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La polemica del giorno

Giuro da domani cercherò di essere frivola, no domani no, diciamo dopodomani... in questi giorni troppe idee frullano nel mio cervello, idee e opinioni su quello che è giusto e su quello che è sbagliato. In questi giorni di quarantena, ben 79, ho preso coscienza e autocoscienza di me e tutto sommato mi sono sempre sottovalutata e invece in questi ultimi 79 giorni ho imparato ad apprezzare le mie opinioni, non sono niente male. Limata la mia impulsività non sono niente male come persona. Beh se non mi apprezzo a 41 anni suonati quando mai lo potrò fare? Quello che oggi mi fa venire la pelle d’oca è questo continuo cambiamento dell’opinione pubblica che di giorno in giorno si improvvisa virologo, infermiere, medico, insegnante e poi persino esperto di trattative con i rapitori e soprattutto psicologo e antropologo. A mio avviso questo è causato dall’estrema parcellizzazione del sapere, da persone che si occupano di cose ristrette per professione, e ciò fa emergere la massa ignorante...

Crollano i ponti

Che questo 2020 sia un anno funestolo sapevamo già senza bisogno di ulteriori conferme. Eppureoggi abbiamo avuto l’ennesima cosa negativa del 2020, è. Crollato il ponte sul Magra che collega Caprigliola ad Albiano. Di fatto si trova nella provincia di Massa Carrara ma di fatto è zona nostra, è un ponte importantissimo per la viabilità della mia città, anche se si trova di fatto in un altra provincia. Non so quante volte nella mia vita l’ho percorso per andare alla fattoria. Quando ero piccola non esisteva il raccordo autostradale e l’unica strada per andare alla fattoria era proprio quella. Poi le strade si sono moltiplicate e si è passati altrove, ma quando andavo su alla fattoria in motorino, dovevo proprio passare solo e unicamente di lá. Ultimamente era molto trafficato e solo la quarantena ha evitato una vera strage come quella del Morandi. Già la mia provincia ha una viabilità in ginocchio per colpa delle alluvioni, ora la situazione sarà ancora più difficile. Il ponte è mis...

Il primo caso

Anche in città è stato accertato il primo caso. La paura corre fra i gruppi di whatsapp. Ieri e oggi sono comunque uscita per una passeggiata in centro e non si parla d’altro, solo di corona virus, di amuchina che non si trova e soprattutto delle mascherine altrettanto introvabili. A dire il vero non si trova nemmeno l’acqua ossigenata, sono tre giorni che la cerco. Ne ho poca in casa, ma la usiamo sempre perché Rachele ha forato i lobi da poco e li disinfettiamo spesso, una vera necessità, ma non ne trovò in città, cercherò di farmela bastare. Ho trovato solo l’alcol denaturato. Chissà domani dopo il primo caso... Oggi stanno arrivando indicazioni per la didattica a distanza. Io ho chiesto ai ragazzi di terza di mandarmi le schede  che dovevano consegnarmi comunque oggi. Ho inviato alle quarte il materiale di studio. Ma non riesco a fornire a tutte le mie 8 classi materiale nella stessa misura. Sono presa un po’ alla sprovvista. La maestra di Rachele ha avuto un ripensamento,...

Il primo giorno senza scuola

Quando rimango senza scuola capisco quanto sia importante per me. Credevo che non avrei mai più provato questa sensazione dal momento in cui sono passata di ruolo e invece è arrrivato il corona virus a togliermi la scuola, per una lunghissima settimana. Stamattina ho avvertito i responsabili del progetto a cui tenevo tantissimo che ci ritiravamo perchè il giorno 27 le lezioni erano sospese. Come me tanti referenti in tutta Italia devono aver compiuto mestamente quest'azione e il comitato scientifico si è riunito e ha sposato la data, che felicità. Domani mattina finirò il materiale di studio per i ragazzi e avremmo qualche giorno in più per preparaci, spero. LA notizia del rinvio l'ho avuta ora, per tutto il giorno sono rimasta con l'amaro in bocca, ci credevo, volevo provarci con i miei ragazzi, mi spiaceva che tutto fosse finito così senza nemmeno provare. Oggi sono stata a scuola di Rachele a prelevare il suo materiale, quaderni e libri che di solito rimangono a scuo...

