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Il primo giorno senza scuola

Quando rimango senza scuola capisco quanto sia importante per me. Credevo che non avrei mai più provato questa sensazione dal momento in cui sono passata di ruolo e invece è arrrivato il corona virus a togliermi la scuola, per una lunghissima settimana.
Stamattina ho avvertito i responsabili del progetto a cui tenevo tantissimo che ci ritiravamo perchè il giorno 27 le lezioni erano sospese. Come me tanti referenti in tutta Italia devono aver compiuto mestamente quest'azione e il comitato scientifico si è riunito e ha sposato la data, che felicità. Domani mattina finirò il materiale di studio per i ragazzi e avremmo qualche giorno in più per preparaci, spero. LA notizia del rinvio l'ho avuta ora, per tutto il giorno sono rimasta con l'amaro in bocca, ci credevo, volevo provarci con i miei ragazzi, mi spiaceva che tutto fosse finito così senza nemmeno provare.
Oggi sono stata a scuola di Rachele a prelevare il suo materiale, quaderni e libri che di solito rimangono a scuola. Visto che la scuola è chiusa verrà pulita e disinfettata a fondo. La maestra li ha lasciati liberi, capendo il disagio dei genitori che lavorano e non sanno dove lasciare i bambini, infatti domani alcuni saranno da me, sono a casa e stanno con me mentre i loro genitori lavorano.
Ritirare i quaderni è stato surreale, non so descriverlo.
Nel pomeriggio ho fatto un giro in città. Tanti miei alunni erano a spasso, alcuni felici per questa settimana di vacanza fuori stagione, alcuni preoccupati perchè capiscono che si perde tempo prezioso, altri in cerca di consigli. Ho detto a loro di leggere. Qualsiasi cosa, ma di leggere.
Alcuni alunni mi stanno inviando lo stesso i compiti previsti e capisco quanto sia importante classroom nella didattica, il prossimo anno dividerò ogni interrogazione in due parti: una orale e una scritta consegnata per via telematica. E' vero che mi costa tempo, ma in una regione a grave rischio idrogeologico con frequenti allerte meteo può essere una risorsa. La fatica è iniziare, poi una volta che hai iniziato a produrre materiale ed entrare nell'ottica tutto viene da sè.
Cercherò di usare questa pausa in maniera produttiva ed elaborare strategie didattiche, si può far lezione anche fuori dall'aula, in questi casi è necessario mantenere il dialogo educativo.



p.S. Oggi sarebbe stato il compleanno del nonno, 87 anni. Questo mondo non lo avrebbe inteso, ne sono sicura. Lui nato nel fascismo, lui che ha vissuto nella guerra, il corona virus non lo avrebbe capito, ne sono sicura, meglio che mi guardi di lassù e mi stringa idealmente nel suo forte abbraccio. Non avrei potuto nemmeno fargli dire una messa per il suo compleanno, anche quelle non si dicono più in Liguria.

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