Mi ero ripromessa di annotare sul "libro dei libri" da dove arrivava ogni mio singolo libro, chi me lo consigliava e perché decidevo di metterlo nella mia TBR. Peccato che tra dire e il fare c'è di mezzo il mare e spesso non ricordo il perché compro un libro. Spesso per la copertina, spesso mi intriga il titolo, anche se ultimamente mi concentro semmai sui consigli di goodreads. Fatto sta che ho abitudine di comprare 4/5 libri per volta e di leggerne poi uno solo e gli altri intanto attendono e io dimentico sistematicamente perché l'ho preso.
Bene. Questo non so perché è finito nel mio Kobo.
Sicuramente è colpa del titolo, mi intrigava abbastanza, peccato si sia rivelato tutt'altro, una cosa che comunque non avrei mai letto se solo avessi guardato anche una sola recensione.
Wilcock ha raccolto con grazia magistrale i profili di trentasei esseri che, poggiando sulle solide basi della scienza o comunque di una qualche disciplina che si presenta rigorosa, o almeno su una qualche indubitabile intuizione, ne hanno tratto tutte le conseguenze e si sono mossi tranquillamente – e si direbbe talvolta con argomenti convincenti – verso la demenza. Alcuni profili sono decisamente interessanti, la maggior parte lasciano il tempo che trovano. Generalmente una vetrina degli orrori che se non lo avesse esposti lui in questo libro nessuno li avrebbe ricordati.
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