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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

pensieri ribelli

In questi ultimi tempi mi sento come straniera nella mia patria. Non mi riconosco più nella politica, negli schieramenti politici, in nulla. Credevo di aver sempre avuto idee conservatrici, anzi sono ancora convinta di averle. Credo di essere ancora abbastanza coerente con le mie idee e di essere coerente con la mia idea di giusto e sbagliato. Eppure nel quotidiano della città e dell’Italia tutta mi trovo a pensarla un giorno con uno schieramento, un giorno con l’opposizione, un giorno con nessun altro. Questo genera in me una sensazione di stordimento mai provata. Solo nei libri ritrovo le giuste posizioni, solo nei testi ritrovo le giuste idee e lo spirito critico di cui ho bisogno. Mi sento intellettualmente e culturalmente persa in questo mondo perso dietro al nulla, dietro alla vanità del momento, alla polemica facile su Facebook e al disimpegno reale. Tutti sono pronti a dire la propria su internet ma a tirare indietro le mani nel mondo reale. Questo mondo non mi

Un quarto d'ora di solitudine

Trascorrere 15 minuti al giorno da soli riduce irritabilità ed emozioni negative. Lo suggerisce uno studio americano pubblicato sul Personality and Social Psychology Bulletin.  Non serviva uno studio per dirmi una cosa di cui mi ero accorta da sola e da tempo. Mi piace davvero stare in mezzo alla gente, mi piace fare festa, mi piace fare tante cose con gli altri, ma ho anche bisogno di stare con me stessa. Mica sempre eh!  Però a volte una colazione in solitudine e in silenzio mi ricarica tantissimo, da sola, prima che tutti si sveglino. Un idromassaggio lunghissimo e caldissimo in pace e tranquillità con un buon libro (sì, leggo anche quando faccio il bagno). Poi ci sono alcuni posti dove mi piace stare sola e in silenzio, come nel bosco, come nella mia casa in campagna, come davanti al camino con un libro e una birra. Insomma ci sono tantissime situazioni in cui è bello stare soli con sé stessi e si sta davvero bene. In questo mondo veloce, così tanto social, fermarsi e pensare

Matrimonio Reale in vista

Adoro i matrimoni reali. Più che altro per sbirciare i vestiti e per vedere a chi si ispirerà la sposa, visto che sono una storica della moda a tempo perso. In primavera avremo un Royal Wedding davvero speciale, Il 5° in linea di successione al trono Inglese potrà sposare un'attrice (Americana e Divorziata, Pace all'anima della povera Wallis Simpons) senza alcun problema. Certo Harry ha dato un sacco di problemi a Sua Maestà in passato e forse questo matrimonio è il male minore avrà pensato nonna Elisabetta. Harry non diventerà mai Re, questo è chiaro a tutti, però rimarrà sempre un Principe e il suo matrimonio sarà sempre una bellisma favola, per chi lo vive e per chi lo sta a vedere, come noi poveri mortali.   Che stile però il comunicato ufficiale... sa di tempi andati, ti riporta ad un mondo che pian piano sta scomparendo, quando le cose si facevano come andavano fatte, in maniera pubblica, quando ci si fidanzava, poi ci si sposava. Meno male che in Inghiletrra es

Alzarsi 10 minuti prima

CAmbiare strada al mattino fa proprio bene, avere 10 minuti in più prima di andare al lavoro è fantastico, specialmente se è una splendida giornata e se puoi goderti una passeggiata in riva al mare prima di entrare al lavoro. A volte basta poco, alzarsi 10 minuti prima infondo non costa troppa fatica ma ti regala un grande momento: una splendida alba in riva al mare prima di una giornata di lavoro. E riguardando la foto non senti neanche il freddo e ti sembra quasi di abitare in un posto bellissimo dove è sempre estate. Aprire gli occhi sul bello che ci circonda non è sempre facile, ma riuscire a farlo ci può davvero migliorare la vita. Una cosa l'ho sempre sempre saputa però: non sarei mai riuscita a vivere lontana dal mare.

