo studio tutto Torinese chi consuma caffè e cioccolato potrebbe allungarsi la vita di circa 8-10 anni rispetto a chi non ne fa uso. Io sono una grandissima consumatrice di caffè e sotto le 3 tazze giornaliere sto male. Ne sento un bisogno fisico molto forte. Quasi da crisi d'astinenza. E queste ricerche mi fanno piacere, perché io continuo a pensare al caffè come alla mia personale droga. All'unica cosa in grado di farmi stare bene, all'unica cosa in grado di darmi lo sprint per reggere la giornata più pesante. Posso fare a meno della cioccolata, ma non posso immaginare il mio mondo senza caffè .

Ho scelto di essere felice

In questo momento della mia vita non è facile, anzi è una cosa molto difficile. Scegliere di essere felici è una scelta davvero ardua, ma devo farcela. Ho deciso di fare fuori dalla mia vita tutto quello che non serve. Ho scelto di occuparmi quanto basta di quello che devo. Ho scelto di dare ascolto al destino. Sento che sul mio cammino sono state messe delle persone che possono farmi stare bene, cambiarmi la vita in meglio. Sento che ce la posso fare. Scelgo di stare bene. Scelgo di essere felice. Me lo merito.

La felicità ha un prezzo

  Quando vi diranno che per essere felici non servono i soldi ridetegli in faccia. Quando vi diranno che i soldi non fanno la felicità ridetegli in faccia. Quando vi diranno che i ricchi sono tristi, depressi ed eroinomani o cocainomani ridetegli in faccia e soprattutto dite a coloro che vi raccontano tutte queste stronzate che la favola della Volpe e dell'Uva Esopo l'ha scritta circa 2500 anni fa.  Comunque in questi giorni io sono stata felice. Sapevatelo. Spero di esserlo sempre di più. Ma... oggi è lunedì.

Non tutte le librerie sono uguali

                                                   So per certo che in città ci sono librerie da "tanto al chilo", librerie che vendono giusto best seller e non hanno mai allestito una parete dedicata ai premi, nè al Bancarella, né allo Strega e ovviamente nemmeno al Nobel e a nessun altro. Quindi sono rimasta sorpresa quando oggi alla libreria del centro commerciale ho trovato la parete dedicata a Ishiguro. Ovviamente ho comprato uno dei libri. Non i dico quale, prima o poi lo scoprirete. Però sono rimasta paicevolmente sorpresa della scoperta, è la prima volta che succede da anni. Di solito l'evento passa in silenzio, nessuno qui in città ne parla, sembra interessare solo a me, non che la mia città sia una città di cultura, eh.  Sin da piccola mi son interessata ai Nobel, chissà perchè ho avuto da sempre questa mania, un giorno mi ha persino portato fino ad Uppsala dove Alfred Nobel ha inventato la dinamite, sono stata sempre molto curiosa lo ammetto. Oggi sono u

Timbuctu, Marco Aime

Leggendo questo libro ho capito cosa avrei voluto fare veramente nella mia vita. La viaggiatrice. La scrittrice di guide turistiche. L'antropologa. Insomma, una qualsiasi professione legata al viaggio, invece ho una vita fortemente sedentaria perchè la mia vita è andata così... eppure  il professor Aime insegnava alla mia università e spesso ho sentito il richiamo dl suo corso, ma chissà come mai sono sempre rimasta lontana da quei dipartimenti... A parte questo, è un libro bellissimo. Mi ha aperto gli occhi su una città che fino a pochissimo tempo fa credevo non eistesse neanche, Timbuctu. Mentre ora so che esiste. Conosco persone che ci sono state,  persone che ci sono nate, vorrei andarci ma so che non ci andrò mai. Adesso so anche perchè chi ci è nato arriva qui, e l'ho capito tra le righe del professor Aime e dalle mie reminescenze d'Africa. E mi fa male il cuore al solo pensiero perchè io l'Africa la amo tutta. E' un libro particolare, tra il viaggio e il

Ho sempre amato l'oversize

Sin da piccola ho sempre amato gli outfit oversize, sia quando pesavo 49 chili che adesso.  Lo scorso anno che pesavo una cifra immonda mi stavano davvero male, e ne soffrivo davvero tanto, ma adesso, con 12 chili in meno addosso certe cosine iniziano a starmi di nuovo bene. Persino Quel cappotto over dalla strana fantasia vintage che è rimasto per tanto tempo nell'armadio perché proprio non me lo potevo vedere addosso ma che mi piaceva all'infinito oggi... mi stava proprio bene. E che bello poterselo mettere. E che dire della gioia infinita di poter prendere qualsiasi cosa dall'armadioe potersela mettere anche distrattamente perché adesso non devo più fare caso a cosa abbino perché ogni pantalone sta bene con ogni maglietta? E finalmente la gente mi ferma e mi chiede da che dottore sono andata per dimagrire così tanto in così poco tempo.

