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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

Marco Polo

In questi giorni di quarantena mi sono sparata un sacco di serie tv. Difficilmente riesco ad affezionarmi davvero a qualcosa e sono sempre alla ricerca. In questi giorni ho finito Marco Polo, solo due serie. Sapevo che era stata troncata li, che non dovevo affezionarmi, invece poi è accaduto. La serie mi è piaciuta davvero tantissimo, solo che è una storia che ti affascina e poi finisce senza un senso. Infatti adesso vorrei quasi tirare giù tutti i libri dalla biblioteca per cercare il Milione, giusto per sapere come finisce la storia. Sono cose che o studiato più di 20 anni fa e non mi ricordo più.Non sono nemmeno certa al 100% di avere il libro, per questo non ho troppa voglia di mettermi a cercarlo, potrebbe essere una ricerca vana e non ho poi così tanto tempo da perdere. Comunque sono affascinata dalla storia cinese e dalle tradizioni, non ne so praticamente nulla, ho letto molto sul Giappone e mai nulla sulla Cina. Potrebbe essere arrivato il momento di affrontare l’argomento.

L'arte della fuga

Ho iniziato a leggere libri "nordici" per il loro carattere divagatore ed enciclopedico. Mi piace che si passi da un argomento all'altro, ampliando le conoscenze con qualche curiosità, ma alla fine vorrei aver chiara la trama, nonostante la divagazione. Beh qui non ho ben capito quale fosse davvero la trama e soprattutto il tema centrale del romanzo. E soprattutto è un romanzo? E' una biografia? E' un diario di viaggio sulle orme di Gunnar Widforss? Ho letto che ad altri lettori è piaciuto tantissimo ed hanno pprezzato la biografia di Gunnar Widforss, a me sembra che la vita del pittore rimanga sullo sfondo e sia infarcita  di altro e si faccia molta fatica a capire che si parli del fi Gunnar Widforss. Ma sto parlando delle mie personalissime impressioni di lettura. E qui che mi piacerebbe avere qualcuno con cui parlare di quello che leggo, perchè a volte ho come l'impressione di non capire, parlandone con qualcuno magari mi schiarireri le idee, invece rim

Organizzare la quarantena

Mi ero fatta un quadernino per programmare la mia attività e non perdere la memoria di niente. Avevo scritto fino al 3 Aprile, ma oggi mi sono resa conto che dovevo andare avanti, ho continuato a compilare fino a dopo Pasqua, ma ahimè mi sa che dovrò andare avanti ancora un po’ . Ho pensato un po’ a come concludere l’anno, a cosa mi manca. Ho pensato a come ricominciare il prossimo anno, a come potrebbe cambiare il modo di fare lezione. La lezione registrata mi piace, così potrei aver più tempo per interrogare, più tempo per altre cose, anche se produrre lezione di ogni argomento mi costerebbe un sacco di tempo. Boh intanto penso, poi si vedrà come procedere. Sto facendo anche corsi di aggiornamento, ho trovato qualcosa di specifico anche sulla materia e ascolto, così per passare il tempo. Anche se la mia occupazione preferita è vedere serie tv. Leggo poco. Molto poco.

Prima che...

Ho passato l’ultimo decennio a dirmi “vorrei la mia vita di prima”. Vorrei indietro la mia vita al 29/08/2012. Vorrei indietro la vita al 23/02/2020. Vorrei indietro la nonna al 14/04/2004. Vorrei indietro il nonno al 14/05/2011. Ma la vita non va indietro, va avanti e va avanti sempre peggio. Scrivo i miei disagi per esorcizzare e per sfogare il mio dolore. Spero rimanga qui tra queste parole. Il mio dolore costante mi spinge al mutismo e alla solitudine. Non credo che potrò mai uscirne perché il mio dolore è sempre banalizzato con tantissimi esempi peggiori. Il mio modo di vivere, il mio sorriso perenne fanno sembrare i miei problemi sempre banali e ricolidizzabili, però ci sono giorni che scavano dentro di me come se fossero insormontabili. Uso sempre questa finestra sul mondo per sfogarmi, sperando che una specie di magia li intrappoli qui invece che nella mia mente. Dicono che questa situazione avvicini le persone, per me invece creerà ancor più distanza sociale e solitudine

Pandemia o complottismo?

In questi mesi si sono succedute moltissime teorie sul corona virus, mio marito è appassionato di complottismo e guarda ogni video per farsi una sua idea. Io sono scettica in merito. Mia mamma mi ha mandato un un video di youtube di cui non metto il link perchè è una sciocchezza e non voglio nemmeno far pubblicità a chi si diverte a generare terrore. In questo video piuttosto lungo si dice che la pandemia è solo una copertura per testare il 5G, e un domani il 5G servirà per far diventare l'uomo oggetto e la macchina soggetto. Una cospirazione degna di  Io, Robot di Asimov. Come prova che sia il test del 5G le scene di Wuhan dove la gente cadeva morta per le strade e l'invito di stare tutti a casa solo per non far capitare questa cosa, meglio rimanere stecchiti in casa propria dove nessuno vede. Infatti testerebbero il 5G a Wuhan, Milano New York... dove i contagi sono più alti e il sud Italia non corre nessun tipo di pericolo, ma la quarantena è solo una copertura per allo

