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Visualizzazione dei post con l'etichetta lunigiana da scoprire

Luni, nuove scoperte e...

Qualche tempo fa ho avuto il privilegio di visitare in una visita quasi "privata" alla nuova zona di scavo della città romana di Luni. Negli ultimi anni l'Università di Pisa con la collaborazione dei Licei classici della provincia di La Spezia ha portato avanti diverse campagne di scavo portando alla luce parte di due splendide domus. Qui sopra potete vedere il bellissimo tappeto musivo della domus meglio conservata, quella di cui rimangono ancora vaste tracce di epoca imperiale. La seconda, quella più verso monte è stata convertita a "bottega" in epoca più tarda, in un laboratorio per la lavorazione e la tintura dei tessuti. In questa foto aerea si vedono le vasche per la colorazione dei tessuti in basso a sinistra mentre in alto spostato verso sinistra c'è un pozzo aperto successivamente in epoca medievale. Luni è una città bellissima... ma come potete vedere gli scavi sono difficilmente leggibili dal grande pubblico. Per me sono come un libro...

Quando incontri la tua tesi di laurea in carne ed ossa

Quando mi sono innamorata del medioevo le rievocazioni storiche erano ancora pochissime, forse solo all'inizio, e i mercatini medievali giusto un paio in tutta la Lunigiana, mentre oggi tutti i paesi hanno riscoperto le loro origini e festeggiano la loro nascita e i loro signori medievali. Però nel momento in cui ho scritto la mia tesi Guioterno, Rodolfo, Adelasia e tutti gli altri erano nomi sconosciuti ai più e sono stati i miei compagni di viaggio per anni interi. Li ho immaginati a cavallo per le mie terre a governare tutta la Lunigiana mentre cercavo di ricostruire la loro vicenda personale interpretando i documenti in un latino che non era più latino ma non era nemmeno italiano. E poi quest'estate durante una rievocazione storica fra cavalieri senza nome eccoli: Il vescovo di Luni e Guiterno, direttamente dalla mia tesi di Laurea in carne ed ossa a passeggiare. Quando la storia si fa viva, quando la storia può essere interpretata e giocata diventa affascinante ed entu...

Il bozzo sul limitare del bosco

Spesso i luoghi di pace si trovano proprio sotto il tuo naso. Presso la strada, dopo il ponte in disuso, c'è un piccolo sentiero, dopo pochi metri una piccola scala a secco nascosta dalla vegetazione. Fra gli alberi si apre una piccola spiaggia, una piccola cascata ha scavato un bozzo non tanto profondo, ma abbastanza da permetterti di fare un bagno, ma soprattutto ho scoperto un luogo freschissimo dove passare le ore più calde delle giornata, perché le acque del fiume sono proprio gelate, troppo gelate, specialmente se protette dal fitto del bosco. Sulla spiaggia alcune pietre piatte offrono una confortevole seduta per ore di piacevoli letture nel silenzio del bosco disturbati solo dallo scroscio delle acque della cascatella. Ditemi se questo non è il Paradiso quando fuori dal folto del bosco ci sono più di 30 gradi da almeno un mese senza ombra di tregua. ( in privato indicazioni precise per raggiungere il luogo )

Sua maestà la castagna

 Questo è il periodo delle castagne. Finalmente i miei boschi sono pieni di castagne grandi e belle come erano anni che non accadeva. L'impegno della mia generazione a salvare il nostro paese e le tradizioni dei nostri nonni ha dato i suoi frutti: le castagne. Il paese era vestito a festa e mostrava a tutti il suo bene più prezioso: la castagna. La polenta di castagne era la colazione dei miei nonni negli anni 30 e 40 del novecento.  La mattina la casa si svegliava e nel paiolo dentro al camino veniva cotta la polenta di castagne e messa sul tavolo. Gli abitanti si svegliavano e prendevano una fetta di polenta e un po' di formaggio, oppure la polenta era inzuppata in una tazza di latte appena munto. Questo era l'antico buongiorno nei mesi in cui non c'era altro da mangiare. Poi un pezzo di pane di farina di castagne che si chiama Marocca e un pezzo di formaggio e via con le pecore tutto il giorno. La sera nel paiolo sobbolliva il minestrone sempre caldo per chi...

Tre sere nel passato, la festa medievale di Gragnola

Ieri sera siamo stati alla festa medievale di Gragnola. Quest'anno di medievale aveva poco, pochi cavalieri, pochi figuranti in abiti medievali ma molyi altti personaggi come una congrega di vampire, egiziani, romani e poi saltimbanchi, per finire il diavolo sui trampoli. Questa festa si svolge ogni anno i primi di agosto a Gragnola dal 1999. Gragnola è uno dei paesi più grandi della lunigiana storica e si trova sulla strada che poi porta a Lucca. Penso di essermi persa poche edizioni in questi 16 anni, giusto tre o forse quattro. Vi sono stati degli anni in cui mi sono divertita molto e degli altri in cui tornando a casa mi sono detta che non ne era valsa la pena. Ma adesso con i bambini è tutto diverso. Loro si divertono sempre. Ogni volta c'è qualcosa che li affascina. Questa volta ci ha affascinato la danzatrice con i tessuti e ci ha fatto veramente paura il diavolo sui trampoli. Se stasera non sapete cosa fare andateci. Siete ancora in tempo.