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Visualizzazione dei post con l'etichetta riflessioni

Reset

Quando l’epidemia finirà, non è da escludere che ci sia chi non vorrà tornare alla sua vita precedente. La presa di coscienza della fragilità e della caducità della vita spronerà uomini e donne a fissare nuove priorità. A distinguere meglio tra ciò che è importante e ciò che è futile. A capire che il tempo - e non il denaro - è la risorsa più preziosa. Chi, potendo, lascerà un posto di lavoro che per anni lo ha soffocato e oppresso. Chi deciderà di abbandonare la famiglia, di dire addio al coniuge, o al partner. Di mettere al mondo un figlio, o di non volere figli. Di fare coming out. Ci sarà chi comincerà a credere in Dio e chi smetterà di credere in lui. Ci sarà chi, per la prima volta, si interrogherà sulle scelte fatte, sulle rinunce, sui compromessi. Sugli amori che non ha osato amare. Sulla vita che non ha osato vivere. - David Grossman - Penso a questa cosa da diverso tempo. Quando tutto sarà finito e si potrà tornare alla normalità saremo persone diverse e non è...

Anche se Amadeus chiedesse scusa?

Non guardo la Tv, ma ho colto L’enfasi delle parole dette da Amadeus dai social, dalle notizie sui siti di informazioni. A quanto pare Amadeus sarà il presentatore di San Remo, non lo sapevo e saperlo non mi cambia la vita, e avrebbe pronociatoparole sessiste, nel senso generale : lei è una donna meritevole perché sa stare nell’ombra del grande uomo che è il suo compagno. Frase d’altri tempi, assolutamente adatta al target dei telespettatori del programma. Perché alla fine chi lo guarda San Remo? Gli ottantenni. E a un ottantenne questa frase può essere assolutamente congeniale, quando lui aveva vent’anni il mondo girava così. Ma a chi dà noia? A chi non guarda il programma e non l’ha mai guardato per mille motivi. Infatti la frase è stata estrapolata e rimbombata dai social fino al parlamento. Amadeus non è stato politicamente corretto, si scusi. Questo accade perché in Italia non c’è libertà di pensiero e allo stesso tempo tutti si sentono in grado di criticare tutti. Quindi è s...

Riflettere su me stessa

Il gesto estremo compiuto da G. Mi ha portato a lunghe riflessioni, su me stessa, sul mio periodo di depressione, sul mio attuale stato, sul mio essere insegnate e su quello che voglio essere e su cosa voglio dal mio futuro. Che questo gesto sia avvenuto 10 giorni dopo il mio compleanno mi ha portato a fare anche dei bilanci. Appena laureata  la mia missione era insegnare ai professionali perché volevo essere colei che insegnava a chi non aveva opportunità, colei in grado di cambiare un ragazzo. Ai professionali ho insegnato per sei anni su tredici di carriera e ho toccato con mano quanto questa missione, seppur nobile, richieda troppa parte di te per essere svolta. Lo scorso anno ho deciso di abbandonare e chiedere trasferimento perché ero troppo coinvolta nelle loro storie e non riuscivo ad aiutarli perché ero io la prima ad avere bisogno di aiuto. Le loro storie mi coinvolgevano troppo emotivamente e stavo troppo male, non nascondo che se fossi stata l’insegnante di G. Come lo...

Buona PAsquetta e riflessioni...

Per ricapitolare le mie scelte artistiche della settimana scorsa volevo un'altra opera attribuita al MAestro di HArtford, la Cena in Emmaus, ma non sono riuscita a trovare un'immagine da pubblicare, così ho messo questa natura morta. Del resto tutti oggi siamo a festeggiare e mangiare e non certo a pensare all'Angelo festeggiato oggi. Maestro di Hartford è il nome fittizio attribuito ad un artista attivo a Roma all'inizio del XVII secolo e noto per le sue nature morte. Nel recente passato è stato identificato da alcuni con il giovane Caravaggio. Oggi è considerato uno dei primi, forse già alla fine del XVI secolo, ad ispirarsi al maestro lombardo. Il nome attribuitogli deriva dal fatto che il suo dipinto più conosciuto ( Natura morta di fiori e frutta ) è conservato presso il Wadsworth Atheneum di Hartford (Connecticut). Negli 8 giorni passati ho pubblicato alcune scene della passione di Cristo. Potevo scegliere fra moltisse storie e moltissimi dipinti, o...

