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Visualizzazione dei post con l'etichetta instagram

Alla ricerca di posti instagrammabili

Ho fatto caso che ultimamente si vaalla ricerca di posti instagrammabili e spesso ormai instagram è il posto dove si scoprono luoghi bellissimi e scatta la voglia di esserci. cerco di non farmi prendere troppo da queste cose, ma spesso ci casco. Così siamo partiti per vedere questa meravigliosa cascata, sperando anche che non ci fossero troppe persone, che fosse un luogo poco frequentato, ah come mi sbagliavo! Probabilmente precovid avrei pensato che non ci fosse nessuno, ma oggi anche 10 persone ti sembrano davvero tante. L'acqua era gelida, le trasparenze invitanti. Il posto era davvero bellissimo, ma il pensiero spesso andava ai bozi che che ci sono intorno alla fattoria, la cascata non è così alta, il bozo non è così profondo, ma la nostalgia era davvero tanta. Mi sembra che postquarantena tutti i sentimenti siano più intensi e più profondi. quando provo un'emozone questa è prorompente e lascia sempre il segno. Questo luogo era sublime, talmente bello da star male, talmente...

Station 19

Prima del 2012 non sarei mai riuscita a vedere una serie come questa.  Mi sarebbe salita un’ansia indescrivibile, mi avrebbe tolto il sonno. Prima del 2012 mio marito era un pompiere operativo che ogni giorno poteva trovarsi in situazioni simili. Io non ho mai voluto sapere cosa accadeva al lavoro nel particolare perché lo sapevo che ogni intervento era potenzialmente pericoloso e perfino mortale. Le sue telefonate dal pronto soccorso erano in qualche modo rassicuranti, perché se chiamava lui non si era poi fatto così male. Poi è arrivato anche il giorno che dal pronto soccorso non è riuscito a telefonare, perché ci è arrivato semi cosciente . E Poi tutta la nostra vita è cambiata. A volte quando guardo questo telefilm un po’ di ansia mi sale lo stesso. Situazioni che ho già vissuto, cose che mi dico “per fortuna non accadrà più”. Oppure situazioni che ho vissuto in prima persona, che sul piccolo schermo mi tolgono il fiato, perchè è proprio così che va per la famiglia...

Cosa penso dei social

Ho sempre pensato che i social avvicinasseroi timidi. Io sono una timida e non ho mai avuto amicizie durature perché ero timida, non mi piace stare al telefono, ma mi piace scrivere.da quando si può scrivere piuttosto che parlare ho amiche. Scrivo. Poi quando ci vediamo le ascolto. Ora ho amicizie durature come da giovane non ho mai avuto e questo grazie a Facebook prima, messanger poi e ora whatsapp. Se da un lato aiutano la mia timidezza dall’altra limitano la mia libertà, tutti sanno ciò che faccio e non è sempre un bene. Ultimamente pubblico pochissimo. Non credo che la presenza dei social mi avrebbe giovato in gioventù, anzi mi avrebbe messa in guai seri, anche se mi sarebbe piaciuto avere wattpad. Forse avrei avuto il mio libro, avrei potuto essere quasi come Anna Todd. Ora è tardi. I social hanno accorciato le distanze unendo la famiglia con il ramo Americano, così teniamo i rapporti, guadiamo la famiglia crescere. Elenco solo lati positivi perché ultimamente li uso m...

Tagliare, parola del 2018

Da qualche mese seguo questa pagina Instagram e devo dire che mi è di grande aiuto.  Antonietta dispensa un sacco di buoni consigli, piccole cose da mettere in pratica, cose piccole ma che rendono migliore la vita. In questo 2018 ho cercato di mettere in pratica questo piccolo consiglio, meglio i legami vivi e soprattutto tagliare via le persone che mi creavano disagio. Ho cercato di non esserci per forza per chi di solito non c’e. Ho cercato di non raccontarmi a chi non si racconta. Tutto questo mi è costato un grande sforzo, è vero, ma alla fine ci ho guadagnato. Circondarmi solo di persone a cui tengo davvero mi ha fatto bene, stare per forza con persone di cui non mi importa mi fa solo male.  È molto difficile tagliare questi rapporti, decidere di chiudere con le persone che sentiamo negative, perché a volte sono persone a cui pensiamo di non poter comunque fare a meno. Invece nessuno è indispensabile. Specialmente quando cerchiamo il nostro benessere. Negli...

Amos Oz Cari Fanatici

Ho trovato la pubblicità di questo libro sulla pagina Instagram dlla Feltrinelli e non ho saputo resistere al richiamo, ho dovuto leggerlo immediatamente. Ultimamente le foto su Instagram atttirano la mia attenzione più di ogni altra cosa e alla fine leggo solo i libri che vedo passare su instagram (visitate il mio profilo su instagram @la_casa_della_maestra). Questo libro, e soprattutto Amos Oz, mi ha aperto gli occhi su diverse questioni di cui non mi ero mai voluta occupare ne tantomeno interessare. Non ho mai seguito con attenzione, come invece avrei dovuto, cosa accade tra Palestina e Israele, anzi ci fu un tempo in cui ero così attenta al passato e così poco al presente che non riuscivo neanche a distinguere un Israeliano da un Palestinese. Leggendo questo libro ho invece capito molte cose e ho capito che dovrei anche andare più a fondo su altre questioni. In questo testo sono contenuti due saggi sull'argomento "fanatismo". Uno più generico e uno più incentrato ...

