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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

Ovidio, Eroidi

Avevo letto questo libro almeno 15 anni fa, mentre preparavo l'esame di Letteratura Latina. Ricordo di aver imparato a memoria (in latino) alcune lettere a forza di studiarlo. Quest'estate ho voluto riprenderò in mano un po' per nostalgia, un po' perché avevo voglia di cose belle da leggere. Certo fra e righe si sono affacciati tanti ricordi di università, le lezioni con il professore, la paura dell'esame, un mondo ormai perduto, che mi manca, ma che non mi sento di replicare, sto meglio adesso, crescendo si capisce come studiare da sé , senza bisogno di un'istituzione che faccia da guida. Le prime 15 epistole sono lettere immaginarie scritte da donne tradite e o abbandonate, sia donne del mito greco, latino, ma anche donne esiste davvero come Saffo. Le ultime epistole sono doppie, ovvero hanno anche la risposta. Come ogni classico, lascia attoniti e increduli, l'estrema attualità del testo. Ovidio ci trasmette sentimenti fin troppo attual

Lasciatemi morire in pace

Pochi giorni fa l'OMS ha messo tra le sostanze cancerogene, al pari di amianto e tabacco, anche le carni rosse e gli insaccati. Ieri poi ci ha fatto sapere che sta valutando anche il caffè. Bene cara OMS io posso anche mangiare meno bistecche, salcicce, prosciutto ma sappi che al caffè non ci rinuncio. Come ci sono persone che fumano un pacchetto di sigarette al giorno e sono campati fino ed oltre gli 80 io sfido la sorte e mi drogo con i miei 3/4 caffè al giorno. Lasciatemi morire in pace, non voglio vivere una vita da malata privandomi di una fiorentina, della carne al fornello, del prosciutto e persino di un caffè per vivere più a lungo. Preferisco cedere ai vizi e crepare felice piuttosto che essere una capra che si alimenta solo d'erba ed essere triste e rinsecchita. Poi a quanto pare si dice che sia letale una dose di carne superiore ai 100g al giorno. Io non credo di mangiarne così tanta. Anche perché in un anno sono circa 36kg di carne e non credo proprio di arrivar

Ophelia, Waterhouse

Per le mie donne in bianco oggi ho scelto Ofelia di Waterhouse, preraffaellita. Molti artisti hanno dipinto Ofelia, personaggio Shakespeariano, la tragica eroina di Amleto. Molti artisti la hanno scelta come un simbolo di fragilità femminile e le occasioni mancate. Waterhouse dipinse tre versioni di Ophelia, tutte che la ritraggono in varie fasi prima della sua morte.  Waterhouse raffigura una giovane donna che giace in un campo con i capelli scarmigliati che sta guardando un punto oltre lo spettatore. Waterhouse ha integrato il corpo di Ofelia con il paesaggio, intrecciando i fiori nei capelli, sul suo vestito e nelle sue mani.

La sinagoga degli iconoclasti, J. Rodolfo Wilcock

Mi ero ripromessa di annotare sul "libro dei libri" da dove arrivava ogni mio singolo libro, chi me lo consigliava e perché decidevo di metterlo nella mia TBR. Peccato che tra dire e il fare c'è di mezzo il mare e spesso non ricordo il perché compro un libro. Spesso per la copertina, spesso mi intriga il titolo, anche se ultimamente mi concentro semmai sui consigli di goodreads. Fatto sta che ho abitudine di comprare 4/5 libri per volta e di leggerne poi uno solo e gli altri intanto attendono e io dimentico sistematicamente perché l'ho preso. Bene. Questo non so  perché è finito nel mio Kobo. Sicuramente è colpa del titolo, mi intrigava abbastanza, peccato si sia rivelato tutt'altro, una cosa che comunque non avrei mai letto se solo avessi guardato anche una sola recensione. Wilcock ha raccolto con grazia magistrale i profili di trentasei esseri che, poggiando sulle solide basi della scienza o comunque di una qualche disciplina che si presenta rigorosa, o a

Sogni infranti

Spesso non ho il tempo per soffermarmi a conoscere i miei studenti come vorrei. Due ore alla settimana volano e non hai tempo di conoscere ognuno di loro, i loro piccoli drammi. Nel piccolo momento che ho a disposizione con loro cerco di aprire le loro menti. A volte riesco. A volte no. A volte mi imbatto nelle loro paure e nella loro incapacità di sognare. La vita li ha già imbrogliati. Li ha fatti crescere troppo in fretta. La vita è stata avara. Non sanno più sognare. Non hanno bisogno di compassione. Ma di un aiuto. Una parola che li sproni. E a te rimane sempre il dubbio di non aver detto la cosa giusta.

