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Mugabe si dimette


(Grazie all’aggiornamento a iOS 11 non posso caricare immagini dal mio telefono, quando scrivo la sera, quindi dovrò aggiornare in seguito, e postare senza foto, finché Google non si degnerà di aggiornare la app.)

Stasera al tg ho sentito che alla fine Mugabe si è dimesso. Credo che il 70% degli italiani non sappia neanche chi sia, no non è un calciatore, ma un dittatore africano, un uomo che ha governato a più riprese quella che fu la Rodesia, la patria di una delle mie scrittrici preferite Doris Lessing, divenuta poi con l’indipendenza Zimbabwe. Conosco questo paese dalle parole di Doris e di altri scrittori e mi sono quasi innamorata, anzi lo sono, di questo posto che non vedrò mai. Uno dei tanti.
Ho imparato a odiare Mugabe da Doris, ma odiare è una parola grossa, ha imparato a comportarsi così durante il colonialismo, ha colpa a metà dei suoi crimini.
In Africa non se la passano bene. Noi siamo molto preoccupati perché non andremo ai mondiali, perché non avremo partite da vedere, una squadra da tifare, ma in Kenya ci sono state nuove elezioni e non sono riuscita a seguirle a dovere sempre perché da queste parti preferiamo occuparci di calcio, in Zimbabwe si è avuto un colpo di stato che ha portato alle dimissioni di Mugabe, in Madagascar dicono ci sia un’epidemia di peste. In Nigeria la situazione politica non è molto migliore. Ma noi preferiamo pensare alle partite di pallone, dedicare ampio spazio a questo, non occuparci minimamente di quello che accade intorno a noi. Ma va bene. Correte pure dietro al pallone, io intanto guardò un po’ più in là e mi interesso a quello che succede oltre al mio praticello. Perché infondo è facile dire : siamo invasi! Certo siamo invasi, ma cerca di capire perché tutt’e queste persone si spostano... staccati dal calcio, cerca di vedere oltre, informati. Capirai che il mondo sta degenerando mentre tu insegui con gli occhi una palla, un circo, un mondo inesistente.

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