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Quanti uomini sanno cosa vuol dire usare violenza su una donna? Quanti uomini si accorgono di usare la violenza su di una donna? Pochi. Se Chidete cosa significa "violenza su una donna" vi diranno stupro, omicidio. Ma spesso la violenza non è solo quello. Quello è l'esito finale, c'è tutto un mondo prima di cui di solito l'uomo nemmeno si accorge. Proprio in questi giorni ho vissuto una storia violenta . Un uomo mi ha degnata delle sue attenzioni. Per lui poteva essere una cosa normale, una cosa per cui io dovevo andarne fiera. Per me è stato un incubo.E forse non ne sono ancora uscita. Mi sento ferita,  privata della mia libertà, oltraggiata. Ho dovuto dire troppi no, quando la mia fede al dito bastava per far capire che con me non c'era storia. Questa persona si è comportata come se fosse normale che una persona come me accettasse le avances di un uomo che le potrebbe essere padre per età, limitando la mia libertà personale, aspettandomi sottocasa,

Per sempre nel mio cuore

FREDDIE MERCURY 5 Settembre 1946 - 24 novembre 1991 Sarò ormai un po' attempata, ormai verso i 40, ma queste due date io non le dimentico mai, perchè lui occuperà sempre un posto speciale nel mio cuore, voce della mia infanzia, della mia adolescenza, della mia disperazione e della mia consolazione.

In culo al mondo

Non lo nascondo, è stato il titolo così singolare di questo libro ad attarmi. L'ho subito voluto leggere, non mi sono informata neanche sul contenuto, sull'autore. Mi ha rapita questo titolo ad effetto. Poi l'Africa in copertina ha fatto il resto. Il contenuto mi ha decisamente rapita. Un libro molto difficile. Tortuoso. Pieno di metafore, similitudini, rimandi. Un lungo monologo, senza cronologia, fatti aggrovigliati su se stessi, fatti atroci e senza senso  della guerra d'Angola. Un'anima distrutta da una guerra senza senso. Cosa dire ancora? Un libro di una profondità rara. Un flusso di coscienza dove affiora il presente nella nebbia confusa del passato, dove una guerra senza senso con violenz inaudite ha lacerato un'anima semplice, dove il perbenismo ha creato uno scudo di incomprensione che solo l'alcool e il sesso possono lenire. A mio avviso questo è un testo che non dovrebbe mancare nell'educazione letteraria di ognuno. Forse ne sono rimas

Non accontentarti, mai

Spesso nella vita mi sono dovuta accontentare e non ho potuto fare quello che veramente volevo. In questo momento sto spronando mia figlia a fare di meglio, a non accontentarsi. A raggiungere alte vette, ad esplorare i suoi limiti, ad andare oltre, a non accontentarsi. Accontentarsi, adagiarsi, sono atteggiamenti negativi. La competitività alla lunga logora, lo riconosco, ma il rimpianto di non avercela messa tutta è molto più pesante da sopportare. Le occasioni perse tornano alla mente, i rimpianti ti tormentano per una vita intera, i se  e i ma ti accompagnano e ti logarano per sempre e io ne so qualcosa, sono un'esperta di se e di ma. Così mi trovo a spronarla: "Vai ancora avanti! Puoi fare di meglio!". Avrei voluto averla io una mamma come me, una mamma che mi diceva brava sono orgogliosa di te, ma puoi andare oltre, puoi fare ancora meglio invece che sentirmi sempre dire hai fatto il tuo dovere quando eccellevo e giù botte se fallivo. Avrei voluto una mam

Questione di priorità

Per stare bene ho scoperto che devo dedicare un po’ di tempo a me stessa. Quando la testa batte, il dolore preme, devo fare posto a me stessa. Dedicarmi alla scrittura, alla lettura, a me stessa. Trovare tempo per me. Se trovo tempo per me le nubi si dissipano, ritrovo la calma, e mi sento meglio, niente è in grado di gettarmi nello scompiglio. Fino alla prossima volta. In questo momento il mio equilibrio è molto precario. Basta poco per far crollare tutto. E in questo momento sulla mia strada continuano a mettersi problemi. Problemi capaci di far crollare ogni mio sforzo in un solo momento. E devo ricominciare tutto.

