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Visualizzazione dei post da settembre, 2014

Non ne posso proprio più

Odio le riunioni fiume. Odio coloro che fanno questioni di lana caprina. Come si può mettere d'accordo docenti del liceo classico con docenti di un istituto professionale in maniera univoca? Come si può mettete d'accordo 120 persone? Due mondi diversi. Due modi di vedere il mondo. Io avrei voglia solo di essere al mare. Di non avere pensieri. Il posto in ultima fila è ottimo, ma proprio 2 ore e mezza di riunione non posso proprio sopportarle. Mi cullo in alcuni pensieri felici e aspetto le battute dei colleghi per riuscire a resistere.

Essere meno social?

In questi giorni ho letto alcuni articoli sull'esposizione della nostra immagine sui social network e devo dire che mi sto ricredendo molto sull'uso di questi mezzi, specialmente poi quando ho scoperto che qualcuno ha violato il mio indirizzo twitter. E'  vero che non sono mai riuscita a capire come funzione quel mondo, è vero che giaceva abbandonato da mesi, ma trovarsi tre e dico tre twit con la pubblicità del viagra non è stato piacevole. Ci sono stati momenti in cui instagram mi ha davvero presa. Poi boh... mi sono stufata di fotografare tutte le mie colazioni, le mie creazioni ecc...  e quindi anche questo è lì con le quattro frecce. E poi ho anche riflettuto molto sulla condivisione delle mie immagini. Ho sempre pensato che come metto qualcosa su internet non è più mio. Che sia una foto o che sia un pensiero. Mi è capitato che un mio post sia stato copiato e incollato varie volte su vari blog ovviamente tralasciando di citare l'autore, ma il caso ha voluto

Foto al Museo?

Cosa ne pensate delle foto al museo? Io sono pro. In tutta la mia vita, ogni volta che ho visto dal vero un'opera che mi ha fatto innamorare ho dovuto portarmi via la sua immagine. Ma non quella frontale reperibile ovunque, ma la foto del dettaglio nascosto, di quella parte che non si vede. Esempio: nel lontano 2001 quando usavo pochissimo internet ed andava a 56k, quando fui a Delfi al santuario di Apollo fotografai le statue dell'Auriga e di Kelobis e Biton dal dietro. Sui libri c'erano solo le foto del davanti, ma io volevo ricordarmele tutte, anche dietro! Oggi le immagini sono decisamente più disponibili sulla rete, ma penso che conservarsi un pezzo in particolare di una grande opera d'arte sia lecito. Ovviamente tenendo conto che il flash potrebbe danneggiare le opere. Ma oggi tutti abbiamo uno smartphone che scatta anche con pochissima luce e senza flash e secondo me non fa male a nessuno. Una Selfie con la propria opera preferita è necessaria. Io ne ho divers

Io & Doris

Rientrando la prima volta dal Kenya mi ero riproposta di leggere qualsiasi libro che parlasse di Africa. Nella mia guida si consigliavano alcuni testi tra cui L'erba Canta di Doris Lessing, ed iniziai a cercarli. Ne trovai alcuni, ma non quello di Doris. Non so perchè ma cercai solo quello. Non mi interessai mai di lei e di quello che aveva scritto. Cercai Unicamente L'erba Canta. Poi finalmente riuscii a trovarlo. Erano passati ben 8 anni. Lo lessi con avidità e poi scoprii chi era Doris. Ricordo come e quanto mi aveva sconvolto quel romanzo, Così duro, così forte e soprattutto così diverso dai libri che avevo  letto sull'Africa fino a quel momento. Allora è cominciata la passione per Doris. Pochi giorni dopo l'annuncio alla radio, era morta. Tristezza infinita. Ero stata in stand-by tutti quegli anni senza approfondire la sua esistenza e quando l'ho iniziato a fare ecco che lei ci lascia. Da quel momento ho letto molti suoi libri. Generalmente di carta. Vogli

Trent'anni e li dimostro, Amabile Giusti

In questi giorni Mondadori mi ha ossessionata con questo libro su instagram, su Facebook e su ogni altro social che alla fine ho dovuto leggerlo. L'ho preso perché quando i libri mi martellano e hanno copertine sfiziose io li prendo. Non mi aspettavo nulla di che, invece è scritto bene, lo stile è incalzante e ironico e rende speciale una storia trita e ritrita... il belloccio di turno che si scopa tutte tranne lei e lei ne è innamorata pazza. E alla fine vissero felici e contenti, of course.  Ottimo libro per una domenica uggiosa, con un raffreddore da cani, passato a letto cercando di guarire. Almeno mi ha fatto ridere, come i libri della Kinsella che parlano di ragazze sfigate e maldestre che ti fanno però morire dal ridere. Almeno Carlotta non ha tratti che mi fanno innervosire come Becky.