USA calling

Dopo giorni siamo riusciti a fare una telefonata alla nostra famiglia in US. abbiamo così tanto tempo libero che possiamo anche fare videochiamate intercontinentali che durano delle ore. Così posso anche migliorare il mio inglese, solo lo zio parla italiano, mentre i cugini che hanno la mia età non lo sanno e mi devo sforzare di parlare inglese. Capirli è davvero difficile, hanno una pronuncia davvero strana, abituata alla parlata di Seattle,  quelli di New York sembrano parlare un’altra lingua. Certo questo mi aiuterà, se mi sforzo con loro, vinco la mia timidezza e ci sta che lo impari davvero questo inglese! Prima del covid era una mia priorità per partecipare agli Erasmus, adesso... chissà quando tutto ricomincerà. Almeno andiamo a letto contenti, la giornata è stata un po’ pesante, anzi era da ieri che sentivo tutto pesante, invece adesso mi sento meglio, sono un po’ più felice. Vittoria era estasiata, sono così tanto americani e hanno tutto quello che vedi nelle serie tv, ce

Tenera è la notte

Ho fatto molta fatica a leggere questo romanzo, perchè l'ho letto per ultimo. Ultimo dopo Zelda , Una M oglie a Parigi , Lasciami L'ultimo Valzer . Ma ultimo anche dopo altri, perchè gli americani a Parigi io li ho sempre amati. Essendo un libro molto autobiografico evocava scene già conosciute e quindi è stato davvero noioso a tratti anche se sono cose che non leggo da anni, ma riemergono alla memoria con una facilità sorprendente. Ho preferito altri suoi libri, ad essere del tutto sincera. Lo preferisco nella narrazione breve, ma inizio a capire che a me piace uno stile asciutto diretto e privo di rimandi e flash-back. O più semplicemente adesso non è tempo di rimandi, ho bisogno di narrazione lineare.

Non trovo pace

Sono arrivata ad un punto in cui la stanchezza e lo stress hanno toccato un limite insopportabile. Non riesco a rilassarmi. Non riesco a staccare dai pensieri del lavoro. Non ho pace. La mente torna sempre lì. Mi sveglio anche di notte con la mente ingombra di pensieri. Fai le videolezioni, correggi i compiti, come cavolo di usa calendar con meet, come mai classroom ogni tanto si impalla... per citare alcune delle mie preoccupazioni.  Devo rilassarmi. Fra le 4 mura di Casa proprio non riesco.

Ogni luogo ha la sua funzione

Sono stufa di sentire per 4 ore al giorno riecheggiare la voce della maestra di Rachele in casa, e anche i vari professori di Vittoria. Non vedo l’ora che la scuola ritorni a scuola e che la casa sia solo il luogo della famiglia, il luogo del riposo. Fortunatamente ho la casa grande e si riesce ancora a trovare un angolo di pace senza essere rincorsi da echi di lezioni, tra ieri e oggi mi pareva di impazzire, con gli orari sballati delle lezioni questa casa mi è parsa la scuola e mi è sembrato di rimanere a scuola e quindi al lavoro dalla mattina alla sera senza via di uscita. Stasera mi sono nascosta, ho cercato pace da questa never ending school che è diventata casa mia e ho cercato di calmarmi. Un’ora e mezzo da sola, un po’ di musica, un po’ di bicicletta. Dopo una doccia calda. La pazzia è davvero dietro l’angolo. Rimanere in se chiusi in casa è davvero difficile. Poi le ultime sono giornate nervose anche perché tira molto vento, dicono che il vento porti novità, spero buone.

Un mese

Mai avrei immaginato di arrivare al mese senza scuola e poi senza uscire, e ahimè non è ancora finita, ne avremo ancora per due settimane e poi decideranno. Contagi e morti sono dati ballerini, oggi salgono, domani scendono, ma nulla di certo. 69176 casi totali, 6820 deceduti in Italia.  372757 casi nel mondo, 16 231 morti. Senza contare tutte quelle persone che moriranno senza che rientrino nel conteggio perchè non si saprà se sono morte di Corona Virus o di altro. Non so come ne uscirò. Ci sono giorni che ho un peso dentro e vorrei rimanere a letto e guardare la tv tutto il giorno per rinchiudermi in un mondo fantastico e non dover affrontare la realtà, però non è possibile. C'è una famiglia da portare avanti, compiti da svolgere. Eppure ho sempre la paura che le cose potranno solo peggiorare. Ho paura per il futuro. Non so cosa ci attende. Mi aspetto che il fermo vada oltre il Tre Aprile ma spero non vada oltre Maggio. Oggi per tutto il giorno si susseguivano voci di una

