Ci siamo, mancano ormai pochi giorni al nuovo anno, cosa dire di questo 2018?
Per me è stato l’anno del crollo.
Se il 2017 è l’anno in cui ho perso tutto, il 2018 è stato l’anno del crollo.
Ho cercato di non chiedere aiuto quasi a nessuno. Ho cercato di attaccarmi a quel poco che avevo per non cadere nell’irreparabile, ho cercato di salvare capra e cavoli, cercando di costruire con quel poco che avevo qualcosa di nuovo.
Grazie alle persone fantastiche che sono entrate nella mia vitae che oggi per me sono come una famiglia mi tengo in piedi, anche se spesso il mio pensiero va altrove.
Nel 2018 ci sono stati Momenti indimenticabili. Due viaggi a Roma. Uno in Puglia. La scalata al monte Tondo (Mondul). Ma anche il cambio di lavoro, il ritorno in cattedra.
I momenti negativi sono stati pochi.
Non vale nemmeno la pena ricordarli.
Ho letto poco. Per ora 81 libri, forse arriverò a 82. 10 meno dello scorso anno, 19 meno di quelli che avrei voluto. Ma diventa sempre più difficile per me trovare qualcosa di bello da leggere. Dovrai fare liste accurate ma non sempre riesco. Dovrei scrivere liste di libri adatti per sere in cui sono stanca, libri adatti a stimolare il pensiero, insomma liste per ogni occasione è non solo liste generiche di libri 8nteressanti.
Nel 2019 proporrò per la reading challege solo 60 libri, anche se 100 rimane il mio obiettivo primario ma segreto.
Nel 2019 vorrei tornare a scrivere qualcosa a mano solo per me. Certe cose devono rimanere sulla carta e nascoste. Non tutto può vedere la luce del web.
Nel 2019 vorrei fare un viaggio, ma sono certa che qualcosa andrà storto.anche quest’anno le premesse ci sono tutte.
Altri buoni propositi non ne ho, se mi guardo indietro lamia vita fa un po’ schifo in questo momento, so che mi aspettano momenti duri ma che poi ci sarà la ricompensa. Io l’aspetto da anni, la fiducia a volte vacilla, ma chissà forse un giorno andrà meglio.
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