Tutto sospeso

In questi giorni tante notizie si sono rincorse, ma non si sapeva nulla di certo. Ho iniziato ad allestire la mia dispensa un po’ per scherzo. Del resto avere la dispensa fornita mi era servito anche quando avevo avuto l’influenza, avere scorte di cibo in casa ci avevano permesso di stare tranquilli quando eravamo entrambi malati. Così la settimana scorsa abbiamo iniziato a comprare le cose, a pianificare le scorte. Mai avrei immaginato di trovarmi oggi alle 18 con le scuole chiuse una settimana intera. Un giorno lo prendi con allegria, ma una settimana intera... una settimana lo prendi già come una punizione, un’isolamento. Cosa faremo una settimana intera? Viki è preoccupata per l’esame, ha paura di rimanere indietro. Mi ha chiesto di aiutarla a leggere qualcosa che possa servire. Io perderò tante opportunità che in questi mesi avevo coltivato e che proprio in questa settimana si concretizzavano, cose in cui io e i miei ragazzi avevamo creduto. Un progetto importante a cui avevamo...

Cambiamo discorso?

Fra amici non si parla d'altro da settimane: corona virus. Ci diciamo sempre : Cambiamo discorso? e poi ricapitiamo sempre lì. La nostra preoccupazione più frequente è: "non ci dicono niente". Non sappiamo come comportarci, non sappiamo cosa fare. Non sappiamo se siamo al sicuro oppure no. Non sappiamo se mangiare sushi o aver paura della persona con i tratti orientali che ci sta accanto. Non sappiamo distinguere i cinesi dai coreani, dai giapponesi o da qualsiasi altro asiatico, figuratevi un'influenza da un corona virus. L'unica cosa certa è che abbiamo paura. Cosa dobbiamo fare? Lavarci le mani. Affidarci a Dio. Procurarci una copia del Decameron, che a quanto pare è l'unica guida sicura di come passare indenni ad un'epidemia e ovviamente rileggere con attenzione anche i Promessi Sposi, perchè Renzo guarisce dalla peste. Questi due testi potrebbero contenere giusti consigli, perchè a quanto pare nessuno sa che cosa dirci se non: "lavatevi le...

Anche se Amadeus chiedesse scusa?

Non guardo la Tv, ma ho colto L’enfasi delle parole dette da Amadeus dai social, dalle notizie sui siti di informazioni. A quanto pare Amadeus sarà il presentatore di San Remo, non lo sapevo e saperlo non mi cambia la vita, e avrebbe pronociatoparole sessiste, nel senso generale : lei è una donna meritevole perché sa stare nell’ombra del grande uomo che è il suo compagno. Frase d’altri tempi, assolutamente adatta al target dei telespettatori del programma. Perché alla fine chi lo guarda San Remo? Gli ottantenni. E a un ottantenne questa frase può essere assolutamente congeniale, quando lui aveva vent’anni il mondo girava così. Ma a chi dà noia? A chi non guarda il programma e non l’ha mai guardato per mille motivi. Infatti la frase è stata estrapolata e rimbombata dai social fino al parlamento. Amadeus non è stato politicamente corretto, si scusi. Questo accade perché in Italia non c’è libertà di pensiero e allo stesso tempo tutti si sentono in grado di criticare tutti. Quindi è s...

Non sono una di quelle

No, non sono una di quelle madri. Mia figlia li guarda sempre su YouTube e io non li sopporto. Non le ho comprato il libro e non la porterò al cinema. Tanto di cappello a questi due ragazzi che hanno saputo far breccia nelle menti dei ragazzini, sono studenti di scienze della comunicazione del resto. Ma io proprio non li sopporto. Non sopporto il tono di voce, urlano sempre, perché? Pensare di andare al cinema e sorbirmi 1 ora e passa delle loro voci stridule mi fa star male. Ed eccomi diventata la mamma che non volevo essere, lontana dagli interessi e dal mondo delle mie bambine. Sento davvero pressante il gap generazionale, il mio mondo non è il loro. Comunque Rachele non ne fa una passione, sapeva da subito che avrei detto no, quasi non l’ha chiesto, sicura della risposta. Il trauma è tutto mio.

leggiamo troppo poco?