I Promessi sposi

Più volte ho sostenuto che ogni libro ha il suo momento.  Questo ha dovuto aspettare almeno 30 anni per essere letto integralmente. Ovviamente l'ho studiato, letto a pezzi, ma mai per intero. E' dovuta arrivare la quarentena per il Corona Virus per farmi scoprire questo magnifico libro. Ma quante volte Umbereto Eco l'ha detto che era un libro bellissimo ma l'obbligo della scuola ce lo ha sempre fatto odiare? Ho sempre creduto ciecamente in quellche Eco mi diceva, e sapevo che sarebbe arrivato il momento anche per questo libro. Ma l'attualità della situazione descritta dal Manzoni? Mi ha lasciata davvero stupita. Sarà che gli Italiani non cambiano mai, ma ho trovato par pari delle situazioni che si stanno vericando adesso e ho trovato il giudizio del Manzoni davvero illuminante. E' proprio vero che un classico sa parlarti attraverso lo spazio e il tempo. Finito l'obbligo scolastico i libri si svelano in tutto il loro splendore e la loro bellezza. E&

Lunedì di quarantena

Anche in regime di Smart working (o slavery) oggi è lunedì, la giornata più pesante della settimana. Nonostante il mio efficiente sistema di organizzazione ho combinato pasticci, perché in regime di quarantena il multitasking non è da praticare. Quando lavoro devo lavorare e basta, non posso iniziare un lavoro, mettere su l’acqua e poi tornare al lavoro, è certo che sbaglierò qualcosa. Così è successo. Peccato che me ne sono accorta dopo ore .  Nelle ore precedenti invece mi gongolavo per l’efficenza! Può capitare. Appunto ogni cosa in modo da organizzare al meglio la mia giornata di Smart slavery. Ho come l'impressione Che appena entrerò a regime, quando sarò rodata, si tornerà alla normalità. Per questo motivo cerco di rodarmi il più possibile, per avvicinarmi alla data di fine quarantena. In cattività a volte anche piccole sviste possono diventare una tragedia. Un mese fa la notizia della chiusura della scuola, l’avevamo presa come una vacanza e poi pian piano si è tras

Reset

Quando l’epidemia finirà, non è da escludere che ci sia chi non vorrà tornare alla sua vita precedente. La presa di coscienza della fragilità e della caducità della vita spronerà uomini e donne a fissare nuove priorità. A distinguere meglio tra ciò che è importante e ciò che è futile. A capire che il tempo - e non il denaro - è la risorsa più preziosa. Chi, potendo, lascerà un posto di lavoro che per anni lo ha soffocato e oppresso. Chi deciderà di abbandonare la famiglia, di dire addio al coniuge, o al partner. Di mettere al mondo un figlio, o di non volere figli. Di fare coming out. Ci sarà chi comincerà a credere in Dio e chi smetterà di credere in lui. Ci sarà chi, per la prima volta, si interrogherà sulle scelte fatte, sulle rinunce, sui compromessi. Sugli amori che non ha osato amare. Sulla vita che non ha osato vivere. - David Grossman - Penso a questa cosa da diverso tempo. Quando tutto sarà finito e si potrà tornare alla normalità saremo persone diverse e non è

Quando finirà ?

Quando hanno chiuso le scuole, 7 giorni mi sembravano tantissimi, oggi siamo a 27. Non so quante volte in questi 27 giorni ho riformulato le mie abitudini e i miei pensieri. Mi dimentico sempre qualcosa, ho sempre un casino di cose che fare e il tempo mi vola via. Mi sono organizzata con molte lavagnette dove scrivo le cose che vanno fatte e persino il cibo che abbiamo e come e soprattutto quando mangiarlo. Devo pianificare tutto se no dimentico. Non so quanti compiti di Rachele mi sono rimasti indietro, la stanno riempiendo, anche se il termine giusto è vessare. Si perché l’impegno scolastico per lei è davvero tanto, confronto a Vittoria. Ma tutto questo quando finirà ? Sorgerà un Alba di libertà ? Non credo perchè troppe persone non rispettano le regole e quindi sarà necessario prorogare il lockdown. È così difficile stare in casa? È così difficile fare la spesa per 5/7 giorni ed evitare di uscire? Evidentemente sì, perché comunque c’è troppa gente in giro. Forse la gente ol

Primavera

Nonostante il corona virus, anche la primavera è arrivata. Non se ne è accorto quasi nessuno, sicuramente quelli che come me stanno a casa non possono vedere la primavera, ma la sentono nell’aria. Ho iniziato a usare la cyclette , un’ora al giorno. Almeno mi svago un po’ , ascolto un libro e cerco di non pensare.  Certi momenti mi manca un po’ l’aria, vorrei qualcosa di diverso, ma niente di diverso che stare a casa e attendere si può fare. Un po’ odio coloro che continuano ad uscire senza motivo, che fanno lunghi giri per la spesa, io non riesco nemmeno a pensare di uscire di qui. Non ho la testa di fare lunghe file per il supermercato. Mi mancano delle cose ma posso farne a meno. Penso che se sacrifico un po’ della mia libertà adesso poi la riavrò. Peccato che esistano milioni di egoisti che continuano ad uscire, che in qualche modo limitano  la mia libertà anche senza saperlo.