Casalinga disperata : il bicchiere pieno

Quando Dio distribuiva le doti di buona moglie/madre/casalinga io ero distratta e non ho ricevuto queste qualità. Sono disordinatissima. Non ho mai voglia di fare quelle mansioni che una buona casalinga svolge suo malgrado. Spesso preferisco leggere un libro, riposarmi e fare qualcosa che mi piace. Cerco di migliorarmi, ma non ci riesco e anzi mi riduco spesso al minimo indispensabile, anche se mi rendo conto che con il minimo sforzo potrei migliorarmi parecchio. Questa lista mi fa sorridere, perché cerca di vedere il buono in cose che odio fare. Cercare di vedere sempre il buono è positivo ma a lunga distanza logora, intristisce, danneggia. Spesso crogiolarsi nei propri guai aiuta a vedere il mondo meno grigio. Comunque non riesco proprio a vedere il bello di lavare i piatti.... ok cibo da mangiare, ma spesso farei a meno di mangiare pur di non lavare i piatti, credetemi.  Non vedo l'ora di riavere la mia lavastoviglie.  La lavastoviglie e la lavatrice son

In cerca di un minuto di calma

Stamattina mi sono fermata un attimo. Il sole risplendeva sul mare, l'aria era frizzantina e non ho saputo resistere, mi sono fermata a vedere la grande nave da crociera che attraccava. Come gli anziani mi sono seduta su una panchina e ho guardato la manovra. Sul principio mi sono vergognata, poi il mio pensiero si è unito al luccichio del mare, alla brezza marina e ho atteso che la nave ormeggiasse. Mi sono rilassata tantissimo.   Il mare ha questo particolare potere su di me.  Non potrei mai vivere senza.  Il mare è tutto per me.

Ginsberg, Urlo Kaddish

Dire che adoro questo tipo di poesia è veramente riduttivo. Adoro questi nei versi rapidi che incapsulano decine di esistenze e personaggi, l’invito a non dimenticare ciò che è santo e vero nella vita, il groviglio sintetico di idee ed emozioni che Ginsberg riesce a trasmettere con poche e ricercate parole. Parole travolgenti, attuali. Un turbinio di emozioni coinvolgenti. Non si può ignorare Ginsberg. Va assolutamente letto.  

Mozambico dreamin '

In questi giorni il signor facebook mi martella con post consigliati riguardanti assolate spiagge e magnifici resort... in Mozambico. Non vado in Africa da 3 anni e mezzo. Devo dire che mi manca. In certi periodi della mia vita il mal d'Africa era insopportabile.  Ora no. Ci posso conviere. Ma le foto delle spiagge del Mozambico mi fanno tremare il cuore di nostalgia. Arde in me il desiderio di vederle, di compiere quelle lunghe passeggiate senza meta come si facevano a Zanzibar o nel Kenya. Mi manca il caldo soffocante che ti espande gli alveoli, che ti brucia i polmoni. Mi manca la pelle dorata come solo il sole d'Afica può. Per ora mi accontento di sognarlo, poi chissà un giorno. .. non mi sono neanche informata su prezzi o vaccinazioni,  voglio solo godermi il sogno di essere nuovamente in Africa.

M.lle Valtesse de la Bigne, Henri Gervex

Per le mie donne in bianco oggi propongo il ritratto di M.lle Valtesse de la Bigne, una prostituta che posava spesso per i pittori e che ispirò a Zola il personaggio di Nana eseguito da Henri Gervex.

Mattine

Ci sono mattine in cui ti manca la forza di alzarti dal letto. Il mondo sta girando al contrario e non hai per niente voglia di farlo correre nel verso giusto. Milioni di cose ti attendono: un lavello poeno di piatti da lavare, corde di roba stesa da piegare, vestiti sporchi dq lavare, oranzi e cene da preparare. Ma il corpo duole ed è pesante. Non riesci a trovare la forza di alzarti e di metterti all'opera. Tutto fa schifo. Vorresti urlare al mondo che necessiti di aiuto ma le parole ti soffocano dentro e non sai neanche a chi rivolgerti. Non rimane che piangere. Aspettando di ritrovare la forza in te stessa. Sperando che non si sia definitivamente persa.

