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Visualizzazione dei post da dicembre, 2018

E ci siamo quasi

Mancano una manciata di ore al 2019. Cosa dire ancora di questo 2018? Non saprei ho scritto tanto e forse è bene lasciarlo andare e non pensarci più. Aspettative per il 2019, pochissime. Ho perso, nel corso degli anni, quella carica propositiva da primo dell’anno. Tanto poi i buoni propositi morivano sempre dopo 10 giorni. Tanto poi ti proponi sempre le solite cose e la vita scorre sempre nel solito senso e non riesci comunque a realizzare quello che ti eri proposto. Dal 2019 vorrei tantissime cose, ma so che alla fine tutto rimarrà esattamente com’è. Ho smesso di sperare che la vita torni come prima del 2012. Ormai quella è persa, troppe cose sono cambiate e niente può tornare come prima. Qualcosa lo abbiamo salvato, ma niente sarà più come prima. E come succede sempre in Italia chi deve pagare la farà sicuramente Franca e a noi non rimarrà altro che una grande fregatura, come accade a tutti gli italiani onesti. Mi accontento di quello che ho e spero di farmelo ba

Tagliare, parola del 2018

Da qualche mese seguo questa pagina Instagram e devo dire che mi è di grande aiuto.  Antonietta dispensa un sacco di buoni consigli, piccole cose da mettere in pratica, cose piccole ma che rendono migliore la vita. In questo 2018 ho cercato di mettere in pratica questo piccolo consiglio, meglio i legami vivi e soprattutto tagliare via le persone che mi creavano disagio. Ho cercato di non esserci per forza per chi di solito non c’e. Ho cercato di non raccontarmi a chi non si racconta. Tutto questo mi è costato un grande sforzo, è vero, ma alla fine ci ho guadagnato. Circondarmi solo di persone a cui tengo davvero mi ha fatto bene, stare per forza con persone di cui non mi importa mi fa solo male.  È molto difficile tagliare questi rapporti, decidere di chiudere con le persone che sentiamo negative, perché a volte sono persone a cui pensiamo di non poter comunque fare a meno. Invece nessuno è indispensabile. Specialmente quando cerchiamo il nostro benessere. Negli anni sco

Il mio Romanzo Viola Profumato

Non credevo che un libro con così poche pagine potesse mettermi così tante domande in testa come questo piccolo libro. Appen a visto in libreria sapevo che sarebbe stato amore a prima vista e sapevo che ci saremmo piaciuti. L'ho letto in un battito di ciglia e mi frulla in tetsta da giorni. Così poco tempo per leggerlo eppure sono giorni che ci penso. Questi a mio avviso sono i libri migliori, quelli che si sedimentano nella tua anima e non vogliono andarsene, quelli che ti smuovono dentro un sacco di cose, un sacco di domande, di risposte e di riflessioni che ti portano a pensare e rimuginare per giorni e giorni. Leggere per provare. Oppure chissà rimarrete indifferenti a certe parole. A certe situazioni. A certi interrogativi. Io no.

Verso il 2019

Ci siamo, mancano ormai pochi giorni al nuovo anno, cosa dire di questo 2018? Per me è stato l’anno del crollo. Se il 2017 è l’anno in cui ho perso tutto, il 2018 è stato l’anno del crollo. Ho cercato di non chiedere aiuto quasi a nessuno. Ho cercato di attaccarmi a quel poco che avevo per non cadere nell’irreparabile, ho cercato di salvare capra e cavoli, cercando di costruire con quel poco che avevo qualcosa di nuovo.  Grazie alle persone fantastiche che sono entrate nella mia vitae che oggi per me sono come una famiglia mi tengo in piedi, anche se spesso il mio pensiero va altrove. Nel 2018 ci sono stati Momenti indimenticabili. Due viaggi a Roma. Uno in Puglia. La scalata al monte Tondo (Mondul). Ma anche il cambio di lavoro, il ritorno in cattedra. I momenti negativi sono stati pochi. Non vale nemmeno la pena ricordarli. Ho letto poco. Per ora 81 libri, forse arriverò a 82. 10 meno dello scorso anno, 19 meno di quelli che avrei voluto. Ma diventa sempre più