Middle England - Coe

Ho lasciato questo libro indietro per moltissimo tempo, avevo perfino paura di leggerlo perchè gli ultimi libri di Jonathan Coe mi avevano delusa nel profondo esattamente tanto quanto altri mi avevano esaltata. Avevo paura che non mi piacesse. Invece questo è il mio vecchio Coe, il Coe che mi piace. Questo è il terzo capitolo della saga intitolata La banda dei Brocchi (La banda dei Brocchi, Il circolo Chiuso sono i due precedenti titoli) e dato che si conclude ai giorni nostri, i giorni della brexit, per ora sarà anche il capitolo conclusivo della saga che attraversa l'inghilterra dagli anni 60 ad oggi. Coe si occupa di narrare il presente e tocca molti temi che infiammano i nostri cuori oggi, per cui leggerlo porta ad una catarsi necessaria. Per questo mi spiace averlo lasciato da parte per così tanto tempo, meritava di essere letto subito, appena uscito.

Lunga giornata

Oggi è il patrono della ell mia città, ma non c’è la fiera quest’anno, non c’è niente, solo silenzio. Chiusi in casa, in attesa che tutto passi. Il giorno é iniziatotristemente, oggi saremo dovuti partire per le vacanze, prima Ferrara, poi Padova e infine Venezia. Invece nulla, chiusi in casa. Quando ho prenotato morivo dalla voglia di partire, mi emozionavo al solo pensiero di veder Ferrara, da quanto voglio andarci? Non lo so nemmeno più, ma ancora una volta è rimandato. Volevo vedere Padova, al pensiero di Giotto mi mancava il respiro. Venezia...qui mi fermo. Insomma ero davvero triste questa mattina. Cercavamo zeppole, ma alla fine le ha fatte Vichi, le ho dato la ricetta e lei ha sfornato zeppole degne della Silvana. Poi abbiamo trovato un piccolo barbecue e abbiamo fatto una grigliata in terrazzo. Che gioia. Pensare che poco prima vedendo un video e sentendo le campane della fattoria che suonavano a festa avevo pianto, mi manca terribilmente. L’espediente del barbecue mi ha t

Quando sei recluso inizi a pensare

Oggi mi è presa un po’ di tristezza, capita dopo 10 giorni chiusa in casa, giusto? Cercavo di pensare a quello che farò quando potrò uscire, ma mi è venuto da piangere, perché fra le cose che tanto vorrei c’è quella di andare su alla fattoria, riabbracciare la sorella di mio nonno. Appena le giornate si scaldano e il sole brilla mi viene voglia di andare alla mia casa, di far festa con gli amici, invece ora non posso. Non posso nemmeno andar a far visita ai nonni al cimitero e mi inizia a pesare anche il non potere andare alla Messa, mi manca anche quella. Mi manca mia mamma che è sola in casa, che ha un po’ paura di ammalarsi, perché sa di essere a rischio e se si ammala è un vero guaio. Mi manca mio fratello, imbarcato su una nave in mezzo al mare. Mi manca la famiglia, perché gli amici li sento ogni giorno, con loro si è sempre più vicini con la tecnologia. La famiglia ha bisogno di quel tocco in più. 15 anni fa mi laureavo, che mondo diverso, quando penso al prima, al prima

Smartworking o Smartslavery ?

Niente, non mi so organizzare, finisco per lavorare 8 ore al giorno tra rispondere alle mail, registro le lezioni e correggere i compiti. Ora mi son fatta un quaderno dove ho pianificato la mia attività. Due video lezioni, due correzioni e 1 ora di mail, in modo da non affaticarmi troppo. Ho pensato ottimisticamente di andare avanti fino al 3 aprile nella pianificazione, poi chi vivrà vedrà, ci faranno sapere, no? Quello che più mi incasina non sono le mie cose, ma anche la gestione familiare. Ora ho capito perché ho scelto il tempo pieno per le bambine, perché ho veramente zero voglia e zero testa di star dietro ai compiti. Rachele é a pieno regime, come se fosse a scuola, solo che da 8 ore di scuola è passata a 4 più i compiti, un delirio. Domani dovrò fare un check dei compiti perché sono certa che è rimasta indietro. Da Vittoria è mezzo delirio, le cose cambiano continuamente in itinere senza certezze. Non riescono a darsi delle regole su cui basarsi e i prof fanno un po’ come

Il rosso e il nero

Quanta fatica ho fatto a seguire le insulse gesta di Julien Sorel? Non lo so. So che ogni libro ha il suo tempo e questo libro avrebbe avuto senso quando mi piacevano questo tipo di gesta vale a dire intorno ai 20/22 anni,  ma adesso che ho il doppio degli anni e gusti opposti questo libro mi è stato davvero indigesto. Potevo vivere benissimo anche senza averlo letto. Ci sono cose che puoi accettare quando sei giovane e poi diventi troppo vecchio per digerirle, o per lo meno i miei interessi si sono spostati davvero altrove per trovare questo libro interessante. Comunque posso dirlo di averlo letto.

