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No rain, no flowers


Per anni ho sperato tornasse la mia vita di "prima" fatta di viaggi intercontinentali, spiagge bianche, resort cinque stelle. Mi sono sbattuta perchè la vita che avevo tornasse. Una vita fatta di divertimenti, spostamenti, amici che si era persa tutta nel tragico agosto 2012.
Ero così caparbia nel cercare di riportare tutto come era prima che sono andata anche in depressione perchè non riuscivo a tornare a quel tempo, alla mia età dell'oro.

Poi ci si è messo pure il Covid e quel poco che avevo guadagnato con fatica, quello che faceva parte della mia età dell'oro è andata perduta.
Il covid, il distanziamento sociale, i lutti mi hanno fatto accettare definitivamente che quello che avevo non tornerà più e non posso assolutamente sbattermi per una normalità che non è più davvero possibile. Le cose crollano e non posso continuare a voler portare in vita una cosa che davvero non potrà più essere.

No, non mi do per vinta. Non abbandono ciò che sono i miei sogni.
Ho capito che non si può costruire la felicità sui rimpianti.
Chiudo con quello che è stata la me giovane, una fantastica gioventù dove sono stata davvero fortunata.

Adesso costruirò un nuovo cassetto dei sogni dove metterò sogni che fanno parte di quello che ho adesso e cercherò di realizzarli uno per uno come facevo quando ero felice. Penserò, sognerò con quello che ho. Il covid mi ha insegnato questo.

Da quando ho elaborato queste cose sono tornata felice le cose vanno bene. La pioggia infondo serve per far nascere i fiori.


 

Commenti

  1. Bello quanto hai scritto! Ti auguro di riuscire a metterlo in pratica e a resistere quando i propositi vacilleranno. Atapo

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