Verso la fine dell''anno emergono sempre i dati ISTAT sulla lettura in Italia, magari confrontati e comparati con i dati INVALSI e OCSE PISA e ogni volta i dati sono negativi. In Italia si legge poco e si comprende ancora di meno. Come mai? Io faccio parte di una nicchia di persone che dedica ogni giorno almeno un'ora alla lettura, ma so di essere fuori del comune e quando ne parlo vedo vista alla stregua di un alieno, ma a me piace leggere, leggo per puro piacere. In Italia manca proprio questo: il piacere di leggere. Perchè non riusciamo a coltivare il piacere della lettura? Secondo me queste sono le maggiori motivazioni: In Italia la cultura è elitaria e di parte . Esistono cose degne e cose non degne. Ovvero se ti piacciono i romanzi rosa è meglio che stai zitto, potrebbero dirti che quello non è leggere. Ma la lettura è piacere! Non accademismo! In Italia spesso si impone di leggere (vedi Divina Commedia, Promessi Sposi ecc...), il piacere non si impone. In ...

9 novembre 1989

quando ero piccola ascoltavo sempre i nonni che mi raccontavano le storie, soprattutto le storie della guerra. I miei nonni erano contadini ed erano abituati a raccontare storie. Io ho raccolto la loro eredità e spesso racconto storie che ho ascoltato e che ho vissuto per potere mantenere viva la memoria. Il 9 novembre 1989 avevo 10 anni. Era abitudine nella mia famiglia guardare il telegiornale e parlare di attualità, quindi sapevo cosa stava accandendo. Udite, udite, ne parlavamo anche a scuola! Alle elementari non si parlava solo di cose lontane ma anche di quello che accadeva ogni giorno e la nostra maestra non aveva davvero paura a scandalizzarci dato che si parlava di Shoah senza giorno della memoria e si parlava di molte cose, anche tragiche, senza paura di traumi. Avevo solo 10 anni, uno in più di Rachele adesso e frequentavo la quinta elementare. Ero molto impressionata dal muro. Infatti ho messo questa foto che per me ha un significato profondo. Sapevo che il muro aveva ...

The shoah party

Controllate il telefono di vostro figlio? Io si, mia figlia ha solo 12 anni e ha bisogno di controllo. Non lo faccio spesso, ma a sorpresa lo controllo, in ogni parte. Abbiamo anche dei dispositivi di parental control, molti amici hanno il suo numero e controllano lo stato, ciò che pubblica. Non vorrei mai finire come quella mamma che “trova l’inferno” sul telefono del figlio, dalla chat nominata The Shoah party, ai porno. Avrei voluto evitare di dare il telefono così presto ad una bambina, ma si è reso necessario perché va a scuola da sola e nell’intero tragitto da casa a scuola non ci sono più telefono pubblici. Se ha bisogno non può chiedere aiuto se non ad un passante e coi tempi che corrono... quando io avevo la sua età avevo sempre in tasca un gettone, sapevo tutti i numeri di telefono a memoria e avvertivo sempre dei contrattempi. Oggi questo non è più possibile.  Dietro alla scelta di dare il telefono al proprio figlio dovrebbe esserci un rapporto di fiducia e di...

I nobel per la letteratura

Giovedì scorso hanno annunciato i vincitori del premio Nobel per la letteratura. Sono sincera, quest'anno non ho seguito la vicenda, mi sono ricordata per caso che dovevano arrivare i nomi e li ho guardati. Alcuni giorni prima dicevano che il premio è troppo eurocentrico e quindi si sarebbe guardato un po' più in là. Lo sapete quanto apprezzo gli scrittori africani e pensavo ad alcuni di loro, insomma poi i nomi sono sempre gli stessi. Sono rimasta delusa dal mancato riconoscimento a Roth, uno dei miei scrittori preferiti, eterno nome in attesa finchè non è morto. Ed ecco giovedì il nome di due sconosciuti: Olga Tokarczuk, fra l'altro impronunciabile, e Peter Handke. Naturalmente ho subito reperito i loro libri, come ogni anno, ma non so quando riuscirò a leggerli, ho liste lunghe e poco tempo. Poi ora sono alle prese con ben tre libri tra cui quello di un'altra Nobel, Herta Müller, che ho tra l'altro anche ricominciato da capo proprio perchè ho perso il filo. S...

