Oggi è la festa dei nonni.
Io non ne ho più da 6 anni.
Sul mio Comó c'è una foto dei miei nonni abbracciati e sorridenti, un po' giovani ma già nonni, come mi piace ricordarli. Ogni sera li guardo e chiedo loro la forza per andare avanti.
Ci sono giorni in cui la nonna mi ha guardata storta perché non sono una buona casalinga, perché non mi impegno in cucina e tantomeno nelle faccende, perché sono disordinata. Ma ultimamente il suo sorriso è largo e comprensivo, perché continuo ad essere una cattiva casalinga e sempre lo sarò, ma nel momento del bisogno mi sono dimostrata una donna forte, capace di prendermi tutta la famiglia sulle spalle e non mi sono tirata indietro. Non sono scappata, ho affrontato le avversità a testa alta e non mi sono lasciata deprimere. Insomma mi sono rivelata la donna che con fatica e determinazione lei ha cresciuto.
Un giorno, prima di morire mi aveva detto detto che non le dispiaceva morire perché tanto non l'avrebbe pianta nessuno se non il nonno. Idealmente nel giorno della loro festa vorrei impacchettargli tutte le lacrime che ho speso per lei in questi 12 anni e per lui in questi 6 e spedirgliele per far capire ad entrambi il vuoto che hanno lasciato nel mio cuore. Se non avessi avuto loro oggi sarei stata perduta. E non voglio nemmeno immaginare come. Se sono quel che sono è solo grazie a loro, loro sono la parte migliore di me.
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