Santo Stefano

Nella Cappella Niccolina nei palazzi Vaticani ci sono degli affreschi di Beato Angelicodedicati al giudizio e alla Lapidazione di Stefano protomartire. La prima scena di  Santo Stefano condotto al martirio  si svolge all'interno delle mura, con alcune figure che con prepotenza spingono e tirano il santo fuori dalla città. L’uomo sulla sinistra, con passo veemente, tiene già in mano una pietra per la lapidazione. Il lato destra mostra invece la  Lapidazione di santo Stefano , ambientata appena fuori dalle mura, col santo inginocchiato di spalle, rivolto all'estremità destra, che subisce impassibile in martirio durante la preghiera. I carnefici hanno vesti simili a quelle dei personaggi nel lato sinistro, ma non sono i medesimi. In primo piano al centro si trova un giovane riccamente abbigliato, che probabilmente rappresenta Paolo di Tarso prima della conversione, che secondo gli Atti degli Apostoli assistette alla scena.

Correggio, Adorazione dei Pastori

Ieri sera a Messa è stato letto il Vangelo di Luca e mi ha colpita la frase in cui Luca dice che Maria mette le fasce a Gesù appena nato. Un Gesù poco divino e inconsapevole che si è veramente fatto uomo. Mentre nell’arte medievale si tende a rappresentare un Gesù bambino consapevole del suo destino e poco bambino, nel rinascimento, specie in quello maturo queste interpretazioni teologiche lasciano il posto alla tenerezza, a quella complicità tra mamma e figlio appena nato, poco importa se questi é Dio. E qui la pennellata sapiente di Correggio ci restituisce questo sentimento che ben calza le parole di Luca. Una madre felice di aver dato alla luce il suo Bambino anche se il suo bambino è luce. E mentre lei l’ho contempla con tenerezza materna, i pastori e sopra di loro gli angeli invece si stupiscono del miracolo. Buon Natale.

Natale come scadenza

Mi sono accorta che in questi ultimi anni Natale è vissuto sempre di più come una scadenza piuttosto che come una festa. Una scadeza per sentire persone che non senti mai, una scadenza per sentire gente con cui non hai più niente con cui condividere, una scadenza in cui devi stare con una famiglia che non senti più tua. Una scadenza in cui ti è imposto qualcosa che non senti. Per me ilvero Natale sarebbe fare per una volta qualcosa che veramente sento. Mi sento Grinch perchè sento di dover vivere il Natale come una scadenza e dover fare qualcosa di imposto, mentre vorrei fare qualcosa che sento e che non posso mai fare. Non ho mai potuto avere un Natale come avrei voluto e sinceramente non saprei neanche come lo vorrei, non ho neanche mai avuto modo di pensare come lo vorrei. Vorrei solo scappare dal Natale visssuto come scadenza, di un Natale imposto. Ho sempre desiderato di essere dall'altra parte del mondo proprio per sfuggire a tutto questo. Chissà se un giorno potrò scappa

Non i piacciono più i film

In questi giorni ho capito che non mi piace molto guardare i film. Dopo circa 30 minuti la mia ttenzione cala, ho bisogno di alzarmi, di interrompere la visione, fare altro. Il film non mi interessa più. Lo stimolo di prendere il telefono e usare un social è alto. Spesso mi annoio così tanto che non trovo più la concentrazione necessaria. Preferirei leggere. Dopo 30 minuti non mi stanco di leggere, neanche se il libro é brutto e noioso. Mi capita anche al cinema. Direte: non ti piace il film che stai guardando. Possibile. Possibile che non riesca a vedere un film interessante da almeno due anni? Che non ci sia niente di mio gusto, mentre una volta i film mi  Piacevano tantissimo? Forse non fanno più i film di una volta, quelli che piacevano a me. Invece trovo interessanti le serie, le guardo volentieri, spesso anche 3 episodi per volta, senza annoiarmi. Forse perché durano solo 40 minuti, forse perché sono avvincenti e comunque hanno storie intriganti e con intrecci abbast