Mugabe si dimette

(Grazie all’aggiornamento a iOS 11 non posso caricare immagini dal mio telefono, quando scrivo la sera, quindi dovrò aggiornare in seguito, e postare senza foto, finché Google non si degnerà di aggiornare la app. ) Stasera al tg ho sentito che alla fine Mugabe si è dimesso. Credo che il 70% degli italiani non sappia neanche chi sia, no non è un calciatore, ma un dittatore africano, un uomo che ha governato a più riprese quella che fu la Rodesia, la patria di una delle mie scrittrici preferite Doris Lessing, divenuta poi con l’indipendenza Zimbabwe. Conosco questo paese dalle parole di Doris e di altri scrittori e mi sono quasi innamorata, anzi lo sono, di questo posto che non vedrò mai. Uno dei tanti. Ho imparato a odiare Mugabe da Doris, ma odiare è una parola grossa, ha imparato a comportarsi così durante il colonialismo, ha colpa a metà dei suoi crimini. In Africa non se la passano bene. Noi siamo molto preoccupati perché non andremo ai mondiali, perché non avremo partite da

Ci siamo quasi

E' alle porte, Venerdì è il Black Friday, lo scorso anno mi ero ripromessa che Venerdì 24 novembre avrei fatto tutti e dico tutti i regali di Natale perchè non volevo andare in giro per i negozi a cercare un'idea l'ultima settimana prima di natale, non volevo passare il 24 dicembre con l'ansia per i regali. Bene. Mio Fratello è in Africa, non ho idea di cosa voglia per Natale. Torna in Italia il 18 Dicembre. Fanculo. Mia mamma? Bho. Se glielo chiedo oggi manda a fanculo me. Ho chiesto la letterina a Babbo Natale alle bambine e mi hanno guardata malissimo dicendomi che sono andate al mare e hanno fatto il bagno fino a ieri e non ci pensano minimamente a Babbo Natale. Mio marito? MAh, non pervenuto, siamo al verde. I Nipoti? Uno già smarcato, l'altro.... chissà.... Sinceramente poi non vorrei fare altri regali, qui i soldi quest'anno sono veramente molto pochi.... Uff... quando ti metti avanti coi propositi sono gli altri a fregarti. finirà che

Muffin alla Stevia inventati da me

Ieri sono andata da Tiger e non ho potuto fare a meno di comprare stampini per i muffin (ne ho ormai a centinaia) fatti a Babbo Natale, ad Albero di Natale e piccoli Plum Cake e ho voluto subito provarli. Così mi sono inventata una nuova ricetta per Muffin. Di Solito uso quella del libro base del Bimby ma devo dire che vengono un po' secchi e non mi piacciono tanto così ho letto alcune ricette su internet e ho provato a variare e il risultato è stato ottimo!!!! Ecco gli ingredienti: BURRO 140g LATTE 250 g 2 UOVA VANILLINA 1 busta STEVIA 60 g FARINA (per dolci con lievito) 380g Ho messo nel Bimby il burro e l'ho fatto sciogliere a velocità 2 e temperatura 37 ma quanto tempo ci abbia messo proprio non me lo ricordo, avendo preso una ricetta tradizionale e avendola adattata al bimby i tempi proprio non li ricordo, perdonatemi. Quando il burro è stato completamente fuso e spumoso ho aggiunto il latte e le uova e ho montato gli ingredienti a velocità 4 per 30 secondi. d

Il Primo abito bianco

Se oggi una donna si veste di bianco il giorno del suo matrimonio lo deve solo alla regina Victoria d'Inghilterra e a nessun'altra. Fu lei nel 1840 a lanciare questo uso. Prima ci si sposava di qualsiasi colore, con qualsiasi vestito. Fu lei per prima a decidere di indossare un bell'Abito di seta bianco il giorno del suo matrimonio con il suo principe Albert. E da quel momento tutte decisero di imitarla e dal 1840 ci si sposa in bianco. Poi qualcuno ha voluto  associare al bianco altri significati togliendo la scelta alla regina Vittoria e sostituendola con significati religiosi, ma nella storia del costume, la decisione di indossare un abito bianco fu di una donna, di una grande donna. Spesso poi le donne dimenticano o si fanno manipolare nei loro ricordi e nelle loro scelte, ma ricordando il nostro passato ci renderemo conto che le grandi donne che ci hanno preceduto hanno saputo fare grandissime cose, le abbiamo solo dimenticate. Dobbiamo anche ricordarci che dietro