Trasformare l'ordinario in straordinario

Prima del 2012 ero capace di trasformare l'ordinario in straordinario.  Un piccolo sogno mi faceva spiegare le ali, mi coccolava nei momenti difficili,  mi faceva sopportare l'autunno. Mi scaldava il cuore. La mia capacità di sognare, di trasformare l'ordinario in straordinario è volata dal terzo piano. Si è frantumata e non sono più in grado di rimettere insieme i pezzi. Ci ho provato. Ma le facce di prima ospitavano sorrisi più larghi. Sorrisi di cui non siamo più capaci, per quanto mi impegni. Per quanto monti e rimonti questo puzzle rimangono sempre pezzi fuori posto. Vorrei rinunciare a trovare la perfezione di prima, poi mi dico che non me lo merito. Ho visto più volte la luce in fondo al tunnel, ma è sempre un abbaglio. Pensavo che le cose potessero solo migliorare, invece mi sento solo sprofondare. E il ricordo di quello che era mi soffoca. Mi soffoca di dolore. Darei tutto per ritornare a quello. Mi dico che un giorno lo riavrò.  Spero solo che non sia trop

Autobiografia di un Dandy

Mi aspettavo decisamente di più da questo libro, è una collezione di articoli scritti da Wilde, alcuni decisamente interessanti, altri meno. Personalmente ho apprezzato tantissimo gli scritti che riguardavano l'arte e molto di meno quelli che invece riguardavano la letteratura. L'articolo che mi è piaciuto di più è stato "L'invasione Americana", credo che da questo articolo sia stata tratta l'idea del romanzo Un'ereditiera Americana che ho letto qualche tempo fa. certo Wilde riesce a rendere tutto quello che c'è da dire in poche pagine, mentre Daisy Goodwin... beh lasciamo perdere. Ma anche altri hanno il pregio di restituire uno spaccato del tempo, un'immagine completa di quello che il signor Wilde era. Certo il titolo scelto è solo per far cassa, il lettore ingenuo ci casca a piè pari. Se fosse intitolato saggi critici forse venderebbe un terzo delle copie.

After 4. Anime perdute

Ci siamo. Domani uscirà il 4° Capitolo della seria e sono abbastanza in ansia, dopo aver letto velocemente e (quasi disperatamente) i primi 3 capitoli della saga ho atteso con apprensione questi giorni, perché anche se il 2 e il 3 capitolo non mi hanno preso granché sono veramente curiosa di sapere come va a finire, se torneranno insieme e via discorrendo... Ho letto che Anna Todd ha anche scritto  un prequel che si chiama Before ed è centrato ovviamente sulle "marachelle" di Hardin prima di incontrare Tessa e poi anche uno spin-Off, il cui protagonista è Landon e a Quanto pare narrerà da quando lui si trasferisce a New York. A mio avviso questo libro è una sorta di telefilm su carta... mi piace davvero l'attesa, credetemi.

Un sabato pomeriggio

Metti un sabato pomeriggio noioso,  metti una nonna disponibile a lavare le bambine,  un nonno disponibile a cedere divano e sky e 3 vecchie puntate di Grey's Anatomy e fai di un pomeriggio noioso un pomeriggio poderoso! In questa serie sono ancora tutti vivi, Derek, Mark e Lexie, ma anche Adele e Harry il marito di Teddy. Meredith, Cristina , Jakson April e Alex Indossano camici celestini e sono ancora così prepotenti e inesperti. Alex è ancora così inesperto e impulsivo.... Meredith così immatura... e cosa dire di Mark e Lexie? Quanto mi mancano. Non mi ero mai accorta del peso... della loro importanza, di quanto sarebbe stata fantastica Lexie con Meredith con i bambini, ora che Derek non c'è più.   Amelia e Maggie non sono degne sostitute di Lexie e Cristina. Almeno per ora non si sono ancora svelat5e. Per me. Ma il mondo va avanti e così le serie tv. Anche se comunque qui continuano a morire tutti. In questa dodicesima stagione hanno promesso che non morirà nessuno. Spe

