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Visualizzazione dei post da novembre, 2021

Omicron

  Oggi su Instagram il corriere della sera ha estratto queste parole da un articolo di Antonio Scurati, editorialista della testata. Ho stima di Scurati. Ho letto con piacere i suoi libri e li trovo ben costruiti dal punto di vista della ricerca scientifica. Anche se in questi giorni molti hanno detto che gli umanisti non hanno capacità di Capire la realtà odierna, io dissento. Io credo che molti umanisti conoscano e utilizzino il metodo scientifico per capire fenomeni tipicamente umani. Oggi Scurati butta lì una domanda, una domanda a cui uno scienziato non può rispondere perché coi dati in suo possesso non può preveder cosa accadrà. Un umanista invece raccoglie le paure dell’uomo e cerca di dare una risposta. Finirà? Anch’io inizio a nutrire dubbi. Inizio a pensare che dovremmo rivedere la nostra vita in ottica di una pandemia perenne. Ma in che modo? Abituarci a nuove abitudini come il distanziamento, la mascherina, l’igenizzazione delle mani, oppure accettando il rischio della mala

Il rumore della felicità

 Nonostante tutto mi sento felice.  Dall’ultima visita al Gaslini mi sento sollevata, non sento più il pericolo imminente, so che devo aspettare e vedere se la situazione si normalizza. Intanto Livia ha imparato a ridere. Non sorride solamente, ma ride, una risata argentina. Aspettavo questo momento con impazienza, queste risate mi colmano il cuore di felicità. Ricordo ancora la prima ristata di Rachele e la gioia di ascoltare quella di Livia è esattamente la stessa. Quando lei ride non penso più a nulla, solo ad essere felice. È una sensazione magica che mi godo fino alla fine. Volevo essere felice e lo sono davvero fino in fondo, sono in una bolla di felicità che spero rimanga tale per sempre.

Recap 2: la scuola

  Questi primi mesi di scuola “normali” dopo i continui salti in DaD degli anni scorsi sono stati abbastanza duri. A Vittoria il tempo non basta mai, è sempre a studiare e i risultati si vedono, continua a portare a casa dei 9 e io sono al settimo cielo. Dopo anni di difficoltà adesso vola. Alle elementari non aveva mai quelle pagelle traboccanti di 10, quelle pagelle “instagrammabili” che avevano i figli degli altri. Aveva persino dei 6, le elementari sono state tutte in salita. Le medie un po’ meglio, ma adesso va tutto a gonfie vele. Lei dice che va così bene perché adora quello che studia, perché le piace proprio fare i compiti e studiare. Io sono felice per lei, ma a volte non capisco come provi piacere a studiare fisica, io ho sempre avuto 2. Così adesso a tavola spesso si parla di matematica, fisica e chimica è molto meno di letteratura e arte. Grazie al cielo l’interesse per l’arte non è venuto meno, anzi è molto interessata ai procedimenti chimici del colore, del restauro e de

Wilbur Smith

  E oggi se ne è andato pure lui, Wilbur Smith. Ho iniziato ad apprezzarlo tardi, quando leggevo qualsiasi cosa riguardasse l’ Africa. Ovviamente ho seguito la famiglia  Courtney nelle sue imprese con moltissimo interesse. Ricordo che mi era stato consigliato ma non avevo voglia di leggerlo per via del.e grafiche delle copertine, mi parevano thriller e io non sopporto il genere, poi invece mi si era stagliata davanti l’Africa con la sua potenza. Ah l’Africa… chissà se  mai fonerò a vederla…

Recap

  Queste ultime settimane sono state intense e stancanti. Mio marito, sempre presente, nelle ultime 4 settimane ha fatto un corso di avanzamento e non è stato quasi mai a casa. Partiva alle 6:30 del mattino per tornare intorno alle 19. Non averlo sempre vicino è stato duro,  siamo abituati a stare sempre insieme e questa lontananza è stata dura. A volte sono stata sola, a volte ho fatto venire mia mamma. Mia mamma non è sempre di aiuto, anzi spesso mi devo occupare anche di lei, poi andiamo anche poco d’accordo e i Momenti di attrito ci sono stati. Fra poco mi scade la maternità obbligatoria e io non mi sento pronta ad andare al lavoro. Con Vittoria non avevo preso un solo giorno in più, ero tornata subito a lavorare. Con Rachele avevo preso altri 30 giorni, ma lavoravo all’ipsia allora, praticamente sotto casa.L’ambiente era più rilassato e se avevo problemi con il latte potevo farmi portare 10 minuti la bambina. Stavolta invece la scuola è abbastanza lontana, il covid è sempre una re

Un minuto d’arte

  Un libro divertente. Non è un manuale di storia dell’arte e nemmeno un libro per neofiti, prima di leggerlo qualcosa devi sapere se no si perde molta dell’ironia contenuta in queste pagine. Letto velocemente per me è stato divertente come un libro di barzellette e penso che lo consiglierò ai miei studenti come lettura estiva. Corto e divertente, pieno di curiosità che possono diventare utili durante una conversazione semiseria e che ahimè contiene anche riflessioni sull’Italia di oggi che comunque non riesce a valorizzare come dovrebbe il suo patrimonio artistico, in particolare mi riferisco al capitolo dedicato a Botticelli, anch’io la penso come lei.