Quale scegli?

Io sceglierei la pillola rossa. Anche se sarei tentata da quella verde, che dopotutto ha la stessa funzione se volete. Essere invisibile non gioverebbe alla mia salute mentale, non ho voglia di scoprire quello che non so e che non devo sapere. Lo stesso vale per leggere la mente, userei questo dono per sapere cosa pensa la gente piuttosto che per delinquere, e alla fine mi rovinerei l'esistenza . Viaggiare velocemente nello spazio è accattivante ma volete mettere quanto lo sia di più farlo nel tempo? Vedere come se la passassero davvero i Romani, piuttosto che essere al concerto dei Queen di Wembley del 1986, oppure a qualsiasi altro evento storico che ti salti in mente? Una figata pazzesca. 

ritrovarsi

In questo caldo autunno fatico a tenere tutti i pezzi a galla. Mi piacerebbe fare un po' di decluttering che ora va tanto di moda, mi piacerebbe farlo in casa, negli armadi, ma soprattutto con situazioni e persone. In casa ci sono moltissime cose che non mi servono, ma mi dico sempre che prima o poi potrei tornare ad usare, e ahimè, questo è vero. Posso passare mesi e anche anni ignorando un certo oggetto e poi riscoprirlo e utilizzarlo tantissimo, quindi per questo fatico davvero a separarmi dalle cose. Mi capita anche con i vestiti. Riesco a cambiare taglia e ripescare cose che ho amato, cose che non mettevo da tempo, quindi fatico a separarmi da cose troppo grandi o troppo piccole perchè mi dico che prima o poi potrebbero tornare utili. Invece, caspita, le persone... quelle si che vorrei proprio tagliarle via e anche definitivamente. Non riesco proprio a vedere un " riutilizzo ", passatemi il termine in paragone. Sono stata educata al perbenismo che non riesco a lib

Dio non è morto

Ho sempre invidiato la felicità e la serenità di coloro che avevano la Fede. Credere in Dio ti aiuta nei momenti più disperati, è la risposta quando risposte non ce ne sono. Non è un discorso facile e non è neanche un discorso popolare e neanche da blog. Eppure sono anni che vado cercando quel tipo di "conforto", quell'oppio dei popoli che è la religione. Al giorno d'oggi essere alternativo  è credere in Dio.  E crederci davvero. E crederci davvero è una delle cose più difficili che esistano oggi. E' molto più facile essere atei. Però da qualche parte, nascosti, esistono ancora piccole comunità di Cristiani veri. E a forza di cercarli prima o poi li trovi. SApere che esistono ancora mi rende felice, poi chissà un giorno mi verrà veramente voglia di esserlo davvero, per ora mi fa piacere anche solo stare a guardare, ma sapere che esistono e sapere che posso stare con loro qualche volta, perchè l'ho detto, essere Cristiani per davvero oggi non è per nie

Il lupo perde il pelo ma non il vizio

Il calendario dice che è autunno, il termometro un po' meno, stamattina mi sono alzata e come al solito ho visto il sole, il cielo azzurro e ho pensato che potesse essere l'ultima volta. infondo per pulire e riordinare c'è sempre tempo mentre per vivere forse no. Così ho preso il treno come se fossi una turista americana, tanto la borsa del mare era sempre lì, non l'avevo messa via, e sono venuta in spiaggia. Ho fatto il bagno, ho fatto una lunga nuotata e l'acqua turchese del mio mare ha lavato via l'inquietudine delle ultime settimane.  Io dovrei vivere in posto con il clima costante che non scende sotto i 18/20 gradi e che mi regala queste belle giornate da passare al mare che mi ricaricano, mi rilassano e mi fanno dimenticare tutto. Le spiagge d'autunno sono più belle, più silenziose, meno affollate e l'acqua è così calma, sembra fredda ma è solo un'impressione. Oggi è tutto così perfetto che è solo un dono divino.