Cosa penso dei social

Ho sempre pensato che i social avvicinasseroi timidi. Io sono una timida e non ho mai avuto amicizie durature perché ero timida, non mi piace stare al telefono, ma mi piace scrivere.da quando si può scrivere piuttosto che parlare ho amiche. Scrivo. Poi quando ci vediamo le ascolto. Ora ho amicizie durature come da giovane non ho mai avuto e questo grazie a Facebook prima, messanger poi e ora whatsapp. Se da un lato aiutano la mia timidezza dall’altra limitano la mia libertà, tutti sanno ciò che faccio e non è sempre un bene. Ultimamente pubblico pochissimo. Non credo che la presenza dei social mi avrebbe giovato in gioventù, anzi mi avrebbe messa in guai seri, anche se mi sarebbe piaciuto avere wattpad. Forse avrei avuto il mio libro, avrei potuto essere quasi come Anna Todd. Ora è tardi. I social hanno accorciato le distanze unendo la famiglia con il ramo Americano, così teniamo i rapporti, guadiamo la famiglia crescere. Elenco solo lati positivi perché ultimamente li uso m...

Non leggo perchè i libri costano troppo

" Non leggo perchè i libri costano troppo " oggi recetiva così un articvolo che non ho aperto mentre scorrevo il telefono mentre facevo colazione. Non l'ho aperto perchè non volevo leggere le pietose motivazioni che dava questa persona. E' vero, ultimamente i libri costano troppo. Costano troppo i best seller che spesso non valgono, letterariamente parlando, il prezzo a cui vengono venduti. Infatti non li compro mai di carta. Spesso arrivano a costare anche 30 euro a volume, veramente tanto. Ma esistono veramente tanti modi per risparmiare! Primo , tutte le librerie fanno una card con degli sconti. Secondo , tutte le case editrici una volta all'anno fanno una campagna promozionale con un buono sconto. Terzo, non è detto che si debba comprare il cartonato con copertina patinata a 30 euro, si puo aspettare il paperback (tascabile) alla metà del prezzo. Quarto, esistono gli ebook che con una spesa iniziale alta del reader poi abbattono anche del 50% il prezzo de...

Sono Stanca

I momenti difficili sembrano non finire mai, nonostante tanti buoni segnali positivi faccio fatica a vedere la fine di questo brutto periodo. In tutti questi anni mi sono fatta forza inseguendo una luce che solo io vedevo, ho creduto che tutto potesse migliorare, ho avuto fiducia nel futuro . Adesso non riesco più. Sono troppi anni che mi dico che tutto sta per finire e tutto migliorerà che alla fine ho smesso di crederci. Ormai la nostra vita è questa. Non c'è da aspettarsi altro. Ho sperato in un milione di cambiamenti, ho visto segnali di ripresa, ho creduto che tutto cambiasse. Invece niente. Non ho più voglia di aspettare e di costruire un futuro migliore perchè appena costruisco qualcosa con molti sacrifici questo viene spazzato via come un castello di carte. Non mi resta che sedermi e vedere che la vita passi, perchè non ho più la forza per fare altro. Credevo di avere dentro di me una forza inesauribile per combattere le avversità, invece oggi depongo le armi.

L'Olpe Chigi e il Museo di Villa Giulia

  Il giorno del mio compleanno non sono riuscita ad entrare a Galleria Borghese perchè mi sono dimenticata di prenotare per tempo e quando me ne son ricordata ahimè non c'era più posto, quindi siamo andati al Museo di Villa Giulia, peraltro bellissimo e vuoto. Le prime sale sono ricche di ceramiche. Ceramiche a decine. Di ogni fattura e molte perfettamente conservate. Venivo da Tarquinia, avevo negli occhi quelle magnifiche pitture e i motivi così stravaganti: leopardi e altri animali non proprio delle nostre latitudini, quindi a Villa Giulia ho osservato con attenzione le ceramiche provenienti da tutto il mediterraneo e vi ho ritrovato i soliti motivi, i soliti animali. Sono sincera, ero più attirata dai motivi che dalle ceramiche in sè, infatti ne ho fotografata solo una, piuttosto insolita, con  decorazione geometrica alternata a denti di lupo e due fasce decorate con sogliole. Ebbene si sogliole. L'ho trovata davvero bizzarra e insolita tanto da attirare la mia atte...

