E sono arrivata anche qui.
Sembra nata ieri, invece oggi affrontava il suo primo esame.
Un esame mutilato ai tempi del Covid, senza scritti, senza invalsi. Abbiamo spedito un lavoro e oggi lo abbiamo discusso, come una tesi di laurea. Lei in casa davanti al pc come i professori. Esposizione del proprio lavoro, domanda di rito: cosa farai da grande? Il chimico, il biologo.
Papà emozionantissimo, con la lacrima, la mamma impassibile. Troppi esami nella mia vita per emozionarmi.
Questo virus le ha portato via l’ultimo giorno di scuola, il saluto ai compagni, alla piazza che la accolta per tre anni. Anni difficili anche questi ma il suo percorso scolastico è sempre stato in salita, non come sua sorella che continua ad avere 10 su 10.
E ora è proiettata verso le superiori, nuovi compagni, nuovo impegno.
Non vede l’ora di entrare in un laboratorio e iniziare il suo percorso da chimico.
Chi l’avrebbe mai detto che la bambina che ho educato al bello, al viaggio e alla lettura da grande si dedicasse alla chimica.
Forse la mamma in veste di Monaldo ha fatto si che la letteratura e la storia fossero piaceri familiari ed ora è il momento di esplorare nuove vie.
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