Queste ultime settimane sono state intense e stancanti.
Mio marito, sempre presente, nelle ultime 4 settimane ha fatto un corso di avanzamento e non è stato quasi mai a casa. Partiva alle 6:30 del mattino per tornare intorno alle 19. Non averlo sempre vicino è stato duro, siamo abituati a stare sempre insieme e questa lontananza è stata dura. A volte sono stata sola, a volte ho fatto venire mia mamma. Mia mamma non è sempre di aiuto, anzi spesso mi devo occupare anche di lei, poi andiamo anche poco d’accordo e i Momenti di attrito ci sono stati.
Fra poco mi scade la maternità obbligatoria e io non mi sento pronta ad andare al lavoro. Con Vittoria non avevo preso un solo giorno in più, ero tornata subito a lavorare. Con Rachele avevo preso altri 30 giorni, ma lavoravo all’ipsia allora, praticamente sotto casa.L’ambiente era più rilassato e se avevo problemi con il latte potevo farmi portare 10 minuti la bambina. Stavolta invece la scuola è abbastanza lontana, il covid è sempre una realtà, e soprattutto io non sono pronta.
Livia non prende il ciuccio, appena lo “assaggia” gli viene il conato di vomito. Non so se prenderà il mio latte dal biberon. Rachele , se io non ero nei paraggi, alla fine lo prendeva. Confido in questo anche per Livia. Comunque penso di rimanere a casa dino al 1 febbraio. Allora avrà quasi sei mesi e nel caso magari potrà mangiare altro.
Veramente volevo tornare dopo le vacanze di Natale, ma siamo stati al Gaslini a fare questo benedetto controllo e il dottore mi ha detto che mi sono impegnaTa davvero tanto a far crescere la bambina così bene. Quando mi ha detto così ho pensato che fosse giusto fare un piccolo sforzo e garantirle almeno 6 mesi di attenzioni complete nella speranza che il suo problema si risolva da sè. Il nocciolo del problema è proprio questo: non abbiamo ancora risolto niente. Dicono che è ancora troppo piccola per una diagnosi definitiva e che i suoi problemi potrebbero risolversi anche solo con il tempo. Quindi ho pensato che starle vicino e allattarla con costanza per 6 mesi sia tutto quello che posso fare lei in questo momento.
Poi insomma in questo momento sono così felice, nonostante tutto, che ho quasi paura di interrompere il momento. La felicità va perseguita, tutto il resto non conta.
L' amore e le attenzioni della mamma e della famiglia servono tanto anche a risolvere i problemi, o per lo meno ad attenuarli... Penso che tu faccia bene a restare ancora con lei, credo che il tempo che passa chiarirà meglio le cose... Auguri a tutte e due!
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