Libertà limitata

Ho sempre sostenuto che internet non è libero. Non è vero che puoi scrivere tutto ciò che pensi. Oggi è successo che hanno bloccato il profilo Facebook e Instagram di Gabriele Bernardini , @la_somma_e_il_totale . Gabriele è uno dei divulgatori scientifici che seguo su Instagram, anzi ormai lo apro solo per seguire loro ( @dietista.camillabendinelli, @verdy75 , @dario.bressanini , @meglioadele , @divagatrice e altri), e oggi ho scoperto che è stato bloccato e ci sono rimasta male ma non sono sorpresa più di tanto, perché lo so, la verità fa male! Gabriele è uno che dice la verità quindi è una persona scomoda. Chi consulta le fonti, chi spiega la verità ha solo da perdere nei social e su internet. Perché internet è la sede dello scemo del villaggio, dove può dire la sua ed essere ascoltato, lo spiega bene nelle sue analisi Umberto Eco. Oggigiorno "l'ho letto su internet" ha più valore della laurea, ed è una cosa devastante dal mio punto di vista. Questa cosa ci distru...

La peggiore immagine dopo il crollo delle torrri gemelle: l’incendio a Notre Dame di Parigi

In questo momento brucia. È questa è una terribile immagine, una delle più brutte che io abbia mai visto. Mille anni di storia in fumo, il tetto crollato, non oso pensare le perdite artistiche che stiamo subendo. Ho i brividi, non credo resterà qualcosa dopo questo terribile incendio. La storia che va in fumo e noi inermi. Le cose che credi si possano preservare per sempre, irrimediabilmente perse. Pensi ai luoghi di guerra, pensi alle bombe e poi uno stupido incendio si porta via uno dei simboli d'Europa in pochissime ore.

La maestra con la TBC

Stamattina ho appreso la notizia della maestra con la TBC che ha contagiato molte persone. Povera collega, non voglio pensare alla pena che ha per la disgrazia che le è successa. Già starà male, già sarà incredula per aver contratto una malattia così fuori dal cumune, poi ci si mettono anche alcuni genitori che di sicuro la incolperanno per aver messo a rischio la vita de loro figli. Ma la colpa non è della maestra, ma dello stato. Noi insegnanti non siamo MAI sottoposti a visite mediche. Tutti i miei amici hanno regolari controlli medici sul posto di lavoro, noi insegnanti no. Perchè? Eppure anche noi abbiamo malattie professionali che andrebbero riconosciute, eppure anche noi spesso ci ammaliamo. Molti hanno disturbi cronici alla gola e alle corde vocali, ma possiamo vantare cause di servizio? E quando siamo noi a prendere l'influenza dagli alunni? DAl punto di vista sanitario gli insegnanti non sono per niente tutelati e questo caso dimostra quanto sia pericolosa l'assen...

Il bus di Milano e quello che non mi piace dell’Italia

Ieri sono rimasta sgomenta, agghiacciata. Mia figlia ha 12 anni come quei bambini. Poteva accadere a lei, poteva accadere a me.  Le ho chiesto subito se avrebbe avuto il coraggio di correre giù dall’autobus. Lei mi ha risposto di sì. È dagli attentati di Nizza che le chiedo se è in grado di correre e questa è la prima volta che mi risponde sì.  Ormai siamo abituati a scene del genere e un po’ siamo preparati. A forza di vedere queste cose al tg si è creata una corazza ed è pronta a correre. Ma io mi chiedo come è possibile che un uomo con precedenti penali possa lavorare proprio nello stesso ambito dei suoi precedenti? Perché in Italia è possibile che una persona con precedenti per guida in stato di ebrezza possa fare l’autista? Sicuramente in Italia ci saranno pedofili che fanno gli insegnanti. Sicuramente ci saranno malfattori di ogni tipo che lavorano indisturbati con alle spalle la loro condanna. Io so di una persona condannata per aver infranto la legge 6...