La mia famiglia: istruzioni per l'uso

Prima dell'incidente che ha subito mio marito al lavoro eravamo una famiglia perfetta, tanto perfetta che più volte mi hanno chiesto di scrivere come siamo diventati tanto perfetti. Io allora non lo sapevo, non riuscivo a capire le ragioni del "nostro successo", anzi mi consideravo una mamma a metà. Poi è iniziato questo brutto periodo, che dura da due anni e di cui non vediamo la fine e ho avuto modo di capire come mai le mie bambine sono tanto belle, felici ed educate. In questi due anni ci siamo persi, ognuno per la sua strada. Viki ha avuto problemi a scuola, Rachele ha avuto un regresso e si faceva la pipì addosso e noi... noi beh abbiamo dovuto affrontare problematiche veramente grosse. Oggi forse ho capito qual è la ricetta per bambini felici e docili. I bambini sono lo specchio dei genitori. Un genitore infelice genera un bambino terribile. Quando penso al nostro prima vedo una famiglia felice, non una famiglia perfetta. Quando è nata Rachele eravamo vera

Consigli di viaggio : Le criticità della Spezia e della sua provincia

Prima di raccontarvi solo il bello della mia città, credo sia giusto informarvi del brutto, di quello che non funziona. Abbiamo scoperto troppo tardi le potenzialità turistiche del nostro territorio e siamo ancora con la mente ferma agli anni 80 quando la città viveva sull'arsenale e sulle industrie. Quindi i negozi mantengono orari da anni 80: dalle 9 alle 12e30 e dalle 15e30 alle 19e30. Pochissimi fanno orario continuato, forse i più coraggiosi lo fanno solo il venerdì perché è giorno di mercato. La domenica è tutto chiuso, tranne le domeniche di Dicembre, anche se qualcuno tiene aperto giusto la prima domenica del mese, perché è comunque giornata di mercato delle antichità in Piazza del mercato (leggi piazza Cavour). A Spezia ci sono solo parcheggi a pagamento in centro. Esistono due parcheggi di interscambio in periferia con tanto di navetta gratuita (sospesa nel Mese di Agosto...). A mio avviso per il centro è comodissimo il parcheggio interrato sotto la stazione di LA Spezi

Keith Haring, Tuttomondo

Tuttomondo è un grande murale realizzato da Keith Haring nel 1989 sulla parete esterna della canonica della chiesa di Sant'Antonio abate a Pisa. La superficie della parete misura circa 180 metri quadri (10 metri di altezza per 18 metri di larghezza), si tratta del più grande murale mai realizzato in Europa, l'ultima opera pubblica dell'artista statunitense, nonché l'unica pensata per essere permanente. Lo aggiungo alla mia webgallery perché adoro Haring da sempre e ogni volta che vado a Pisa rimango sbalordita di fronte a questo murale ogni volta. E' quasi incredibile che una delle opere più importanti di un artista Newyorkese sia a Pisa, così vicino a me. E' lì, sempre visibile, gratis, ad incarnare la concezione dell'arte di Keith. 

Ciao Lavatrice

La mia lavatrice mi ha abbandonata. Dopo 9 anni e una media di 1 lavatrice al giorno (forse anche 2) ha smesso di funzionare. L'avevo scelta per il suo design, perché era diversa dalle altre. Era una delle cose che componevano la mia lista di nozze, acquistata poi con i soldi che erano arrivati nelle buste dai parenti. Non mi ha mai delusa. Lo scorso anno presentava qualche acciacco e l'avevamo fatta riparare, ma il tecnico mi aveva fatto capire che aveva i giorni contati. Sabato ha smesso di fare la centrifuga. Domenica ha smesso di funzionare del tutto. Lunedì ho deciso che non ne valeva la pena di farla aggiustare ancora una volta. Lo scorso anno con i soldi che ho speso per la chiamata e per i pezzi di ricambio compravo una lavatrice nuova. Quindi la decisione di buttarla via. Infondo ha lavato per noi per ben 9 anni. Penso che abbia fatto più di 3650 lavaggi a pieno carico nella sua onorata carriera. Penso che per un elettrodomestico moderno siano anche troppi. Se no l

Impressioni...