Il bello può salvarci

Studiare in un palazzo antico affacciato su una bella piazza da cui si scorge il mare ha un valore aggiunto. Affacciarti e sentirti avviluppato da antichi palazzi ti rende la giornata migliore, specialmente quando il sole bacia e riflette gli antichi intonaci e li fa risplendere. Poi quando da lontano intravedi il blu del mare ti cambia la giornata. Ho insegnato in scuole infossate in terribili periferie, in posti da lupi, ma qui quando esci e ti ritrovi in questa piazza così bella e poi appena attraversi la strada sei già al mare... anche la giornata peggiore si trasforma in qualcosa di bello. Se fosse possibile tutte le scuole d’Italia dovrebbero essere rese archiettonicamente più piacevoli sia per il personale ma soprattutto per gli studenti, sono certa che in una scuola bella si raccoglierebbero risultati decisamente migliori, altro che innovazione tecnologica! Ci vorrebbe una scuola bella e accogliente e non una scuola che cade a pezzi. Una scuola con sedie comode, una sc

Ma le stelle quante sono, Giulia Carcasi

Il brutto degli ebook è che dimenti pressochè immediatamente da dove vengono e perchè li hai scaricati. Nonostante cerchi da anni di tracciare una storia di ogni file su quaderni, pezzi di carta, supporti di ogni tipo, perdo memoria della storia di ognuno di essi. Non so perchè sono arrivata a questo libro. Se fosse stato un libro di carta avrei letto solo la Parte di Alice e sarebbe stato un libro da 100 stelline. Bellissimo. Un libro dalla prosa innovativa, Alice racconta il suo male di vivere alla piccola sorella Camilla con la piena consapevolezza che troppo presto dimenticherà i suoi 18 anni e tutti i suoi dolori, ma che in questo momento tutto quello che vive la lacera e sa anche che ci passerà anche la piccola Camilla e come accade adesso ad Alice nessuno si occuperà di lei. Una prosa travolgente e disperata. Bellissima. Rovinata decisamente dalla seconda parte del libro, quella vista con gli occhi di lui, un Carlo Rossi qualsiasi.

Sposarsi di nuovo

Oggi guardando questa foto mi è proprio venuta voglia di sposarmi di nuovo. Ho sempre desiderato sposarmi una seconda volta, sempre con mio marito, sì con lo stesso uomo, ma sulla spiaggia, in riva al mare, se possibile in Kenya, con un vestito come questi, magari al tramonto. Sento tante persone che si sposano due o tre volte, che sentono il bisogno di rifarlo. Anch'io sento il bisogno di rifarlo. Perché? Perché la prima volta è stato quasi un obbligo, un modo per fuggire da una famiglia non mia. Mentre ora desidero il matrimonio d'amore, quello delle favole, quello romantico.  Però vorrei tenermi lo stesso marito. Quello non voglio cambiare. Voglio sono il ricordo di un matrimonio come si deve libero da tanti brutti ricordi.

Quello che un giorno vorrei fare - parte 1

Vorrei condividere quello che contiene il mio armadio a quattro stagioni pieno di sogni, almeno in parte, nella speranza che almeno qualcosa si avveri, nella speranza che parlandone il sogno si concretizzi almeno in parte. Mi piacerebbe tanto, tantissimo visitare la Provenza quando i campi di lavanda sono in fiore. Mi piacerebbe percorrere questi campi fioriti anche se il profumo della lavanda non mi è mai particolarmente piaciuto a dire il vero, ma in questo periodo lo stiamo usando moltissimo perché dicono tenga lontano i pidocchi e allora ho messo sacchetti di lavanda in ogni armadio per scongiurare il pericolo pidocchi.  Mi piacciono tantissimo i colori, questi tubi colorati lunghissimi, la campagna, i vecchi casali, l'idea di Provenza mutuata da Van Gogh più che altro, la casa gialla. L'idea di un sud luminoso dove tutto è possibile e dove tutto sarà più facile. Forse la stessa Provenza dove poi posso ritrovare sia Matisse che Picasso, ma anche tracce della mia amata Lost

Sognare

I sogni aiutano a digerire la vita quotidiana. Danno uno scopo. Se non avessi un armadio a quattro stagioni pieno di sogni in questi anni non sarei riuscita a sopravvivere. I miei sogni mi permettono di vivere. Ne realizzo uno su mille ma mi danno l'entusiasmo e sono la mia linfa vitale. Le persone che riescono a calpestare i miei sogni sono coloro che mi fanno stare male, coloro che devo allontanare. Le persone incapaci di sognare, incapaci di fare voli pindarici, incapaci di vedere oltre non possono starmi accanto, semplicemente mi spengono. Ho bisogno di stare con persone che riescano ad assecondarmi, che mi offrono trampolini, illusioni, perché infondo sognare anche in grande, non costa nulla, ed è l'attesa l'essenza del piacere stesso. Come ora attendo con impazienza gli 11 km dei musei vaticani. Pregusto quella giornata persa fra tanta bellezza, e se penso alla cappella Sistina mi salgono le lacrime agli occhi. Vorrei potermi sdraiare per terra e rimanere lì in adoraz

E se stasera l'Italia perde?