Blogger: passsione o professione?

In questi giorni mi sono chiesta molte volte se il mondo dei Blogger (compresi Blog, vlog, instagrammer) sia diventato un mondo fatto da professionisti piuttosto che pa semplici persone che si sentono di condividere dei contenuti. Un mondo di plastica e di finzione dove persone fingono di avere qualcosa da condividere, ma lo fanno principalmente a scopo di lucro, dove si vive una qualsiasi esperienza solo ed unicamente per condividerla e guadagnarci. Scrivo quello che mi passa per la testa dal lontano 2006 e ho visto questo mondo cambiare. Qualche anno fa volevo anch'io provare a sfondare, fare qualcosa di diverso, ricevere pacchetti dono dalle aziende... poi me ne è mancato il tempo e soprattutto la voglia. Però vedo che alla fine in giro è questo il modello che predomina. Io conyinuo a scrivere ciò che mi passa per la testa... anche perchè fare contenuti sponsorizzati non è per nulla facile, anzi spesso si cade in trappole pericolose, come quell'influencer che ha consig...

Cosa penso dei social

Ho sempre pensato che i social avvicinasseroi timidi. Io sono una timida e non ho mai avuto amicizie durature perché ero timida, non mi piace stare al telefono, ma mi piace scrivere.da quando si può scrivere piuttosto che parlare ho amiche. Scrivo. Poi quando ci vediamo le ascolto. Ora ho amicizie durature come da giovane non ho mai avuto e questo grazie a Facebook prima, messanger poi e ora whatsapp. Se da un lato aiutano la mia timidezza dall’altra limitano la mia libertà, tutti sanno ciò che faccio e non è sempre un bene. Ultimamente pubblico pochissimo. Non credo che la presenza dei social mi avrebbe giovato in gioventù, anzi mi avrebbe messa in guai seri, anche se mi sarebbe piaciuto avere wattpad. Forse avrei avuto il mio libro, avrei potuto essere quasi come Anna Todd. Ora è tardi. I social hanno accorciato le distanze unendo la famiglia con il ramo Americano, così teniamo i rapporti, guadiamo la famiglia crescere. Elenco solo lati positivi perché ultimamente li uso m...

"Mamma mi porti ad Auschwitz?"

I BAmbini crescono. E nemmeno te ne rendi conto. Oggi Facebook mi ricorda del groppo in gola provato nel voler raccontare l'olocausto a Vittoria,e per anni l'ho taciuto nella speranza che lo introducessero altri, proprio come scrivevo qui . Non voloveo essere io la prima, volevo che ne parlassero altri. Poi sono stata io a darle i libri giusti pian piano. Quest'anno iniziaerò a darli anche a Rachele. Con lei è stato più facile, il velo è stato rotto. Dopo le letture e i film la richiesta è venuta da sè... "Mamma mi porti ad Auschwitz?". Vittoria ha solo 12 anni e la mia risposta è stata " per ora no, un giorno, quando sarai abbastanza grande , certamente andremo". Magari il prossimo anno le darò "Se questo è un uomo", credo che sia arrivato il momento.

La mia libertà inizia dove finisce la tua, parte seconda, ovvero io c’ero

Ieri pomeriggio ero in città fra le 17 e le 18 a fare qualche acquisto per i saldi quando un gruppo di sedicenti anarchici hanno deturpato il centro della mia città con vernice rossa. Una decina di persone armate di vernice l’hanno versata nella fontana, per la strada e sulle vetrine dei negozi urlando che questa è una città di fascisti. Io ero in un negozio e li ho sentiti urlare, non mi sono neanche degnata di guardarli. Uscita dal negozio però la sorpresa è stata tanta. Il rosso vivo per la strada, la gente che camminava dentro alle pizze di colore imbrattandosi le scarpe e i pantaloni, le commesse che non sapevano cosa fare. La gente che si accalcava nella via principale e questa vernice rossa sulla strada e sulle vetrine. Le commesse incredule, stanche dalla prima giornata di saldi che si sono ritrovate anche il negozio tutto sporco. Io ero incredula.  Per prima cosa ho pensato che queste persone avevano percorso tutto il centro sporcandolo senza che nessuno int...