Professori malmenati

Troppo spesso al tg si sentono allarmanti notizie di professori malmenati dai genitori. La scena che si ripete è sempre la stessa: il professore riprende il ragazzo, il ragazzo offesso chiama il genitore, il genitore organizza la spedizione puntiva e picchia l'insegnante. La cosa dovrebbe farci riflettere. Ai miei tempi quando venivo redarguita da un docente a casa mi aspettava il resto, anche se avevo palesemente ragione. Potrei fare mille esempi in cui io fui vittima di atti di bullismo e mi presi il rapporto dai professori e sonore sgridate e punizioni dai miei genitori. Forse per questo quando succede qualcosa alle mie figlie prima indago, poi semmai passo alle conseguenze. Immagino che questi genitori partono in quarta per il mio stesso motivo, hanno in passato subito ingiustizie e ora sanno rispondere solo con la violenza. Però attenti, non li sto giustificando. Sono anch'io docente e ogni giorno ho paura di finire all'ospedale con uno zigomo rotto, non lo nasco...

Buona Vita a Tutti, J.K. Rowling

Ho comprato questo libro a Vittoria come regalo per un bel voto preso a scuola. Prima l'ha letto lei poi l'ho letto io. L'ho preso perchè avevo sentito dire che era improntato sull'importanza del fallimento e pensavo che fosse importante che lei riflettesse su questo. Su quanto è importante fallire per poi riuscire. Su quanto non sia un problema fallire e su come sia possibile dopo un fallimento avere un successo e come il fallimento non precluda per sempre il successo. Mi aspettavo qualcosa di più profondo e toccante. Forse ai miei occhi, di quasi quarantenne, mi aspettavo qualcosa di più, una ricetta specifica, spunti più profondi. Poi ho cercato di pensare con la testa di una bambina di quasi 11 anni e tutto sommato il linguaggio è molto semplice, ci sono scritte cose importanti ma incisive, ci sono spunti importanti ma declinati con un linguaggio semplice. Infondo questo libro non è per me, è scritto da una persona della mia età per persone molto più giovani. ...

Viaggiare è il mio peccato

Sin da piccola ho sentito la pulsione della scoperta. Volevo vedere. Volevo scoprire. Volevo vedere l’altra parte del mondo fino all’altra faccia della Luna. Appena ho potuto mi sono data da fare. Ho cercato di vedere. Ho sognato l’Africa. Ho dato corpo ai miei sogni. In questo periodo di grandi incertezze mi accontento. Mi è bastato entrare nella cappella Sistina per cibarmi della felicità di cui i sogni sono fatti. Forse ho imparato a godere delle piccole cose. Non so se quest’anno ci sarà mare d’inverno o mare di primavera come si era pensato o se ci si dovrà accontentare solo di giorni in fattoria, non lo so, per ora serbiamo il ricordo dei giorni Romani come qualcosa di bellissimo e speriamo che anche il 2018 mi porti qualche bel viaggio. Devo solo diventare più abile nello scovare le offerte.

Il bello può salvarci

Studiare in un palazzo antico affacciato su una bella piazza da cui si scorge il mare ha un valore aggiunto. Affacciarti e sentirti avviluppato da antichi palazzi ti rende la giornata migliore, specialmente quando il sole bacia e riflette gli antichi intonaci e li fa risplendere. Poi quando da lontano intravedi il blu del mare ti cambia la giornata. Ho insegnato in scuole infossate in terribili periferie, in posti da lupi, ma qui quando esci e ti ritrovi in questa piazza così bella e poi appena attraversi la strada sei già al mare... anche la giornata peggiore si trasforma in qualcosa di bello. Se fosse possibile tutte le scuole d’Italia dovrebbero essere rese archiettonicamente più piacevoli sia per il personale ma soprattutto per gli studenti, sono certa che in una scuola bella si raccoglierebbero risultati decisamente migliori, altro che innovazione tecnologica! Ci vorrebbe una scuola bella e accogliente e non una scuola che cade a pezzi. Una scuola con sedie comode, una sc...