Il primo voto

È arrivato, il primissimo voto, assolutamente inaspettato, positivo, un bel 7 e mezzo che ha fatto felice anzi felicissima la mamma. Un sette e mezzo preso con un professore difficile ed esigente, definito incontentabile, che ha dispensato molte insufficienze ma che ha premiato proprio te. E il cuore di mamma straborda di gioia e orgoglio che non può nemmeno essere descritto. Dopo una scuola elementare fatta male, fra mille difficoltà, etichettata sempre come ultima della classe, come asino, oggi la prima di molte rivincite... sembrerò troppo protettiva, ma ho visto versare troppe lacrime amare e ne ho versate anch'io con te per come ti hanno trattata nei 5 anni precedenti e adesso ho solo voglia di gioire di questi piccoli successi, di questa normalità che ti meriti dopo tutto quel dolore ingiustificato e ingiustificabile. Ci meritiamo solo normalità.

Un week end a Roma

Sto pensando di passare un weekend a Roma. Mi ero detta che non sarei andata in nessuna grande città finchè le bambine non fossero state abbastanza grandi per scappare in caso di pericolo con le loro gambe, poi mi sono detta che la vita è troppo brutta per stare a pensare anche a queste cose e fanculo l'Isis e se devo morire per mano sua nella città eterna così sia. Solo che 3 Giorni a Roma sono pochi. Cosa vedere? Intanto si va per incontare persone. Amici. E questa è la mission numer 1. Secondo il Pantheon e non si discute. E se poi piovesse sarebbe veramente il massimo. Perchè essere al Pantheon quando piove e vedere se davvero dall'oculo non entra acqua deve essere una di quelle soddisfazioni da mille e una notte (per un bambino). Il Pantheon è irrinunciabile, poi non saprei, ho veramente l'imbarazzo della celta, non saprei neanche quale secolo scegliere fra Roma antica, Medievale, Rinascimentale e Barocca, tralasciando poi le altre ere. Mi vengono in mente mi

La scuola media

Ormai è quasi un mese che è iniziata la scuola e per Vittoria e va a gonfie vele. Non abbiamo ancora preso un voto, ma il salto dalle elementari alle medie è stato davvero positivo. Il cambio da maestra unica ad un sacco di insegnanti è stato positivo: molti metodi, molti caratteri quindi non si è mai il più bravo in tutto o il peggiore, quando cambia il professore cambiano anche le simpatie quindi non è detto che il più bravo sia sempre il più bravo per tutti e viceversa. Si passano meno ore insieme e la conoscenza è meno approfondita e il rapporto è più distaccato e formale e certe volte può essere un vantaggio, specialmente per i più timidi. La sua maestra, ahimè, era abbastanza limitata nelle conoscenze e quindi le sue lezioni erano povere e poco stimolanti mentre ora ha trovato molte persone vivaci dal punto di vista culturale e lei è una bambina molto curiosa e si trova veramente bene in questo mare di sapere e novità. Per contro odia le nuove tecnologie nell'apprendimen

I Puffi

Quando ero piccola guardavo molti cartoni animati, fra questi, i puffi. Mi piacevano, ma non mi ha mai appassionato la loro storia in sè, però mi piaceva averli e giocarci in casa oltre a guardare i cartoni animati. Avevo molti personaggi: Grande Puffo, Puffetta,  Forzuto e anche Baby Puffo che tenevo in una bacheca appesa al muro e poi tiravo giù quando mi servivano per giocare. Mi ricordo che a volte le barbie potevano trovare il villaggio dei puffi, alla faccia di Gargamella, che non ci riusciva mai. Ovviamente avevo anche lui e Birba. In questi ultimi due weekend passati a passeggiare nei miei boschi ho cercato con attenzione qualche Amanite Muscaria da fotografare, ma niente, non sono riuscita a trovarla. Eccola qua, in una foro trovata su google, non è facilissima da trovare nei boschi, l'ho visto pochissime volte, forse una o due, molto più semplice imbattersi in un porcino. Mentre ne parlavo con le mie bambine, Rachele mi ha fatto riflettere su una cosa a cui in 38

Chi si ricorderà di me?