Siate gentili

Noi Italiani giochiamo gran parte della nostra espressività linguistica su gesti ed espressioni e spesso quando scriviamo non ci rendiamo conto che questa parte comunicativa manca. Spesso per questo motivo veniamo fraintesi quando scriviamo, perchè nello scritto manca la nostra mimica facciale, i nostri gesti. Eppure dimentichiamo sempre questa cosa.  Quando si scrive bisogna essere gentili, più di quanto non lo saremmo a voce, perchè le nostre parole non sono accompagnate da nessuna espressione compiacente, da nessun sorriso. Le parole rimangono lì, valgono quel che sono. E in questo momento di reclusione dovremmo sforzarci tutti, dovremmo essere tutti più gentili. Misurare le parole e i gesti, tanto abbiamo il tempo per riflettere un po'. Detto questo Gentilmente vi chiedo di stare a casa, di non uscire. Perchè io sto a casa fra mille difficoltà, in 7 giorni sono uscita solo venti minuti dopo 4 ore di crisi isterica di una bambina di 9 anni, per una passeggiata salutare, per

Primi segni di pazzia

Rimanere in casa senza mai uscire per 7 giorni è stato difficile per le bambine. Rachele oggi è scoppiata in una crisi nervosa. A Codogno avevano mandato supporto psicologico, e anche qui servirebbe, soprattutto per i bambini. Rachele ha tante paure e non riesce ad esternarle tutte. Le tiene dentro e oggi come una pentola a pressione ha fatto uscire tutto. Verso le 12:30 l’ho portata fuori, le passeggiate solitarie non sono vietate, mi sono fatta la giustificazione per motivi di salute e l’ho portata fuori. Avrei spiegato alla polizia che stava male e non sapevo più che cosa fare. Per grande parte della strada ha tremato, ma non di paura, ma per il nervoso, per la tensione accumulata. Fuori non abbiamo incontrato nessuno a parte le persone con i cani e la gente che correva. Abbiamo camminato e con il tremore sono uscite anche tante cose, parlava, parlava e non sommetteva più . Paure, fatti di anni prima, tensioni sono uscite in parte. Tornate a casa sembrava stare meglio ma per tutto

Santi Netflix e Amazon Prime

Quante serie tv sto guardando? Troppe.  In questi 20 giorni ho visto 3 stagioni di The Last Kingdom. La stagione 6A di Vikings. Ho iniziato Marco Polo. Sto recuperando la 4 serie di The Originals che a suo tempo non avevo avuto modo di guardare. Finiti questi mi darò a The man on  The high castel, probabilmente Versailles, magari i Medici, perché i Tudors e i Borgia non ci sono più, peccato ora che ho il tempo! Spero che dopo due stagioni di Marco Polo e 3 di Medici la quarantena sia finita. Se no mi rimane Doctor Who da provare a vedere e di quello mi pare che ci siano una decina di stagioni. I film invece non mi piacciono più. Limitati ma al tempo stesso troppo lunghi. Le serie magari guardo mezzo episodio e poi lo lascio lì, oppure mi intriga e ne guardo due. Oggi ho visto il midseason finale di Vikings, Bjorn é morto, il mio Harald fineair idem. Bjorn non mi è mai riuscito tanto a genio, ma Harald... era lui il mio preferito dopo la morte di Ragnar. Però inutile dirlo ho

Finalmente è venerdì

Sono esausta. È stata una settimana lunga e piena di novità. Domani e domenica spero di riposarmi perché sto lavorando troppo.  Continuo a dirmi che devo darmi degli orari e prendermi tempo per me ma non lo faccio. Quando finirà questo isolamento saremo tutti in burnout? Stasera mi sento stanchissima anche se la mia attività si è svolta in teleconferenza. Non ho mai apprezzato abbastanza la passeggiata da scuola a casa, uscire da scuola, camminare a piedi dopo ore di riunioni era rigenerante e non ho mai apprezzato quel momento. Dalla camera alla cucina non vale, soprattutto se dopo 5 ore di riunioni devi pensare alla cena, organizzare la vita di tutti, e sentirti anche i discorsi familiari. Quei 20 minuti di strada erano davvero importanti. Ti rendi conto di quanto siano importanti le cose solo quando non le hai più. Anche le bambine continuano a dirmi che non si lamenteranno mai più di dover andare a scuola, che queste video lezioni non sono poi così belle, che la scuola è bell

la Tempesta

In questo periodo cerco di flaggare il più possibile la lista dei " libri da leggere prima del diploma " imponendomi la lettura anche di cose che il mio gusto non mi avrebbe portato a considerare. Ci fu un tempo in cui adoravo Shakespeare ed era sempre nei miei pensieri, poi li ha lasciati soppiantato da altri. La tempesta è la penultima opera di Shakespeare, il tema principale è la magia, ma una magia colta infatti Prospero ottiene la salvezza perche' ha studiato l'arte magica spinto dal miglioramento della conoscenza e la magia stessa e' usata per nobili ideali. Devo dire la verità? Preferisco altre opere.