I Puffi

Quando ero piccola guardavo molti cartoni animati, fra questi, i puffi. Mi piacevano, ma non mi ha mai appassionato la loro storia in sè, però mi piaceva averli e giocarci in casa oltre a guardare i cartoni animati. Avevo molti personaggi: Grande Puffo, Puffetta,  Forzuto e anche Baby Puffo che tenevo in una bacheca appesa al muro e poi tiravo giù quando mi servivano per giocare. Mi ricordo che a volte le barbie potevano trovare il villaggio dei puffi, alla faccia di Gargamella, che non ci riusciva mai. Ovviamente avevo anche lui e Birba. In questi ultimi due weekend passati a passeggiare nei miei boschi ho cercato con attenzione qualche Amanite Muscaria da fotografare, ma niente, non sono riuscita a trovarla. Eccola qua, in una foro trovata su google, non è facilissima da trovare nei boschi, l'ho visto pochissime volte, forse una o due, molto più semplice imbattersi in un porcino. Mentre ne parlavo con le mie bambine, Rachele mi ha fatto riflettere su una cosa a cui in 38...

Gradite Sorprese

  Qualche giorno fa scrivevo come mi rendono felice i like di Paola Calvetti du instagram ed ecco che trovo sul mio blog la traccia del passaggio di un altra scrittrice che ammiro! Pensate che Virginia Bramati ha commentato il post ddedicato al suo libro con parole bellissime! Ieri sera quando le ho lette volevo mi sono salite le lacrime! Mi sono sentita così felice! Mai avrei pensato che le scrittrici passassero a leggere il mio blogghino... e invece! Comunque il libro mi è piaciuto davvero, lo sapete io non scrivo bugie, scrivo quello che penso davvero, nessuno mi paga e posso scrivere quello che penso e rendo conto solo a me stessa. Adesso farò uno spazio speciale nella libreria per le mie scrittrici del cuore vicino ad Elisabetta Amoroso metterò Paola Calvetti e Virginia Bramati e poi chissà...  Dopo l'impasse estiva negli ultimi giorni ho ritrovato vigore nelle letture, tre libri finiti in pochi giorni, interesse ritrovato nelle nuove uscite, ho passato due...

Solo buone recensioni?

 Spesso mi aggiro fra blog e social  che parlano di libri e spesso mi lamento del fatto che leggo solo commenti smileosi sui libri, sembra che tutti leggano solo libri meravigliosi scritti benissimo che narrano bellissime storie e solo alla sottoscritta capitino fra le mani libri terribili scritti coi piedi di cui solo la mente ristretta della scrivente non ne capisce il senso palese invece al mondo intero. Stamattina mi sono imbattuta in un post di un autrice che se la prendeva indignata con i gestori / moderatori di Anobii che non censuravano "certe" stroncature di "certi" libri, probabilmente il suo. Ma dico io, se un libro non mi è piaciuto, sarò libera io di dire che mi fa schifo? Io sono allergica a determinate strutture grammaticali, quando le trovo faccio fatica a leggere, perché non dichiaralo? A me gli aggettivi danno fastidio. Quando ce ne sono troppi non riesco proprio a leggere. Perché non dirlo? Se per me la storia non funziona perché non dirlo? Io...

Ernest del mio cuore

Il 2 luglio del 1961 Ernest Hemingway poneva volontariamente fine alla sua vita. Ogni anno me ne ricordo puntualmente. Oggi mi sono chiesta tutto il giorno cosa mi affascina in particolare di quest'uomo, cosa lo rende così speciale e travolgente ai miei occhi. Non mi so dare una risposta ma so che per me Hemingway  è molto più di un semplice scrittore. Adoro la sua scrittura dalla prima volta che l'ho incontrata e da subito ho sentito il bisogno di conoscere tutto quello che lo circondava, di ripercorrere i suoi passi. Forse devo a lui la passione per i safari e per l'Africa, forse un giorno sui suoi passi scoprirò anche la Florida e persino Cuba. Non lo so. Non so spiegarmi cosa mi spinga verso di lui, quale sia il motivo di questa passione, ma nell'empireo dei miei letterati c'è lui, da sempre. È una passione che va oltre la comprensione. Una passione che supera la comprensione. Ovunque tu sia Ernest, riposa in pace.