Ci provo ogni giorno

Ho trovato questa frase e mi è subito piaciuta e l’ho voluta fissare qui perché è quello che cerco di fare ogni giorno. Cerco di essere l’adulto che avrei voluto accanto quando ero piccola. A volte potrò non piacere, a volte potrò essere non opportuna, ma da piccola ero una bambina estremamente sola che avrebbe tanto voluto essere ascoltata, assecondata nei suoi gusti e nelle sue passioni, una bambina che voleva accanto un adulto con cui discutere di cose serie invece era sempre sola con se stessa. Io cerco di essere quell’adulto che cercavo quando ero piccola, pienamente consapevole di non essere esattamente quello che serve alle mie figlie. Sono certa che ai loro occhi sono manchevole di qualcos’altro.

Fino alla fine del Mondo

L'Happy Ending era scontato, però non posso dire che questa serie non mi sia piaciuta. Non è stata travolgente, ma piacevole. Non entrerà nel mio empireo, ma resterà comunque fra quelle che un piccolo segno lo hano lasciato, Matching Scars appunto, Omen Nomen, anzi no, Liber Omen si può dire? Diciamo che da come si era partiti nel primo libro si arriva a tutte altre conclusioni. Cat Arriva in America con alcune idee per dimenticarsi del tutto di essere italiana e diventare assolutamente Americana. Lascia tanto di bello in Italia per prendersi un po' di quello che noi chiamaeremo la banalità americana. Oggi infondo riflettevo su questo. Anch'io avrei voluto lasciare l'Italia per prendermi un po' la banalità degli altri paesi, fosre sarà questo il motivo di fondo per cui leggo sempre queste storie? Perchè infondo sogno una vita spensierata che da adulta proprio non ho e mi sembra che invece in America tutti hanno. Forse dovrei fare delle recensioni, invece finisco

Fuori dal gregge

Sento che questo mondo mi appartiene sempre meno e che ho bisogno di essere una persona diversa, una persona trasgressiva. Quindi ho deciso di essere fuori dal gregge. Domenica sono andata alla messa, anzi è la seconda volta di seguito che ci vado, e mi sento bene. Ho ascoltato l’omelia e l’ho fatta mia. Dopo la messa mi sono sentita felice, perché comunque Dio è l’oppio dei popoli,  Quando ci ripenso sono comunque felice, perché in quel gesto ritrovo la tradizione della mia famiglia, e mi sento felice e in pace. Trovo pace nella lettura dei classici. Ho letto Sallustio. Oggi ho iniziato Tacito. In questi testi trovo pace e mi rilasso davvero. Trovo qualcosa che mi manca. Trovo anche consolazione. Nella correttezza della lingua trovo una pace che non so descrivere. Nella trasmissione del sapere mi sento davvero in pace con me stessa. Difendere quel minimo di sapere che ho conquistato negli ultimi anni mi piace, non so tutto, ma so qualcosa. Ci sono stati momenti in cui

Quanto dura per sempre

Capitolo praticamente divorato. 484 pagine in meno di due giorni. Eppure amo i libri corti. Morivo dalla voglia di sapere che cosa succedeva, ero curiosa come una scimmia. Mi ha guidata la curiosità, la mania di sapere, non la bellezza del libro. A dire il vero il libro non mi è neanche piaciuto tanto. Troppo sesso. Veramente troppo. Tante parti insulse. E a dire il vero non so se leggerò i capitoli 0.5. Me  li lascio per dopo. Vedrò come va con il terzo... Lo so Che c'è l'happy ending... non possono lasciarsi per sempre.

Finalmente... Vikings

La gioia delle serie quest'anno è Vikings. Morto Ragnar, invecchiato e cristianizzato Rollo, non mi rimane che Harald bellachioma di Norvegia su cui concentrare i miei sogni Vichinghi, perchè i figli di Ragnar mi paiono tutti dei rammolliti, e Ivar the Boneless solo un pazzo. Il mercoledì è proprio una gioia vedere la puntata e scrollarsi di dosso le bruttezze della settimana, e devo dire che anche in lingua originale è di una facilità estrema, non la lingua quasi incomprensibile dei medici di Seattle, o dei Vampiri di New Orleans. Un inglese davvero facile, che rende quasi inutili i sottotitoli. Mi piace così tanto questa serie che quasi quasi me la riguardo tutta in inglese, perchè a me Ragnarr manca. E Poi mi guarderò anche i medici e anche gli stuart. della serie Improve my language!