Smartworking

Dopo 18 giorni ormai ci siamo abituati alla nuova vita. Stare a casa, lavoare da casa, fare scuola da casa. Domani avrò i miei primi consigli di classe da casa e sono in ansia. Tutto il pomeriggio in video conferenza. 14:30 - 19:30 spero che le riunioni siano meno lunghe che a scuola e soprattutto tutti siano in orario. Domani sarà il delirio, io a fare consigli di classe e anche Rachele occupata con le sue videolezioni. Devo dire che il lavoro da casa per me è molto pesante. Quest'anno pianificavo velocemente le lezioni, in genere rivedevo i ppt che proiettavo in classe perchè erano vecchi e ne facevo di nuovi, a volte andava bene così perchè se mi serviva un'immagine la cercavo su internet. Invece ora pianificare le lezioni da mettere su classroom e rispondere alle mail degli studenti porta via tanto tempo, specialmente a me che ho 8 classi e 200 alunni. Farei prima a fare videolezioni con meet, lo so. Ma vedo le lezioni di Rachele, non sarebbero solo fra me e loro, ma fr

Abituarsi alla nuova routine

Oggi siamo rimasti a casa è così faremo finché sarà necessario. Le bambine non usciranno, mio marito invece continua ad andare a lavorare e lo farà sempre. Io credo uscirò fra qualche giorno per far visita a mia mamma. Domani mio fratello parte con la nave e lei rimane sola. Non posso lasciarla sempre sola, ogni 3/4 giorni andrò da lei per accertarmi che stia bene e per procurarle quello di cui ha bisogno. Oggi mio marito è uscito per la spesa, non avevamo frutta, e io sono uscita a buttare la spazzatura. Il quartiere è tranquillissimo, la piazza è vuota, dalle finestre sentiamo il rumore dell’acqua della fontana. Sembra di abitare in campagna e non in centro città. L’unico rumore è quello degli autobus che continuano a circolare e qualche macchina.  Fortunatamente abbiamo la casa grande e quindi non soffriamo di stare in casa, ma a questa casa manca una cosa, una terrazza. Abbiamo due balconi, ma sono proprio piccolo, ci voleva un bel terrazzo, così potevamo stare all’aria ape

#iostoacasa

Da oggi ognuno è chiuso nel suo comune di residenza. Non possiamo uscire dal nostro comune se non per motivi certificati. All’interno del territorio comunale possiamo muoverci a patto di rimanere a distanza di sicurezza e di rispettare le regole, non più di due persone nei negozi, nessun assembramento, nessun capannello. Io sono rimasta a casa tutto il giorno, ma alle 17:30 sono uscita per una passeggiata, anche per abbassare i miei livelli di glicemia. Ho bisogno di un po’ di movimento e non sono capace di fare esercizi in casa, una camminata mi libera anche la mente da pensieri pericolosi, insomma un toccasana. Lo so che a Wuhan non c’era nessuno in giro, ma qui è ancora permesso andare a lavorare, è una passeggiata o corsa in solitaria è ancora permessa. In città non c’è più quasi nessuno, solo la gente che tornava dal lavoro o chi aveva bisogno di comprare cibo oppure medicine. I bar erano vuoti. La gente era diffidente. Per la prima volta in due settimane ho sentito la mamma s

Il ballo

Mi era piaciuta così tanto Suite Francese che ho voluto leggere ancora un libro di Irene Nemirovsky. Ho scelto questo molto piccolo e ne sono rimasta stupefatta. Corto, intenso e che lascia aperte moltissime vie per pensier futuri. Una madre accecata dall'arrivismo, una figlia dimenticata che in qualche modo fa sentire la propria voce. Un romanzo breve o racconto lungo che lascia aperto all'immaginazione. Esattamente quello che adoro nei libri.

Extrema Ratio

Ad ogni ora del giorno avrei scritto qualcosa di diverso. Stamattina avrei parlato dell’impossibilità di lavorare in tranquillità da casa e far fare la tele scuola a Vittoria e Rachele. In un appartamento solo tutti i gradi di istruzione cozzano, la banda del Wi-Fi non regge, non abbiamo comunque abbastanza risorse hardware. Il pomeriggio avrei descritto il vuoto immenso che scava dentro, la mia immensa solitudine. Questa è la terza settimana a casa, contatti sociali limitati, social che stressano, insomma un periodo deprimente per una depressa. Adesso invece tutto è cambiato di nuovo. Conte ha parlato. L’Italia é una unica grande zona rossa. Non ci si può spostare. Le scuole rimangono chiuse fino al tre aprile. Nella più rosea situazione andremo a scuola 3 giorni, poi ci sarà la chiusura di Pasqua, poi comunque rientri a singhiozzo per via dei ponti. In pratica ci troviamo al 2 maggio come ridere. Cosa rimarrà di questo anno scolastico? Il primo quadrimestre. In pratica con l

Provare a non impazzire

6387 positivi, 366 morti, 622 guariti. Ieri sera hanno allargato la zona rossa e si sono verificate scene indegne, sempre che non siano fake news, gente che scappava dalla Lombardia prima che avenissero i controlli, gente che oggi è pronta a denunciare ogni Lombardo al numero verde. Scene apocalittiche, indegne. Scene riconducibili ad altri momenti storici, scene narrate dal Manzoni. Scene che mi confondono, ma in che Anno Domini siamo? 2020 oppure 1020? Una sera mi sono addormentata e mi sono svegliata un millenio prima? Il sogno di ogni medievista, che però si sta rivelando un incubo. E gli incubi mi accompagnano la notte. Stanotte il peggiore, accompagnato da un brusco risveglio. Uno di quegli incubi che sai che sono sogni, da cui ti vuoi risvegliare ma non riesci. Sognavo che mia suocera stava male ma i medici non la curavano perchè erano entrate in vigore le nuove misure di selezione per l'accesso alle cure, lei aveva più di 65 anni e non aveva diritto alle cure. Sapevo ch

