In questa giornata mi sento al contrario, ho passato giorni bellissimi con la mia famiglia, letto libri bellissimi, ho passato del tempo con amici come non accadeva da tanto tempo. Ho lasciato fuori il brutto che si è accanito sulla mia famiglia e trovato uno spazio per riappropriarmi di una vita che avevo e che rivoglio. Ero stanca ma felice.
Poi tutt'intorno a me il disastro: ancora morti a Londra. Un camion fra la folla e terroristi che sgozzano le persone innocenti.
Non ho visto immagini e non voglio per niente approfondire.
Il terrore che serpeggia, una folla inpazzita a Torino e più di 1000 feriti.Oggi ho ascoltato il racconto di un ragazzo che era lì, terribile. Lui non si è fatto male perché è riuscito a scappare e mettersi in salvo, ma ha raccontato momenti di pura follia di massa, gente calpestata, gente che cadeva e non riusciva a rialzarsi. Gente schiacciata contro le vetrine che esplodevano sotto il peso della folla. Nessuno che capiva cosa stava succedendo.
Ci stiamo facendo prendere la mano, abbiamo troppa paura, hanno vinto loro e Torino ne è la conferma. Un rumore un po' più forte, una voce che serpeggia e la folla impazzisce.
sinceramente non me la sento di frequentare luoghi troppo affollati, è da un po' che la calca mi fa paura. Preferisco un viaggio nella natura come quello appena trascorso piuttosto che la visita ad una grande città, ad una capitale. Evito gli assembramenti quando è possibile.
Lo so che dovrei continuare con la mia vita normale ma La paura fa novanta e se posso evito.
Rimane l'amarezza di dover consegnare alle mie figlie un mondo come questo.
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