Scegli me

Muoio dalla voglia di leggere il secondo e ho appena finito il primo, ma scopro che c'è anche un volume in mezzo. Che faccio? Leggo 1, 2 , 3 e poi i volumi .5 oppure vado in ordine? Non so. Però ho deciso che non li leggerò uno dietro l'altro per non rovinare la magia. Non che sia un libro di alta letteratura, ma mi ha convinto la storia, e mi sono appassionata alla storia di Ben e Cat e muoio dalla voglia di sapere come va a finire, proprio perchè alla fine è incluso il primo capitol del secondo libro dove lo spazio temporale è veramente ampio, per questo sono proprio curiosa, mi hanno davvero messo la pulce nell'orecchio. Credo che leggerò il 2 e poi il 3, perchè ho spulgiato un po' in giro e ho capito che i volumi di mezzo sono dedicati a Mark, il fratello di ben. Posso poi leggerli con calma dopo, o forse no. Ho tempo per decidere... Il bello di leggere queste serie già concluse è questo, la pianificazione, leggere qualcosa che si sta pubblicando man mano  non

Bohemian Rhapsody

Sono fan dei Queen da che ho memoria. Sono cresciuta cantando We are the champions e We will rock you. C’ero quando è uscita Radio Gaga e la mia cassetta preferita era Live Magic, avevo solo 7 anni. Ho visto il film, ovviamente non mi è piaciuto. Quando sei cresciuta con la loro musica e loro sono stati la colonna sonora della tua vita e sai tutto su di loro é ovvio che un film romanzato sulla tua ragione di vita, sulla tua ancora di salvezza, faccia schifo. Non sono ancora riuscita ad andare a Londra, ma sono stata a Zanzibar. Sono stata nel luogo in cui Freddie è nato. Ho studiato il suo ambiente culturale di provenienza, il glam, la Londra tra gli anni 60 e 70, la cultura giovanile di quegli anni, Tolkien, la filologia germanica e tutto questo rientra nei testi degli anni 70 dei Queen. Questo nel film non c’è. C’e Solo il rifiuto da parte di Freddie delle sue origini perché vuole essere inglese, e il problema ad accettare il suo essere gay. Sono temi che non ho mai trovato in n

La carovana del sale

Vorrei avere la forza di leggere sempre libri come questo, ma mi mettono addosso una grandissima malinconia perché questa è la vita che avrei voluto fare, la viaggiatrice. Avrei voluto girare tutto il mondo e scoprire il mondo, ma la vita mi ha portato altrove. Poi leggere dell'africa mi fa montare sempre un po' di mal d'Africa e questo non è positivo perché il mal d'Africa è una vera e propria malattia e non ci sono cure. Un tempo andai nel deserto da semplice turista ma le sensazioni che descrive l'autrice nel libro le ho tutte ben presenti anche se non ho partecipato ad una carovana e il mio viaggio sul dromedario è durato forse solo una ventina di minuti e ho dormito comodamente in un albergo e non in una tenda in mezzo al deserto o sotto un riparo. Insomma questo libro mi è piaciuto, mi ha risvegliato emozioni e anche malinconia.  L'ho letto durante un viaggio in pullman, perché diversamente, letto prima di dormire sono certa che non l'avrei as

Obbligo o verità, Penny Reid

Quanto mi è piaciuto questo libro da 1 a 10? 11. E Aver scoperto che in pratica la storia dei fratelli Winston di dipana per 7 libri mi ha riempito il cuore di gioia, peccato che questo sia l'unico tradotto in Italiano per ora. Però da una parte sono felice perché la lettura di questo romance ha gettato una piccola ombra. Sapete che non mi piacciono per nulla i libri che hanno a che fare anche minimamente con il mio vissuto. Bene, questo libro ha due punti in contatto con me: la protagonista è un'insegnante proprio come me, anche se di materie proprio diverse e poi condividiamo un'altra cosa che si capisce fra le righe e non voglio per niente svelare. Jessica trova l'amore ha tanta voglia di partire per Maranello con Duane ma secondo me la storia evolve in modo assai diverso. Per questo sono così maledettamente curiosa di sapere come va a finire! Questo è anche un motivo per cui non inizio mai a leggere una serie di cui non sono stati editi almeno 2 o tre libri. Però