Ho come l'impressione che non riavrò mai più indietro la mia vita di prima.  C'è stato un tempo felice. ... poi la tempesta. ... poi lo stallo. Nulla tornerà come prima lo so.  Inutile che aspetti di 90 giorni in 90 giorni.  Nulla più potrà tornare come prima.  Devo solo avere il coraggio di ricominciare da capo.

La ragazza che hai lasciato, Jojo Moyes

Stavo leggero questo libro quando ho rotto il mio primo Kobo. Quindi ne ho interrotto la lettura dal 12 luglio al 12 settembre circa, quando ho comprato il mio nuovo Kobo aura Hd. In questi 2 mesi ho letto molti altri libri di carta, libri pesanti e impegnati, quindi se il 12 luglio questo libro mi entusiasmava parecchio, per il suo carattere leggero e frivolo nonostante il tema di fondo molto tragico, dopo questa interruzione il mio entusiasmo si è un po' spento. Rimane un bel libro da ombrellone, leggero, con sfondo artistico, che ti scivola fra le mani velocemente, ma che non lascia molto, se non le sue incongruenze e le sue ingenuità.

Il decalogo dei libri

Dai, alzi la mano chi non ha compilato il decalogo dei libri letti su Facebook in questi giorni. Io sono la prima ad averlo fatto ed ho invitato amici a farlo, anche se non tutti hanno raccolto la sfida. Ora mi sono imbattuta in questo post e sinceramente io non ho mentito quando l'ho compilata. Diciamo che mi risulta alquanto difficile sceglierne solo 10 e sinceramente non mi vergogno delle mie scelte in fatto di letture. Mi piacciono i libri. Tutti. Mi piace leggere e non me ne vergogno. Se da Gennaio fino ad oggi ho letto 47 libri vuol dire che mi piace e non me ne vergogno, ma vuole anche dire che non leggo solo cose impegnate ma anche molte frivolezze (se no non sarei a 47, sia chiaro). Questo è il mio decalogo: 1)George Orwell, 1984 Questo è veramente un libro che mi ha affascinata e veramente ha cambiato il mio modo di vedere il mondo. Non è stata una lettura imposta, ho scelto di leggerlo e Orwell è uno dei mie scrittori preferiti in assoluto. Ho letto tutti i

Avanti un altro

Con la scuola ricominciano anche i programmi alla tv e quello che noi aspettavamo di più era proprio il programma di Bonolis, Avanti un altro. Cenando alle 19 ci fa compagnia durante la cena, ci lascia momenti in cui possiamo parlare fra di noi e invece ci sono momenti in cui possiamo ridere tutti insieme. In confidenza posso dirvelo non vedo l'ora di rivedere Bonolis. Adoro Bonolis. Sarà che sono cresciuta con lui dai tempi di Bim Bum Bam.... è come se avesse accompagnato la mia generazione attraverso programmi sempre adatti alla nostra età.

Henri de Toulouse-Lautrec, Ballo al Mouline Rouge

Henri de Toulouse-Lautrec è un pittore che mi ha da sempre affascinata. Adoro le sue atmosfere, adoro i suoi quadri evocatori di una società dedita al divertimento e al lusso che non c'è più e si può solo vagheggiare oggi come oggi. Ma mi piace anche la tristezza che Henri imprime alle sue opere, la malinconia che sta sempre dietro a qualcosa di ostentato. Henri dipinge Montmartre con i suoi cabaret, i suoi caffè concerto, i suoi singolari paradisi a pagamento, il circo e i suoi originali personaggi, nella Parigi di fine Ottocento, Montmartre è un quartiere vario ed eterogeneo dove si mescolavano parecchie classi di attività e trovavano modo di esprimersi culture e ceti sociali molto diversi fra di loro. L'allora appena fondato Moulin Rouge è visto dal pittore in chiave quasi caricaturale, colto in un momento di frequentazione da parte della società parigina. Diversi personaggi interagiscono tra loro, si affollano al bancone del bar, discutono e osservano le ballerin