Oggi mentre aspettavo di attraversare la strada un autobus si è fermato per farmi passare, l'autista mi ha fatto un cenno, si è tolto gli occhiali e ha aperto la porta per salutarmi... era il papà di una mia alunna di tanti anni fa che si ricorda ancora di me e ha sempre piacere salutarmi e farmi sapere come sta sua figlia. Inutile dirvi che mi ha fatto molto piacere, come mi fa immenso piacere vedere i miei ex alunni laurearsi, sposarsi e diventare genitori. Mi piace esse "zia" di tutti questi nipoti che chissà un giorno potrei avere di nuovo sui banchi di scuola come i loro genitori.  Lo ammetto alcuni li ho dimenticati, non riesco proprio a ricordarli tutti, altri alunni li ho amati così tanto che non posso dimenticare ne loro ne i loro genitori. Alcuni li ho odiati, l'odio è stato reciproco, ma adesso non so cosa accadrebbe se ci incontrassimo di nuovo. Altri hanno avuto così successo nella vita che è stato fin troppo semplice seguirli, campioni mondiali di

Un posto felice

C'è chi nella mia vita si è divertito, consapevolmente o no, a portarmi via la mia felicità appena la costruivo. Oggi sono fortemente intenzionata a non permettere più a nessuno di farlo, a mettere la mia felicità in posti dove nessuno possa portarmela via. Oggi ho trovato questo albero, con questa panca, una capanna sul limitare del bosco e ho pensato che questo luogo calmo e tranquillo mosso solo dal vento possa essere un posto fantastico dove rifugiarsi dal male del mondo. Questo luogo appartiene alla mia famiglia da generazioni e per generazioni qui i bambini hanno pascolato le nostre pecore giocando fra gli alberi. Nel silenzio del mondo moderno immagino le generazioni passate che qui imparavano a vivere. Da qui, da dove la mia famiglia iniziava la propria vita, io ricomincio. E quando sarà primavera verremo qui a fare picnic, a giocare e magari a campeggiare come se fossimo ancora pastori, ma ora senza pecore, ma solo di noi stessi.

Timbuctù dreaming part one

Sono sempre stata affascinata da quelle costruzioni che i bambini che fanno con la sabbia bagnata sul bagnasciuga colando la sabbia fra le dita e costruendo grandi torri che sembrano grandi cattedrali gotiche ma che oggi studiando il Mali, mi paiono somigliare a queste costruzioni tipiche del deserto. La parola Timbuctù mi ha sempre affascinata, credevo fosse un non luogo, un luogo della fantasia medievale, invece esiste davvero e si trova in Mali. In questi anni sto imparando a conoscerlo e mi affascina sempre di più, mi affascina la sua gente, mi affascina la sua storia e mi affascina la sua arte, partirei anche domani ma ho la consapevolezza che per me Timbuctù rimarrà un non luogo, un luogo della fantasia. E mi immagino queste architetture fantastiche che emeergono dalle sabbie dal deserto e brillano fra le merci esposte in arrivo e in partenza e la suggestione con un luogo ben conosciuto e che non ho mai capito da dove venisse mi è subito chiaro. Ed ecco Gaudì, la ve

Tristano e Isotta

Immagino che ad una certa età tutti conosciamo la storia di Tristano e Isotta, ma l'abbiamo davvero mai letta? E se lo abbiamo fatto quale abbiamo letto? Sicuramente all'università ho studiato le varie versioni della loro storia che è stata trascritta varie volte a partire da Chretien de Troyes e sicuramente avrò letto la versione di Beroul, ma in casa non mi pare di aver il libro, ma in quel tempo leggevo tanto e non so come mi arrivassero i libri fra le mani e non i ricordo molto. Sicuramente ho confrontato in antologia dei passi con un passo di Thomas che sono certa di aver già letto prima di oggi, ma non interamente, solo a piccoli passi. La versione di Thomas mi mancava e a anni di distanza mi trovo oggi a porvi rimedio, dopo quasi 15 anni, mai dire mai. LA letteratura medievale ha il suo grande fascino e vale la pena riscoprirla. Specialmente l'amor cortese. LA storia raccontata da Thomas si legge molto bene, richiama l'eco dei trovatori ed è piacevole legger

kazuo ishiguro nuovo premio Nobel

Oggi alle 13.09 già sapevo che il Nobel lo aveva vinto lui, kazuo ishiguro. Ovviamente non compare nella mia lista e guarda caso in Italia é pubblicato da Einaudi, come se l'accademia dopo il pasticcio dello scorso anno volesse far pace con il mondo dei lettori e dare il premio a qualcuno che proprio non ci aspettavamo ma di abbastanza conosciuto da trovarlo direttamente in libreria alle 13:09 quando lo hanno annunciato. Personalmente non amo la letteratura giapponese, ho avuto brutte esperienze con Murakami e Yoshimoto, forse per la regola del non c'è due senza tre proverò anche lui... ma non ho grandi speranze. E va beh... niente da fare per gli eterni candidati che mi sa che rimarranno tali per sempre, con un po' di amarezza, per me Roth se lo merita davvero.