40 its new 20

In questi ultimi tempi mi sembra di essere tornata indietro piuttosto che andata avanti. Ho fatto un’estate al massimo con tanti divertimenti ed uscite e ora mi sono un po’ fermata e con rammarico il lavoro sta portando via un sacco delle mie energie che prima spendevo diversamente. Mi mancano un po’ quelle giornate e serate spensierate a bere birra, fare tardi, mi manca la Palmaria come l’ossigeno.  E adesso mi trovo alle sette e trenta ad aspettare l’autobus con le cuffie nelle orecchie, ascoltando musica per non sentire i discorsi dei veri adolescenti; e mi sento davvero come quando di anni ne avevo 16 e andavo a scuola. Peccato che sono dalla parte opposta della cattedra. Una volta mi sentivo una di loro, adesso sento lo stacco, capisco che non abbiamo più gli stessi interessi e gli stessi orizzonti.  Però l’essere a scuola mi fa sempre essere in moto, sentir giovane, anche se non condivido più nulla con loro.  E non vedo l’ora che siano le vacanze di Natale solo per rilassarmi u

Scommettiamo che ti faccio innamorare?

Ero alla ricerca di una nuova serie che mi facesse compagnia alla sera  prima di dormire. Leggera e senza troppe pretese, quindi ho iniziato questa di Emma Hart. Ho come l'impressione che non andrò avanti. Il romanzo mi è parso autoconclusivo, i due protagonisti non mi hanno presa e sinceramente non ho nessunissima curiosità di sapere quale materiale narrativo sia andata a pescare l'autrice per scrivere altri 3 libri. Credo che non lo scoprirò mai. Così poco tempo, così tanti libri da leggere, questo non mi ha preso quindi passo avanti. A forza di provare troverò la serie che mi prende.

Salvata Da Sallustio

L'anima si cura con le parole, con i gesti d'affetto. In questo momento mi sento sola ed isolata e il gesto curativo mi è arrivato dall'anitichità. Le parole scritte più di 2000 anni fa da Sallustio mi hanno toccata nell'anima e mi hanno confortata. Le ho lette ad alta voce alle bambine, nella speranza che qualcosa arrivi, come hanno confortato possano essere di monito ed esempio a loro. Con tanta spazzatura morale che c'è in giro oggi fermarsi e riflettere su quanto erano avanti 2000 anni fa non fa che bene. Un libro può curare, un libro può riportarci sulla retta viaun libro può ridarci speranza. Sallustio mi è arrivato in mano nel momento giusto, quando ne avevo più bisogno. Auguro a tutti il libro giusto nel momento giusto.

La mia libertà inizia dove finisce la tua

Spesso nella mia vita sono accaduti eventi per cui ho dovuto limitare la mia attivita social. Ho quasi ridotto a zero l'attività su Facebook. Entro di rado, metto qualche like e riposto solo articoli di arte e scuola. Ricevo qualche messaggio su messenger. Limito l'uso di stati su whatsapp, sia mai che qualcuno si offenda vendendomi in qualche cosa affaccendata. Mi piaceva instagram, seguivo alcuni attori, le mie serie preferite, facevo qualche foto carina. E niente ora mi tocca abbandonare anche quello. Il blog è sotto pseudonimo e spero che l'anonimità resti intatatta, poi di cosa parlo? Di libri, delle mie esperienze di lettura, ormai mi autocensuro anche qui. Vorrei ma non posto ,  diceva J Ax qualche tempo fa con Fedez, e io mi sento in gabbia. Non che sia obbligata al silenzio, ma tutto quello che cade in rete non è più tuo e può essere usato contro di te e in questo momento tutto è usato contro di me. Anche un silenzio diventa assenso. In questa epoca dove impera