Hanno taggato Biancaneve

Ho comprato questo libro per Vittoria, visto che nell'ultimo periodo ne divora a palate. Ne ho letto alcuni passi in libreria e mi sono convinta. L'autrice reinterpreta una delle fiabe più famose per indicare ai bambini quali sono le insidie del web ma in chiave ironica, quindi non li spaventa, semmai li avverte dei veri pericoli che si nascondono dietro l'uso del web. Io mi sono davvero divertita a leggerlo e mi sento di consigliarlo a tutte le mamme che hanno un bambino affascinato dai social network, ma ancora troppo piccolo per capire i pericoli che ci stanno dietro. Non è mai troppo presto per affrontare questi argomenti con i propri figli, devono sapere cosa si nasconde dietro allo schermo del computer, nel bene e nel male.

Il primo giorno di scuola

Negli ultimi due anni ho passato il primo giorno di scuola in tranquillità,  senza nessun impegno, aspettando semmai la chiamata per iniziare a lavorare. Invece oggi suona la campanella per tutte e tre le donne di famiglia. Sveglia alle 6.50. Viki che scatta in piedi entusiasta di andare a scuola.  RAchele che invece urla e si dimena: lei a scuola proprio non ci vuole andare. E così mi ritrovo una bambina supereccitata e una in lacrime. Non so come ma alle 8 siamo fuori di casa. Arriviamo un po in ritardo ma la festa non è ancora iniziata. Ci sono i saluti, le preghiere e i canti di rito. Poi tutti in classe. Vittoria è raggiante. Ora tocca a Rachele. La lasciamo lì in lacrime. Ma non possiamo proprio fare altrimenti. Ieri in spiaggia,  oggi a scuola. Spero solo che siano i primi attimi. Oggi è andata con la gonna. Avevamo detto che non saremo più andate a scuola tutte vestite in ghingheri ma stamattina per non farla piangere ancora le ho infilato un vestito. Pensavo di cambiarla

Ciao estate

L'estate finisce fra una settimana, d'accordo, ma domani ricominciano le scuole e oggi è l'ultima volta che veniamo al mare. È una giornata splendida,  il sole è caldo , il mare è calmo e in spiaggia ci sono più persone che a luglio. Questa è stata  una strana estate. L'abbiamo aspettata fino ad oggi e non è mai arrivata. Più che estate è stata una lunga primavera. Una lunga primavera bagnata. Quest'anno abbiamo iniziato la stagione balneare a Pasqua e credo che comunque non sia ancora il tempo scrivere la parola fine. Ma domenica prossima il nostro stabilimento chiude in ogni caso.

I Diari di Keith Haring

Questo libro mi avrebbe cambiato la vita se l'avessi avuto fra le mani almeno 15 anni fa, ma anche 18. Se me lo avessero consigliato quando avevo deciso di fare lettere perché non riuscivo ad esprimermi com volevo con il disegno forse avrei capito che non dovevo lasciare la penna e il caffè per la letteratura. Ma purtroppo mi è capitato tra le mani quando di anni ne ho 35 e la mia vita ha preso pieghe diverse ma non irreversibili. Per coloro che fanno arte e che di arte ne vivono è semplicemente fantastico. Non mi ha mai annoiata, anzi avevo foga di leggere. Mi hanno entusiasmata da morire le sue note tecniche e filosofiche sul mercato dell'arte. L'unica nota a suo sfavore è l'estrema frammentarietà. Copre diversi anni della sua produzione artistica, solo che ci sono molti buchi ed è lui stesso il primo a lamentarsi di questa sua incapacità ad essere assiduo nelle annotazioni.

Statistiche: Americani...?

Nelle ultime settimane è apparso chiaro dalle statistiche che il mio blog è più letto negli Stati Uniti che in Italia. Sono sorpresa da questa notizia e nemmeno me la spiego. Mi diverto sempre molto a leggere le statistiche, e mai mi sarei aspettata una cosa simile. Anche perchè il mio blog è scritto in Italiano, nemmeno troppo corretto a dire il vero. Quindi proprio non mi spiego questo spiccato interesse... probabilmente sono tutti i miei post sulle Cinque Terre... la mia terra è veramente apprezzata oltreoceano, lo so. Mentre la chiave di ricerca più gettonata in questo ultimo mese è "palestrata", mah... però ora mi ricordo... questa parola l'ho usata in un post intitolato Tipi da Spiaggia.... ma non so se era quello che si andava cercando... Colgo l'occasione per dire "Grazie" a tutti coloro che quotidianamente passano da questa parti! Sia per sbaglio, sia perchè sono interessati a ciò che scrivo.