Cattivi pensieri

Questo autunno è funestato da una dose di così tanti cattivi pensieri che non so neanche da dove iniziare ad elencarli e ahimè io sono la persona più che tiene tutte le redini della famiglia. Vorrei tanto scappare anch'io, è così bello e facile lasciare tutto e tutti e costruirsi una nuova vita lontano dai problemi, ma non posso. Affronto tutto di petto e dico a tutti che mi sto guadagnando il paradiso. Quando vedo gli altri mi scende un po' la lacrimuccia e dico:perchè non posso avere anch'io un po' di quello? Mica tanto, solo un poco... una persona che si occupi saltuariamente anche di me, che mi offra un po' di calore e protezione, un po' di aiuto, che non mi faccia sentire sola e incompresa come sono in realtà. Mi manca il calore di una vera famiglia, ma non una famiglia verso il basso, la famiglia d'origine, quella da cui vieni, quella che funziona da porto sicuro. Io sono diventata il porto di tutti ma non ho più un porto dove trovare rifugio.

Aspettando il nobel per la letteratura

Ci siamo, fra poco ci sarà l'annuncio.. forse già giovedì 5 ottobre... e me ne stavo già dimenticando... dopo la delusione cocente dello scorso anno ho archiviato il toto Nobel fino a quasi l'ultimo giorno. Ma chi vincerà? Mi sento di escludere a priori Philip Roth. Dopo aver letto Pastorale Americana ho capito che non vincerà mai il Nobel. Ho anche capito che non faranno mai vincere quegli autori super pubblicati e super conosciuti che oltre al Nobel avrebbero un picco di vendite in tutto l'occidente (e ingrasserebbero in particolare le case editrici) ergo tifo per Ngugi Wa Thiong’o Kenyota, che alemno in Italia, non è pubblicatop da nessuna delle grandi case editrici come Mondadori, Feltrinelli, Einaudi ecc... come invece lo sono i più attesi Murakami, Amos Oz, Don DeLillo, Javier Marías, Antonio Lobo Antunes,Yan Lianke e ahimè anche Claudio Magris. Si parla anche di Margaret Atwood, non la conosco. Potrebbe. Poetessa, pubblicata per piccole case editrici, se dov

La festa dei nonni

Oggi è la festa dei nonni. Io non ne ho più da 6 anni. Sul mio Comó c'è una foto dei miei nonni abbracciati e sorridenti, un po' giovani ma già nonni, come mi piace ricordarli. Ogni sera li guardo e chiedo loro la forza per andare avanti. Ci sono giorni in cui la nonna mi ha guardata storta perché non sono una buona casalinga, perché non mi impegno in cucina e tantomeno nelle faccende, perché sono disordinata. Ma ultimamente il suo sorriso è largo e comprensivo, perché  continuo ad essere una cattiva casalinga e sempre lo sarò, ma nel momento del bisogno mi sono dimostrata una donna forte, capace di prendermi tutta la famiglia sulle spalle e non mi sono tirata indietro. Non sono scappata, ho affrontato le avversità a testa alta e non mi sono lasciata deprimere. Insomma mi sono rivelata la donna che con fatica e determinazione lei ha cresciuto. Un giorno, prima di morire mi aveva detto detto che non le dispiaceva morire perché tanto non l'avrebbe pianta nessuno se

Benvenuto Ottobre

Siamo arrivati a ottobre. Settembre è stato un mese faticoso, pieno di forti sorprese e grandi novità, ahimè molto negative, ma che ho affrontato con il sorriso sulle labbra (e con lacrime amare) e ho cercato di andare avanti, anche perché altrimenti non potevo fare. I miei obbiettivi mensili sono sempre lì, irraggiungibili. Volevo pesare già 69 chili, invece ne peso ancora 71. I muscoli pesano, ma sono molto più sottile di una volta, molto più sottile di quando facevo herbalife... sono tornata più o meno a come ero quando allattavo Rachele con la sola differenza che allora mangiavo allegramente quello che volevo, adesso pressoché niente perché ho paura di stare male. Ancora 3 miseri chili e sarò fuori da quella fascia che viene definita del sovrappeso, considerando che il primo giugno ero nella fascia dell'obesità posso dichiararmi soddisfatta.  Peccato che intorno a me nessuno si sia accorto che ho perso 12 chili in 4 mesi. Nessuno.  12 chili sono tanti, eppure...