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E ci siamo quasi


Mancano una manciata di ore al 2019. Cosa dire ancora di questo 2018? Non saprei ho scritto tanto e forse è bene lasciarlo andare e non pensarci più.
Aspettative per il 2019, pochissime.

Ho perso, nel corso degli anni, quella carica propositiva da primo dell’anno. Tanto poi i buoni propositi morivano sempre dopo 10 giorni. Tanto poi ti proponi sempre le solite cose e la vita scorre sempre nel solito senso e non riesci comunque a realizzare quello che ti eri proposto.
Dal 2019 vorrei tantissime cose, ma so che alla fine tutto rimarrà esattamente com’è.

Ho smesso di sperare che la vita torni come prima del 2012. Ormai quella è persa, troppe cose sono cambiate e niente può tornare come prima. Qualcosa lo abbiamo salvato, ma niente sarà più come prima. E come succede sempre in Italia chi deve pagare la farà sicuramente Franca e a noi non rimarrà altro che una grande fregatura, come accade a tutti gli italiani onesti.

Mi accontento di quello che ho e spero di farmelo bastare, anche se vorrei qualcosa di più. Spero che alcune piccole questioni si risolvano in fretta e che il 2019 sia davvero più sereno.
L’epoca dei grandi viaggi è tramontata definitivamente e devo riuscire anche a smettere di immaginare di andare di qua e di là perché tanto poi alla fine non si riesce.

Insomma al 2019 si deve chiedere solo serenità.  Perché per ora è l’unica cosa che serve e a cui si può  ambire. Poi chissà tutto il resto un giorno potrà ancora venire oppure rimarrà solo un pallido ricordo.


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