L'ultimo sole

L'estate è finita. Ci manca ancora un week end e poi inizierà la scuola per tutte e tre.  Se saremo fortunati farà ancora caldo per un po', ma comunque le giornate si stanno accorciando sempre di più e fra poco finiranno molto presto. Da lunedì ho iniziato a lavorare e non ho più avuto occasione di venire al mare. Oggi invece il sole splende e ne ho approfittato per passare una giornata in serenità. Dopo il lavoro sono venuta all'isola che quest'estate ho chiamato Sunshine Island oppure Windy Island , oppure Neverland , ma oggi sembra solo una Desert Island. E come tutti i luoghi deserti ha il suo fascino.

Margherita di Brabante, Giovanni Pisano

Oggi vorrei aggiungere alla mia webgallery questa scultura di Giovanni Pisano, il ritratto di Margherita di Brabante, la moglie dell'imperatore Arrigo VII, sì l'Alto Arrigo di Dante, colui che doveva riunire l'Italia e far terminare la lotta fra Guelfi e Ghibellini, ma che morì presso Siena, prima di raggiungere Roma. In pochi sanno che la moglie morì a Genova colpita dalla peste nel 1311 e la città volle celebrarla con un monumento funebre esemplare e diede l'incarico a Giovanni Pisano di realizzarlo.

Maria Luisa d'Austria

Maria Luisa Leopoldina Francesca Teresa Giuseppa Lucia d'Asburgo-Lorena, nota semplicemente come Maria Luisa d'Austria o Maria Luigia di Parma (Vienna, 12 dicembre 1791 – Parma, 17 dicembre 1847), fu imperatrice dei francesi dal 1810 al 1814 come consorte diNapoleone I, e duchessa regnante di Parma, Piacenza e Guastalla dal 1814 al 1847 per volere del congresso di Vienna. Figlia dell'imperatore austriaco Francesco I, nel 1810 fu data in sposa a Napoleone Bonaparte per suggellare la pace di Vienna tra la Francia e l'Austria, in seguito alla sconfitta subita da quest'ultima nella battaglia di Wagram (1809). Giunta malvolentieri alla corte imperiale delle Tuileries, Maria Luisa iniziò presto ad apprezzare la sua nuova posizione, sebbene i francesi non l'amassero. Lei stessa non riusciva a trovarsi a suo agio nel paese che, meno di vent'anni prima, aveva decapitato un'altra arciduchessa austriaca, la sua prozia Maria Antonietta.

La sera prima del dì di lavoro

Ho passato gli ultimi 40 giorni a convincermi che la disoccupazione non è poi così male. Ho passato  gli ultimi 40 giorni a convincermi che sarei stata un'ottima casalinga alla fine, che avrei cucinato manicaretti ogni giorno, che avrei lavato, stirato e pulito ogni giorno. Ho passato gli ultimi 40 giorni vestendomi come una teenager, tanto chi mi vede? Ho passato gli ultimi 40 giorni sotto l'ombrellone a convincermi di tutto questo  e dicendomi "poi lo faccio". Poi... è arrivato improvvisamente il lavoro. Un fulmine a ciel sereno. La casa è in disordine. Ho una pila di roba da stirare. La Roba delle bambine per la scuola da preparare. Da domani lavoro e io proprio non me lo aspettavo. Non sono una casalinga. Non c'è niente da fare. E Non lo sarò mai. Inutile che mi convinca del contrario. E domani cercherò di fare la seria... anche se non so cosa mettermi ai piedi. Le scarpe che cruccio, le ciabatte proprio non posso metterle domani.

Mai perdere la speranza

Sono una persona che perde facilmente la speranza.  Sono una persona che si abbatte per nulla, che si dispera prima che sia tutto successo. Salto alle facili conclusioni. E poi... E poi mi godo immensamente le sorprese che la vita mi fa.