Dimenticare

  Spesso accuso perdita dei ricordi. Ci sono momenti in cui mi è chiaro solo il presente e poi ho una manciata di ricordi del passato, pochi, tutto il resto non c’è, la mancanza assoluta di ricordi mi fa star male, soprattutto perché gli altri hanno sempre tantissimi ricordi da tirar fuori, io no. A volte non riconosco nemmeno chi ha fatto parte del mio passato, riesco a cancellare persino i volti. Sono convinta che questa dannatio memoriae sia un sistema di protezione inconscia, inconsciamente mi proteggo da me stessa e dal mio pessimo passato. Se mi guardo indietro, oggi ne sono sicura, ho un passato di violenze più o meno gravi protratte fino al 2017*. Pensavo di vivere nel Mulino Bianco e invece oggi ho la consapevolezza che era tutto un inganno. Tirarsi fuori, raggiungere questa consapevolezza, non è stato facile, in parte ne sarò sempre condizionata, ma capire che non è stato tutto rose fiori in qualche modo adesso mi fa stare bene.  Quando i ricordi affiorano devo fermarli, per

L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello

 Anche questo libro era nelle mie tbr da moltissimo tempo. Un libro affascinante in cui vengono presentati casi particolari di persone con danni encefalici.  Gli esempi sono molteplici, ma ogni tanto mi sono messa a pensare a cose più o meno pertinenti e mi sono venuti dubbi… per esempio: la dote artistica è spesso messa in relazione a problemi neurologici di vario tipo, si pensi a Van Gogh e Munch, ad esempio. La risposta che ne ho desunto da Sacks è questa: se il cervello perde competenza nel linguaggio verbale lo acquisisce in altri linguaggi come la matematica oppure il linguaggio figurativo, ovvero il senso artistico. Anche se entrambi i linguaggi a volte possono essere usati in modo meccanico e non personale. Mi è parso anche di percepire che il via all’attrazione potrebbe essere stata scatenata da un problema di visione oppure da un danno cerebrale. Effettivamente conosciamo così poco del nostro cervello per essere sicuri che sia così, ma è interessante scoprire queste cose e pe

Di Rane, pecore e topi

  Non ne posso più di sentirmi appellare come rana bollita, pecora o addirittura topo. Probabilmente fra i miei contatti ci sono così tanti no vax che su Facebook o fra gli stati di whatsapp non leggo altro. Non so quante storie di whatsapp ho disattivato e sto meditando di lasciare Facebook perché non ne posso più. Sono mesi che non commento e ora ho imparato anche a non leggere i commenti sotto a certi post. Sono stufa dei continui accostamenti del green pass alla stella gialla, ma la gente la storia la conosce? Dovevi indossare la stella anche se eri stato battezzato e ti credevi Cristiano e nemmeno sapevi che un tuo genitore si era convertito prima che tu nascessi. Essere ebreo era immutabile. Come si può anche solo paragonare? Eppure una mia collega, persona laureata, si è fatta un selfie con una stella gialla il giorno dell’entrata in vigore del green pass… io mi sono sentita morire, l’ho sentita come una sconfitta culturale enorme. Purtroppo non sono bastate le parole di Liliana

Halloween da paura

 Halloween 2021 è stato davvero un halloween da paura. Il giorno 30 ho fatto il vaccino, il tempo passa e i 6 mesi dalla guarigione sono ormai andati e i nostri green pass erano quasi scaduti. Due settimane fa ho mandato mia mamma in avanscoperta, lo ha fatto e non ha avuto nessun problema.  Ma a me le cose non vanno mai bene, ho una dose di sfiga al quadrato. Mi hanno fatto moderna, e ne sono contenta, perché a quanto dicono è quello migliore, mentre Vittoria ha fatto pfizer, l’unico testato sui bambini. Sia Viki che mio marito non hanno avuto reazioni avverse, solo lui un po’ di febbre ma sotto i 38. Io invece… febbre a 40 tutto il giorno, con annesso delirio. Un male alla testa tremendo, la febbre che non scendeva, sempre il ghiaccio sulla fronte che non sentivo nemmeno. Una confusione mentale che avevo provato i giorni del covid è un gran male alle ossa. Insomma 24 ore di covid. Io ho sempre queste reazioni forti, non me ne stupisco. Quando ho preso il Lariam per andare in Kenya ad