Io prima di te, Jojo Moyes

Non scrivo recensioni convenzionali. Mi limito a scrivere quello che provo nei confronti di un libro, quello che penso. Di recensioni convenzionali, anche belle, ne trovate a bizzeffe anche altrove. Non so perché ho letto questo libro. Qualcosa mi dice che in una mia ricerca tra goodreads e la Reading Challange 2015 questo potesse essere uno dei testi papabili. Dovrei scrivere tutte le mie piste di lettura e invece non lo faccio mai, così le dimentico, perdo traccia di me. Devo dire che inizialmente la trama mi pareva un po' scontata.  Lei goffa, particolare, la ripa ragazza che lui non avrebbe mai notato se la sua vita avesse preso una piega differente. Il fatto che lui avesse subito un'incidente e fosse immobilizzato su di una sedia a rotelle e soprattutto avesse deciso di farla finita indipendentemente da lei mi ha turbato davvero. Fino all'ultima pagina ho desiderato che lui cambiasse idea, che lui morisse naturalmente, di polmonite magari.  A v

Thanks god it's thursday

Quest'anno ho la settimana corta. Giovedì alle 13e40 la mia settimana lavorativa termina. Grazie a Dio. Questa è stata una settimana sfinente. Pesante. Quest'anno mi trovo male al lavoro. E ho la segreta speranza di andarmene. Ho voglia di cambiare ambiente, di fare qualcosa di nuovo, ho bisogno di nuovi stimoli. Aspetto con ansia il 15 novembre nella speranza di ricevere un nuovo incarico in una nuova scuola. L'ambiente si è reso insopportabile ed è impossibile vivere in un ambiente non sereno, figuratevi lavorare. Il mio capo non è mai stato illuminato ma quest'anno ha proprio spento la luce. Eppure dovrebbe sapere che se si respira tensione si lavora tutti male. Se prima speravo di lavorare per sempre lì, adesso.... non vedo l'ora di scappare. E oggi è anche il giorno delle mie serie tv preferite, quest'anno le hanno concentrate tutte al giovedì e sono Grey's Anatomy,  The Vampire diaries e infine the Originals. Di per se questo mi tira su di morale

William Turner, Pioggia Vapore e Velocità

Oggi ho deciso di scegliere un'Opera di William Turner che mi è molto cara, ed è Pioggia, Vapore e Velocità. Mi ricorda i tempi della specializzazione e il mio docente di Arte Contemporanea. Mi ricorda il dipartimento di Storia dell'arte e quei giorni memorabili. Cosa descrive Turner? Quello che vede sporgendosi dal finestrino del treno. Un treno in Arrivo, il vapore della locomotiva che si confonde con le nuvole, la pioggia che scroscia dalle nuvole. Turner sceglie le immagini e le parole più inafferrabili che descrivono gli stati d’animo del mondo, nei quali sono racchiusi i temi poetici del Romanticismo inglese. La pioggia ed il vapore per evocare gli agenti atmosferici concreti causati dall’acqua; la velocità per invocare un concetto astratto. Essi si scontrano con la corporealità e la solidità della locomotiva e della ferrovia, ideata e costruita per opera dell’uomo. Rappresenta un'emozione che affascina e allo stesso tempo spaventa. Affascina il treno, crea

Mario Vargas Llosa, Avventure della ragazza cattiva

Mario Vargas Llosa è un autore che mi è stato suggerito da Goodreads e devo dire che non mi ha deluso. Certo non mi ha coinvolto fino al midollo, ma tutto sommato non è stato poi così male. La nina mala e il niño bueno mi hanno tenuta con il fiato sospeso per tutte le 360 pagine, e alla fine ci sono rimasta malissimo. E' una storia d'amore intensa, ma allo stesso tempo snervante. La Nina Mala che si abbandona all'avere, alla bramosia della ricchezza, non ne può fare a meno. E' ambiziosa, ma non riesce a reggere la costrizione, le catene, che le vengono tessute addosso e quindi ogni volta scappa dal nino bueno che è sempre lì ad aspettarla e ad accoglierla. Perché certe storie d'amore vanno oltre alle personali ambizioni... Sullo sfondo la storia dagli anni 60 in poi, con le vicende politiche peruviane e non solo, con gli hippy e il dramma dell'Aids, ma anche il tema delle adozioni difficili, e chi più ne ha più ne metta.