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Ogni sera mi dico: “smetto, non scrivo più”. Poi mi dico: “forse fra qualche anno vorró ricordare, meglio avere un paio di righe no?”. Ma qui ogni giorno le cose peggiorano di giorno in giorno. Difficile riuscire a capire quali sono le notizie vere e le fake news. Dobbiamo preoccuparci oppure no? Intanto ho cancellato la mia vacanza. A malincuore, ma come posso portare le mie figlie a Venezia ora? A quanto pare poi non sarà nemmeno possibile andarci da quanto ho compreso dal nuovo decreto uscito stasera dal governo. La prenotazione era lì da dicembre, e l’ho cancellata a malincuore, studio una vacanza in questo periodo da ottobre. Ma come posso muovermi con la possibilità di ammalarmi e contagiare poi i nonni? La preoccupazione non è tanto per noi, ma di far del male inconsapevolmente ai nonni. Le mie paure sono rivolte sempre a loro, soprattutto a mia mamma, la più vulnerabile Fra tutti. Per vivere in tranquillità in casa non leggo i social, non guardo troppo la tv, però le notizie

Al via la telescuola

Il telelavoro per me è una realtà da almeno 8 giorni. Per Vittoria le cose sono iniziate timidamente mercoledì, per Rachele oggi è stato il primo giorno.  Rachele ha detto che se la sua scuola ha deciso di mettersi on line le cose devono essere veramente gravi, perché la sua scuola è tradizionale e per fare un passo del genere vuol dire che il mondo sta cascando. Però non è molto preoccupata, sostiene che tutto si risolverà. Forse Vittoria è un po’ più preoccupata, forse perché le ho fatto più discorsi da adulta, più richiami alla responsabilità. Io? Non lo so. Ho deciso di liberare la mente nel weekend. Per quanto sia possibile. Comunque vedere una chat tra la maestra e 22 bambini è stato bello. Lo so che avrei dovuto lasciarla sola, concedere privacy, ma la curiosità era troppa. Chi non vorrebbe essere in classe con suo figlio almeno una volta? Forse dovremmo riflettere sulle opportunità che il corona virus ci sta dando piuttosto che su quello che ci toglie. Concentrandoci sul po

Il pastore d'Islanda

Ultimamente sono molto interessata al Nord Europa, complice l'ultimo viaggio in Danimarca (ormai 3 anni fa) e anche la serie Vikings. Questi due eventi mi hanno spinta verso un'esplorazione, a volte sistematica, a volte random, di quei luoghi attraverso la loro letteratura visto che fisicamente non posso andare a visitarla. Inutile dire che mi sono anche innamorata delle edizioni Iperborea , adoro il formato inconsueto e la grana delle loro sovracoperte, spesso il formato mi induce a leggere un libro piuttosto che un altro. Questo libro è davvero bello, secco e conciso come piacciono a me . Proprio ora stavo leggendo che è un classico della letteratura nordica, conosciuto anche da Hemingway, che forse si è ispirato a questo libro per scrivere Il vecchio e il mare.

Giornate nervose

Gli ultimi due giorni sono stati nervosi. Pieni di rabbia. Non ho preso bene la chiusura fino al 15, non ho preso bene la situazione, poi ci si è messa pure là chat delle mamme a farmi perdere la pazienza. Vorrei chiudere tutti i maledetti social e le loro parti brutte. Vorrei mantenere solo la parte bella, quello di connettere persone perché quello mi piace. In questi tempi di isolamento ricevere messaggi, condividere una storia di Instagram scalda il cuore, però devi accettare anche la parte negativa, gli haters. Fuori piove, quando c’è il sole tutto è più digeribile, se piove, e molto, come adesso tutto si fa davvero difficile. Domani registrerò l’ultima lezione. Poi giuro chiudo. Sarà weekend come quando vado a scuola in presenza. Ho bisogno di non pensare più a niente per un paio di giorni. In questi tre giorni tutto si è fatto pesante. Il brutto del “telelavoro” è anche imparare a gestire i tempi. E io non ho propio il senso della misura. Se tutto fosse normale conterei i

Ho perso le parole

Oggi non volevo scrivere. Ho perso le parole, non so più cosa dire. stamattina mi sono svegliata, ho pensato alle lezioni per le terze. Ho quantificato il lavoro e l'ho soppesato perchè fosse come quello di due settimane di lezioni in classe. Poi sono uscita. Sono andata al campo sporivo, era una bella giornata, le bambine hanno fatto sport, io ho chiaccherato, poi siamo tornate a casa e si sono susseguite le notizie di chiusura fino al 15 marzo. Chiudiamo, ma no, chiudiamo, non lo so. Poi Conte parla e dice: "chiudiamo". Lo sconforto. TRE SETTIMANE. Ho perso le parole. Non so più che dire. E' un'influenza... oppure qualcosa di più? Io non so più qual è la verità. Sono confusa. Non voglio più leggere niente, non voglio aprire i social, non voglio farmi confondere. Voglio verità.