E se stasera l'Italia perde? E' tutto il giorno che sento porre questa domanda. La risposta più ovvia è: non portare sfiga. Poi c'è chi risponde: mi va tutto di merda lasciatemi almeno il calcio. La terza: con tutti i soldi che prendono per non fare un belino è giusto che prendano una facciata. Io cosa rispondo? Non me ne importa nulla. Per me il calcio può finire domani e il mondo per me gira lo stesso. Mi sono fermata solo a pensare ai danni all'economia che potrebbe portare la mancata qualificazione: Mancato merchandising, mancati introiti dei diritti TV, mancati programmi televisivi e starlette al seguito. Per quanto mi riguarda vivo lo stesso e forse anche meglio. Non sopporto il calcio e soprattutto il peso che ha il calcio nella vita degli italiani. Non sopporto che l'Italia si fermi per una partita di calcio, non sopporto che un calciatore guadagni tutti quei soldi mentre un qualsiasi altro sportivo non vede i soldi che un calciatore vede in un mese in tutta

Mal d'Africa

Oggi ho ritrovato il mio moleskine del mio secondo viaggio in Africa, il primo in Africa nera. Ho sorriso a leggere quanto ero sconvolta e inesperta durante quel viaggio. Mi aspettavo chissà cosa e ho trovato tutt'altro e sicuramente ci ho lasciato il cuore. A partire da quel viaggio ho costruito la nuova me, quella che sono oggi, anche se ero così sconvolta nel trovarmi di fronte a quelle baracche, alle case fatte di terra, a quelle persone così diverse da me, al nulla, in un posto che era all'opposto della mia realtà e per la prima volta mi trovavo bianca in mezzo ai neri, per la prima volta mi sentivo diversa per il colore della mia pelle, per la prima volta facevo i conti con il terrorismo e con tantissime altre cose che oggi fanno parte della mia normale vita. Quello è stato il primo di tanti viaggi in Africa nera. L'ultima volta ho detto arrivederci e non addio perché ero convinta di poter tornare facilmente in quella che ormai sentivo quasi come una casa, ma non a

Memorie di una Geisha - il film

Appena finito il libro non ho saputo resistere e ho trovato un minuto per vedere il film. Inutile dire cosa ne penso, il film fa schifo.Probabilmente il libro è così dettagliato che era davvero difficile renderlo nel suo insieme in due ore, infatti mi sono resa conto da molto che i migliori film escono da racconti, da libri piccoli che non vanno oltre le 150 pagine. Il bello del libro è andato perso. L'essenza del Giappone non c'è, potrebbe quasi essere giarato in una qualsiasi Chinatown occidentale, perchè si sa per noi Europei Cinesi e Giapponesi sono praticamente la stessa cosa. Se non avessi letto il libro non avrei capito nulla, per me la Geisha sarebbe nient'altro che una puttana. Quindi non so... non saperei se questo film mi è piaciuto o no. Pensare che volevo persino farlo vedere a scuola perchè ha vinto nel 2006 il premio Oscar per i migliori costumi, i Kimono sono bellissimi, ma le descrizioni del libro sono decisamente migliori. Le differenze con il romanzo

Memorie di una Geisha

Ho impiegato moltissimo a leggere questo libro, quasi un mese, però ora che l'ho finito mi è piaciuto davvero moltissimo. Ho impiegato moltissimo nella prima metà, poi pian piano si è fatto più scorrevole man mano Sayuri diventa grande anche il testo si fa scorrevole, la facilità di lettura è in crescendo, e le ultime cento pagine si divorano. A parte questo, il libro mi ha aperto un mondo: il Giapponismo è diventato Giappone e pian piano mi si è svelato un mondo di cui avevo solo parvenze non conoscenza. Un mondo complicato che ha influenzato il nostro in mille modi diversi e non solo in quelli che io conosco. Anche se solo ora leggo i risvolti negativi di questo libro... Golden rimane comunque un americano che scrive del Giappone e rimane fermo nella sua idea occidentale per cui le Geishe sono delle prostitute di alto bordo mentre invece sono delle artiste che non necessariamente devono intrattenere sessualmente i loro clienti. Così prossimamente leggerò anche Storia proibita