Reading Challenge 2015, a che punto sono? Parte II

Volevo fare il punto sulla Reading Challenge 2015, visto che mi mancano ancora due punti che mi interessa completare e altri invece non mi sbatterò per farlo. 19.  Un libro con più di 500 pagine. .. ecco qui potrei ascriverne molti fra i 65 già letti quest'anno ma lo lascerò in bianco perché leggendo in digitale non so bene quante siano effettivamente le pagine lette rispetto ad un libro di carta. Ma sicuramente ho letto un libro di almeno 500 pagine, ne sono sicura. 20. Una storia d'amore classica: Orgoglio e Pregiudizio, Jane Austen 21. Un libro con un numero nel titolo: Numero Zero, Umberto Eco 22. Un libro scritto da chi ha meno di 30 anni: After, Anna Todd 23. Un libro che si trova infondo alla tua TBR: Oscar Wilde, Autobiografia di un Dandy 24. Un libro scritto più di 100 anni fa: Keats, Poesie 25. Un libro che puoi finire in un giorno (e anche in un'ora): Esiodo, Teogonia 26. Una trilogia: Jamie McGuire, Happenstance  27. Un libro di un autore che n

Il MArTa di Taranto

MArTa è il nome scelto per il nuovo Museo Archeologico di Taranto.  E sta appunto per Museo ARcheologico di TAranto. Taranto ricordo, è l'antica Taras, colonia Spartana. Cercare di ritagliarsi un po'di tempo per visitare il MArTa a Taranto è stata una mission impossibile e mi ha fatto sentire come una aliena. Visitare un museo per me è la cosa più naturale del mondo, come fare un migliaio di chilometri solo per vedere una singola opera d'arte. Ma non per tutti è così.  Non per tutti è esistito il femminismo. E vi assicuro suscita veramente scalpore una giovane donna con la propria bambina che si reca al museo come se fosse un parco giochi. Credevo che certi retaggi fossero spariti, ma mi sbagliavo. Più volte mi hanno chiesto se ero sicura di voler entrare, come se fossi un'aliena. Naturalmente il museo era deserto. Eppure contiene tesori di inestimabile bellezza e ricchezza. I corredi funerari sono veramente belli e ricchi di monili d'oro di estrema bellezza, c

Cercando Svetlana Alexievich

Oggi sono andata nelle librerie della mia città a cercare un libro di Svetlana Alexievich (o Aleksievich?) . .. ma nessuna libreria delle 3 del centro che ho girato lo aveva. Due librerie vendono libri come fossero una qualsiasi altra merce, potrebbero vendere mele o verdura che poco cambia. Best sellers come se piovessero e poco altro. Sono rimasta delusa invece dall'unica libreria che merita questo nome, dove le persone che ci lavorano hanno un minimo di cervello e di cultura non avevano niente. Proprio niente. Mi ha chiesto di tornare mercoledì prossimo per vedere se era arrivato qualcosa. Su internet tutto è disponibile e volendo lunedì alle 14 me lo portano a casa, per non dire che sul kobo lo avrei immediatamente.  Poi ti chiedi perché il Nobel lo danno sempre ad autori poco conosciuti. .. troppo facile sarebbe premiare Roth o Murakami che hanno la loro bibliografia completa in qualsiasi libreria, dozzinale o ricercata che sia e che puoi leggere in contemporanea con la

Napoli '44, Norman Lewis

Ho letto molto sulla seconda guerra mondiale, ho letto di ebrei sfuggiti all'olocausto, ho letto di partigiani, ho letto romanzi e ricostruzioni ma mi mancava proprio di leggere qualcosa da parte degli alleati.  Norman Lewis è un giovane ufficiale dell'intelligence inglese di istanza a Napoli per 13 mesi. Il suo compito è quello di raccogliere informazioni. Dagli appunti giornalieri che traeva per il suo lavoro nasce questo libro, un bellissimo resoconto della Napoli appena liberata e messa in ginocchio dalla guerra. Lewis è capace di analizzare l'Italia con occhio critico e lucido, descrivendo alcuni aspetti che sono ancora tutt'oggi validi. Descrive certi costumi tipici di Napoli, come i funerali, l'importanza delle apparenze, e descrive gli italiani come nessun italiano è mai riuscito a fare. Una bellissima testimonianza che dovrebbe essere conosciuta da tutti.

