Spesso accuso perdita dei ricordi. Ci sono momenti in cui mi è chiaro solo il presente e poi ho una manciata di ricordi del passato, pochi, tutto il resto non c’è, la mancanza assoluta di ricordi mi fa star male, soprattutto perché gli altri hanno sempre tantissimi ricordi da tirar fuori, io no. A volte non riconosco nemmeno chi ha fatto parte del mio passato, riesco a cancellare persino i volti.
Sono convinta che questa dannatio memoriae sia un sistema di protezione inconscia, inconsciamente mi proteggo da me stessa e dal mio pessimo passato. Se mi guardo indietro, oggi ne sono sicura, ho un passato di violenze più o meno gravi protratte fino al 2017*. Pensavo di vivere nel Mulino Bianco e invece oggi ho la consapevolezza che era tutto un inganno. Tirarsi fuori, raggiungere questa consapevolezza, non è stato facile, in parte ne sarò sempre condizionata, ma capire che non è stato tutto rose fiori in qualche modo adesso mi fa stare bene.
Quando i ricordi affiorano devo fermarli, per non perderli. Importante è quindi scrivere. Ma tutte queste parole interesseranno a qualcuno?Magari ai miei nipoti o ai loro figli che non avranno avuto il tempo di conoscermi. Penso ai figli di Livia… avrò ancora coscienza quando arriveranno?
*Il mostro è mio padre, questa è la data in cui l’ho fatto fuori definitivamente dalla mia vita. Fino ad allora nessuno si immaginava fino a che punto fosse violento, nemmeno io, nemmeno noi che per 40 anni abbiamo subito le sue violenze mascherate da Mulino Bianco.
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