Sull'incendio di Londra e sulle cose da conservare

  Oggi alla notizia dell'incendio di Londra mi è scattata questa riflessione: in casi come questo perdi tutto, cosa ti rimane? Nel mio caso mi riimarrebbe quello che ho adosso. Non credo riuscirei ad avere la prontezza e la freddezza per afferrare qualcosa, forse il telefono, forse. Mi occuperei piuttosto delle persone piuttosto che delle cose. Nel momento in cui mi avessi salvato le persone, cosa piangerei? Innanzi tutto il tetto che mi copre la testa, credo che la casa sia la cosa più importante, ma senza fermarci a queste grandi cose, mi riferisco a quello che la casa contiene. Qualche tempo fa spopolavano i libri sul riordino e sul separarsi dalle cose. In un caso del genere perderei tutti i miei libri. Un dolore grande, non c'è dubbio, specialmente piangerei tutti i miei meridiani, ma quelli si ricomprano. Ora come ora non ho neanche vestiti a cui tengo particolarmente, mi spiacerebbe non c'è dubbio, ma son cose che vanno e vengono. Mi dispiacerebbe molto pe...

Un mondo al contrario: non lasciamoli vincere

In questa giornata mi sento al contrario, ho passato giorni bellissimi con la mia famiglia, letto libri bellissimi, ho passato del tempo con amici come non accadeva da tanto tempo. Ho lasciato fuori il brutto che si è accanito sulla mia famiglia e trovato uno spazio per riappropriarmi di una vita che avevo e che rivoglio. Ero stanca ma felice.  Poi tutt'intorno a me il disastro: ancora morti a Londra. Un camion fra la folla e terroristi che sgozzano le persone innocenti.  Non ho visto immagini e non voglio per niente approfondire. Il terrore che serpeggia, una folla inpazzita a Torino e più di 1000 feriti.Oggi ho ascoltato il racconto di un ragazzo che era lì, terribile. Lui non si è fatto male perché è riuscito a scappare e mettersi in salvo, ma ha raccontato momenti di pura follia di massa, gente calpestata, gente che cadeva e non riusciva a rialzarsi. Gente schiacciata contro le vetrine che esplodevano sotto il peso della folla. Nessuno che capiva cosa stava su...

Manchester... e il prossimo?

Stanotte non ho dormito bene, ho fatto sogni strani. Stamattina alla radio la notizia della strage di Manchester, una bimba ad un concerto, a farne le spese bambini e adolescenti. Sono rimasta incredula nel letto, quasi non mi volevo alzare. Ancora una volta. Gente che si diverte ed ecco una bomba, una bomba sul nostro stile di vita, sulla nostra cultura. Una volta le guerre erano cose da adulti, combattute in modo trucido, ma coinvolgendo il meno possibile la popolazione, poi la seconda guerra mondiale e i bombardamendi hanno esposto tutti, tutti si è bersaglio. E questa nuova guerra iniziata l'11 settembre 2001 e mai sopita è fatta di sporadiche azioni random in modo che nessuno si senta sicuro, soprattutto a casa sua. Non te la cerchi, vivi la tua vita e quando meno te lo aspetti sei sullo scenario di una battaglia. Una bomba , un camion contro la folla... cose rudimentali ma che uccidono, che seminano il terrore. Così quando ci preparavamo per andare a Torino ho impo...

Webeti

Nei giorni in cui sono stata male ho avuto tanto tempo libero che in realtà non sapevo come occupare, visto che il forte mal di testa di fatto mi impediva di leggere. Non ho la TV in camera per scelta e non avevo la forza per raggiungere il divano per cui ho passato decisamente troppo tempo a cazzeggiare su Facebook e ho trovato questo neologismo che mi ha fatto sorridere: webeti. Si perché oggi quanti webeti esistono? Tanti, troppi. Tutti ci vogliono webeti. Chi è il webete? Colui che crede a quello che c'è su internet, quello che non va oltre un link, che non si informa davvero, che cede allle strumentalizzazioni in opera su Facebook in particolare. Coloro che condividono qualsiasi cosa senza vedere se è vero, giusto per condividere. Coloro che attaccano con insulti razzisti senza conoscere. Coloro che sostengono qualsiasi sciocchezza che trovano in giro con grande tenacia. Quanti post sui Rom avrò visto? Tutti pieni di minacce e di accuse, ma qualcuno degli accusat...