Il premio nobel 2015 per la letteratura

La mia vacanza tarantina fuori stagione mi ha distolta dai miei interessi, tanto che mi sono completamente dimenticata dei premi Nobel. E così oggi l'annuncio della reale accademia svedese mi è giunta come un fulmine a ciel sereno, la vincitrice del premio Nobel per la  letteratura per  il 2015 è Svetlana Alexievich.  Inutile dirvi che non ho letto nemmeno uno dei suoi libri ma lo farò al più presto. Ho guardato qualcosa su di lei velocemente e ho scoperto che ha narrato la Russia dei nostri tempi. La Russia in Afganistan, la Russia a Cernobyl. Mi sono appuntata qualche titolo e ora provvederò alla sua conoscenza. Lei era sicuramente tra i favoriti tra gli eterni candidati Philp Roth e Murakami. Il primo lo stimo tantissimo e mi sa che non lo vincerà mai, sono anni che lo aspetta. Murakami invece non mi piace poi così tanto e tutto sommato mi pare troppo conosciuto per vincerlo. Tra i candidati anche Amos Oz e Ngugiwa Thiong'o scrittore Kenyota di cui ho alcuni libri ma non

Martina Franca

Martina Franca è una splendida città.  Forse la migliore città del sud Italia che io abbia mai visitato. È una città bianca. Il centro storico è costituito da piccoli edifici bianchi, da strade ampie e pulite e regna una tranquillità sovraumana. Ad ogni angolo c'è una chiesa barocca, un palazzo signorile riccamente decorato in stile barocco.  È un palese luminoso, solare e lo stesso lo è la gente. Inutile dire che si mangia benissimo, in ogni locale. Esistono ancora alcune strade nere che portano direttamente nella piazza centrale mentre le strade bianche portano all'interno dei cortili dove si affaciano ripide scalinate che portano alle case. Altre invece si aprono direttamente sulla strada come se fossero un prolungamento di questa. Il bianco domina. Il bianco illumina. Il bianco trafigge il cuore. Visitatela. Ne vale davvero la pena. Ne vale il viaggio intero.

Alberobello

Ogni volta che vengo in Puglia non può mancare una visita ad Alberobello. Il paese vecchio è costituito da trulli ed è davvero affascinante.  Peccato che negli ultimi anni sia diventato estremamente turistico e durante la mia visita ho trovato ben 3 gite probabilmente provenienti da una nave msc ormeggiata a Bari. Il trullo è una costruzione conica coperto con una cupola a tholos costituita da pietre a secco. Il trullo è un'abitazione tipica della valle d'Itria e la sua origine è molto dibattuta. Alcuni credono sia direttamente discendente dall'età del bronzo. E come ogni cosa particolare ha un origine epica che si perde e si confonde tra mito e realtà. Nonostante tutto il paese rimane bellissimo e suggestivo e mi fa sempre piacere visitarlo. Mi riprometto che la prossima volta che verrò in Puglia soggiornerò in un trullo. Mi piacciono troppo.

Le grotte di Castellana

Finalmente ho visitato qualcosa di diverso da ristoranti e case di parenti: le grotte di Castellana.  Quest'anno avevamo già visitato delle grotte, quelle del vento in Garfagnana, molto diverse ma meglio organizzate. La visita è stata estenuante,  la guida credeva di essere alla maratona di New York e correva, correva, correva incurante dei turisti affidatole. C'erano persone anziane e bambini e il gruppo si è sfaldato più volte. Le pessime guide non ti fanno apprezzare quello che stai vedendo. Le grotte erano bellissime peccato che nella "corsa" non ho potuto apprezzare appieno la bellezza di stalattiti e stalagmiti. Non  ne avevo mai viste di così belle e soprattutto così tante. O almeno, non le ricordavo. Perché a Castellana ero già stata più di 30 anni fa. Non ricordo molto della visita ma in un certo punto del percorso ho ricordato qualcosa, simile al terrore. Mia mamma mi ha raccontato che allora la grotta era piena di pipistrelli e continuavano a volare sopra