Qualcosa su Grey's Anatomy, che non ho ancora smesso di amare

Come mi appassiono ad un personaggio Shonda lo fa fuori. Generalmente muore di morte violenta, stavolta per il mio Nathan c'è stato una specie di happy ending, una specie di resurrezione, qualcosa che Meredith vorrebbe per se ma che ahimè non potrà avere mai perché sarebbe davvero assurdo far resuscitare Derek.  E niente, quindi via un bel dottore... dopo Mark, dopo Derek ora anche Nathan se ne va e al Grey Sloan Memorial chi rimane da ammirare? Karev? Owen? Avery? Deluca? E Ben ora se ne va allo spin-off e in pratica rimangono tutte donne! Tutti i dottori belli li hanno fatti fuori! Io capisco che il mondo sia delle donne ma quello lo sappiamo anche senza le serie TV, dateci i dottori fighi che salvano i bambini e operano tumori inoperabili! Fateci sognare ! Capito Shonda? Abbiamo bisogno di più dottori bollori e meno donne in carriera. Almeno io.  E allo stesso tempo non vedo l'ora che vada in onda Rescue Grey's Anatomy , forse si chiamerà così lo spin off sui pomp

Cade già la neve

Da ieri sulle "nostre" montagne cade già la neve. Al Cerreto, stazione sciistica della provincia di Reggio Emilia, ma considerata da tutti la montagna di Spezia sta nevicando. Solo mercoledì eravamo in spiaggia, in costume, quasi a fare il bagno, e oggi abbiamo tirato fuori le giacche più pesanti, messo via tutti gli spolverini, i giacchettini ecc.  Piove da diversi giorni ormai, mi sa che la lunga estate 2017 è definitivamente finita in quel magnifico 1 Novembre al mare. Che tristezza. Che infinita tristezza. Non ero ancora pronta, credevo di poter vivere per sempre in vacanza, per sempre in estate.  Ma tutte le cose belle finiscono, non sono eterne. E la neve proprio non riesco a farmela piacere, e neanche il freddo.

Luni, nuove scoperte e...

Qualche tempo fa ho avuto il privilegio di visitare in una visita quasi "privata" alla nuova zona di scavo della città romana di Luni. Negli ultimi anni l'Università di Pisa con la collaborazione dei Licei classici della provincia di La Spezia ha portato avanti diverse campagne di scavo portando alla luce parte di due splendide domus. Qui sopra potete vedere il bellissimo tappeto musivo della domus meglio conservata, quella di cui rimangono ancora vaste tracce di epoca imperiale. La seconda, quella più verso monte è stata convertita a "bottega" in epoca più tarda, in un laboratorio per la lavorazione e la tintura dei tessuti. In questa foto aerea si vedono le vasche per la colorazione dei tessuti in basso a sinistra mentre in alto spostato verso sinistra c'è un pozzo aperto successivamente in epoca medievale. Luni è una città bellissima... ma come potete vedere gli scavi sono difficilmente leggibili dal grande pubblico. Per me sono come un libro

Quando incontri la tua tesi di laurea in carne ed ossa

Quando mi sono innamorata del medioevo le rievocazioni storiche erano ancora pochissime, forse solo all'inizio, e i mercatini medievali giusto un paio in tutta la Lunigiana, mentre oggi tutti i paesi hanno riscoperto le loro origini e festeggiano la loro nascita e i loro signori medievali. Però nel momento in cui ho scritto la mia tesi Guioterno, Rodolfo, Adelasia e tutti gli altri erano nomi sconosciuti ai più e sono stati i miei compagni di viaggio per anni interi. Li ho immaginati a cavallo per le mie terre a governare tutta la Lunigiana mentre cercavo di ricostruire la loro vicenda personale interpretando i documenti in un latino che non era più latino ma non era nemmeno italiano. E poi quest'estate durante una rievocazione storica fra cavalieri senza nome eccoli: Il vescovo di Luni e Guiterno, direttamente dalla mia tesi di Laurea in carne ed ossa a passeggiare. Quando la storia si fa viva, quando la storia può essere interpretata e giocata diventa affascinante ed entu