Ritorneremo mai a scuola?

Guardare distrattamente la tv, non aprire i social e vivere su Netflix chiusa in casa e magari sotto le coperte non cancella la realtà. L’emergenza non rientra, i morti sono 79 e i positivi 2263. Il presidente della regione ha deciso di tenere le scuole chiuse fino a lunedì, 15 giorni di chiusura. Oggi sono andata a scuola per una riunione dei docenti delle classi quinte per fare il punto della situazione. Abbiamo pensato a delle strategie e oggi sono tornata a casa e ho fatto delle video lezioni. Ho spergiurato che non avrei mai fatto video, poi mi sono ricordata che ero una dj, parlavo alla radio, e ora invece che mettere dischi metto le immagini e parlo degli artisti. Non è facile perché in classe con gli alunni che fanno le domande è più bello, è diverso, ma l’ho fatto. Le domande me le fanno via messaggio, me le faranno poi. Per ora ho fatto dei video, poi domani penserò a come interagire, un minimo di interazione ci dovrà essere. Anche i prof di Viki si sono mossi, ognuno si s

Tempo da elfi

Questo libro mi era rimasto fra le liste fin dal 2017 e non lo avevo ancora letto. In passato ho apprezzato altri libri di Guccini, ma questo non è mi è piaciuto moltissimo. Forse perchè è un giallo e a me i gialli non piacciono, mi annoiano proprio. Il protagonosita è un forestale e il giallo è ambientato proprio nel momento in cui era stato deciso l'assorbimento di questo corpo ai Carabinieri e il disagio del forestale è in primo piano. I superiori vedono questa indagine come il giusto trapasso da un corpo all'altro ma il protagonista non sembra tanto convinto, nonostante abbia le doti per diventare carabiniere. Si legge velocemente e per gli amanti del genere può essere anche intrigante.

Ci mancava l’allerta meteo

Volevano rendere il nostro isolamento totale? Ci sono riusciti. Oggi gli elementi si sono scatenati e abbiamo avuto pioggia e vento, una allerta gialla perfetta, direi più tendente all’arancione.  E noi? Chiusi in casa. Tendenti al delirio. Ma domani io uscirò. Andrò a scuola, vado ad una riunione per i soli docenti delle classi quinte.  Almeno vedo un po’ di gente. La mia socialità in questi giorni è quasi pari a zero, se si escludono le chiamate collettive di whatsapp... sembra che ora possiamo incontrarci solo così... Oggi la prof di Viki ha provato a fare teledidattica con zero mezzo, apprezzo il tentativo, ognuno fa quel che può. certo in emergenza tutto è lasciato ad iniziative personali, bisogna  accettare tutto. Più che continuare a spiegare secondo me in emergenza bisogna continuare ad esercitarsi. Il punto è questo. In presenza si spiega e in assenza ci si esercita, certo in materie come la mia, storia dell’arte, è molto difficile trovare una parte pratica perché la di c

Avrei voluto titolare: The rising sun, e invece...

Ieri sembrava che si andasse verso la riapertura delle scuole e oggi ho messo tutte le cose a posto.  Ho cercato di rimettere a posto le cose, di rivedere i programmi, di pensare alle lezioni di domani. Ero convinta di rientrare.  Ero persino felice.  Ho fatto un pezzo del mio corso di perfezionamento a distanza e mi sentivo così felice.  Mi rivedevo in classe pronta per riprendere il dialogo.  Comunicare via messaggi non è come dialogare con loro fra i banchi.  Invece ... Invece scuole chiuse fino a mercoledì. E non è detto che mercoledì si torni, valuteranno ancora. Non so cosa dire. Non so cosa scrivere. Credevo di poter ritornare. Oggi siamo stati tutto il giorno a casa, piove, dove potremmo andare? Tanto vale starmene a casa. Ho ancora qualche puntata di The last Kingdom da vedere, una manciata. Poi dovrò trovare una nuova serie, se non ricomincia tutto, ovvio. In compenso il livello del mio inglese è migliorato. Il pensiero corre verso Luis Sepulveda ricoverat

Potrebbe finire

Potrebbe finire - Maybe... Sono momenti di attesa. Potrebbe finire e lunedì potremmo tornare a scuola. Potremmo. Potrebbe rimanere chiusa solo Savona, dove in un altro Hotel è deceduta una signora, improvvisamente, che non sapeva di avere il corona virus, e a quanto pare le hanno fatto  il tampone ed è risultata positiva e a quanto pare anche tutti gli altri ospiti dell'hotel, notizia che ho appreso ora dal sito della regione. Sì, perchè moltissime persone dalla Lombardia si stanno riversando in Liguria in questi giorni. Io non sò che dire, aspetto con ansia e spero di tornare a scuola. Oggi per noi è stato un sabato normale, ci abbiamo provato. Abbiamo preso l'autobus, siamo andati a far merenda al centro commerciale e siamo andati a cena al ristornate. Non che in giro ci fosse il pienone, ma non eravamo nemmeno soli. Anzi al risporante con noi c'era pure il sindaco e ci siamo anche sentiti al sicuro, se anche il sindaco esce a cena... Magari sarà domani il vero gio