Mai fidarsi del navigatore

Ci sono pasti che vuoi saltare, che non vuoi consumare a casa di parenti e quindi parte l'avventura.  Alle 12e30 cerchi un posto dove mangiare. Cerchi su TripAdvisor un consiglio giusto, magari una recensione di un amico o di un amico di un tuo amico, imposti il navigatore e vai... peccato che il navigatore ti faccia passare per il centro storico e le strade siano così strette da non riuscire a passare. Non bisogna mai fidarsi del navigatore.  Mai. Dopo terribili minuti passati a misurare la macchina nei vicoli bianchi... il ristorante è chiuso. Quindi ne cerchiamo un altro e non vi dico la fatica per trovarlo usando Google maps con il cellulare in questo intrico di vicoli. Alla fine esausti ci siamo fermati ad una kebbabberia, l'unico locale aperto nel raggio di centinaia di metri. Solo in questo momento ho capito perché il secondo risultato di TripAdvisor era proprio la kebbabberia.... perché in questo paese non ci sta altro! !!!!! Così ci ha detto il ragazzo del kebab. Po

Il rimedio giusto

I paesi e i vecchi parenti sono depositari di antiche saggezze che in città si vanno perdendo e che le famiglie non tramandano più. Oggi ho scoperto questo antico amaro di origine venezuelana, una miscela fortissima di ingredienti non del tutto dichiarati, secondo il mio parente estratto dalla corteccia degli alberi tropicali (almeno me lo hanno descritto così) che ha in grande potere digestivo. E dopo pranzi e cene pantagrueliche mi è venuto in soccorso permettendomi l'ennesimo pranzo. E ora sono alla ricerca del mio piccolo rimedio da custodire gelosamente e tramandare come segreto di famiglia.

Il gatto di Poseidon

Questo è un viaggio in cui possiamo vedere poco oltre i parenti. Ma uscendo da una visista per farne un'altra abbiamo avuto il tempo di passare il ponte girevole a Taranto, il ponte di metallo che divide il mar Piccolo dal mar Grande e di approdare a Taranto vecchia e trovarci davanti le antichissime colonne doriche del tempio dedicato a Poseidone. Due colonne di dorico arcaico di rara bell3zza che testimoniano che Taranto è una delle città della Magna Grecia. E in un attimo siamo scese per vederle da vicino contente come davanti ai regali la mattina di Natale. Inutile dire  che di fronte a quelle colonne la sindrome di Stendhal non ha tardato a farsi sentire,  giusto un attimo di stordimento e poi la sorpresa: sotto alle colonne ecco il gatto di Poseidon! La tradizione vuole che quando io e Viki visitiamo uno scavo archeologico troviamo un felino a far da guardia alle antiche pietre.  E così accanto al gatto di Catullo trovato a Sirmione e al gatto di Varinio trovato alla villa

Il fornello martinese

Sono stata a Martina Franca diverse volte nella mia vita ma sempre di fretta. Avevo già conosciuto il fonello martinese ma non avevo ben capito come funzionassero davvero le cose, mentre oggi ho potuto apprezzare la "macelleria con fornello" che non esiste da noi, purtroppo.  Tu compri la carne e la porti via già cotta, perché in macelleria hanno il fornello e possono cuocerla. Il fornello ovviamente è una specie di forno a legna dove la carne viene cotta con il calore e non sulla fiamma e nemmeno sulla brace. Rimane indipendente e cuoce solo con il calore. Io sono una carnivora ma la carne cotta sui fornelli di casa o in padella non mi piace granché mentre cotta a legna mi fa impazzire. Per questo sono innamorata del fornello martinese e se abitassi qui la macelleria con fornello sarebbe il mio negozio preferito. Voto per almeno una macelleria con fornello in ogni città,  altro che fast food!!!!! Se passate per Martina Franca non lasciatevi sfuggire la carne al fornello!

L'arrivo

L'arrivo in Puglia è stato traumatico.  Per noi polentoni abituati a cenare alle 7 abbiamo dovuto aspettare almeno le 20 e30 per cenare, ma l'attesa ne è valsa la pena direi. Altro punto traumatico: la gente è troppo espansiva e noi non riusciamo a contenere i loro entusiasmi. Noi polentoni siamo freddi. Perché se a casa noi ci sentiamo terroni, qui invece siamo proprio gente del nord. A parte questo l'arrivo è stato affascinante.  Martina Franca è un paese affascinante, barocco e pieno di scorci favolosi. Abitiamo in pieno centro in una casa tipica martinese bianco calce con tante stanza una dentro l'altra. Stanze bianche venate di rosso della pietra locale. Le stanze sono tutte su livelli diversi e abbiamo scalini ovunque in pratica step giornaliero che serve per smaltire tutto quello che mangiamo e mangeremo.