Questo è un libro che mi è stato suggerito dall'"algoritmo", uno dei tanti che tiene d'occhio le mie letture e consiglia cosa potrebbe piacermi. In alcuni casi l'algoritmo mi conosce e poche volte sbaglia.
L'algoritmo me lo ha consigliato perchè mi era piaciuto l'Arminuta, anche in questo caso si tratta di una bambina presa alla famiglia povera che va a vivere con la zia benestante: Maria diventa così una filla de anima, come appunto "i bambini generati due volte, dalla povertà di una donna e dalla sterilità dell'altra".
In questo caso Maria rimane con la zia Bonaria per molto tempo, finchè non scopre cosa fa davvero la zia Bonaria come "mestiere", non di certo la prostituta come potreste pensare ma Bonaria Urrai conosce i sortilegi e le fatture di una cultura
rimasta arcaica nel profondo anche se ci troviamo negli anni 50, e che quando è chiamata, solo se
veramente voluto dall'interessato senza speranza, è pronta a portargli
una morte pietosa. Il suo è il gesto amorevole e finale dell'accabadora, l'ultima madre.Maria non accetta questa "tradizione" e non ne vuole essere l'erede. E non vi svelo altro, anche se questo è un libro uscito nel 2009 da cui è anche stato tratto un film.
Questo libro mi è piaciuto davvero molto, l'algoritmo ci ha decisamente preso, perchè è un libro corto, è una storia familiare, la lingua è secca e decisa, asciutta e priva di ornamentazioni inutili. Insomma ha tutte le qualità che vorrei incontrare in un libro.
L'Arminuta l'ho letto dopo aver letto la tua recensione, e mi è piaciuto molto...devo prendere anche questo!
RispondiEliminaquando qualcuno mi dice che ha letto un libro che mi è piaciuto mi sento straordinariamente felice!
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