Il fascino della venere di Milo di esemplifica, a mio avviso, in quest'opera di Dalì. Dalì riproduce la Venere inserendo dei cassetti nella testa, nei seni, nella pancia e su un ginocchio. Aggiunge ai cassetti un pomello di pelliccia che ci invita ad accarezzarlo per rinvigorire la sessualità repressa dalla diffusa morale cristiana. I cassetti sarebbero i nostri segreti più intimi che solo oggi la psicoanalisi è in grado di aprire. Ma secondo Breton i significati sarebbero altri e per i dadaisti non significa semplicemente niente, anzi qualcuno suppone che ci sia lo zampino di Duchamp in questa opera di Dalì...
Grazie, auguri anche a te e alla tua famiglia. Anche noi soli, ormai siamo alla sera e tutto sommato... poteva andare peggio. E' stato tutto un continuo di videochiamate, telefonate, messaggi whatsapp con l'invio (gli altri, non io che sono poco abile) di foto e video. Insomma, ho sentito la vicinanza dei parenti e amici, è stato bello, considerate le circostanze. atapo
RispondiEliminaGrazie per gli auguri. Per noi non è cambiato molto, sono mancati gli amici non i parenti..
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