Muffin alla Stevia

Visti i miei Ripetuti problemi di Glicemia alta ho provato con insuccesso tutti i prodotti senza zucchero sul mercato. Non mi piace praticamente niente e alcuni influiscono comunque sulla mia glicemia. Così ho scoperto che la Stevia è l'unico sostito dello zucchero che non si modifica con le alte temperature e l'ho provata. Non ho cercato una ricetta specifica, anche perchè tutte quelle che ho trovato sono extralight, vegan ecc... mentre a me interessava solo che non ci fosse zucchero, mentre non ho problema alcuno con il burro, con le uova e con gli altri ingredienti. Così ho scoperto che basta usare le proprie ricette e sostituire lo zucchero con la stevia, quella che ho preso io si sostituisce così: 100 g di zucchero sono 60 g di stevia. Quindi con questa semplice proporzione ho sostituito lo zucchero della ricetta base dei miei muffin e il gioco è fatto. Il risultato? In Casa sono stato un vero successo. Sono piaciuti a tutti. I miei che ovviamente erano senza Codette, z

Jimmy della Collina

Sono arrivata a questo libro esplorando gli autori nel libro di letteratura dagli anni 50 ad oggi, ma leggendo la sua biografia... beh non ricordavo il suo nome, ma la vicenda l'ho già sentita e ora mi ricordo anche moltissime cose legate a Massimo Carlotto. Mentre leggevo il Romanzo mi dicevo che l'autore doveva conoscere bene il carcere perchè lo descriveva con dovizia di particolari e con una precisione che oserei definire chirurgica e solo ora che ho letto la sua biografia capisco perchè il libro è così freddo, preciso e appunto chirurgico. E' un libro adatto ai ragazzi. Arriva profondo. O per lo meno a me è arrivato proprio profondo perchè io il carcere l'ho visto (da lavoratrice) e mi ha segnata così tanto e così profondamente che ho dimenticato tante cose della mia vita ma quei mesi da incarcerata da innocente (perchè per me era lavoro!) li ricordo nitidi e precisi in ogni aspetto. I rumori, le sensazioni e persino gli odori. E' un libro corto, agevole, c

L'ultimo giorno di mare (il lupo perde il pelo ma non il vizio parte II)

Credevo che il 14 ottobre sarebbe stato l'ultimo giorno di mare, tra scuola, palestra, fattoria e castagne non credevo di avere ancora un giorno per andare in spiaggia e godermi il sole e allungare questa infinita estate 2017, invece il 1 novembre ci siamo riusciti... abbiamo preparato la borsa, ci siamo messi il costume e siamo andati al mare. Abbiamo scelto una spiaggia sbagliata della provincia, perchè se fossimo stati alle 5 terre come al solito avremmo potuto fare il bagno, ma da questa parte del golfo le acque sono troppo fredde, i temerari c'erano, molte persone di sono buttate, ma io non mi sono bagnata oltre il ginocchio, ma ero in spiaggia, ero al mare, ed era novembre. 9 mesi lunghissimi di estate, 9 mesi di mare, di divertimenti, di risate. Lo so che questo non è normale, non è naturale, che non dovrebbe essere così, ma io vorrei davvero abitare in un luogo dove è sempre estate, dove la spiaggia è sempre fruibile, dove è sempre vacanza. Voglio vivere in vacanza

A che punto sono

Leggo a rilento. Sono a 75 appena e mancano 60 giorni alla fine dell'anno. Nella migliore delle ipotesi potrò leggere ancora 10 libri e non arriverò neanche a 90, misero traguardo per me. Le lacrime che ho versato in questi mesi hanno sottratto tempo alla lettura. Ho passato tempo a piangere, ho passato tempo a telefonare, ho passato tempo a pensare al passato, al presente e al futuro. Se non mi fosse capitato tutto quello che mi è capitato avrei passato i 100 senza problemi, mancano proprio i libri dell'estate, quelli letti sotto l'ombrellone. Inevitabilmente in questo periodo scelgo sempre il libro sbagliato. Infilo uno dopo l'altro una serie di titoli sbagliati, di libri che non mi prendono, che non mi dicono proprio niente, che mi piacciono tropppo tardi. Per contro ho raccolto ottimi risultati con la Reading Challange 2017 portandola anche senza particolare impegno  quasi a compimento, mentre guardo con curiosità i forum dove si discute quella del 2018, per