Sono su instagram

Ho deciso che il blog dopo la pagina su Pinterest aveva bisogno di una pagina Instagram ed eccola! Artemisia aveva voglia di essere più social, avere più visibilità, scrivere di più insomma, ed ecco un nuuovo canale su cui ccondividere le mie emozioni. Ovviamente vi aspetto fra i miei Follower!

L'eredità di Eszter

Le vie che mi hanno portata a questo libro sono state diverse e contorte. L'ho acquistato per qualche euro alla mia solita bancarella dell'usato e poi visto, rivisto e stravisto su intagram e poi letto, lo ammetto, per l'esiguo numero di pagine. Mi ha travolto come un fiume in piena. Come in un lungo monologo, Eszeter spiega le ragioni della sua scelta, che alla fine la ragione è una sola, l'amore. L'amore tradito, l'amore non goduto, l'amore senza coraggio. Alla fine questo libro mi ha lasciato solo una gran voglia di approfondire Sandor Marai, scrittore ungherese, ma di fatto cittadino del mondo, scrittore errante che ha vissuto ovunque continuando a scrivere in ungherese. Anche questo piccolo libro conferma la mia tesi, non servono poi così tante pagine per scrivere un grande libro.

Quanto amo Instagram ?

Quanto amo Instagram ? Non lo so neanche io. Ma è sicuramente il mio social preferito e la croce di mio marito che lo vede come oltraggio estremo alla nostra privacy che tanto di fatto è nulla, come se io pubblicassi  ogni secondo della nostra vita.  In realtà pubblico molto poco e sbircio ancora meno la vita di coloro che seguo. Seguo solo 400 persone e sono seguita solo da 350 circa.  La maggior parte di loro pubblica copertine di libri.  La maggior parte di foto che guardo riguarda libri, spesso mi faccio influenzare dagli instagrammer che seguo e da poco ho iniziato a seguire anche gli autori.  Quando Paola Calvetti ha ricambiato il following pensavo di morire, ed ogni suo like mi apre il cuore, credetemi. L'ammiro come scrittrice e mi piace seguirla nelle sua attività giornaliera non lo nascondo e come lei mi sono messa a seguire altri giornalisti e scrittori che non hanno ricambiato gentilmente come ha fatto Paola ma hanno scritto commenti gra...

Torment

  Ho letto Fallen diversi mesi fa, poi incoraggiata da alcune instagrammer ho deciso di intraprenderre la lettura di questa saga sugli angeli e non so proprio cosa dire. Fallen non mi era piaciuto per niente, ho trovato la struttura del romanzo davvero pessima, perdevo spesso il filo della narrazione. Qui ho ritrovato lo stesso difetto. La narrazione non è incalzante, le scene sono slegate tra di loro. Non è la protagonista, Luce, ad essere disorientata, tormentata, ma proprio il lettore. Imputo sempre lo stile narrativo alla caratterizzazione del personaggio perchè sono buona, perchè do sempre mille possibilità ad un libro, ma stavolta mi sa che mi sbaglio, sono libri proprio bruttarelli e scritti malino. Ci vedo lo stesso impianto di Twilight. Primo libro si innamorano. Secondo libro scoprono di essere diversi, si avvicina ad uno "normale", ma stavolta è lei a scappare. Forse sono cresciuta e sono troppo esigente per questo genere di libri, eppure sento il bis...

Cecil, The Lion

Seguo su instagram quasi tutti i protagonisti di The Vampire Diaries, The Original e Grey's Anatomy e attraverso i loro profili ho appreso la terribile storia di Cecil il leone. Un cretino di dentista va in giro per il mondo a collezionare trofei delle bestie più belle del pianeta. Ha quindi pagato ben 50 mila dollari per uccidere un leone.  In teoria la caccia al leone dovrebbe essere proibita, ma di fatto in alcune particolari condizioni si possono uccidere, una particolare condizione è anche il denaro. Molti stati africani sono generalmente corrotti e attraverso le mazzette quasi tutto è lecito compreso la caccia grossa. Non c'è niente di più bello che un Safari, e appena finisce hai troppa voglia di ricominciare. Io ho fatto due safari nella mia vita, uno di sette giorni e uno di due, i migliori 9 giorni della mia vita. Non si può descrivere la gioia di vedere finalmente un leone con la sua magnifica criniera che riposa sotto un albero, oppure mentre si nutre...

Su instagram...

In questi giorni mi sono appassionata a questo profilo instagram, teresabarbie1,  e seguo con apprensione la storia di Teresa e la sua famiglia. In pratica è una sorta di fotoromanzo via instagram con protagonisti una famiglia di Barbie. Teresa è la mamma e ha già tre figli. Una bimba e due gemelli. Ora è di nuovo incinta. Solo che proprio in questi giorni Derrik (il marito) è partito per lavoro ed è morto in un incidente aereo.