La Spezia in un giorno

Post dedicato a tutti coloro che sostano nella mia città per un solo giorno, soprattutto a coloro che arrivano con la nave da crociera. La Spezia è una piccola città visitabile senza sforzo a piedi, specialmente dal terminal crociere. Come potete vedere da questa pianta non è molto difficile girare tutta la città nel giro di un giorno. La città sta subendo una lenta trasformazione, da città industriale e quasi dormitorio quale era negli anni 80, sta cercando la via del turismo dopo la progressiva smilitarizzazione.  La Spezia è sorta intorno all'Arsenale a partire dalla metà dell'ottocento, prima era un piccolo borgo non dissimile dagli altri paesi della provincia come per esempio Lerici,  tutto concentrato attorno al castello di San Giorgio. Oggi è rimasto poco di quel piccolo borgo, per lo più distrutto dalle bombe della seconda guerra mondiale, e le piccole vestigia della città antiche sono sotto gli occhi di tutti ma ormai gli spezzini non le vedono più. Part

Mamma perché tutti partono?

E noi no?  Perché noi quest'anno non abbiamo fatto le vacanze.  Abbiamo visto partire tutti (qualcuno anche più volte) ma noi siamo rimasti qui.  Per scelta, ovvio.  Io credo che qui abbiamo uno dei mari migliori del mondo e perché non sfruttarlo? Poi a noi la montagna proprio non piace, almeno a me. Cosa preferisco? Mete esotiche, il caldo di inverno. Quindi preferisco evadere dall'inverno piuttosto che dall'estate. Qui a casa l'estate mi sembra sempre troppo breve e merita di essere vissuta in ogni secondo. Anche se quest'anno ha fatto schifo e non c'è mai stato il cielo terso e non ha mai fatto caldo. Stasera sono febbricitante a letto e ho trovato questa foto. .. Come vorrei andare alle Maldive, ma anche a Thaiti sulle orme di Gauguin... vorrei partire, qui non c'è più niente per me.... eppure siamo legati a doppia mandata. Voglio fare la expat, ovunque. Ma non voglio più stare in Italia.   Ma per me non c'è via d'uscita.

Libero chi legge

Questo libro è rimasto per molto tempo sul mio comodino, come una guida turistica, una guida per conoscere la letteratura americana. Fernanda infatti illustra un viaggio attraverso 100 consigli di lettura. Non vi svela nulla del libro che vi invita a leggere, ma vi da indicazioni su di esso e vi invoglia a scoprirlo. L'ho letto a piccoli sorsi proprio perché i suoi inviti mi portavano a battere sentieri inesplorati, a conoscere cose che non conoscevo. Molti suoi consigli mi hanno portata direttamente al Pc per comprare immediatamente il libro di cui lei aveva parlato. Per questo smettevo di leggerla e assaporavo appieno il suo giusto consiglio. Il pretesto letterario è il discorso di Franklin Delano Roosevelt sulle quattro libertà (1941), la base del sogno americano e della sua letteratura, particolarmente caro a Fernanda Pivano. I libri che si susseguono sono presentati non in uno sterile ordine cronologico ma sulla base delle libertà: dalla morale, sessuale, di parola

Happy Birthday Darling!

Oggi è il 5 Settembre, il 68° compleanno del mio mito, Freddie Mercury. Posso dimenticarmi di tutti, ma non di lui. Non del 5 settembre oppure del 24 Novembre. E io me lo immagino un po' così, in un posto dove tutti continuano a fare quello in cui eccellevano in vita... The show must go on!

Le dame del Pollaiolo

Girovagando tra le proposte della nuova stagione ho trovato questa mostra al Museo Poldi Pezzoli di Milano: «Le dame dei Pollaiolo. Una bottega artistica del Rinascimento». Per la prima volta sono tutte a Milano le quattro dame dei fratelli Antonio e Piero del Pollaiolo, esposte al Museo Poldi Pezzoli dal prossimo novembre insieme ad altre straordinarie opere: dipinti, disegni, sculture, incisioni, oreficerie e ricami degli stessi artisti fiorentini. Per quale motivo mi piacerebbe visitare la mostra? Perché sono Molto legata alla dama all'estrema destra. Quando ero al Liceo avevo preso quest'immagine e l'avevo riprodotta in creta, in un bassorilievo. L'adoravo, era venuta benissimo, ma non l'ho mai cotta e un bel giorno si è spezzata in 4. Sono sicura che da qualche parte ci sia ancora, ma non so dove. Conosco il suo profilo come le mie mani. E forse è stato uno dei pochi lavori in creta che io abbia mai realizzato (la odiavo!) Chissà se capito a Milano

