Per stare bene ho scoperto che devo dedicare un po’ di tempo a me stessa. Quando la testa batte, il dolore preme, devo fare posto a me stessa. Dedicarmi alla scrittura, alla lettura, a me stessa. Trovare tempo per me. Se trovo tempo per me le nubi si dissipano, ritrovo la calma, e mi sento meglio, niente è in grado di gettarmi nello scompiglio. Fino alla prossima volta. In questo momento il mio equilibrio è molto precario. Basta poco per far crollare tutto. E in questo momento sulla mia strada continuano a mettersi problemi. Problemi capaci di far crollare ogni mio sforzo in un solo momento. E devo ricominciare tutto.
Fino ad ora ho aggiunto a questa mia collezione privata opere che in quel determinato momento significavano qualcosa per me, magari perché le stavo spiegando in classe o perché stavo leggendo un libro. In seguito ho aggiunto due filoni tematici che mi hanno sempre affascinata: i baci e le donne in bianco. Ma di opere che amo fortemente ce ne sono poche. La Menade danzante di Skopas è una scultura che mi è sempre piaciuta tantissimo sin dal Liceo. Non ho ancora avuto la fortuna di andare a Dresda ad ammirarla dal vivo e mi sono sempre accontentata delle fotografie. La statua rappresenta una delle menadi, le fanciulle seguaci del dio Dioniso di cui ne celebravano il culto con cerimonie orgiastiche e danze forsennate al suono di flauti e tamburelli, al culmine delle quali aveva luogo il sacrificio di un capretto o di un capriolo, dilaniato a colpi di coltello e divorato crudo nel momento del parossismo estatico. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia di età ro...
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