Visitare le Cinque Terre: I traghetti

Il modo più bello per conoscere le Cinque Terre è vederle via mare.  È  suggestivo vedere le alte scogliere che cadono a picco nel mare tra Portovenere e Riomaggiore e i terrazzamenti delle colline che dolci scendono verso il mare dove si coltiva la vite tra Riomaggiore e Monterosso.   Se volete visitare i borghi il mezzo più comodo sicuramente è il treno, ma quello più affascinante è il traghetto. Potete comodamente partire da La Spezia e via mare raggiungere Monterosso e tornare poi indietro con il treno fermandovi in ogni borgo così almeno non vi perderete proprio niente! I traghetti si prendono in passeggiata Morin a La Spezia e c'è una sola società che si occupa di questo servizio,  non potete sbagliarvi. Partono traghetti per le 5 terre e ci sono gite giornaliere anche verso Portofino .

la maschera d'oro di Tutankhamon

Oggi aggiungo un pezzo da 90 alla mia collezione: la maschera d'oro di Tutankhamon. E chi non la vorrebbe? Oggi forse è il simbolo dell'Egitto e dell'Egittologia e il suo valore veniale è niente se confrontato con quello che questa maschera rappresenta. Tutankhamon era un faraone minore che regnò per soli nove anni (1336-1327 a.c.). Morì diciottenne per cause sconosciute, probabilmente assassinato, anche se recenti scoperte ed argomentazioni molto discusse sostengono di essere deceduto a casua di un semplice incidente di caccia. Genero ed erede del faraone "eretico" Akhenaton, il suo nome fu cancellato dai monumenti e non avrebbe ottenuto che una nota in calce alle pagine della storia dell'antico Egitto, se non fosse per la sua tomba rimasta inviolata fino al 1922, quando Howard Carter la scoprì.

Benvenuto Settembre

Il mare a settembre è sempre bellissimo. Il cielo e il mare cambiano colore e diventano più intensi. Ci sono poche barche, molta gente è tornata a lavorare e le spiagge sono vuote, il sole riscalda ancora ma è la tranquillità a far da padrona. E noi che abbiamo il privilegio e la fortuna di abitare al mare ce lo godiamo appieno e speriamo che fino al 21 settembre ci sia il sole visto che quest'estate ha fatto un po schifo e il vero caldo non è mai venuto. Spero di potermi godere ancora una diecina di giorni di mare, più abbronzata di così non credo di diventare però il piacere di stare seduta sulla sdraio con un libro aperto dove lo mettiamo? Dicono che come al solito l'autunno sarà mite, ma l'inverno al contrario sarà rigido. Mi spavento al solo pensiero.  Odio avere freddo e sinceramente non mi ricordo più l'ultima volta che ho avuto caldo. Forse in mezzo alla savana a febbraio 2012? Ovvero una vita fa. Forse aveva fatto caldo anche l'estate 2012, lo scorso a

Una pessima giornata

Oggi, nonostante il binario 1, è stata una pessima giornata.  Non so quante volte ho dovuto dire a voce alta che ho perso il lavoro. È un mese che mi dico che posso fare altro. Ma non è vero. È questo il mio lavoro, quello che mi piace fare, quello che so fare, quello che faccio meglio. Oggi quando interrogavo morivo dentro pensando che forse non avrei mai più interrogato di Storia dell'arte per chissà quanto tempo. E quando parlavo degli Etruschi oppure dell'architettura gotica mi sentivo al settimo cielo. Sono sempre scappata di fronte alle evidenze, ma è questa la mia vita, quello che mi piace fare, quello per cui sono nata. Eppure non ho mai combattuto per questo. Forse è arrivato il momento. Ho passato la giornata a dire che ho perso il lavoro ma l'ho anche passata a sperare di averne un altro, di contare le persone che ho davanti,  di contare le disponibilità. Ora sono stanca. Non ho certezze. Non voglio più ripetere che....

Il grande bluff

Oggi mi sento presa in giro alla massima potenza da questo stato che mi appare sempre più burlone e per niente in grado di risolvere situazioni. In teoria oggi inizia la scuola. O almeno per gli altri, ma non per me. Ognuno avrebbe dovuto sapere di che morte moriva e invece? Niente. Tutto rimandato a data da destinarsi. E oggi mi sento presa in giro perché a scuola ci devo andare per forza, un contratto di un solo giorno. Alle spalle 2 mesi di disoccupazione,  un giorno di lavoro e poi la prospettiva di altri 6 mesi di disoccupazione e poi il vuoto.